Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Il latino migliora il pensiero critico e aiuta a comprendere meglio l’italiano. Le poesie a memoria? Servono per sviluppare il cervello

Dopo la pubblicazione delle nuove linee guida link esterno per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, Giuseppe Valditara ha parlato delle novità per l’istruzione nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano Il Nord Est link esterno.

Fra i temi toccati del ministro, spiccano senza dubbio il ritorno del latino alle medie e la maggiore attenzione all’italiano. Quello che per molti sarebbe un mero “ritorno al passato”, per Valditara è invece una sorta di “ritorno al futuro”, ossia una strada da percorrere per riportare la scuola al suo ruolo originario.

Sarà davvero così?

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

ritorno al futuro

L’annuncio delle nuove indicazioni per la scuola volute da Giuseppe Valditara ha scosso l’opinione pubblica, e non solo. Il ritorno del latino alla scuola secondaria di primo grado e la lettura della Bibbia alla primaria sembrano far parte di programmi scolastici vecchi di decenni, relitti di un’epoca passata.

Non è così per il Ministro dell’Istruzione e del Merito, che invece definisce le linee guida come un “ritorno al futuro”. Si tratta di un apparente contraddizione che si spiega con la maggiore attenzione verso la propria identità e verso il proprio passato, allo scopo di adattarsi alla modernità. Nuove tecnologie comprese:

Stiamo lavorando molto sul fronte delle nuove tecnologie. Siamo uno dei primi Paesi ad aver avviato una sperimentazione in quattro regioni sull’uso di questi assistenti virtuali nella personalizzazione della didattica. Non solo conoscenza del fenomeno, quindi, ma un corretto utilizzo affinché si sviluppi una didattica sempre più a misura del singolo studente.

Lo stesso Valditara si è già peraltro detto favorevole allo studio dell’informatica già alla scuola primaria: ogni bambino, sostiene, deve sapere cos’è un algoritmo. D’altronde, si tratta di una parte fondamentale del mondo contemporaneo.

Il valore della lingua italiana

Altrettanto importante, nella visione del ministro, è l’attenzione al rapporto che gli studenti italiani hanno con la lingua italiana. Oggi viviamo in una società in cui siamo costantemente sottoposti a stimoli continui, soprattutto dai social media, con il crescente rischio di influenzare negativamente la nostra memoria. Di conseguenza, è importante tornare alla lingua naturale, già a partire dalla scuola primaria. Continua Valditara:

Nell’epoca del cellulare, del digitale, la memorizzazione è importante: senza, il cervello rischia di atrofizzarsi. Le poesie, inoltre, sono un’occasione straordinaria per apprendere la sensibilità di chi ha avuto un pensiero alto e per imparare certe espressioni che consentono di arricchire il linguaggio.

Imparare le poesie a memoria non serve quindi soltanto a migliorare la memoria, capacità che tornerà utile nel percorso di crescita, ma anche ad imparare la sensibilità. Certo, la memorizzazione dei componimenti poetici da sola non basta, ma è un buon primo passo.

LEGGI ANCHE
Quando Topolino era in latino

Latino e pensiero critico

Pur definito come una lingua morta, il latino riveste una grande importanza ancora oggi, e non soltanto perché ci permette di leggere i classici o studiare la letteratura romana. Infatti, il latino è la base del pensiero logico e del pensiero critico, come ricorda lo stesso Valditara:

Il latino poi è una grande palestra di logica, abitua al ragionamento, e noi abbiamo bisogno di giovani che siano abituati a una riflessione coerente. Il latino rappresenta la base della lingua italiana, quindi abitua a capire meglio l’origine delle parole, delle regole grammaticali.

Come si può intuire dalle parole del ministro, l’obiettivo della riforma è un equilibrio complesso fra innovazione e tradizione, il “ritorno al futuro” che già abbiamo menzionato. L’intento è senza dubbio lodevole, ma sarà necessario comprendere se e come verrà tradotto in un piano concreto. Con le sue potenzialità e le sue criticità, infatti, la scuola necessita di una direzione certa verso cui muoversi. E verso cui muovere generazioni di studenti che la frequentano ogni giorno.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Gli insegnanti italiani sono i più “anziani” d’Europa, solo 1 su 4 è soddisfatto dello stipendio

insegnanti italiani sono i più anziani d'europa

Come ogni anno, il rapporto internazionale OCSE TALIS torna a fotografare lo stato della scuola e il mondo degli insegnanti. In particolare, i risultati mostrano lo stato della classe docente italiana in relazione all’età, allo stipendio e alla soddisfazione personale. Un quadro che non possiamo certo definire sorprendente. Gli insegnanti italiani sono infatti i più anziani d’Europa, con un’età media di 48 anni e quasi la metà che ha superato…

