Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Mai parlare male degli insegnanti davanti ai figli, non è così che si educa. Li ridurrete a non fidarsi di nessuno

Ospite all’incontro Scuola per Genitori PLUS, organizzato da Confartigianato Vicenza link esterno, Umberto Galimberti è tornato sul rapporto fra scuola e famiglia. Fondamentale nel percorso di crescita degli studenti, e non solo, questa relazione spesso diventa una sterile contrapposizione che non giova ad alcuno.

Per questa ragione, il filosofo e psicanalista ha lanciato un appello ai genitori: “mai parlare male degli insegnanti davanti ai propri figli”. Un invito chiaro e diretto dalle conseguenze fondamentali sullo sviluppo emotivo dei giovani: vediamo perché.

Mai parlare male degli insegnanti

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Secondo Galimberti, criticare i docenti di fronte ai bambini rischia di generare una confusione emotiva molto pericolosa. La scuola rappresenta infatti un’estensione del mondo affettivo del bambino, un luogo dove si creano legami significativi, positivi o negativi che siano.

Cosa succede allora quando un bimbo sente i genitori denigrare un insegnante? Si crea un conflitto interiore che può portare a due diversi esiti:

  • da una parte, se il bambino ha un buon rapporto con l’insegnante si sentirà in errore per essersi affezionato;
  • dall’altra parte, se il bambino ha un cattivo rapporto con l’insegnante, vedrà rafforzata la sua diffidenza nei confronti della scuola.

Quale che sia la situazione specifica, in entrambi i casi il risultato è quello di una generalizzata perdita di fiducia che colpisce tutte le figure educative. Da questo punto di vista, per il bene dei figli diventa ancora più importante una collaborazione fra scuola e famiglia, fra insegnanti e genitori.

LEGGI ANCHE
Umberto Galimberti agli insegnanti: “Usate meno il pc a scuola e basate la didattica sulla comunicazione”

un problema di fondo

La contrapposizione fra genitori e insegnanti si esprime anche nella separazione fra istruzione ed educazione, due concetti che possono sembrare simili ma presentano molte differenze. Secondo Galimberti, infatti:

  • da un lato, istruire significa trasmettere conoscenze e competenze;
  • dall’altro lato, educare significa formare individui, sviluppare le loro personalità e il loro pensiero critico.

Ad oggi, la scuola avrebbe rinunciato all’educazione per concentrarsi sulla mera istruzione, di fatto delegando il compito ai genitori. Genitori che, dal canto loro, sono solo preoccupati che i figli vengano promossi, tanto da minacciare spesso azioni legali nel caso in cui ciò non avvenga.

Da entrambe le parti c’è quindi un disinteresse nei confronti dello sviluppo personale dei giovani, al netto delle iniziative personali di pochi docenti. Il risultato è una promozione il cui unico scopo è evitare problemi con le famiglie che, di fatto, non risolve i problemi né permette agli studenti di crescere.

Recuperare il senso dell’educazione

In una scuola che ha già molti problemi, le famiglie dovrebbero ripensare nel profondo il loro apporto al percorso dei giovani. Di fronte a classi sovraffollate, locali fatiscenti, finanziamenti assenti e così via, insomma, i genitori dovrebbero essere alleati dei docenti, non nemici. E allo stesso tempo, continua Galimberti, essi dovrebbero pensare al benessere dei figli:

Le madri parlano ai figli solo a livello fisico, senza mai chiedere loro “sei felice?”. E poi li sommergono di regali, uccidendo il desiderio, che è mancanza. Abbiamo solo dodici anni per parlare veramente con i nostri figli: riempirli di regali in cambio di parole mancate è un delitto. Poi ci lamentiamo che sono indifferenti a tutto.

Il messaggio di Umberto Galimberti è chiaro: per crescere bambini sicuri e consapevoli, è necessario recuperare il senso dell’educazione. Sostenere la scuola, rispettare gli insegnanti e favorire il dialogo sono passi fondamentali per costruire un futuro in cui i giovani siano in grado di affrontare il mondo in modo consapevole. Senza perdere la fiducia nella loro educazione, o nella scuola in generale.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Gli insegnanti italiani sono i più “anziani” d’Europa, solo 1 su 4 è soddisfatto dello stipendio

insegnanti italiani sono i più anziani d'europa

Come ogni anno, il rapporto internazionale OCSE TALIS torna a fotografare lo stato della scuola e il mondo degli insegnanti. In particolare, i risultati mostrano lo stato della classe docente italiana in relazione all’età, allo stipendio e alla soddisfazione personale. Un quadro che non possiamo certo definire sorprendente. Gli insegnanti italiani sono infatti i più anziani d’Europa, con un’età media di 48 anni e quasi la metà che ha superato…

