La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Attori e pedagogisti contro i giudizi sintetici che non valorizzano gli alunni, petizione in governo: firmano Favino, Zingaretti e Saraceno

Il ritorno ai giudizi sintetici nella scuola primaria, fortemente voluto dal Ministro Valditara, ha generato un dibattito nella comunità scolastica, e non solo. I giudizi tradizionali, infatti, rendono più semplice il lavoro dell’insegnante ma non descrivono al meglio il percorso di apprendimento dei più giovani. Per questa ragione, diverse personalità del mondo accademico e culturale hanno firmato una petizione contro la riforma, che nel frattempo ha iniziato il suo iter in Parlamento.

La petizione

Che la decisione di Giuseppe Valditara fosse destinata a generare diverse polemiche, è sempre stato qualcosa di certo. Più che sul se o sul quando, quindi, ci si è interrogati sul chi e su come. Nei giorni successivi alla presentazione della riforma da parte dell’attuale inquilino di Viale Trastevere, infatti, diverse personalità del mondo accademico e scolastico hanno firmato una petizione link esterno contro il ritorno ai giudizi sintetici nella scuola primaria.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Secondo i firmatari dell’appello, fra cui il pedagogista Daniele Novara e il giornalista Alex Corlazzoli, le pagelle attuali sono altrettanto lacunose nel sintetizzare il processo di apprendimento dei bambini. Tradotto: se un cambiamento serve, deve comunque migliorare la valutazione dei percorsi nella loro interezza. E continuano:

Valutare significa dare valore, la valutazione ha la finalità più ampia di dare valore al percorso di apprendimento di ogni singolo alunno che deve tener conto del contesto da cui proviene, dello stato di partenza, delle difficoltà incontrate […] a causa della stessa scuola.

Insomma, se il Ministro dell’Istruzione e del Merito vuole giudizi più semplici, i firmatari dell’appello sostengono come siano necessari giudizi più giusti.

LA REAZIONE DEL MINISTRO VALDITARA

In breve tempo, l’appello ha raggiunto le diverse migliaia di firme ed è stato firmato da personalità che non provengono soltanto dal mondo scolastico, pedagogico e accademico. Oltre a Cristiano Corsini, Anna Oliverio Ferraris e altri, a Novara e Corlazzoli si sono uniti anche Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini e Luca Zingaretti, per citarne soltanto alcuni. Il messaggio è chiaro: un ripensamento della valutazione dei bambini è necessario, ma non deve coincidere con un ritorno al passato. Serve guardare al futuro, piuttosto.

Il Ministro ha risposto all’appello sulla riforma della valutazione, anche se forse non come atteso dai firmatari. Per Valditara alcune delle personalità che hanno sottoscritto la petizione non conoscono l’emendamento contro il quale hanno firmato. Allo stato attuale, il ritorno dei giudizi sintetici nella scuola primaria eliminerebbe soltanto le descrizioni astruse, sostituendole con descrizioni più semplici da comprendere. L’obiettivo della riforma sarebbe quindi la semplicità dei nuovi/vecchi giudizi: ma semplicità per chi?

Gli studenti chiedono giudizi descrittivi

Sul ritorno dei giudizi sintetici nella scuola primaria, quindi, il Ministro dell’Istruzione e del Merito sembra non voler scendere a compromessi. L’iter della riforma è iniziato, con il Senato che si accinge a discutere il disegno di legge che, fra le altre cose, reintrodurrà il voto in condotta anche alle superiori. E proprio gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, in un recente sondaggio link esterno, chiedono un ripensamento della valutazione. Anche qui, meno voti e più giudizi descrittivi che sappiano descrivere il percorso di uno studente.

Di fronte alle risposte ritenute evasive, i promotori della petizione hanno invitato Valditara a un dibattito pubblico, anche in TV, ma non sono giunte risposte. Come gli stessi Novara e Corlazzoli puntualizzano, usare “gravemente insufficiente” è diverso da dire “in via di acquisizione”. Nel secondo caso si punta sul percorso di crescita che un bambino delle elementari può affrontare con gli strumenti messi a disposizione dalla scuola. Nel primo caso, invece, l’apprendimento viene visto come un mero susseguirsi di errori e sbagli che colpevolizza lo studente, e soltanto lui. Lasciando poco spazio alla crescita.

