Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

La linguista: “Gli italiani hanno sempre meno confidenza con la lingua madre e la usano senza conoscere le regole, andrebbe insegnata meglio a scuola”

Istituita come celebrazione della madrelingua e del multilinguismo, la Giornata internazionale della lingua madre si celebra il 21 febbraio. In un’Italia sempre più interessata dalla diversità linguistica e culturale, la giornata rappresenta un’occasione per riflettere sul ruolo della lingua italiana e sul suo stato di salute.

A parlarne in una conversazione con AdnKronos link esterno è la linguista Valeria Della Valle, secondo cui l’italiano gode di buona salute ma gli italiani non lo conoscono. La soluzione? Ripartire dalla scuola.

L’italiano tra anglicizzazione e intelligenza artificiale

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Per capire qual è lo stato di salute della lingua italiana oggi, bisogna valutare quali pericoli corre. Non è un mistero che in un mondo sempre più globalizzato e tecnologico l’italiano stia subendo le influenze di due diverse tendenze:

  • da una parte c’è l’anglicizzazione, ossia la tendenza a utilizzare sempre più parole in inglese e, di conseguenza, a inserire l’inglese nella pratica quotidiana della lingua;
  • dall’altra parte ci sono le intelligenze artificiali, che potrebbero modificare il nostro rapporto con la lingua italiana e con la produzione scritta.

Di fronte ai due supposti pericoli per l’italiano, Valeria Della Valle è meno pessimista di quanto ci si potrebbe attendere. Secondo la linguista, infatti, l’anglicizzazione è un rischio non tanto per l’uso occasionale di parole straniere, quanto per l’erogazione di corsi universitari tenuti esclusivamente in inglese.

Al contrario, l’intelligenza artificiale potrebbe costituire un alleato alla pratica della lingua piuttosto che un pericolo dal quale difendersi. Per Della Valle, è emblematico il caso delle traduzioni che le IA generative riescono a svolgere con un buon grado di approssimazione. In questo caso, l’intelligenza artificiale potrebbe contribuire all’uso della lingua italiana in un contesto globalizzato.

Lo stato della lingua italiana e l’importanza della scuola

Al netto delle due tendenze “contrarie”, in realtà la lingua italiana gode di buona salute, si arricchisce continuamente e forma nuove parole. Coerente con la natura dinamica di una lingua naturale, anche l’italiano non resta mai fermo e identico a se stesso ma cambia, muta e riflette i cambiamenti sociali sui quali poi ha diversi effetti. Valeria Della Valle ne è consapevole ma punta il dito di fronte a quello che – anglicizzazione e intelligenza artificiale a parte – potrebbe rappresentare il vero problema della lingua italiana:

Anche se la lingua italiana in sé e per sé sta bene e si è continuamente rinnovata, il suo stato di conoscenza da parte degli italiani non è così buono come desidereremmo. Questo è il risultato del fatto che lo studio della lingua italiana non è più al centro dell’insegnamento.

Per la linguista, è necessario migliorare la conoscenza dell’italiano da parte degli italiani e dei nuovi cittadini che arrivano da altri Paesi. Che la lingua italiana possa fungere da unificatore non è certo un’idea nuova, ma le manca la giusta applicazione a partire proprio dalla scuola.

LEGGI ANCHE
Giornata Internazionale della Lingua Madre, un’occasione d’oro per celebrare in classe le diversità linguistiche

MA A SCUOLA, COSA SI FA?

Partire o ripartire dalla scuola vuol dire porre una nuova attenzione allo studio della lingua italiana, e al suo insegnamento, già dalla primaria. È in quest’ordine di scuola infatti che si pongono le basi per l’apprendimento della lingua naturale, con particolare attenzione alle strategie didattiche funzionali. Un esempio di questo approccio è il nuovo sussidiario dei linguaggi Missione Compiuta link esterno, edito da La Spiga, in cui è stata posta particolare attenzione sulla riflessione linguistica. Piuttosto che studiare la propria lingua in modo automatico, infatti, il libro di testo porta a riflettere sul linguaggio e sulle sue componenti.

MISSIONE COMPIUTA LETTURE

Scopri il nuovo sussidiario delle letture di quarta e quinta per la scuola primaria

Già dalla prima sfogliata, è evidente l’approccio unico e coinvolgente che il sussidiario offre all’insegnamento della lingua italiana. Attraverso un metodo che incoraggia la riflessione sulla struttura e il funzionamento della lingua, gli alunni vengono guidati in un viaggio esplorativo alla scoperta della bellezza e della complessità della lingua italiana. Come Sherlock Holmes sulle tracce di un mistero, i bambini imparano a individuare e comprendere le regole linguistiche senza doverle necessariamente studiare in modo convenzionale. Questo approccio dinamico e interattivo offre agli studenti la possibilità di sviluppare competenze linguistiche in modo naturale e coinvolgente, rendendo l’apprendimento dell’italiano un’avventura entusiasmante e gratificante.