La scuola, una volta esigente, non ha più ambizioni da quando qualcuno ha considerato la fatica qualcosa di novecentesco da non dover più fare

fatica qualcosa di novecentesco

Il futuro della scuola si fa sempre più incerto. A dirlo è Paolo Crepet che, in un’intervista al quotidiano La Stampa , ha tracciato un quadro poco rassicurante del mondo dell’educazione. Secondo lo psichiatra e sociologo, il cambiamento innescato dalla diffusione dell’intelligenza artificiale rischia di spegnere l’ambizione, la curiosità e la cultura del sacrificio. Di conseguenza, in un’epoca in cui tutto diventa immediato e semplificato, la scuola smarrisce il proprio…

Una mamma fa ricorso al Tar dopo la bocciatura della figlia con 5 insufficienze, 10 note e 2 sospensioni ma i giudici danno ragione ai prof

mamma fa ricorso dopo la bocciatura della figlia

Negli ultimi anni il rapporto fra scuola e famiglie si è incrinato. Quella che per lungo tempo è stata una solida alleanza educativa, fondata sul rispetto e sulla collaborazione, si è lentamente trasformata in un campo di tensioni continue. Insegnanti e genitori si trovano spesso su fronti opposti, e a farne le spese sono i giovani. Un caso emblematico arriva da Venezia, dove la bocciatura di una studentessa ha portato…

Troppo tempo davanti agli schermi peggiora i voti a scuola, lo conferma uno studio su 3000 bambini

troppo tempo davanti agli schermi

Che passare troppo tempo davanti a uno schermo non faccia bene ai bambini non è certo una novità. Paesi come la Francia hanno persino deciso di vietare l’uso dei dispositivi elettronici da parte dei più piccoli in determinati contesti. Ora però a ribadirlo con chiarezza è anche la scienza. Uno studio pubblicato su JAMA Networks Open ha trovato un collegamento fra l’abuso degli schermi nella prima infanzia e un peggior…

Per Valditara i social scatenano aggressività e diffondono un atteggiamento superficiale nei confronti delle relazioni umane

social scatenano aggressività

Dopo il divieto di usare lo smartphone a scuola anche per ragioni didattiche, è in arrivo un nuovo provvedimento che potrebbe cambiare ancora il rapporto fra i giovani e la tecnologia. Stavolta l’attenzione si sposta sui social media, in linea con quanto sta avvenendo in altri Paesi europei e del mondo. A parlarne, a margine di un evento sull’intelligenza artificiale, è lo stesso Giuseppe Valditara, che ha confermato l’esame di…

Lo stipendio iniziale annuo per un docente italiano è di 27.079 euro. In Germania e in Lussemburgo si parte da circa 60mila, più del doppio

stipendio iniziale annuo per un docente italiano

Il riconoscimento del lavoro e del ruolo degli insegnanti resta una delle questioni più discusse in ambito scolastico. E non si tratta soltanto di rispetto da parte di studenti e famiglie o di prestigio sociale, bensì anche di riconoscimento economico. D’altronde, non è un mistero che la retribuzione dei docenti italiani sia fra le più basse in Europa, con tendenze sempre più negative. Si lega alla questione il rapporto Eurydice…

Se un figlio si lamenta a casa perché ha avuto un voto basso, i genitori partono per fare il processo all’insegnante nel corridoio o in presidenza

processo all’insegnante

Il rapporto fra genitori e figli è sempre stato complesso, pieno di momenti indimenticabili ma anche di grandi incomprensioni. Si tratta di una tensione che, oggi più che mai, si riflette anche nel mondo scolastico, nei confronti del quale le famiglie assumono un atteggiamento di opposizione, chiusura. A parlarne è il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, che fedele al suo stile diretto, ha puntato il dito contro un atteggiamento…

Alunni giocano a calcio per strada ma vengono multati dai carabinieri: “Niente cellulare, niente pallone. Ma come dobbiamo crescere?”

multati da carabinieri

Smartphone vietati a scuola, adulti che si lamentano se i giovani passano troppo tempo online, eppure quando gli adolescenti scelgono di giocare all’aperto, arriva comunque una multa. È quanto successo a Murano, dove alcuni alunni della seconda media Vivarini sono stati sanzionati per aver giocato a calcio dove non era possibile, secondo il regolamento. Il caso ha fatto discutere non soltanto i genitori ma anche gli stessi ragazzini. Guidati dalla…

Una preside contraria al divieto dei cellulari in classe: “Didattica penalizzata, prima le lezioni erano più dinamiche”

contraria al divieto dei cellulari

Dal nuovo anno scolastico il divieto di usare il cellulare in classe è valido anche nelle scuole secondaria di secondo grado. Si tratta di una misura voluta dal ministro Giuseppe Valditara che ha raccolto molti consensi non soltanto in Italia, ma anche in Unione Europea. Non mancano tuttavia le voci critiche, fra cui spicca quella di una dirigente scolastica di Fano, in provincia di Pesaro, che parla di occasione persa….

Hai visto la novità?

X