La rivista per la scuola e per la didattica
FILOSOFIA

Introdurre filosofia alla primaria per insegnare ai bambini a sviluppare un pensiero critico

Quando si pensa alla Filosofia, ci si scontra spesso con preconcetti nati da anni di comunicazione degradante nei suoi confronti: è noiosa, non serve a niente, è “roba vecchia”, inapplicabile nella vita reale, e poi di sicuro non ci si guadagna da vivere.

Questa, però, è evidentemente una narrazione superficiale, anche causata dal metodo di studio obsoleto e sommario con cui la materia viene studiata nei licei, basato sull’apprendimento puramente mnemonico e quantitativo di concetti su concetti. Tuttavia, così facendo, si perde del tutto il senso intrinseco che la filosofia, e più precisamente il ragionamento filosofico, dovrebbe trasmettere agli studenti; perché è questa la Filosofia: capacità di ragionare. E una delle sfide più importanti è riuscire ad insegnare a ragionare alle nuove generazioni il più presto possibile.

Per seguire questo obiettivo, nel Regno Unito è stato recentemente attivato un progetto dal titolo “Philosophy for Children” , il quale è riuscito a raggiungere risultati incredibili sotto tutti i punti di vista: è stato riportato che i bambini che hanno partecipato al programma hanno visto le loro abilità logiche, matematiche e linguistiche migliorare notevolmente. Ma non solo: a migliorare è state anche le loro abilità sociali e di interazione; questo perché l’insegnamento della filosofia incoraggia il dibattito, il ragionamento collettivo e la condivisione di idee e dubbi.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Qualcuno potrebbe chiedersi come fanno dei bambini così piccoli ad apprendere e “sopportare” una materia così profonda come la Filosofia, e la risposta potrebbe sorprendere: ai bambini vengono impartiti solo i concetti di base, senza andare a fondo nelle dottrine filosofiche classiche, come qualcuno di noi ha dovuto invece fare negli anni delle scuole secondarie, che poi vengono direttamente applicati ai problemi che loro stessi vivono nella vita di tutti i giorni. Così facendo la materia si spoglia della sua pesante identità, spesso percepita solo come “fonte di infinite nozioni astratte”, e la si trasforma in ciò che era alla sua origine: uno strumento per relazionarsi al mondo, per capirlo, per farsi domande e per cercare di dare risposte, magari anche in chiave divertente e umoristica.

A ciò si aggiunge l’eccezionale abilità dei bambini di recepire i concetti e gli stimoli in modo dinamico e profondo: tutti i bambini che hanno partecipato sono stati in grado di formulare pensieri complessi, di ascoltare quelli degli altri e di rispettarli, di fatto gettando le basi per quelle abilità che nel futuro sicuramente li avvantaggeranno e li renderanno uomini e donne competenti e di valore.

A supporto di queste considerazioni, l’editore La Spiga del Gruppo ELI ha creato una collana di testi scolastici di filosofia link esterno dal nome FilosoficaMENTE, curata da Armando Massarenti, che ha come obiettivo appunto quello di far capire e fruire la filosofia ai bambini della scuola primaria al fine di sviluppare un pensiero critico partendo proprio da questa età in cui le menti sono particolarmente recettive.

È evidente quindi come far approcciare i bambini alla filosofia “applicata” sia non solo nell’interesse di genitori e insegnanti, ma anche una sorta di responsabilità nei confronti delle generazioni future: rendere i ragazzi in grado di pensare, dialogare e crescere insieme in modo sano, è la migliore eredità che possiamo lasciare al mondo, il quale, si spera, con individui come loro a governarlo, potrà diventare sempre migliore.

E tu cosa ne pensi di insegnare filosofia ai bambini della primaria? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Gabanelli: “L’uso di internet e dei social dovrebbe diventare una materia obbligatoria a scuola, perché è cruciale per la democrazia”

uso di internet e dei social

Insegnare ai giovani come usare in modo consapevole i social media e Internet è ormai una questione centrale nel dibattito scolastico, e non solo. Lo ricorda Milena Gabanelli in un suo intervento nella trasmissione “La Torre di Babele” su La7, in cui si rivolge anche agli insegnanti e lancia una proposta destinata a diventare divisiva. Sarebbe necessario, secondo la giornalista, introdurre l’educazione digitale come materia obbligatoria. la proposta di Milena…

Cellulari vietati a scuola anche per scopi didattici, esulta l’associazione dei presidi: “Così ora gli alunni saranno più concentrati”

cellulari vietati a scuola

Dopo l’annuncio delle linee guida del febbraio 2024 , il Ministro Valditara si prepara a vietare del tutto i cellulari nelle scuole elementari e medie. Come riporta il Corriere della Sera , non sarà consentito neanche l’uso didattico prima delle scuole superiori, e anzi ci sarà anche un ritorno al diario cartaceo nella scuola primaria. Si trova in accordo con il divieto Attilio Fratta, presidente del sindacato Dirigentiscuola, che propone…