Oggi più che in passato, quindi, ci si rende conto di come lingua madre e diversità linguistica rappresentino due facce della stessa medaglia. Da un lato c’è lo strumento da utilizzare nella comunicazione quotidiana, dall’altro l’elemento di coesione sociale e riconoscimento identitario. L’analisi di Valeria Della Valle ci ricorda proprio che l’italiano è una lingua viva e che, semmai, è il suo utilizzo a richiedere un miglioramento. Per citare Massimo d’Azeglio, insomma, fatto l’italiano bisognerebbe fare gli italiani. Ricominciando dalla scuola.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Gli insegnanti italiani sono i più “anziani” d’Europa, solo 1 su 4 è soddisfatto dello stipendio

insegnanti italiani sono i più anziani d'europa

Come ogni anno, il rapporto internazionale OCSE TALIS torna a fotografare lo stato della scuola e il mondo degli insegnanti. In particolare, i risultati mostrano lo stato della classe docente italiana in relazione all’età, allo stipendio e alla soddisfazione personale. Un quadro che non possiamo certo definire sorprendente. Gli insegnanti italiani sono infatti i più anziani d’Europa, con un’età media di 48 anni e quasi la metà che ha superato…

La scuola, una volta esigente, non ha più ambizioni da quando qualcuno ha considerato la fatica qualcosa di novecentesco da non dover più fare

fatica qualcosa di novecentesco

Il futuro della scuola si fa sempre più incerto. A dirlo è Paolo Crepet che, in un’intervista al quotidiano La Stampa , ha tracciato un quadro poco rassicurante del mondo dell’educazione. Secondo lo psichiatra e sociologo, il cambiamento innescato dalla diffusione dell’intelligenza artificiale rischia di spegnere l’ambizione, la curiosità e la cultura del sacrificio. Di conseguenza, in un’epoca in cui tutto diventa immediato e semplificato, la scuola smarrisce il proprio…

Una mamma fa ricorso al Tar dopo la bocciatura della figlia con 5 insufficienze, 10 note e 2 sospensioni ma i giudici danno ragione ai prof

mamma fa ricorso dopo la bocciatura della figlia

Negli ultimi anni il rapporto fra scuola e famiglie si è incrinato. Quella che per lungo tempo è stata una solida alleanza educativa, fondata sul rispetto e sulla collaborazione, si è lentamente trasformata in un campo di tensioni continue. Insegnanti e genitori si trovano spesso su fronti opposti, e a farne le spese sono i giovani. Un caso emblematico arriva da Venezia, dove la bocciatura di una studentessa ha portato…

Troppo tempo davanti agli schermi peggiora i voti a scuola, lo conferma uno studio su 3000 bambini

troppo tempo davanti agli schermi

Che passare troppo tempo davanti a uno schermo non faccia bene ai bambini non è certo una novità. Paesi come la Francia hanno persino deciso di vietare l’uso dei dispositivi elettronici da parte dei più piccoli in determinati contesti. Ora però a ribadirlo con chiarezza è anche la scienza. Uno studio pubblicato su JAMA Networks Open ha trovato un collegamento fra l’abuso degli schermi nella prima infanzia e un peggior…

Per Valditara i social scatenano aggressività e diffondono un atteggiamento superficiale nei confronti delle relazioni umane

social scatenano aggressività

Dopo il divieto di usare lo smartphone a scuola anche per ragioni didattiche, è in arrivo un nuovo provvedimento che potrebbe cambiare ancora il rapporto fra i giovani e la tecnologia. Stavolta l’attenzione si sposta sui social media, in linea con quanto sta avvenendo in altri Paesi europei e del mondo. A parlarne, a margine di un evento sull’intelligenza artificiale, è lo stesso Giuseppe Valditara, che ha confermato l’esame di…

Lo stipendio iniziale annuo per un docente italiano è di 27.079 euro. In Germania e in Lussemburgo si parte da circa 60mila, più del doppio

stipendio iniziale annuo per un docente italiano

Il riconoscimento del lavoro e del ruolo degli insegnanti resta una delle questioni più discusse in ambito scolastico. E non si tratta soltanto di rispetto da parte di studenti e famiglie o di prestigio sociale, bensì anche di riconoscimento economico. D’altronde, non è un mistero che la retribuzione dei docenti italiani sia fra le più basse in Europa, con tendenze sempre più negative. Si lega alla questione il rapporto Eurydice…

Se un figlio si lamenta a casa perché ha avuto un voto basso, i genitori partono per fare il processo all’insegnante nel corridoio o in presidenza

processo all’insegnante

Il rapporto fra genitori e figli è sempre stato complesso, pieno di momenti indimenticabili ma anche di grandi incomprensioni. Si tratta di una tensione che, oggi più che mai, si riflette anche nel mondo scolastico, nei confronti del quale le famiglie assumono un atteggiamento di opposizione, chiusura. A parlarne è il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, che fedele al suo stile diretto, ha puntato il dito contro un atteggiamento…

Alunni giocano a calcio per strada ma vengono multati dai carabinieri: “Niente cellulare, niente pallone. Ma come dobbiamo crescere?”

multati da carabinieri

Smartphone vietati a scuola, adulti che si lamentano se i giovani passano troppo tempo online, eppure quando gli adolescenti scelgono di giocare all’aperto, arriva comunque una multa. È quanto successo a Murano, dove alcuni alunni della seconda media Vivarini sono stati sanzionati per aver giocato a calcio dove non era possibile, secondo il regolamento. Il caso ha fatto discutere non soltanto i genitori ma anche gli stessi ragazzini. Guidati dalla…

Una preside contraria al divieto dei cellulari in classe: “Didattica penalizzata, prima le lezioni erano più dinamiche”

contraria al divieto dei cellulari

Dal nuovo anno scolastico il divieto di usare il cellulare in classe è valido anche nelle scuole secondaria di secondo grado. Si tratta di una misura voluta dal ministro Giuseppe Valditara che ha raccolto molti consensi non soltanto in Italia, ma anche in Unione Europea. Non mancano tuttavia le voci critiche, fra cui spicca quella di una dirigente scolastica di Fano, in provincia di Pesaro, che parla di occasione persa….

Hai visto la novità?

X