La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

Ci sono troppi analfabeti funzionali, dobbiamo ritornare a fare riassunti e leggere articoli di giornale a scuola

Secondo l’OCSE ben sette italiani su dieci possono essere considerati analfabeti funzionali. Questo significa che il 70% degli italiani non possiede il livello di competenze necessarie per interagire con il mondo, in quanto incapaci di usare in modo efficace le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana.

Il professore universitario alla Sapienza di Roma Luca Serianni dice la sua sull’argomento con le parole estese in un testo di 11 pagine link esterno redatto insieme ad una commissione di docenti e destinato al Ministero dell’Istruzione che riportiamo di seguito.

LEGGERE I GIORNALI A SCUOLA

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

A scuola nessuno insegna ai ragazzi come catturare l’attenzione di chi legge. Ma così non avranno mai dimestichezza con gli stratagemmi che si usano per attirare la loro di attenzione, per esempio le interrogative didascaliche. Allenarsi a sviluppare e argomentare una tesi è vitale per la comprensione dei testi più complessi, ma anche per riconoscere e valutare un testo ben argomentato.

Con queste parole Serianni vuole spiegare l’importanza di portare nelle scuole italiane lo sviluppo e la lettura di riassunti e di articoli di giornale, già dalla scuola primaria. I riassunti sarebbero, infatti, strumenti fondamentali per i bambini e i ragazzi che attraverso la loro lettura e analisi saranno in grado di formulare i loro pensieri in modo più chiaro e definito. Non è una rivoluzione.

analfabeti funzionali tabella

In relazione a quanto denunciato, è confortante segnalare che il percorso sul riassunto ha sempre avuto un’attenzione particolare nel Gruppo Ricerca e Sperimentazione Didattica, team di autrici scolastiche di diversi corsi per la scuola primaria. I due filoni del loro progetto didattico si articolano sul “Metodo Tessitore” e sul “Coding della Didattica“.

Proprio su quest’ultimo aspetto si evidenza maggiormente l’attenzione al riassunto in quanto alla base operativa dei suoi pilastri c’è l’organizzazione procedurale per tappe cronologicamente scandite, esattamente come previsto nello sviluppo di un riassunto.

Questo progetto didattico è declinato nei nuovi corsi per la scuola primaria Il Grillo e La Luna e Nuovi Traguardi Letture.

Volume presente in Il Grillo e La Luna 3

Volume presente in Nuovi Traguardi Letture

Il nostro intento non è rivoluzionare il punto di arrivo del percorso. Ci sarà sempre un testo letterario, ma tra le nostra indicazioni ci sarà anche la proposta di rivedere il numero di stralci, documenti, citazioni e riflessioni date ad appoggio dello svolgimento. Lo studente cade nella tentazione di fare un collage, ma alla fine delle superiori deve dimostrare di aver imparato a ragionare con la propria testa.

Con queste parole, Serianni, sempre insieme agli altri docenti, vuole dimostrare che la proposta portata avanti da loro non si tradurrebbe in una rivoluzione totale del sistema educativo italiano. Invece, si tratterebbe di un modo per migliorare l’insegnamento, aggiungendo elementi che spesso vengono dimenticati e che hanno portato alla situazione attuale link esterno di analfabetismo funzionale.

E tu cosa ne pensi di questo drammatico dato sugli analfabeti funzionali in Italia? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI

3 commenti su “Ci sono troppi analfabeti funzionali, dobbiamo ritornare a fare riassunti e leggere articoli di giornale a scuola”

  1. Sì ma (nel videetto per bambini su come fare il riassunto) perché diamine chiamarli “step”? Davvero non c’era una parola italiana per rendere l’idea?
    Mi rende davvero triste questa mania dei termini inglesi a vanvera!

  2. Alcuni anni fa scrissi sul quotidiano locale La Provincia questa frase premonitrice: “uno spettro si aggira per l’Italia, l’ignoranza”. Purtroppo non mi sono sbagliato. Oggi tutti sanno tutto, ma non sanno niente o poco. Si permettono di contestare la scienza mentre per fare uno piu’ uno usano la calcolatrice. In questo sono fenomeni ma poi se rivolgi loro domanda su Leopardi o Foscolo annegano nella piu’ profondo ignoranza. Grande responsabilita’ attribuisco al computer, pur riconoscendone la grande utilita’. Ma l’abuso di tale strumento porta inevitabilmente ai risultati nefasti in oggetto.

  3. ineccepibile. Quanto alla lettura dei giornali ….aiuterebbe molto allo scopo. Con qualche controindicazione : chi decide QUALI giornali leggere ? Sui COMMENTI poi…

I commenti sono chiusi.


