La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

La teoria dei sei cappelli per gestire al meglio le emozioni degli alunni

A volte, di fronte a un problema che sembra insormontabile, l’unica strada possibile è cambiare prospettiva. Spesso infatti serve soltanto un diverso punto di vista per accorgersi dei dettagli inosservati o delle soluzioni inaspettate. Parla proprio di questo la teoria dei sei cappelli, una tecnica che serve per migliorare la capacità di pensare e che trova applicazioni in tantissimi ambiti, compresa la scuola. Vediamo di cosa si tratta e perché può aiutare a gestire al meglio le emozioni dei nostri alunni.

La teoria dei sei cappelli di Edward De Bono

Edward De Bono potrebbe anche non essere molto conosciuto al di fuori dell’ambito psicologico ed educativo, eppure si tratta di una delle figure più importanti degli scorsi decenni. De Bono è infatti l’inventore del concetto di pensiero laterale, che ha avuto un’immensa fortuna nella nostra società e indica la necessità di tentare associazioni del tutto casuali per trovare soluzioni creative ai problemi.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

La sua teoria dei sei cappelli tratta sempre di problemi e soluzioni ma stavolta lo fa da un altro punto di vista, letteralmente. L’idea che sta alla base di questa tecnica, i sei cappelli per pensare, riguarda la possibilità di guardare ai problemi da diverse prospettive, anche lontane dalle proprie. Secondo De Bono, infatti, per trovare una soluzione a un problema è necessario prendere in considerazione tutti i punti di vista, anche quelli che portano a posizioni diverse.

Sei cappelli per pensare

Per visualizzare “concretamente” i diversi punti di vista dai quali approcciare un problema, Edward De Bono utilizza la metafora dei sei cappelli di colori diversi da mettere sulla testa: ognuno rappresenta una prospettiva. Si tratta di un metodo che può essere utile in tantissimi ambiti diversi ma che risulta particolarmente utile nella scuola, dove gli ultimi anni hanno visto una riscoperta della tecnica.

Per esempio, la teoria dei sei cappelli viene citata nel nuovo sussidiario delle classi quarte e quinte “Nel cuore delle parole” link esterno, edito da Cetem del Gruppo Editoriale ELi. Il sussidiario impiega la tecnica sviluppata da De Bono per proporre attività che sappiano stimolare il pensiero critico e il dialogo all’interno della classe. L’obiettivo è quello di portare gli alunni a lavorare sulle loro competenze non cognitive e aiutarli a guardare il mondo usando diversi punti di vista.

nel cuore delle parole copertina

NEL CUORE DELLE PAROLE

Scopri il nuovo sussidiario di letture per la quarta e la quinta per la la scuola primaria

Ogni cappello rappresenta quindi un punto di vista importante per analizzare un problema in modo completo. All’interno di una classe, abituare gli alunni alla teoria dei sei cappelli può insegnare loro il valore di un pensiero dinamico, che sa guardare alle situazioni in modo diversificato. Ecco allora qual è il significato dei sei cappelli per pensare:

  • Il cappello bianco rappresenta un punto di vista neutro e imparziale, e indossandolo gli alunni imparano a raccogliere elementi senza giudicarli.
  • Il cappello rosso rappresenta le emozioni e la loro espressione, che non sempre segue una logica ma che può essere molto utile a comunicare se stessi.
  • Il cappello giallo rappresenta un approccio positivo, e indossandolo gli alunni sono spronati a individuare gli aspetti vantaggiosi in qualsiasi situazione.
  • Il cappello nero rappresenta sempre un lato logico, come il cappello giallo, ma negativo, e pertanto è utile per evitare gli errori.
  • Il cappello verde rappresenta la creatività delle nuove idee delle nuove strade: indossandolo gli alunni possono uscire fuori dagli schemi e avanzare nuove proposte nella discussione.
  • Il cappello blu, infine, rappresenta un pensiero più strutturato e serve a guardare le cose dall’alto, in modo da organizzarsi al meglio e trasmettere calma.

Insegnare la tecnica dei sei cappelli può aiutare a gestire meglio le emozioni dei nostri alunni, perché permette loro di sperimentare diversi punti di vista all’interno di una medesima discussione. Affrontare una situazione nuova o un nuovo problema in questo modo permette infatti di abituarli a pensare in modo più completo, una competenza fondamentale non solo nei successivi anni scolastici, ma nella vita in generale.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Siamo nell’era del post-narcisismo, i genitori vogliono che i figli siano sé stessi ma a modo loro

sii te stesso ma a modo mio

Gli ultimi decenni hanno visto grandi cambiamenti nel rapporto fra genitori e figli. In fondo, la società si riflette nel modo in cui gli adulti si approcciano ai ragazzi e, di converso, nel modo in cui questi ultimi rispondono alle sollecitazioni dei primi. Ne parla Matteo Lancini, in un intervento durante la trasmissione Splendida Cornice in onda su Rai 3. Secondo lo psicoterapeuta, dalla famiglia autoritaria si è passati a…