PRIMI FIRMATARI DELLA PETIZIONE

Daniele Novara – (Pedagogista)

Alex Corlazzoli – (Insegnante) 

Domenico Barrilà (Psicoterapeuta e analista adleriano)

Giovanni Bonaiuti (pedagogista –  Università di Cagliari) 

Cristiano Corsini (pedagogista – Università Roma Tre) 

Paolo Ferri (Pedagogista –  Università Bicocca Milano) 

Ivano Gamelli (Pedagogista – Università Milano Bicocca)

Claudio Girelli (Pedagogista -Università di Verona)

Monica Guerra (Pedagogista – Università Bicocca Milano) 

Raffaele Mantegazza (Pedagogia – Università Bicocca Milano)

Paola Nicolini (Pedagogista – Università di Macerata)

Elisabetta Nigris (Pedagogista – Università Bicocca Milano) 

Anna Oliverio Ferraris (psicologa dello sviluppo)

Alberto Pellai (medico ricercatore Università degli Studi di Milano)

Milena Santerini (Pedagogista – Università Cattolica di Milano)

Chiara Saraceno (Sociologa)

Donatella Savio (Pedagogista – Università di Pavia) 

Ira Vannini (Pedagogista – Università Bologna) 

Silvia Vegetti Finzi (Psicologa clinica)

Simone Lanza (Insegnante)

Paolo Limonta (Insegnante) 

Silvana Loiero (dirigente scolastica)

Antonella Meiani (Insegnante) 

Giuseppe Paschetto (Insegnante) 

Marcello Riccioni (Insegnante)

Mario Tagliani (Insegnante) 

Damiano Tommasi (Sindaco di Verona, co-fondatore e direttore scuola paritaria “Don Milani”) 

Gian Carlo Visitilli (Insegnante) 

Agostino Burberi (Presidente fondazione “Don Lorenzo Milani) 

Anna D’Auria (Segretaria nazionale del Movimento di Cooperazione Educativa) 

Gianna Fracassi (Segretaria nazionale Flc Cgil)

Michele Gagliardo (responsabile nazionale per la formazione di Libera) 

Stefano Accorsi (Attore) 

Sonia Bergamasco (Attrice)

Alessandro Bergonzoni (Attore) 

Marco Bonini (Attore)

Mariapia Calzone (Attrice) 

Pierfrancesco Favino (Attore) 

Beppe Fiorello (Attore) 

Anna Foglietta (Attrice) 

Claudia Gerini (Attrice) 

Fabrizio Gifuni (Attore) 

Edoardo Leo (Attore) 

Valentina Lodovini (Attrice)

Fabio Lovino (Fotografo)

Giorgio Marchesi (Attore)

Carlotta Natoli (Attrice)

Moni Ovadia (Attore) 

Claudia Pandolfi (Attrice) 

Vittoria Puccini (Attrice) 

Fabrizia Sacchi (Attrice)

Vanessa Scalera (Attrice)

Francesco Scianna (Attore) 

Pietro Sermonti (Attore) 

Emilio Solfrizzi (Attore) 

Chiara Tomarelli (Attrice)

Raffaele Toninelli (Musicista)

Thomas Trabacchi (Attore)

Luca Zingaretti (Attore)

Padre Alex Zanotelli (Missionario comboniano) 

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Siamo nell’era del post-narcisismo, i genitori vogliono che i figli siano sé stessi ma a modo loro

sii te stesso ma a modo mio

Gli ultimi decenni hanno visto grandi cambiamenti nel rapporto fra genitori e figli. In fondo, la società si riflette nel modo in cui gli adulti si approcciano ai ragazzi e, di converso, nel modo in cui questi ultimi rispondono alle sollecitazioni dei primi. Ne parla Matteo Lancini, in un intervento durante la trasmissione Splendida Cornice in onda su Rai 3. Secondo lo psicoterapeuta, dalla famiglia autoritaria si è passati a…

Negli Stati Uniti vogliono inserire “nuoce gravemente alla salute” anche sugli smartphone

nuoce gravemente alla salute

Che gli smartphone e i social media abbiano una grande influenza sui giovani, è ormai fuor di dubbio. Sono in molti a vedere nella tecnologia una risorsa da utilizzare nella formazione dei bambini e dei ragazzi, ma ciò non vuol dire che non si debba essere consapevoli dei loro pericoli. Proprio per questo, una proposta che arriva dagli Stati Uniti è destinata a far discutere: se accolta, sui social media…

L’85% degli italiani ha il diploma, ma i laureati si fermano al 29%. La media europea è al 42%

