La rivista per la scuola e per la didattica
GESTIONE DELLA CLASSE

Seduti in cerchio per una didattica davvero efficace, il Circle Time è la strategia migliore per gestire la classe

Il circle time è il momento sociale della giornata scolastica più atteso dai bambini: pratica nata nei paesi anglosassoni, sta attualmente diventando una consuetudine anche qui da noi.

COS’È IL CIRCLE TIME?

Il circle time viene svolto solitamente appena i bambini arrivano a scuola, per dare inizio alla nuova giornata. È il momento in cui bambini e l’insegnante si siedono in cerchio sul pavimento (da qui l’origine del nome) e l’insegnante guida una conversazione. L’argomento della conversazione può essere scelto e proposto dall’insegnante o può partire da una riflessione libera che un bambino vuole condividere con la classe.

La regola più importante è parlare senza interrompere gli altri: per questo alcuni insegnanti adottano un oggetto speciale che il bambino che sta parlando deve avere con sé, può essere un cappello o un pupazzo, qualcosa che i bambini imparino a riconoscere come simbolo e rituale dell’autorizzazione a parlare. È importante, infatti, che chi parla venga ascoltato in modo attento e partecipe, senza interruzioni se non concordate in modo rispettoso.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Gli obiettivi del circle time sono, infatti, imparare ad ascoltare l’altro e a rispettarlo, socializzare in modo positivo ed empatico, creare una mentalità democratica e collaborativa, creare un gruppo classe affiatato e unito. Il circle time può essere utilizzato anche per confrontarsi circa problematiche di conflitto tra compagni e tentare di risolverle. L’insegnante, in questo caso, deve porsi come mediatore e moderatore imparziale, che non dà giudizi e non prende parti, non offre soluzione ma guida i bambini a trovarle spontaneamente. Durante questo momento si possono anche proporre piccoli giochi.

CIRCLE TIME: SPONTANEITÀ O PROGETTAZIONE?

L’insegnante può stabilire una scaletta di argomenti e guidare le conversazioni oppure partire da uno stimolo (anche fornito da un bambino) e lasciare fluire i pensieri e le condivisioni dei bambini, sempre moderando e facendo rispettare il silenzio e i turni di parola. Il circle time può anche nascere dopo la lettura di un racconto o di un libro, come spazio di riflessione. Il luogo in cui lo si svolge è bene che sia sempre lo stesso, ma il tempo da dedicare a questo momento è personalizzabile in base alle esigenze della classe e a dove conduce il flusso della conversazione. 

PERCHÉ I BAMBINI LO AMANO TANTO?

I bambini adorano il circle time per molte ragioni: è una routine piacevole e rassicurante (le routine sono ciò che aiutano i bambini a costruire fiducia ed emozioni positive), è un momento in cui sono liberi di esprimersi o di non farlo, se non lo desiderano. È fondamentale, infatti, che l’adulto che guida il circle time non obblighi mai i bambini che non desiderano parlare a farlo.

Il circle time è uno spazio in cui i bambini ci sorprendono sempre: liberi di esprimersi e in un clima sicuro e positivo, ci stupiranno con le loro infinite risorse sociali. Ogni insegnante dovrebbe cercare di renderlo più personalizzato possibile per la classe, adottando i propri rituali, i propri oggetti e le proprie consuetudini, per renderlo un momento davvero unico e amato dai bambini.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Un’ottima proposta per il libro delle vacanze estive

libro delle vacanze estive

Maggio è il momento di scegliere i libri per le vacanze della scuola primaria: ma cosa cercano gli insegnanti nei volumi per il ripasso estivo? Innanzitutto, sono uno strumento che serve non solo a non dimenticare ciò che si è svolto durante l’anno, ma anche e soprattutto a consolidare gli apprendimenti. Oltre al ripasso degli argomenti affrontati durante l’anno, è importante che le attività proposte siano avvincenti e divertenti. Come…

Le parole emozionano e anche i miti più antichi possono aiutare i bambini a dare un nome alle emozioni che provano

parole per emozionare

Bisogna parlare ai ragazzi di cose che li riguardano direttamente. Solo così possiamo accendere in loro la voglia di imparare. A pensarlo è Cristina Dell’Acqua, docente e autrice, che quest’anno ha scritto la rubrica “Parole per emozionare”, portando nelle scuole primarie un modo nuovo di comunicare e trasmettere curiosità ai bambini: l’utilizzo dei miti per riflettere sulle emozioni. La sezione realizzata dall’autrice è parte integrante del volume Direzione Letture 4-5…

