Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
VALUTAZIONE

Torna il giudizio sintetico nella scuola primaria: “Basta con i voti incomprensibili, ottimo e buono sono più chiari di avanzato e intermedio”

Cambia di nuovo la valutazione degli alunni alla scuola primaria, con una decisione che abbandona di fatto l’approccio sperimentale del 2020. Come anticipato dal Ministro Valditara, dal prossimo anno scolastico i giudizi sintetici andranno a sostituire i livelli di apprendimento introdotti dall’ex Ministra Azzolina. La decisione era nell’aria, soprattutto dopo mesi di dichiarazioni da parte degli esponenti della maggioranza di governo, ma è destinata a sollevare diverse polemiche e alcune questioni. Vediamole in dettaglio.

Valditara vuole il ritorno ai giudizi sintetici nella scuola primaria

Negli ultimi anni abbiamo visto un continuo cambiamento nei metodi di valutazione degli alunni della scuola primaria. Dai voti numerici si è passati ai giudizi descrittivi, meglio conosciuti come livelli di apprendimento, il cui obiettivo era quello di evitare l’associazione degli studenti con un numero. Per l’ex Ministra Azzolina, infatti, un bambino non può essere ridotto ad una valutazione numerica, che rischia di ignorare il suo effettivo percorso.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

L’attuale Ministro dell’Istruzione e del Merito ha invece deciso di cambiare ulteriormente la valutazione nella scuola primaria, tornando a quei giudizi sintetici link esterno già abbandonati diversi anni fa. A partire dall’anno scolastico 2024/2025, quindi, torneranno le valutazioni da Ottimo a Insufficiente. A tale proposito Valditara ha dichiarato:

Basta con le definizioni incomprensibili tipo “avanzato”, “intermedio”, “base”, “in via di prima acquisizione”. Al di là del giudizio analitico, vogliamo che alle elementari le valutazioni siano chiare, semplici: ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente.

il Ministro Valditara

A cosa serve davvero il ritorno ai giudizi sintetici nella scuola primaria?

La questione della valutazione nella scuola primaria, come anche negli altri gradi scolastici, non è certo nuova. Se non altro, proprio il continuo cambiamento nei metodi di valutazione alle elementari testimonia un dibattito piuttosto vivo. La decisione del Ministro Valditara ha, come prevedibile, generato diverse polemiche che ruotano tutte attorno alla stessa domanda: a cosa servono davvero i voti?

Secondo Cristiano Corsini, docente di pedagogia sperimentale all’università Roma Tre, voti e giudizi sintetici sono molti più semplici da utilizzare per gli insegnanti della scuola primaria. In pratica, tornare ai giudizi sarebbe un passo indietro verso le vecchie logiche di valutazione degli alunni. Sempre Corsini, intervenuto alla trasmissione “Tutti in classe” di Rai Radio Uno, sostiene come la valutazione formativa sia migliore ma richieda uno sviluppo delle competenze dei docenti.

Insomma i giudizi sintetici, ai quali la scuola primaria tornerà dal settembre 2024, non sarebbero oggettivi come li vuole il MIM. Possono essere chiari, ma soltanto per un sistema di istruzione che ripercorre i propri passi all’indietro. Va comunque detto che molti docenti hanno invece espresso un parere positivo sulla decisione del Ministro Valditara.

Come valutare adeguatamente gli alunni se la scuola primaria torna ai giudizi sintetici

Quale che siano le decisioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito, sono diverse ormai le iniziative che puntano a superare il voto e i giudizi sintetici nella scuola primaria. L’intero approccio educativo sta cambiando, con l’obiettivo di sostituire alla mera valutazione numerica una verifica delle competenze che sappia tenere in considerazione anche l’intelligenza emotiva degli alunni.

LEGGI ANCHE
L’apprendimento è un viaggio felice: le verifiche dovrebbero servire per crescere, non solo per valutare

Risulta particolarmente interessante, da questo punto di vista, il Quaderno delle Verifiche del sussidiario Missione Compiuta link esterno edito dal Gruppo Editoriale ELI. Dedicato alle classi quarte e quinte della scuola primaria, il quaderno delle verifiche vuole proporre un nuovo metodo di valutazione, basato anche sul coinvolgimento degli alunni e sull’autovalutazione. Si tratta di un tentativo di superare la tendenza a etichettare gli studenti con un voto che lascia poco spazio alla crescita personale. D’altronde, la verifica non andrebbe mai vista come un momento di competizione o di misurazione delle competenze. Al contrario, gli errori devono diventare opportunità di apprendimento e non fonte di ansia per gli alunni.

