La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Notizie
La scuola finlandese dice basta alle classiche materie, sarà attivato il Project Based Learning

L’istruzione finlandese ha ricevuto una bella dose di pubblicità in tutto il mondo per essere la “migliore”. Negli ultimi anni la Finlandia ha anche fatto notizia per essere, secondo i dati, il paese più felice del mondo. Molti si chiedono il motivo di questa eccellenza.

La ragione principale potrebbe avere molto a che fare con il loro sistema educativo. Il loro senso civico incarna alcuni valori radicati nel paese nordico: essere onesti, giusti, con i piedi per terra e avere fiducia negli altri. Andiamo a vedere nello specifico come funziona la scuola in Finlandia.

DIDATTICA ALL’AVANGUARDIA

Nuovo!

Novità Ministeriali 2023

Il libro di testo è lo strumento didattico ancora oggi più utilizzato mediante il quale gli studenti realizzano il loro percorso di conoscenza e di apprendimento.

smartphone gruppoeli

La Finlandia, nonostante questi metodi d’avanguardia che possono apparire strani, sembra davvero vincere su questo fronte. Gli studenti finlandesi infatti risultano sempre tra i migliori nelle prove Pisa, il Programme For International Student Assessment. Quella che sembra l’arma vincente è l’approccio interdisciplinare.

Prendiamo ad esempio la classica lezione su Pompei. In Italia sarebbe composta di date e luoghi, invece alla Comprehensive School di Hauho, una scuola secondaria, c’è tutto un altro approccio.

Durante questa lezione gli studenti 12enni hanno confrontato quell’antica società con quella attuale finlandese, grazie alla comparazione tra le terme romane e le spa presenti oggi. Come se non bastasse hanno ricreato un modellino del Colosseo grazie alla stampa 3D.

L’insegnante dell’istituto poc’anzi citato afferma: “Questa è una lezione di storia con una differenza. – continua il professor Aleksis Stenholm – I bambini stanno anche acquisendo competenze di tecnologia, ricerca, comunicazione e comprensione culturale. Ogni gruppo sta diventando un esperto su un tema, che presenterà alla classe”.

Non c’è una risposta breve al perché il sistema educativo finlandese abbia davvero tanto successo, ma è davvero molto interessante vedere come quest’approccio peculiare sia davvero così prodigioso.

IMPARARE A STARE AL MONDO

Un altro interessante progetto è quello del PBL (Project Based Learning). Quest’ultima tipologia di apprendimento non fa delle materie classiche il proprio appoggio su cui imbastire le lezioni, ma fornisce un altro insegnamento. Oggi, soprattutto nell’era del web, bisogna saper discernere tra una notizia falsa e una vera, tra un documento discutibile e uno approfondito. Come fare? Con il pensiero critico.

Secondo Kirsti Lonka, professore di psicologia educativa all’Università di Helsinki, molti studenti escono sprovvisti dalla scuola di alcuni strumenti importanti che non sono acquisibili attraverso le classiche materie.

Tradizionalmente, l’apprendimento è definito come un elenco di argomenti e fatti da acquisire – come ad esempio l’aritmetica” continua Lonka. “Ma quando si tratta della vita reale, il nostro cervello non viene diviso in discipline in questo modo, dobbiamo pensare in modo molto olistico quando riflettiamo sui problemi del mondo, crisi globali, migrazioni, economia”.

Penso che sia un grave errore guidare i bambini a credere che il mondo sia semplice e che se apprendono determinati fatti , sono pronti ad andare. Imparare a pensare, imparare a capire, queste sono le competenze importanti”, conclude.

APPRENDIMENTO PERSONALIZZATO

Le scuole e i loro studenti non sono classificati in base ai voti delle verifiche o delle interrogazioni, poiché non ci sono esami standardizzati nazionali, quelli che da noi si chiamano Prove Invalsi. L’apprendimento è personalizzato per ogni studente, potenziando i loro punti di forza e sostenendo le loro sfide. Il progresso di ogni studente è seguito attraverso i risultati di apprendimento del curriculum nazionale.

Dai primi anni in poi, gli studenti hanno un ruolo attivo in ciò che imparano, scegliendo anche come impararlo, e hanno veramente la chiave per sbloccare il loro potenziale. Il loro percorso di apprendimento è flessibile.

L’età media in cui un bambino inizia la scuola in Finlandia è a 7 anni. Specialmente durante questi primi anni di scuola, i compiti a casa sono molto pochi e i giorni di scuola sono brevi. Questo lascia più tempo per il gioco e gli hobby del doposcuola e per lo sviluppo di soft skills al di fuori della classe.

E tu cosa ne pensi della scuola finlandese e del Project Based Learning? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Musica
Laboratorio musicale in seconda, attività e consigli per l’insegnante con schede da scaricare

Laboratorio musicale in seconda

Questo percorso di educazione all’ascolto e alla musica si propone di far scoprire ai bambini il piacere dell’ascolto di suoni e del loro mondo, coinvolgendoli emotivamente. La prima tappa è far raggiungere al bambino la consapevolezza della diversità tra udire, ascoltare e intendere: Nell’educazione all’ascolto della musica il passaggio dall’udire all’intendere è un percorso che permette all’alunno di scoprire gli elementi del linguaggio musicale. IMPARARE AD ASCOLTARE Nuovo! Novità Ministeriali…

Notizie
L’istruzione italiana, nonostante tutto, forma cervelli brillanti che vede fuggire all’estero. E questo è un vero disastro.

