La rivista per la scuola e per la didattica
MUSICA

Lo afferma una ricerca: l’ora di musica a scuola è una “proteina” per il cervello

L’insegnamento della musica a scuola sembrerebbe assumere un ruolo fondamentale nel miglioramento delle capacità linguistiche. Si tratta di una delle più recenti scoperte in campo scientifico e musicale fatte fino ad oggi. L‘ora di musica assume la stessa rilevanza e importanza come quella di geografia, storia e di italiano. Anzi, da quanto hanno scoperto i neuroscienziati, la musica come materia scolastica avrebbe una possibile maggiore rilevanza.

IL SUONO NON RIGUARDA SOLO LE NOSTRE ORECCHIE

In realtà sentiamo con il nostro cervello, perché è il nostro cervello che dà un senso al suono. Questo processo avviene attraverso un vasto sistema distribuito e integrato di cognizione, sensazione e ricompensa. In questo sistema, le connessioni cervello-orecchio sono altrettanto pervasive e importanti quanto le connessioni orecchio-cervello.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Di conseguenza, i suoni della nostra vita ci modellano profondamente, in quanto musicista o bilingue da una parte, o in quanto un adulto anziano o un individuo con un disturbo del linguaggio dall’altra, come ad esempio i dislessici oppure, addirittura gli autistici.

“Music and Language – A Brain Partnership”, una presentazione di Nina Kraus dell’Auditory Neuroscience Laboratory, Northwestern University, ha descritto una misura neurale oggettiva della salute del cervello che può rivelare l’impatto della musica su questa traccia neurale.

Suonare uno strumento è un allenamento per tutto il corpo, non solo per le mani e le orecchie, ma anche per l’attenzione, la memoria e i circuiti cognitivi del cervello. Basta notare il lavoro impressionante che il cervello di un individuo mette in atto nell’elaborare gli ingredienti chiave del suono come passo, tempo, timbro e ritmo. La professoressa, nonché ricercatrice d’origine triestina, ha avuto modo di illustrare come l’esperienza musicale possa anche aiutare a poter ascoltare in maniera migliore chi si trova a parlare in quello che è un ambiente rumoroso.

Volume del corso NUOVI TRAGUARDI LETTURE 4-5 delle primaria

MUSICA E LINGUAGGIO

C’è una grande sovrapposizione tra l’elaborazione biologica del suono per fare musica e per il linguaggio. La ricerca ha dimostrato che la nostra misura neurale ha determinate caratteristiche, e che gli ingredienti dell’elaborazione uditiva diminuiscono nelle persone che leggono poco mentre aumentano nei musicisti, che sono in grado di “attaccare” al momento giusto quando suonano in un gruppo o in un’orchestra.

La ricerca ha dimostrato anche dei cambiamenti nel cervello di coloro che leggono poco dopo aver seguito delle lezioni di musica, e allo stesso tempo, un aumento delle loro capacità di alfabetizzazione.

Le scoperte dell’elaborato riguardo lo studio della musica possono essere riassunte nel modo seguente:

  • l’apprendimento musicale stimola la funzione cerebrale e cognitiva che è importante per l’apprendimento non musicale;
  • l’apprendimento musicale ha un impatto diretto sui risultati di apprendimento misurabili, come i risultati degli esami scolastici;
  • i benefici più profondi non possono essere facilmente misurati, ad esempio empatia, comportamento pro-sociale, controllando le nostre emozioni, ma esistono.

I bambini che hanno una buona educazione musicale sono in grado di riuscire ad avere e mantenere con maggior facilità la concentrazione e l’attenzione anche in una classe rumorosa. Sapendo ascoltare meglio sono, di conseguenza, in grado di percepire la voce del proprio insegnante anche in presenza di rumori.

COME SI È SVOLTA LA RICERCA

Per misurare la risposta del cervello al suono, i ricercatori del Laboratorio di Scienze Uditive di Kraus all’Università di Northwestern hanno suggerito parole o musica direttamente nelle orecchie dei volontari.

Gli scienziati hanno poi misurato l’elettricità creata dal cervello durante il processo di traduzione del suono attraverso dei sensori attaccati alla testa dei partecipanti. I risultati di una serie di studi che coinvolgono migliaia di partecipanti dalla nascita all’età di 90 anni hanno suggerito che la capacità del cervello di elaborare il suono sia influenzata da vari elementi, dal suonare e imparare una nuova lingua all’invecchiamento, dai disturbi del linguaggio e dalla perdita dell’udito.

Gli studi di Kraus hanno indicato che nel corso della vita, le persone che suonano attivamente musica come hobby possono sentire meglio nel rumore rispetto a coloro che non suonano musica. Il lavoro del suo laboratorio suggerisce anche che la povertà e il livello di istruzione di una madre possono influenzare la capacità di un bambino di elaborare le parti essenziali del suono.

