L’anno scolastico 2024/2025 vedrà una novità per quanto riguarda l’insegnamento dell’educazione civica, con le nuove linee guida pubblicate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Si tratta di una serie di indicazioni che riguardano la figura della persona e il concetto di patria, il contrasto alle mafie e la crescita economica, il benessere individuale e l’attenzione alla salute. Le nuove linee guida sostituiscono quelle precedenti e definiscono nuovi traguardi di apprendimento su scala nazionale. Vediamole più nel dettaglio.
Dalla persona alla patria
Le nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica partono dalla persona, ossia il centro società e il destinatario delle politiche di uno Stato. Da questo punto di vista il documento si richiama alla Costituzione e ai valori di solidarietà e libertà. Allo stesso tempo, però, le nuove linee guida rimarcano l’importanza dello sviluppo di una coscienza civica legata al senso di appartenenza a una comunità nazionale, ossia alla patria. Si tratta di una prospettiva che nelle intenzioni è coerente con l’appartenenza all’Unione Europea, ossia un’istituzione fondata su valori e interessi comuni.
L’attenzione alla figura della persona ha una conseguenza doverosa nella cultura del rispetto verso la donna e nella promozione dell’uguaglianza di genere, entrambi aspetti menzionati nelle linee guida. Inoltre, l’attenzione al concetto di patria si declina anche nell’integrazione degli studenti stranieri, un obiettivo che nel nuovo documento riceve un accenno.
Dalle mafie alla crescita economica
In quanto studio della cittadinanza all’interno di una società, l’educazione civica si concentra anche sul contrasto alle mafie e a tutte le forme di criminalità e illegalità. Se la vita in società non può prescindere dall’educazione, allora è bene che l’educazione parta anche dal rispetto per la legalità, soprattutto a scuola.
Allo stesso tempo, però, secondo le nuove linee guida educazione civica vuol dire anche promozione della cultura d’impresa e dell’iniziativa economica privata. Insegnare l’importanza dell’autodeterminazione si lega intrinsecamente alle tematiche economiche da una doppia prospettiva: saper leggere il presente, da una parte; saper agire nel presente, dall’altra. Il nuovo documento menziona anche la crescita economica sostenibile e il rispetto per il patrimonio culturale, artistico e monumentale nazionale. A tale proposito, l’educazione civica deve anche insegnare il rispetto per l’ambiente, che ha come fine un miglioramento della qualità della vita, e il rispetto dei beni pubblici, in cui rientra anche la scuola.
Dallo sport al cellulare in classe
Infine, fanno parte delle nuove linee guida sull’insegnamento dell’educazione civica anche alcune indicazioni riguardanti il benessere degli studenti e un corretto stile di vita. Da questo punto di vista, i docenti dovranno porre la giusta attenzione a:
- alimentazione corretta e attività sportiva;
- contrasto alle dipendenze da sostanze nocive;
- abuso di giochi d’azzardo e internet.
In particolare, torna anche il divieto dell’uso dello smartphone in classe, dall’asilo alla scuola media, tema del quale si è parlato anche troppo e si è agito troppo poco. Altrettanto importante è l’uso etico delle nuove tecnologie, nel rispetto delle interazioni dirette e del contatto umano, spesso filtrato dagli strumenti online.
Insomma, le nuove linee guida sembrano dare una sistemazione definitiva ad alcune delle tematiche tradizionali dell’educazione civica, nonché ad alcune questioni più moderne, delle quali è diventato necessario tenere conto. L’orizzonte di riferimento rimane la formazione di cittadini consapevoli e responsabili, che siano capaci di contribuire alla società in positivo ma sappiano agire nel rispetto degli altri. D’altronde, se c’è un luogo dal quale partire, quello è senza dubbio la scuola: vedremo se queste nuove linee guida sapranno colmare un vuoto e proiettarla nel futuro.