Rivoltella: “Se gli studenti italiani sono i più distratti dal cellulare in classe significa che abbiamo insegnanti noiosi e genitori dipendenti dallo smartphone”

distratti dal cellulare in classe

Gli smartphone rappresentano ormai una parte sempre più pervasiva della società e, pertanto, anche della scuola. Nell’istruzione, in particolare, l’impatto delle nuove tecnologie è molto più vasto di quanto si creda, soprattutto nella capacità dei giovani di gestire uno strumento così potente e immediato. A sostenerlo è Pier Cesare Rivoltella, docente di Didattica e Tecnologie dell’Educazione all’Università di Bologna, secondo cui la responsabilità è dei genitori dipendenti dallo smartphone… e…

Terminata la sperimentazione delle classi senza voto in un liceo scientifico: gli studenti si assentano meno e stanno meglio

classi senza voto

Sui voti si è detto tutto e il contrario di tutto: c’è chi li reputa fondamentali per l’educazione degli studenti e chi invece li considera ormai superati. Fra questi ultimi ci sono anche molti studenti, secondo una recente indagine, e anche alcune voci autorevoli del mondo scolastico. Che i voti numerici non siano essenziali nella scuola contemporanea lo dimostra il modello scandinavo, così tanto apprezzato in Italia e all’estero, tanto…

Le mancano due anni alla pensione, ma decide di lasciare l’insegnamento: “Questa non è più la mia scuola”

lasciare l’insegnamento

Si parla spesso delle continue difficoltà del mestiere dell’insegnante, soprattutto negli ultimi anni. Fra continui ostacoli burocratici, meno tempo e meno fondi per la didattica, carenza di rispetto da parte degli alunni e dei genitori, oggi insegnare è sempre più difficile. E, talvolta, diventa anche impossibile. Questa è la storia di Gabriella Fenocchio, docente di lettere dal 1987 e da 25 anni alla stessa scuola, che ha deciso di lasciare…

Il prossimo anno si andrà “a scuola con i nonni” per conoscere le tradizioni, la storia e la gastronomia locale

a scuola con i nonni

Oltre a rappresentare il luogo dell’apprendimento nel senso più tradizionale, a volte la scuola diventa anche teatro di iniziative che rendono più completo il percorso di crescita degli studenti. Una di queste è il progetto “A scuola con i nonni”, organizzato a Pievepelago in provincia di Modena: l’iniziativa ha coinvolto gli studenti del locale istituto comprensivo e gli anziani della struttura protetta Casa Carani. Vediamo di cosa si è trattato….

Mindfulness in classe: i benefici sulla didattica

Mindfulness in classe

Sono sempre di più le scuole che hanno deciso di dedicare del tempo alla mindfulness, la pratica che aiuta a vivere meglio il presente favorendo la consapevolezza e la concentrazione. In effetti, sono tantissimi i benefici della mindfulness a scuola, e non solo per gli studenti ma anche per gli insegnanti. Vediamo allora quali sono, e perché promuovere questa pratica può migliorare il benessere e la gestione dello stress. Mindfulness…

Siamo nell’era del post-narcisismo, i genitori vogliono che i figli siano sé stessi ma a modo loro

sii te stesso ma a modo mio

Gli ultimi decenni hanno visto grandi cambiamenti nel rapporto fra genitori e figli. In fondo, la società si riflette nel modo in cui gli adulti si approcciano ai ragazzi e, di converso, nel modo in cui questi ultimi rispondono alle sollecitazioni dei primi. Ne parla Matteo Lancini, in un intervento durante la trasmissione Splendida Cornice in onda su Rai 3. Secondo lo psicoterapeuta, dalla famiglia autoritaria si è passati a…

Negli Stati Uniti vogliono inserire “nuoce gravemente alla salute” anche sugli smartphone

nuoce gravemente alla salute

Che gli smartphone e i social media abbiano una grande influenza sui giovani, è ormai fuor di dubbio. Sono in molti a vedere nella tecnologia una risorsa da utilizzare nella formazione dei bambini e dei ragazzi, ma ciò non vuol dire che non si debba essere consapevoli dei loro pericoli. Proprio per questo, una proposta che arriva dagli Stati Uniti è destinata a far discutere: se accolta, sui social media…

L’85% degli italiani ha il diploma, ma i laureati si fermano al 29%. La media europea è al 42%

85-degli-italiani-ha-il-diploma

Gli ultimi decenni hanno visto un notevole miglioramento nel livello di istruzione dei giovani. A dirlo non sono singoli docenti o esperti del settore, ma il rapporto annuale ISTAT per l’anno 2023 , pubblicato di recente. Si tratta di dati davvero interessanti e per certi versi sorprendenti che, tuttavia, non possono nascondere il grande lavoro sull’istruzione ancora da fare. Migliorato il livello di istruzione Come vedremo anche nei prossimi paragrafi,…

great

Hai visto la novità?

X

estate al via 2024