E tu cosa ne pensi dei vantaggi dell’ora di musica a scuola? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Pepper è il sussidiario preferito dagli insegnanti, è arrivato primo in un sondaggio creato in un gruppo facebook

pepper è il sussidiario preferito 2025

I primi anni della scuola primaria sono importantissimi, perché possono influenzare il modo in cui i bambini apprendono, pensano e sviluppano competenze fondamentali. È allora altrettanto importante la scelta del sussidiario, strumento essenziale tanto per gli alunni quanto per gli insegnanti. E quale migliore opinione se non quella degli stessi insegnanti, che vivono ogni giorno la scuola? Un recente sondaggio in gruppo Facebook molto frequentato dai docenti , infatti, ha…

La situazione è critica, i genitori sono inadeguati. Sono loro che ti devono insegnare a stare al mondo, non la scuola

genitori sono inadeguati

Nonostante ci sia una maggiore consapevolezza sull’importanza del benessere psicologico, le nuove generazioni sono oggi colpite da fragilità emotiva e difficoltà a gestire le proprie emozioni. Si tratta di una vera e propria crisi educativa che attraversa la società contemporanea e ha radici profonde. Ne parla in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Gazzettino la psicologa e criminologa Roberta Bruzzone, secondo cui la situazione è più critica di quanto si possa…

Un’ottima proposta per il libro delle vacanze estive

libro delle vacanze estive

Maggio è il momento di scegliere i libri per le vacanze della scuola primaria: ma cosa cercano gli insegnanti nei volumi per il ripasso estivo? Innanzitutto, sono uno strumento che serve non solo a non dimenticare ciò che si è svolto durante l’anno, ma anche e soprattutto a consolidare gli apprendimenti. Oltre al ripasso degli argomenti affrontati durante l’anno, è importante che le attività proposte siano avvincenti e divertenti. Come…

Le parole emozionano e anche i miti più antichi possono aiutare i bambini a dare un nome alle emozioni che provano

parole per emozionare

Bisogna parlare ai ragazzi di cose che li riguardano direttamente. Solo così possiamo accendere in loro la voglia di imparare. A pensarlo è Cristina Dell’Acqua, docente e autrice, che quest’anno ha scritto la rubrica “Parole per emozionare”, portando nelle scuole primarie un modo nuovo di comunicare e trasmettere curiosità ai bambini: l’utilizzo dei miti per riflettere sulle emozioni. La sezione realizzata dall’autrice è parte integrante del volume Direzione Letture 4-5…

Riconoscersi cittadini e cittadine attraverso la storia e la geografia

storia e la geografia

Parlare di cittadinanza appare oggi molto attuale anche alla luce dei nuovi documenti programmatici per la nostra scuola. Ma la cittadinanza non è soltanto una questione legislativa o normativa; per le nostre alunne e i nostri alunni è soprattutto una questione affettiva, emotiva, personale e familiare. Se, quindi, dobbiamo tener conto che è necessario sostenere alunni e alunni nell’acquisizione della “pratica consapevole della cittadinanza”, come insegnanti dobbiamo operare in modo…

I ricoveri in neuropsichiatria infantile sono aumentati del 180%, la causa è l’uso precoce di tablet e cellulari

ricoveri in neuropsichiatria infantile

Negli ultimi anni l’attenzione nei confronti della salute mentale, in particolare dei bambini, è cresciuta molto. Rispetto al passato disponiamo di dati più aggiornati e specifici, che permettono di valutare meglio le problematiche più diffuse e agire di conseguenza. Ciononostante, ci sono fenomeni che non possono non colpire, come per esempio il numero di casi presi in carico dal Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Emilia Romagna. Nel…

Dal prossimo anno scolastico la Cina introdurrà ufficialmente l’ora di intelligenza artificiale

ora di intelligenza artificiale

Da diversi anni ormai quando si parla di innovazione ci si riferisce soprattutto all’intelligenza artificiale e al suo uso nel quotidiano. Il discorso è valido anche in ambito scolastico, dove ancora oggi la questione delle IA è dibattuta dentro e fuori le aule, e si interseca con l’abuso della tecnologia in classe. Dove invece la prospettiva sull’intelligenza artificiale sembra il frutto di un investimento nel futuro è la Cina. Di…

L’Italia ha il record europeo di ore passate sui compiti per casa

ore passate sui compiti per casa

I compiti per casa rappresentano una parte importante dell’impegno scolastico degli studenti italiani, oltre ad un argomento di discussione sempre attuale. Secondo Nicola Gratteri, per esempio, se un insegnante ne assegna pochi allora non vuole il bene dei propri alunni. Certo, ma quanti? Il nostro sistema scolastico è infatti caratterizzato da un primato piuttosto particolare in ambito europeo: in pratica, gli studenti italiani passano in media più ore a fare…

“Bocciate mia figlia in quinto superiore, è autistica e sta facendo progressi miracolosi”: l’appello di una madre diventa virale

bocciate mia figlia

La scuola italiana ha fatto molti passi avanti per l’inclusione degli studenti con disturbi dello spettro autistico. A volte si tratta di iniziative portate avanti da singoli docenti e dirigenti, educatori e famiglie. A volte, sono le stesse case editrici a proporre materiali e attività inclusive: è il caso del progetto #altuofiancoSostegno , nato in collaborazione con Il mondo di Diegosauro. Eppure, l’inclusione non è un processo lineare: spesso i…

Come organizzare l’accoglienza per il primo giorno di scuola nel “Parco dei Divertimenti” di Pepper

accoglienza di Pepper

Prima ancora di chiedere a bambine e bambini di trasferire le conoscenze apprese nella Scuola dell’Infanzia su un foglio, con la matita in mano, sarebbe opportuno far vivere momenti nei quali possano sperimentare alcune attività vivendole con il proprio corpo. Sono proposte caratterizzate dall’approccio laboratoriale di cui alunni e alunne hanno bisogno, soprattutto nella prima fase di esplorazione del nuovo ambiente. Ciò vi consentirà di osservarli/e anche al di fuori…

Hai visto la novità?

X