85-degli-italiani-ha-il-diploma

Gli ultimi decenni hanno visto un notevole miglioramento nel livello di istruzione dei giovani. A dirlo non sono singoli docenti o esperti del settore, ma il rapporto annuale ISTAT per l’anno 2023 , pubblicato di recente. Si tratta di dati davvero interessanti e per certi versi sorprendenti che, tuttavia, non possono nascondere il grande lavoro sull’istruzione ancora da fare. Migliorato il livello di istruzione Come vedremo anche nei prossimi paragrafi,…

La rivelazione della preside: “Alcuni alunni hanno richiesto di essere bocciati perché costretti dai genitori a frequentare lo scientifico”

frequentare lo scientifico

La scelta della scuola secondaria di secondo grado è uno dei momenti più importanti nella crescita dei giovani, ma non sempre avviene in autonomia. Spesso infatti i genitori non si limitano ad accompagnare i loro figli verso l’indirizzo che preferiscono, ma finiscono per imporre un’altra scuola, quasi sempre il liceo. E proprio in un liceo scientifico di Roma, il Newton, è scoppiata una protesta inusuale: alcuni studenti hanno deciso di…

Cena di fine anno della classe: gli studenti “interrogano” i professori con una verifica di cultura generale, logica e matematica

studenti interrogano i professori

Di solito sono i docenti a preparare le verifiche in classe e condurre le interrogazioni degli studenti. Questi ultimi possono soltanto (provare a) rispondere e dimostrare così la loro preparazione. Che i ruoli si invertano accade molto raramente, e pertanto vale la pena parlarne: il contesto è quello di una cena di classe di fine anno, dove stavolta sono stati gli studenti a interrogare i loro insegnanti. Vediamo com’è andata….

Giorgio Parisi agli insegnanti sull’intelligenza artificiale: “È fondamentale far capire agli alunni che l’AI va governata e non temuta”

giorgio parisi agli insegnanti

Fra gli strumenti che promettono di rivoluzionare il quotidiano, l’intelligenza artificiale è senza dubbio quello che fa discutere di più. Le potenziali ricadute delle IA sono infatti enormi in tutti gli ambiti della società, da quello lavorativo a quello culturale, fino a quello scolastico. Tenta un approccio diverso il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi che, intervenuto alla Repubblica delle Idee, ha rimarcato il ruolo della scuola nell’uso delle…

Semplificare il mondo dei bambini è la chiave per la loro serenità

Semplificare il mondo dei bambini

Spesso si parla di come oggi i bambini siano sempre più maleducati e irrispettosi, soprattutto verso i genitori e gli insegnanti. Individuare le cause non è semplice, ma comportamenti del genere non costituiscono l’espressione del loro carattere quanto la risposta a una società sempre più restrittiva. Come spesso accade, per comprendere questa situazione è necessario partire dalla famiglia, in cui spesso si condensano le ragioni per cui educare i bambini…

Il metodo Montessori sarà esteso anche alle scuole secondarie di primo grado: già dal prossimo anno le prime richieste, ma con alcuni limiti

metodo montessori alla secondaria di primo grado

Sviluppato all’inizio del Novecento, il metodo Montessori prevede l’educazione dei bambini nel rispetto dei loro ritmi di apprendimento e della loro autonomia. Se finora questo metodo è stato applicato nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, la situazione è destinata a cambiare. Il disegno di legge riguardante la “Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti”, infatti, prevede l’estensione del metodo Montessori a tutto…

“Se non avete capito, chiedetemi di rispiegare anche mille volte”: quando l’educazione passa dalle parole dell’insegnante

rispiegare

Molto spesso guardiamo agli insegnanti come a delle figure il cui compito è soltanto quello di trasmettere delle nozioni, ma in realtà il loro ruolo è molto più importante. Spesso basta cambiare il proprio approccio nei confronti degli alunni, o anche partire dalle parole giuste. Lungi dall’essere soltanto sequenze di suoni e lettere, le parole giuste possono fare la differenza nel percorso e nella crescita degli studenti, ma anche mostrare…

Gratteri: “Gli alunni imparino a rispettare gli insegnanti, fare i compiti, studiare ed essere ordinati. Io lo facevo grazie ai miei genitori”

rispettare gli insegnanti

Fra i valori fondamentali che un bambino deve apprendere ci sono il rispetto per le regole, il rispetto per gli insegnanti e il rispetto per i loro voti. È questa la posizione espressa da Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica, durante l’evento dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano del Sud Italia. Tenutasi di recente a Napoli, la festa ha rappresentato l’occasione per riflettere sull’importanza delle regole e sul ruolo che le…

great

Hai visto la novità?

X

estate al via 2024