Gabanelli: “L’uso di internet e dei social dovrebbe diventare una materia obbligatoria a scuola, perché è cruciale per la democrazia”

uso di internet e dei social

Insegnare ai giovani come usare in modo consapevole i social media e Internet è ormai una questione centrale nel dibattito scolastico, e non solo. Lo ricorda Milena Gabanelli in un suo intervento nella trasmissione “La Torre di Babele” su La7, in cui si rivolge anche agli insegnanti e lancia una proposta destinata a diventare divisiva. Sarebbe necessario, secondo la giornalista, introdurre l’educazione digitale come materia obbligatoria. la proposta di Milena…

Cellulari vietati a scuola anche per scopi didattici, esulta l’associazione dei presidi: “Così ora gli alunni saranno più concentrati”

cellulari vietati a scuola

Dopo l’annuncio delle linee guida del febbraio 2024 , il Ministro Valditara si prepara a vietare del tutto i cellulari nelle scuole elementari e medie. Come riporta il Corriere della Sera , non sarà consentito neanche l’uso didattico prima delle scuole superiori, e anzi ci sarà anche un ritorno al diario cartaceo nella scuola primaria. Si trova in accordo con il divieto Attilio Fratta, presidente del sindacato Dirigentiscuola, che propone…

Rivoltella: “Se gli studenti italiani sono i più distratti dal cellulare in classe significa che abbiamo insegnanti noiosi e genitori dipendenti dallo smartphone”

distratti dal cellulare in classe

Gli smartphone rappresentano ormai una parte sempre più pervasiva della società e, pertanto, anche della scuola. Nell’istruzione, in particolare, l’impatto delle nuove tecnologie è molto più vasto di quanto si creda, soprattutto nella capacità dei giovani di gestire uno strumento così potente e immediato. A sostenerlo è Pier Cesare Rivoltella, docente di Didattica e Tecnologie dell’Educazione all’Università di Bologna, secondo cui la responsabilità è dei genitori dipendenti dallo smartphone… e…

Terminata la sperimentazione delle classi senza voto in un liceo scientifico: gli studenti si assentano meno e stanno meglio

classi senza voto

Sui voti si è detto tutto e il contrario di tutto: c’è chi li reputa fondamentali per l’educazione degli studenti e chi invece li considera ormai superati. Fra questi ultimi ci sono anche molti studenti, secondo una recente indagine, e anche alcune voci autorevoli del mondo scolastico. Che i voti numerici non siano essenziali nella scuola contemporanea lo dimostra il modello scandinavo, così tanto apprezzato in Italia e all’estero, tanto…

Le mancano due anni alla pensione, ma decide di lasciare l’insegnamento: “Questa non è più la mia scuola”

lasciare l’insegnamento

Si parla spesso delle continue difficoltà del mestiere dell’insegnante, soprattutto negli ultimi anni. Fra continui ostacoli burocratici, meno tempo e meno fondi per la didattica, carenza di rispetto da parte degli alunni e dei genitori, oggi insegnare è sempre più difficile. E, talvolta, diventa anche impossibile. Questa è la storia di Gabriella Fenocchio, docente di lettere dal 1987 e da 25 anni alla stessa scuola, che ha deciso di lasciare…

Il prossimo anno si andrà “a scuola con i nonni” per conoscere le tradizioni, la storia e la gastronomia locale

a scuola con i nonni

Oltre a rappresentare il luogo dell’apprendimento nel senso più tradizionale, a volte la scuola diventa anche teatro di iniziative che rendono più completo il percorso di crescita degli studenti. Una di queste è il progetto “A scuola con i nonni”, organizzato a Pievepelago in provincia di Modena: l’iniziativa ha coinvolto gli studenti del locale istituto comprensivo e gli anziani della struttura protetta Casa Carani. Vediamo di cosa si è trattato….

Mindfulness in classe: i benefici sulla didattica

Mindfulness in classe

Sono sempre di più le scuole che hanno deciso di dedicare del tempo alla mindfulness, la pratica che aiuta a vivere meglio il presente favorendo la consapevolezza e la concentrazione. In effetti, sono tantissimi i benefici della mindfulness a scuola, e non solo per gli studenti ma anche per gli insegnanti. Vediamo allora quali sono, e perché promuovere questa pratica può migliorare il benessere e la gestione dello stress. Mindfulness…

Siamo nell’era del post-narcisismo, i genitori vogliono che i figli siano sé stessi ma a modo loro

sii te stesso ma a modo mio

Gli ultimi decenni hanno visto grandi cambiamenti nel rapporto fra genitori e figli. In fondo, la società si riflette nel modo in cui gli adulti si approcciano ai ragazzi e, di converso, nel modo in cui questi ultimi rispondono alle sollecitazioni dei primi. Ne parla Matteo Lancini, in un intervento durante la trasmissione Splendida Cornice in onda su Rai 3. Secondo lo psicoterapeuta, dalla famiglia autoritaria si è passati a…

Negli Stati Uniti vogliono inserire “nuoce gravemente alla salute” anche sugli smartphone

nuoce gravemente alla salute

Che gli smartphone e i social media abbiano una grande influenza sui giovani, è ormai fuor di dubbio. Sono in molti a vedere nella tecnologia una risorsa da utilizzare nella formazione dei bambini e dei ragazzi, ma ciò non vuol dire che non si debba essere consapevoli dei loro pericoli. Proprio per questo, una proposta che arriva dagli Stati Uniti è destinata a far discutere: se accolta, sui social media…

L’85% degli italiani ha il diploma, ma i laureati si fermano al 29%. La media europea è al 42%

85-degli-italiani-ha-il-diploma

Gli ultimi decenni hanno visto un notevole miglioramento nel livello di istruzione dei giovani. A dirlo non sono singoli docenti o esperti del settore, ma il rapporto annuale ISTAT per l’anno 2023 , pubblicato di recente. Si tratta di dati davvero interessanti e per certi versi sorprendenti che, tuttavia, non possono nascondere il grande lavoro sull’istruzione ancora da fare. Migliorato il livello di istruzione Come vedremo anche nei prossimi paragrafi,…

great

Hai visto la novità?

X

estate al via 2024