cervelli brillanti

La storia di Gioele è simile a quella di tanti ragazzi di valore che, dopo essersi formati in Italia, vengono valorizzati all’estero. Il fatto è che, negli ultimi dieci anni, di queste ragazze e giovani laureati che hanno trovato la loro collocazione in un paese europeo o in un altro continente l’Italia ha permesso che se ne allontanassero troppi. E spesso sono in migliori. Quelli che potrebbero rilanciare la scienza…

Educazione
Il salto dalla scuola primaria alla secondaria, il primo vero gradino dei bambini verso il mondo dei grandi

dalla scuola primaria alla secondaria 2023

Il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado è un momento decisamente delicato e complesso, non solo per i ragazzi ma anche per le loro famiglie. Le famiglie non sanno come gestire le emozioni dei ragazzi, che in questo periodo sono già amplificate dal delicato momento dell’adolescenza, e il passaggio da una realtà rassicurante come quella della scuola primaria al mondo dei grandi, che inizia nella scuola secondaria…

Opinioni
L’appello del prof influencer della fisica: “Vedo colleghi insegnanti grigi fuori e dentro, fateci fare corsi di teatro, canto o recitazione”

prof influencer della fisica

Durante una videointervista su La Stampa con il giornalista Roberto Pavanello durante il Salone del Libro di Torino, il professor Vincenzo Schettini, noto per il suo libro ed i suoi canali social chiamati “La Fisica che ci Piace”, ha condiviso opinioni rivoluzionarie sul sistema scolastico e il ruolo dei suoi colleghi nell’affrontare la sfida di trasformare l’approccio educativo. Durante la conversazione, ha sottolineato con forza la necessità di un cambiamento…

Apprendimento
Come insegnare agli alunni di seconda a fare il riassunto, strategie didattiche e unità di apprendimento da scaricare

fare il riassunto

Il riassunto è “l’esposizione in forma abbreviata di uno scritto o di un discorso” che, però, mantiene inalterate le caratteristiche del testo originale. Comprendere e riorganizzare in modo sintetico il contenuto di un testo implica un notevole impegno da parte dei bambini, infatti si tratta di un’attività che richiede molte altreabilità. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITÀ E CONSIGLI PER L’INSEGNANTE Nuovo! Novità Ministeriali 2023 Il libro di testo è lo strumento…

Gestione della classe
Nella scuola primaria non si può essere “indietro con il programma” semplicemente perché il programma non esiste più

indietro con il programma

La scuola primaria non ha più programmi scolastici da quasi un decennio, nonostante questo, però, ancora molti insegnanti li citano ancora e si preoccupano di essere “indietro rispetto al programma”. Non solo è anacronistico dal punto di vista pedagogico, ma anche giuridicamente sbagliato. I programmi nazionali sappiamo bene che sono stati sostituiti dalle “Indicazioni Nazionali”. Metaforicamente: ci viene *indicato* il percorso da prendere ma senza *programmare* il viaggio. LOGICAMENTE TUTTO…

Notizie
Insegnante assegna un 10 al tema di uno studente con un messaggio incoraggiante: “Non smettere mai di scrivere”

Non smettere mai di scrivere

Il giornalista Ciro Pellegrino condivide un post emozionante sul proprio profilo Facebook che evidenzia l’importanza cruciale degli insegnanti nel plasmare il futuro degli studenti. “Non smettere mai di scrivere”, lo dice uno dei prof migliori d’Italia, amico mio, uno di quei napoletani che vanno via dalla loro terra e migliorano il mondo. Il ragazzo o la ragazza va via da quella scuola, il professore gli mette 10 al tema perché…

Apprendimento
Dai 2 ai 7 anni: una fascia d’età cruciale per lo sviluppo cerebrale dei bambini

sviluppo cerebrale dei bambini

Nella fascia di età che va dai 2 ai 7 anni il cervello dei bambini è una vera e propria spugna. Le esperienze vissute in questo periodo possono avere conseguenze permanenti nello sviluppo cerebrale di qualsiasi bambino. LO SVILUPPO CEREBRALE NEL BAMBINO: COME FUNZIONA? Il cervello di un bambino si sviluppa in diverse fasi chiamate periodi critici. Il primo periodo critico si verifica intorno all’età di 2 anni, mentre il…

Gestione della classe
La prof consegna una lettera scritta a mano ad ogni studente, quando è stata diffusa su Facebook ha ricevuto migliaia di elogi

lettera scritta a mano ad ogni studente

I genitori si adoperano al massimo per sostenere i figli nelle sfide della vita, ma è importante fare una pausa e riflettere sulle vicende attuali, senza concentrarsi solo sul futuro. Questa consapevolezza è emersa in un gruppo di genitori quando un’insegnante ha consegnato a ogni studente una lettera da portare a casa che ha attirato l’attenzione a livello globale e ha ricevuto numerosi elogi. Durante gli anni scolastici, trascorriamo una…

Lettere in redazione
No, Giannelli, gli insegnanti non hanno 3 mesi di vacanze e pensi al merito dei presidi non a quello dei docenti

3 mesi di vacanze

Io Giannelli lo seguo e lo stimo pure. E mi sembra impossibile che abbia potuto parlare recentemente di “tre mesi di stop estivo” o auspicare la valutazione del merito dei docenti (“si dovrebbe valutare il merito e l’impegno dei docenti. Non tutti infatti si impegnano allo stesso modo. C’è chi è disponibile a stare a scuola molto più tempo e dovrebbe avere degli scatti stipendiali significativi”). Perché Giannelli non può…

great

Relazioni d'adozione 2023? 😉

X