MISSIONE COMPIUTA LETTURE

Scopri il nuovo sussidiario delle letture con il Quaderno delle Verifiche di valutazione e autovalutazione per la crescita personale dell’alunno

Per maggiori informazioni sul nuovo Quaderno delle Verifiche rimandiamo all’approfondimento dedicato. Oggi, sempre più soggetti stanno sperimentando nuove modalità di valutazione degli alunni, a prescindere dalle decisioni del ministro sui giudizi sintetici nella scuola primaria. E, come spesso accade, il rischio è quello di ritrovarsi dal lato sbagliato della storia.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Le penna rossa “urla” l’errore mentre quella verde è più gentile. Ma è davvero così?

penna rossa

Da sempre la penna rossa è associata, in ambito scolastico, alle correzioni dell’insegnante. Che sia su un compito in classe o su un esercizio, è il segno inconfondibile di errori o dimenticanze da parte degli studenti. Eppure, da diverso tempo ormai anche questo (vecchio) pilastro della scuola sta cambiando. Sempre più insegnanti infatti scelgono di usare una penna verde per le loro correzioni e non più una rossa, con un…

Lanciata una petizione per tenere le scuole aperte anche a giugno e luglio ma con pause più lunghe durante l’anno scolastico

pause più lunghe durante l’anno scolastico

In Italia si va a scuola da inizio settembre a inizio giugno, con date che possono variare da regione a regione per ragioni climatiche e sociali. Si tratta di un’organizzazione dell’anno scolastico che ormai è in vigore da tantissimo tempo, e che in molti stanno pensando di cambiare. Dopo il caso dell’Emilia Romagna, in cui la giunta regionale ha proposto una simile modifica al calendario, adesso arriva anche una petizione…

Docenti, insegnanti di sostegno e ricercatori italiani sono forse le persone più maltrattate d’Italia, il professore è visto solo come un nemico

persone più maltrattate d’Italia

“Oggi professori, insegnanti di sostegno e ricercatori sono forse le persone più maltrattate d’Italia”. Queste sono le parole, senza mezzi termini, di Arianna Porcelli Safonov in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera , in cui parla del senso dell’istruzione oggi. Benché le contraddizioni del sistema scolastico italiano siano sotto gli occhi di tutti, l’attrice porta all’attenzione una questione fondamentale. Oggi infatti i bambini vengono visti come essere perfetti e intoccabili,…

Chi scrive a mano pensa meglio, la scrittura a mano è un superpotere per imparare. Lo dimostra uno studio norvegese

Chi scrive a mano pensa meglio

Con il recente aggiornamento delle indicazioni nazionali per il primo ciclo, torna in auge il dibattito sull’importanza del corsivo e, in generale, della scrittura a mano. Si tratta infatti di un’attività la cui importanza è passata in secondo piano, in un’epoca come la nostra, ma che nondimeno risulta fondamentale nel processo di sviluppo dei ragazzi, e non solo. Lo confermano le tante testimonianze di esperti e diversi studi, secondo cui…

ChatGpt ci rende davvero stupidi? La risposta ufficiale arriva da uno studio del MIT

chatgpt ci rende stupidi

L’intelligenza artificiale è oggi parte integrante della nostra vita quotidiana, che sia utile per lavoro, svago o anche come aiuto nei compiti scolastici. Si tratta di uno strumento dalle grandi potenzialità il cui uso va regolato, soprattutto in ambito educativo. Meno spesso si parla invece degli effetti che l’uso dell’intelligenza artificiale può avere sull’attività cerebrale. A farlo è un recente studio del Media Lab del MIT , secondo cui l’uso…

Crepet: “Da quando abbiamo smesso di bocciare, la scuola ha perso autorevolezza. Si può invertire la rotta solo attraverso il merito”

abbiamo smesso di bocciare

La scuola di oggi non sa più formare le nuove generazioni: ha perso autorevolezza e manca di figure adulte capaci di guidare davvero i ragazzi. Questo in breve il duro giudizio di Paolo Crepet sul sistema scolastico italiano, dato in diverse interviste e interventi recenti. Ma non è tutto qui. Secondo il sociologo, infatti, è l’intero modello educativo ad attraversare una fase di profonda crisi, dalla scuola agli studenti, da…

Ora è ufficiale: smartphone vietati alle superiori, Valditara firma la circolare. «È per il benessere degli studenti»

smartphone vietati alle superiori

Dal prossimo anno scolastico, anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dovranno lasciare lo smartphone nello zaino. Come già annunciato in TV, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti firmato la circolare che vieta l’uso del telefono anche nel secondo ciclo. Anche per scopi didattici. La stretta è giustificata, sostiene Giuseppe Valditara, dalla necessità di tutelare l’apprendimento e il benessere degli studenti. Ma, nonostante le molte voci…

Troppi ricorsi contro le pagelle, per l’esperto i genitori sono rimasti immaturi e si comportano da “adultescenti”

Troppi ricorsi contro le pagelle

A nessuno piace ricevere una pagella con voti troppo bassi, soprattutto se inferiori alle aspettative. Rispetto a poco tempo fa, tuttavia, è cambiato il modo in cui essi vengono recepiti dalle famiglie: non più come incentivo a migliorare, ma come un torto a cui porre rimedio. E così, come riporta Il Messaggero , negli ultimi anni sono aumentati i ricorsi contro le pagelle da parte dei genitori, e non è…

La scuola primaria mantiene una parvenza di educazione, poi dalle medie in poi è un disastro

dalle medie in poi è un disastro

Umberto Galimberti non è certo nuovo a opinioni divisive, soprattutto relative al mondo della scuola. Se spesso il filosofo si è concentrato sul declino degli insegnanti, troppo interessati alle nuove tecnologie o troppo innamorati dello stipendio, adesso è il turno dei genitori e del loro ruolo. Durante un recente intervento , infatti, Galimberti ha avuto modo di analizzare la crisi della scuola a partire dal fallimento della famiglia. Con alcune…

Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Hai visto la novità?

X