La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

La lettera del preside ai suoi alunni di scuola primaria che hanno richiesto pochi compiti per Pasqua: “Cum grano salis”

Per gli alunni della scuola primaria l’arrivo delle vacanze di Pasqua vuol dire potersi svegliare un po’ più tardi, non dover andare a scuola e giocare più a lungo con i propri amici. Allo stesso tempo, però, vuol dire doversi dedicare ai compiti per le vacanze lasciati dagli insegnanti, che li controlleranno al ritorno a scuola. Per questa ragione, in una scuola primaria gli alunni di due classi hanno scritto al preside chiedendo di lasciare pochi compiti per le vacanze, almeno a Pasqua. Vediamo com’è andata.

pochi compiti per le vacanze

Siamo a Melissano, in provincia di Lecce, e gli alunni delle classi 4A e 4B della scuola primaria Don Quintino Sicuro hanno appena inviato una lettera con gli auguri di Pasqua al dirigente scolastico. Tutto normale, se non fosse che in fondo alla email c’è anche un curioso post scriptum che recita:

Ora scontato!

Pronti per la prova Invalsi 2024?

Le Prove Nazionali INVALSI 2024 si svolgeranno da marzo a maggio. L’arco temporale e le date di somministrazione variano in base al grado scolastico e alle materie.

pronti per la prova invalsi 2024

Possibilmente, desidereremmo che comunicasse Lei alle nostre insegnanti pochi compiti da assegnare per poter partecipare ai riti Pasquali e trascorrere una serena vacanza.

Traduzione: per trascorrere una serena vacanza è proprio necessario doverci preoccupare anche dei compiti da fare a casa? La lettera è stata inviata via web al preside, ma è stata scritta dagli alunni delle due classi quarte insieme alle loro insegnanti. Si tratta quindi di un modo innocente per sensibilizzare il preside sulla necessità di impegnarsi… il giusto. Anche in vacanza.

La risposta del preside

Come riporta LeccePrima link esterno, la risposta del preside della scuola primaria non si è fatta attendere. Inizialmente ha scherzato sull’accaduto, confessando che mai nulla del genere gli era capitato e riconoscendo che le vacanze sono vacanze per tutti. Il dirigente ha voluto anche premiare lo spirito e il coraggio dei suoi alunni, affrontando la questione da un punto di vista più serio, ma non troppo:

Considerato che è meglio scongiurare l’ira delle maestre e dei professori nell’ordinare loro di NON assegnare compiti per le vacanze (che Dio ci liberi…); considerato che le richieste degli alunni e delle alunne delle classi 4A e 4B della scuola primaria di Melissano sono condivise da tutti gli alunni dell’Istituto e non solo da loro (l’elenco è lungo… lasciamo perdere); considerato che è comunque educativo mantenere allenata la mente nei periodi di vacanza nell’effettuare i compiti assegnati e che è altamente diseducativo non fare nulla; visti i poteri del dirigente scolastico in termini di direzione e coordinamento conferiti dallo Stato Italiano, ordina e dispone che in tutte le classi delle scuole primarie e secondarie dell’Istituto vengano assegnati i compiti delle vacanze secondo la seguente modalità: cum grano salis (con oculatezza, senza esagerare). Va bene così?

Fare i compiti per le vacanze fa bene?

La risposta del Professor Reho, preside della scuola primaria protagonista di questa storia, sintetizza bene perché fare i compiti per le vacanze fa bene. E anche perché non bisogna esagerare nell’assegnarli. Svolgere i compiti anche durante i giorni di vacanza, infatti, permette di mantenere una sorta di continuità didattica e allenare la propria mente. Allo stesso tempo, farne troppi però finirebbe per interferire con i giorni o le settimane di dovuto relax, che ugualmente fanno bene ai bambini e ai ragazzi.

LEGGI ANCHE
Gli studenti si ribellano ai compiti per Pasqua: per quasi il 50% di loro il carico è eccessivo

Oggi gli studenti italiani sono fra i più oberati dai compiti per le vacanze link esterno, secondi soltanto agli studenti russi e lontanissimi dagli studenti finlandesi. Nonostante ciò, la risposta del preside rimane forse la più equilibrata. Non avrebbe senso riempire alunni e studenti di tanti compiti scolastici e lasciare troppo poco tempo al relax o alle attività sociali, importanti allo stesso modo. Allo stesso tempo, tenersi impegnati con un po’ di scuola, durante le vacanze estive o le vacanze di Pasqua, non fa male. A patto che l’impegno sia… cum grano salis, senza esagerare.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Arriva nelle scuole italiane la prima insegnante creata con l’intelligenza artificiale, si chiama Maestra Genia e può diventare un vero problema

maestra genia

Quando si parla di intelligenza artificiale le opinioni si polarizzano facilmente, soprattutto se il contesto è quello scolastico. Infatti, in un mondo che ancora fa fatica a decidersi sulla presenza dello smartphone in classe e sull’uso della tecnologia, le intelligenze artificiali vengono viste come straordinarie risorse oppure come nemici da combattere. Tertium non datur. Per questa ragione ha fatto discutere l’annuncio di Maestra Genia, la prima intelligenza artificiale pensata per…

