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Il prossimo anno si andrà “a scuola con i nonni” per conoscere le tradizioni, la storia e la gastronomia locale

Oltre a rappresentare il luogo dell’apprendimento nel senso più tradizionale, a volte la scuola diventa anche teatro di iniziative che rendono più completo il percorso di crescita degli studenti. Una di queste è il progetto “A scuola con i nonni”, organizzato a Pievepelago in provincia di Modena: l’iniziativa ha coinvolto gli studenti del locale istituto comprensivo e gli anziani della struttura protetta Casa Carani. Vediamo di cosa si è trattato.

Il progetto “A scuola con i nonni”

Siamo a Pievepelago, un piccolo comune di duemila abitanti nel modenese a pochi chilometri dal confine con la Toscana. Come riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino link esterno, l’istituto comprensivo locale e Casa Carani hanno organizzato un’iniziativa che ha permesso ai residenti della struttura protetta di interagire con i giovani studenti e di tramandare usi e costumi locali. Queste le parole dei referenti scolastici del progetto:

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L’obiettivo è stato di rendere partecipi i nostri ragazzi nel migliorare la conoscenza delle realtà del territorio, avviandoli nel contempo alla cittadinanza attiva con semplici attività esperienziali e solidali.

Gli stessi responsabili di Casa Carani si sono detti soddisfatti del progetto, soprattutto perché ha permesso di vedere gli anziani come soggetti attivi della società, portatori di un inestimabile patrimonio culturale, e non soltanto passivi. D’altronde, spesso diciamo come sia necessario insegnare agli studenti a diventare cittadini consapevoli: quale miglior modo di farlo se non lasciandoli interagire con la “storia vivente” di Pievepelago?

attività con i nonni-insegnanti

Le lezioni svolte insieme agli anziani di Casa Carani hanno visto gli anziani in cattedra e una grande partecipazione da parte degli studenti. Si è trattato di un vero e proprio scambio intergenerazionale che ha permesso di parlare del passato, certo, ma anche del presente e del futuro di una comunità come quella di Pievepelago. In aggiunta, il progetto “A scuola con i nonni” ha visto anche altre iniziative legate a diversi ambiti dell’educazione e della formazione degli alunni, come :

  • l’educazione civica, con un focus sulla solidarietà nella società contemporanea;
  • la consapevolezza in materia di salute;
  • i racconti diretti degli anziani, con l’iniziativa “I nostri nonni raccontano”.

Nello specifico, in quest’ultimo caso gli studenti hanno potuto intervistare gli anziani che partecipavano al progetto, ascoltando le loro storie di vita.

Un progetto già rinnovato per il prossimo anno scolastico

Per via del suo successo, il progetto “A scuola con i nonni” è già stato rinnovato per il prossimo anno scolastico. Da una parte, quindi, si conferma come la comunità di Pievepelago sia particolarmente ricettiva a questo tipo di iniziative; dall’altra parte, molti altri centri vorranno sicuramente promuovere la trasmissione di valori e antiche tradizioni. Queste le parole dei referenti di Casa Carani:

È stato un importante interscambio che ha dimostrato come la “storia vivente” dei nostri ospiti possa essere valorizzata in modo attivo. Abbiamo infatti dimostrato che i nostri ospiti non devono essere visti in modo passivo all’interno della struttura, ma che possono interagire all’esterno nel tramandare notizie, usi e tradizioni che non devono essere dimenticate.

Il progetto “A scuola con i nonni” ha quindi permesso ai giovani di interagire con le generazioni più anziane e ricevere da loro una conoscenza ormai (quasi) perduta. Ma in realtà ha fatto molto di più, dando ai ragazzi un esempio concreto di come la partecipazione attiva alla vita della propria comunità possa arricchire il proprio percorso di crescita. E rendere i giovani dei cittadini più consapevoli in futuro.

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