Negli Stati Uniti vogliono inserire “nuoce gravemente alla salute” anche sugli smartphone

nuoce gravemente alla salute

Che gli smartphone e i social media abbiano una grande influenza sui giovani, è ormai fuor di dubbio. Sono in molti a vedere nella tecnologia una risorsa da utilizzare nella formazione dei bambini e dei ragazzi, ma ciò non vuol dire che non si debba essere consapevoli dei loro pericoli. Proprio per questo, una proposta che arriva dagli Stati Uniti è destinata a far discutere: se accolta, sui social media…

L’85% degli italiani ha il diploma, ma i laureati si fermano al 29%. La media europea è al 42%

85-degli-italiani-ha-il-diploma

Gli ultimi decenni hanno visto un notevole miglioramento nel livello di istruzione dei giovani. A dirlo non sono singoli docenti o esperti del settore, ma il rapporto annuale ISTAT per l’anno 2023 , pubblicato di recente. Si tratta di dati davvero interessanti e per certi versi sorprendenti che, tuttavia, non possono nascondere il grande lavoro sull’istruzione ancora da fare. Migliorato il livello di istruzione Come vedremo anche nei prossimi paragrafi,…

La rivelazione della preside: “Alcuni alunni hanno richiesto di essere bocciati perché costretti dai genitori a frequentare lo scientifico”

frequentare lo scientifico

La scelta della scuola secondaria di secondo grado è uno dei momenti più importanti nella crescita dei giovani, ma non sempre avviene in autonomia. Spesso infatti i genitori non si limitano ad accompagnare i loro figli verso l’indirizzo che preferiscono, ma finiscono per imporre un’altra scuola, quasi sempre il liceo. E proprio in un liceo scientifico di Roma, il Newton, è scoppiata una protesta inusuale: alcuni studenti hanno deciso di…

Cena di fine anno della classe: gli studenti “interrogano” i professori con una verifica di cultura generale, logica e matematica

studenti interrogano i professori

Di solito sono i docenti a preparare le verifiche in classe e condurre le interrogazioni degli studenti. Questi ultimi possono soltanto (provare a) rispondere e dimostrare così la loro preparazione. Che i ruoli si invertano accade molto raramente, e pertanto vale la pena parlarne: il contesto è quello di una cena di classe di fine anno, dove stavolta sono stati gli studenti a interrogare i loro insegnanti. Vediamo com’è andata….

Giorgio Parisi agli insegnanti sull’intelligenza artificiale: “È fondamentale far capire agli alunni che l’AI va governata e non temuta”

giorgio parisi agli insegnanti

Fra gli strumenti che promettono di rivoluzionare il quotidiano, l’intelligenza artificiale è senza dubbio quello che fa discutere di più. Le potenziali ricadute delle IA sono infatti enormi in tutti gli ambiti della società, da quello lavorativo a quello culturale, fino a quello scolastico. Tenta un approccio diverso il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi che, intervenuto alla Repubblica delle Idee, ha rimarcato il ruolo della scuola nell’uso delle…

Semplificare il mondo dei bambini è la chiave per la loro serenità

Semplificare il mondo dei bambini

Spesso si parla di come oggi i bambini siano sempre più maleducati e irrispettosi, soprattutto verso i genitori e gli insegnanti. Individuare le cause non è semplice, ma comportamenti del genere non costituiscono l’espressione del loro carattere quanto la risposta a una società sempre più restrittiva. Come spesso accade, per comprendere questa situazione è necessario partire dalla famiglia, in cui spesso si condensano le ragioni per cui educare i bambini…

Il metodo Montessori sarà esteso anche alle scuole secondarie di primo grado: già dal prossimo anno le prime richieste, ma con alcuni limiti

metodo montessori alla secondaria di primo grado

Sviluppato all’inizio del Novecento, il metodo Montessori prevede l’educazione dei bambini nel rispetto dei loro ritmi di apprendimento e della loro autonomia. Se finora questo metodo è stato applicato nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, la situazione è destinata a cambiare. Il disegno di legge riguardante la “Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti”, infatti, prevede l’estensione del metodo Montessori a tutto…

“Se non avete capito, chiedetemi di rispiegare anche mille volte”: quando l’educazione passa dalle parole dell’insegnante

rispiegare

Molto spesso guardiamo agli insegnanti come a delle figure il cui compito è soltanto quello di trasmettere delle nozioni, ma in realtà il loro ruolo è molto più importante. Spesso basta cambiare il proprio approccio nei confronti degli alunni, o anche partire dalle parole giuste. Lungi dall’essere soltanto sequenze di suoni e lettere, le parole giuste possono fare la differenza nel percorso e nella crescita degli studenti, ma anche mostrare…

Gratteri: “Gli alunni imparino a rispettare gli insegnanti, fare i compiti, studiare ed essere ordinati. Io lo facevo grazie ai miei genitori”

rispettare gli insegnanti

Fra i valori fondamentali che un bambino deve apprendere ci sono il rispetto per le regole, il rispetto per gli insegnanti e il rispetto per i loro voti. È questa la posizione espressa da Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica, durante l’evento dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano del Sud Italia. Tenutasi di recente a Napoli, la festa ha rappresentato l’occasione per riflettere sull’importanza delle regole e sul ruolo che le…

great

Hai visto la novità?

X

estate al via 2024