Da Vygotskij a Rodari: insegnare la creatività a scuola, dalla scrittura alle materie scientifiche passando per le arti

insegnare la creatività

Condotto da Maria Annunziata Procopio, insegnante e psicologa, quest’ultimo webinar a cui ho partecipato affronta un percorso che mescola sapientemente teoria e pratica, partendo dalle lezioni di Vygotskij e Rodari per approdare a un metodo di insegnamento che non perde di vista l’immaginazione e la creatività, nemmeno quando si devono insegnare le materie scientifiche. In poche parole, la relatrice del webinar “Insegnare la creatività: dalla scrittura alla matematica, passando per…

Abbiamo urgente bisogno di insegnare il benessere emotivo a scuola

benessere emotivo a scuola

Da diverso tempo, ormai, è possibile misurare l’impatto che le tecnologie digitali hanno avuto nella vita quotidiana di migliaia di studenti. La rivoluzione digitale che tutti stiamo vivendo ha effetti particolarmente pervasivi già a partire dalla scuola, e fin dai primi gradi di istruzione. Se è vero che ormai tutti abbiamo almeno un dispositivo elettronico, allo stesso tempo è necessario riconoscere come insegnare il benessere emotivo serva a formare giovani…

Meta vuole conquistare la scuola, annunciando un Metaverso didattico entro il 2024 anche per l’Italia: “Invece di studiare i dinosauri, gli alunni cammineranno in mezzo a loro”

Metaverso didattico

Da quando è stato annunciato, il Metaverso ha fatto molto parlare di sé e non sempre in positivo. Dopo le prime introduzioni in ambito lavorativo, adesso il Metaverso potrebbe arrivare nel mondo della scuola. Secondo Meta, infatti, è arrivato il momento di rivoluzionare l’apprendimento all’interno di un’aula e renderlo molto più dinamico. Vediamo di cosa si tratta, e se davvero è questo il futuro della scuola. Annunciato il Metaverso didattico…

L’importanza del metodo di studio dei bambini nell’era dell’intelligenza artificiale

importanza del metodo di studio

Autrici di importanti sussidiari per la scuola primaria, Bruna Bianco e Rosaria Pulito sono anche due formatrici che, questa volta, hanno voluto proporre un interessante webinar per il Gruppo Editoriale ELi sull’importanza del metodo di studio. Una novità assoluta anche per me, che ho seguito diversi webinar inerenti al mondo della scuola primaria, è l’assunto di partenza, ovvero un interessante parallelismo fra Intelligenza Artificiale e intelligenza umana. In poche parole,…

Dal prossimo anno scolastico la dieta mediterranea sarà insegnata a scuola, già dai primi anni di scuola primaria

dieta mediterranea

La salute degli italiani passa anche da una corretta alimentazione e da un ritorno alla dieta mediterranea. A sostenerlo è il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha lanciato un allarme sul numero troppo basso di italiani che seguono questo regime alimentare e intende portare l’educazione alimentare a scuola. Vediamo qual è la proposta del ministro e alcune delle iniziative già in atto nella scuola primaria. le parole del Ministro…

L’educazione motoria nella scuola primaria è in difficoltà, stiamo sottovalutando una materia fondamentale per gli alunni

educazione motoria

Si è parlato molto dell’educazione motoria nella scuola primaria sin dai primi annunci durante i mesi del Governo Draghi. L’importanza dell’insegnamento non è mai stata messa in discussione, ma l’iniziativa ha anche attratto alcune critiche da parte di diversi soggetti. Se insegnare educazione motoria nella scuola primaria è cruciale per lo sviluppo degli alunni, oggi la situazione presenta ampi margini di miglioramento. Ne parla il CAPDI in una lettera al…

Schettini: “Basta con i docenti che trasmettono solo nozioni, abbiamo bisogno di insegnanti maestri di vita”

insegnanti maestri di vita

La scuola italiana oggi tende molto al nozionismo, forse troppo, rinunciando ad aiutare i giovani ad affrontare la vita e trovare la loro strada. A sostenerlo è Vincenzo Schettini, un docente di fisica diventato famoso grazie ai video su TikTok e Instagram dove mostra il lato accattivante della sua materia. Nel programma di approfondimento televisivo Tv Talk, Schettini ha inoltre parlato anche della figura dell’insegnante, che dovrebbe tornare ad essere…

Nel sussidiario “Nel cuore dei saperi” si trovano metodologie attive ideali per sostenere una didattica inclusiva

metodologie attive

Uno degli elementi di valore della scuola italiana consiste sicuramente nell’impegno profuso per favorire la rimozione e il superamento di ogni ostacolo alla promozione della persona e per consentire a tutti e a ognuno di trovare gli strumenti per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Fin dal 1977, la scuola italiana si è dotata di strumenti normativi, organizzativi e professionali realizzando un modello di inclusione che continuamente si arricchisce grazie…

Per l’influencer Beatrice Valli la scuola per com’è adesso è noiosa e non fa venire voglia di studiare

beatrice valli

Di fronte alla domanda “cosa pensi della scuola?”, è lecito attendersi tante risposte diverse da parte di alunni e studenti di tutte le età. Magari alcuni diranno qualche parola di apprezzamento, ma è normale che per molti altri l’istruzione possa diventare ripetitiva, poco stimolante, addirittura noiosa. Un conto è che a dirlo sia uno studente, un altro è che queste parole siano pronunciate da un genitore, che magari ha più…

great

Hai visto le novità?

X

estate al via 2024