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COMPITI

Gli studenti si ribellano ai compiti per Pasqua: per quasi il 50% di loro il carico è eccessivo

Vacanza scolastica è, spesso, sinonimo di compiti. La Pasqua 2022, ovviamente, non fa eccezione e così, per l’86% degli studenti italiani, i giorni di stop dalla scuola saranno abitati non solo da pranzi, colombe e uova di cioccolato, ma anche da esercizi da svolgere e pagine da studiare.

Ad avere condotto questa indagine è il noto sito web Skuola.net che, intervistando un campione di 1500 ragazzi e ragazze, ha rilevato come la grande maggioranza degli alunni delle scuole secondarie italiane abbia un consistente carico di compiti per le vacanze pasquali.

Uno studente su due esprime chiaramente la propria contrarietà, definendo eccessivo il lavoro assegnato. La percentuale, però, sale al 75% se si considerano tutti coloro che hanno definito “notevole” la mole di esercizi da svolgere.

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Le Prove Nazionali INVALSI 2024 si svolgeranno da marzo a maggio. L’arco temporale e le date di somministrazione variano in base al grado scolastico e alle materie.

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La domanda, allora, sorge spontanea: il tempo di vacanza deve necessariamente prevedere i compiti, oppure può essere vissuto con maggiore serenità e distensione. Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, prova a fornire una propria risposta, ribadendo che “lo stop non dovrebbe essere l’occasione per recuperare in tempi brevi tutto ciò che non si è riusciti ad affrontare in classe, in una sterile rincorsa ai programmi”. Quale mediazione trovare, dunque? Di nuovo Grassucci tenta di aprire una strada: “Meglio pochi compiti capaci di catturare l’interesse e la creatività degli studenti, piuttosto che un sovraccarico di esercizi che, alla fine, saranno copiati”.

In effetti, la considerazione conclusiva del direttore di Skuola.net è supportata dai dati raccolti. Solo due studenti su cinque hanno dichiarato la propria intenzione di portare a termine il lavoro in modo totalmente autonomo. La restante percentuale, invece, si divide tra chi ammette che farà ricorso al web – o ai compagni – per svolgere i compiti e chi, senza timore, dichiara che non completerà tutti gli esercizi assegnati.

Come sempre l’equilibrio sembra essere la soluzione migliore. Un periodo di vacanza senza compiti appare difficile da vivere, soprattutto per quelle discipline che richiedono esercitazioni continue e costanti. Dall’altra parte un eccessivo carico di lavoro – oltre a far perdere ai ragazzi l’occasione di riposare e condividere il tempo con famiglia e amici – rischia di essere controproducente, stimolando gli alunni a cercare soluzioni alternative.

Per le vacanze di Pasqua, ormai, il dado è tratto. Cambierà qualcosa in vista dell’estate link esterno ? Non ci resta che attendere, prendere atto della situazione, e fare le nostre attente considerazioni.

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