La scuola, una volta esigente, non ha più ambizioni da quando qualcuno ha considerato la fatica qualcosa di novecentesco da non dover più fare

fatica qualcosa di novecentesco

Il futuro della scuola si fa sempre più incerto. A dirlo è Paolo Crepet che, in un’intervista al quotidiano La Stampa , ha tracciato un quadro poco rassicurante del mondo dell’educazione. Secondo lo psichiatra e sociologo, il cambiamento innescato dalla diffusione dell’intelligenza artificiale rischia di spegnere l’ambizione, la curiosità e la cultura del sacrificio. Di conseguenza, in un’epoca in cui tutto diventa immediato e semplificato, la scuola smarrisce il proprio…

Una mamma fa ricorso al Tar dopo la bocciatura della figlia con 5 insufficienze, 10 note e 2 sospensioni ma i giudici danno ragione ai prof

mamma fa ricorso dopo la bocciatura della figlia

Negli ultimi anni il rapporto fra scuola e famiglie si è incrinato. Quella che per lungo tempo è stata una solida alleanza educativa, fondata sul rispetto e sulla collaborazione, si è lentamente trasformata in un campo di tensioni continue. Insegnanti e genitori si trovano spesso su fronti opposti, e a farne le spese sono i giovani. Un caso emblematico arriva da Venezia, dove la bocciatura di una studentessa ha portato…

Troppo tempo davanti agli schermi peggiora i voti a scuola, lo conferma uno studio su 3000 bambini

troppo tempo davanti agli schermi

Che passare troppo tempo davanti a uno schermo non faccia bene ai bambini non è certo una novità. Paesi come la Francia hanno persino deciso di vietare l’uso dei dispositivi elettronici da parte dei più piccoli in determinati contesti. Ora però a ribadirlo con chiarezza è anche la scienza. Uno studio pubblicato su JAMA Networks Open ha trovato un collegamento fra l’abuso degli schermi nella prima infanzia e un peggior…

Per Valditara i social scatenano aggressività e diffondono un atteggiamento superficiale nei confronti delle relazioni umane

social scatenano aggressività

Dopo il divieto di usare lo smartphone a scuola anche per ragioni didattiche, è in arrivo un nuovo provvedimento che potrebbe cambiare ancora il rapporto fra i giovani e la tecnologia. Stavolta l’attenzione si sposta sui social media, in linea con quanto sta avvenendo in altri Paesi europei e del mondo. A parlarne, a margine di un evento sull’intelligenza artificiale, è lo stesso Giuseppe Valditara, che ha confermato l’esame di…

Lo stipendio iniziale annuo per un docente italiano è di 27.079 euro. In Germania e in Lussemburgo si parte da circa 60mila, più del doppio

stipendio iniziale annuo per un docente italiano

Il riconoscimento del lavoro e del ruolo degli insegnanti resta una delle questioni più discusse in ambito scolastico. E non si tratta soltanto di rispetto da parte di studenti e famiglie o di prestigio sociale, bensì anche di riconoscimento economico. D’altronde, non è un mistero che la retribuzione dei docenti italiani sia fra le più basse in Europa, con tendenze sempre più negative. Si lega alla questione il rapporto Eurydice…

Se un figlio si lamenta a casa perché ha avuto un voto basso, i genitori partono per fare il processo all’insegnante nel corridoio o in presidenza

processo all’insegnante

Il rapporto fra genitori e figli è sempre stato complesso, pieno di momenti indimenticabili ma anche di grandi incomprensioni. Si tratta di una tensione che, oggi più che mai, si riflette anche nel mondo scolastico, nei confronti del quale le famiglie assumono un atteggiamento di opposizione, chiusura. A parlarne è il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, che fedele al suo stile diretto, ha puntato il dito contro un atteggiamento…

Alunni giocano a calcio per strada ma vengono multati dai carabinieri: “Niente cellulare, niente pallone. Ma come dobbiamo crescere?”

multati da carabinieri

Smartphone vietati a scuola, adulti che si lamentano se i giovani passano troppo tempo online, eppure quando gli adolescenti scelgono di giocare all’aperto, arriva comunque una multa. È quanto successo a Murano, dove alcuni alunni della seconda media Vivarini sono stati sanzionati per aver giocato a calcio dove non era possibile, secondo il regolamento. Il caso ha fatto discutere non soltanto i genitori ma anche gli stessi ragazzini. Guidati dalla…

Una preside contraria al divieto dei cellulari in classe: “Didattica penalizzata, prima le lezioni erano più dinamiche”

contraria al divieto dei cellulari

Dal nuovo anno scolastico il divieto di usare il cellulare in classe è valido anche nelle scuole secondaria di secondo grado. Si tratta di una misura voluta dal ministro Giuseppe Valditara che ha raccolto molti consensi non soltanto in Italia, ma anche in Unione Europea. Non mancano tuttavia le voci critiche, fra cui spicca quella di una dirigente scolastica di Fano, in provincia di Pesaro, che parla di occasione persa….

Hai visto la novità?

X