Riconoscersi cittadini e cittadine attraverso la storia e la geografia

storia e la geografia

Parlare di cittadinanza appare oggi molto attuale anche alla luce dei nuovi documenti programmatici per la nostra scuola. Ma la cittadinanza non è soltanto una questione legislativa o normativa; per le nostre alunne e i nostri alunni è soprattutto una questione affettiva, emotiva, personale e familiare. Se, quindi, dobbiamo tener conto che è necessario sostenere alunni e alunni nell’acquisizione della “pratica consapevole della cittadinanza”, come insegnanti dobbiamo operare in modo…

Dal prossimo anno scolastico la Cina introdurrà ufficialmente l’ora di intelligenza artificiale

ora di intelligenza artificiale

Da diversi anni ormai quando si parla di innovazione ci si riferisce soprattutto all’intelligenza artificiale e al suo uso nel quotidiano. Il discorso è valido anche in ambito scolastico, dove ancora oggi la questione delle IA è dibattuta dentro e fuori le aule, e si interseca con l’abuso della tecnologia in classe. Dove invece la prospettiva sull’intelligenza artificiale sembra il frutto di un investimento nel futuro è la Cina. Di…

L’Italia ha il record europeo di ore passate sui compiti per casa

ore passate sui compiti per casa

I compiti per casa rappresentano una parte importante dell’impegno scolastico degli studenti italiani, oltre ad un argomento di discussione sempre attuale. Secondo Nicola Gratteri, per esempio, se un insegnante ne assegna pochi allora non vuole il bene dei propri alunni. Certo, ma quanti? Il nostro sistema scolastico è infatti caratterizzato da un primato piuttosto particolare in ambito europeo: in pratica, gli studenti italiani passano in media più ore a fare…

“Bocciate mia figlia in quinto superiore, è autistica e sta facendo progressi miracolosi”: l’appello di una madre diventa virale

bocciate mia figlia

La scuola italiana ha fatto molti passi avanti per l’inclusione degli studenti con disturbi dello spettro autistico. A volte si tratta di iniziative portate avanti da singoli docenti e dirigenti, educatori e famiglie. A volte, sono le stesse case editrici a proporre materiali e attività inclusive: è il caso del progetto #altuofiancoSostegno , nato in collaborazione con Il mondo di Diegosauro. Eppure, l’inclusione non è un processo lineare: spesso i…

Come organizzare l’accoglienza per il primo giorno di scuola nel “Parco dei Divertimenti” di Pepper

accoglienza di Pepper

Prima ancora di chiedere a bambine e bambini di trasferire le conoscenze apprese nella Scuola dell’Infanzia su un foglio, con la matita in mano, sarebbe opportuno far vivere momenti nei quali possano sperimentare alcune attività vivendole con il proprio corpo. Sono proposte caratterizzate dall’approccio laboratoriale di cui alunni e alunne hanno bisogno, soprattutto nella prima fase di esplorazione del nuovo ambiente. Ciò vi consentirà di osservarli/e anche al di fuori…

Agli studenti dico di non fare il liceo classico perché a scuola si deve studiare quello che serve non ciò che piace

studiare quello che serve

Che il liceo classico sia uno dei pilastri dell’educazione italiana non è certo un mistero. Dopo anni di cali finalmente le iscrizioni sono tornate a crescere e, in aggiunta, in molti lo ritengono un indirizzo fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli. Eppure non tutti sono d’accordo: l’imprenditore Alberto Forchielli, fondatore dell’associazione Drin Drin, ha un’idea piuttosto diversa dell’educazione. Nelle sue parole, la scuola deve concentrarsi sull’innovazione e sullo sviluppo…

L’insegnante porta il suo cane in classe e l’iniziativa si rivela un successo: “Alunni più attenti, voti più alti e più rispetto e collaborazione tra i compagni”

insegnante porta il suo cane in classe

In provincia di Rieti, nella scuola primaria di Cittaducale e Canetra, da mesi gli alunni seguono le lezioni di matematica insieme ad un’ospite speciale. Si tratta di Aida, il labrador delle docente, che quasi ogni giorno entra in classe, si siede al suo banco e partecipa alla vita di classe insieme ai suoi compagni umani. Il progetto innovativo sta dimostrando quanto la presenza di un cane in aula possa influenzare…

Insegnamento della storia nella scuola primaria, ecco i migliori metodi didattici

insegnamento della storia nella scuola primaria 2025

Esistono fondamentalmente due metodi per insegnare, e dunque imparare, la storia: il metodo tematico, cioè la presentazione di un tema, per esempio la necessità di procurarsi cibo oppure la scrittura, cercando di capire come si è sviluppato nel tempo, in una civiltà o in una popolazione ed il metodo cronologico, cioè la presentazione di fatti in successione, seguendo una sequenza lineare e ordinata, concatenando gli avvenimenti in una prospettiva di…

Hai visto la novità?

X