Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

In Danimarca l’educazione finanziaria diventa materia obbligatoria. E in Italia? 🤔

L’educazione finanziaria e in generale l’alfabetizzazione finanziaria sono competenze sempre più necessarie nella vita di tutti i giorni. Sapere cosa significa inflazione e cos’è un investimento, capire cos’è la pianificazione economica e imparare a gestire le proprie spese non sono conoscenze scolastiche in senso tradizionale. Eppure, rappresentano un insieme di strumenti utili per la vita in società degli studenti.

Sono diversi i Paesi europei a ritenere l’educazione finanziaria una delle competenze più utili da insegnare ai giovani che frequentano le scuole pubbliche. In particolare, a far discutere è la Danimarca, in cui l’educazione finanziaria è diventata una materia obbligatoria per gli studenti fra i 13 e i 15 anni. E in Italia?

Un investimento nel futuro dei giovani

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Se investire sui giovani significa investire sul futuro della società, la Danimarca sta facendo scuola. Grazie al tasso di alfabetizzazione finanziaria del 71%, rispetto alla media globale del 33%, il Paese europeo è fra quelli in cui i giovani vengono preparati sin da piccoli ad affrontare concetti economici complessi.

Un esempio concreto di questo approccio è la Danish Money Week, iniziativa che coinvolge circa 20 mila studenti in workshop e incontri con esperti sul tema dell’educazione finanziaria. E un discorso simile si può fare anche su Emit, app per bambini dai 4 ai 10 anni che impiega un approccio ludico e interattivo per insegnare ai più piccoli il valore del denaro, del risparmio, della pianificazione.

A queste iniziative, ricorda il World Economic Forum link esterno, si aggiunge anche l’educazione finanziaria come materia obbligatoria per gli studenti dai 13 ai 15 anni. Come dicevamo, si tratta di una forma di investimento nel futuro dei giovani, che quindi non si troveranno impreparati al mondo una volta fuori dalla scuola.

alfabetizzazione finanziaria

Non è un caso se la Danimarca è uno dei Paesi capofila in UE per quanto riguarda la conoscenza dei concetti finanziari. A confermarlo è anche il rapporto Longevity Economy Principles link esterno, che vede nello Stato europeo un’eccellenza in questo campo. L’idea base è che un’adeguata formazione finanziaria possa migliorare la resilienza economica tanto del singolo quanto della società nel lungo termine.

La situazione è diversa in Italia, come mostra l’indagine triennale della Banca d’Italia link esterno, in cui la conoscenza di concetti come inflazione, diversificazione del rischio, tasso d’interesse è ben al di sotto sia della media europea sia della media OCSE. In particolare, il problema riguarda diversi aspetti della nostra società:

  • un italiano su cinque è classificato come “finanziariamente fragile e disinteressato”;
  • over 65, donne, disoccupati e lavoratori domestici costituiscono le categorie più a rischio;
  • la situazione è più critica nel Sud Italia e nelle Isole, dove l’educazione finanziaria è meno diffusa.

Se da una parte abbiamo la Danimarca, con i suoi programmi e le sue iniziative che portano la finanza nell’educazione dei giovani, dall’altro c’è l’Italia. Qui sono infatti necessari interventi mirati che migliorino la consapevolezza economica dei cittadini, già a partire dalla scuola.

LEGGI ANCHE
L’empatia diventa materia scolastica per far capire agli studenti che il “Noi” viene prima dell’Io

educazione finanziaria nella scuola primaria

Da questo punto di vista, ci sono buone notizie che fanno ben sperare per il futuro dei giovani italiani. Il nostro Paese sta infatti cercando di recuperare con l’introduzione dell’educazione finanziaria nella scuola primaria.

A partire dai primi anni, infatti, i bambini potranno familiarizzare con i concetti basilari della nostra economia, come risparmio e valore del denaro. Già alcuni libri di testo stanno già includendo sezioni dedicate all’educazione finanziaria, come per esempio il sussidiario per il primo ciclo Incanto link esterno, edito dal Gruppo Editoriale ELi.

INCANTO

Scopri il nuovo sussidiario per i primi tre anni di scuola primaria con l’educazione finanziaria

All’interno del volume c’è infatti un capitolo dedicato al tema “La mia prima educazione finanziaria”, con attività ed esercizi trasversali, come ad esempio quelli di matematica, che permettono agli alunni di:

  • calcolare il denaro necessario per acquistare materiali scolastici;
  • organizzare una festa di classe, considerando numero di invitati e budget disponibile;
  • suddividere il proprio budget fra spese e risparmio.

Insomma, l’educazione finanziaria è oggi una competenza fondamentale per affrontare in modo consapevole le sfide di una società in cui l’economia è sempre più importante. Benché l’Italia parta da una situazione svantaggiata, lo abbiamo visto, alcune iniziative stanno già andando nella giusta direzione. Meglio tardi che mai.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


È Pepper-mania in tutta Italia, l’entusiasmo delle maestre per il rientro a scuola

Pepper-mania

Ogni settembre, in ogni angolo d’Italia, la scuola primaria riapre le sue porte. È il momento in cui i bambini affrontano uno dei passaggi più significativi della loro vita: il primo giorno di scuola “dei grandi”. Zaini nuovi, grembiuli stirati, occhi che brillano di curiosità e un pizzico di paura. A fare da ponte tra emozione e serenità ci sono sempre loro: gli insegnanti. Da settimane preparano cartelloni, canti, piccoli…

Cacciari: “La scuola non deve fabbricare lavoratori, ma liberare anime. E gli insegnanti vanno messi nelle condizioni di farlo”

La scuola non deve fabbricare lavoratori

La scuola dovrebbe essere un luogo di crescita personale e di liberazione della propria anima, eppure oggi è costantemente trasformato in una fabbrica di lavoratori addestrati. Sono queste le parole di Massimo Cacciari, intervistato dal quotidiano La Repubblica , a proposito della deriva della scuola italiana. Secondo il filosofo, oggi l’istruzione è sempre più vicina al modello aziendale fatto di competenze spendibili nel mondo del lavoro. Eppure i giovani non…

Nonostante i nostri sforzi, per gli studenti la scuola è una gabbia, un manicomio, un inferno

la scuola è una gabbia

La scuola come “inferno”, come una “gabbia”, persino come un “manicomio”. È quanto emerge da una ricerca condotta dalla sociologa Rita Fornari su 150 studenti romani, con l’obiettivo di comprendere qual è la loro percezione della scuola italiana. Si tratta di un dato che fa riflettere, perché racconta una realtà molto diversa da ciò che siamo abituati a pensare. Non una scuola che si vuole “seconda casa”, quindi, ma un’immagine…

Leonardo, il diploma con partita Iva: “I prof mi volevano sui libri e basta. Ho preso solo 71 ma guadagno 35mila euro l’anno”

diploma con partita Iva

Per avere successo nella vita bisogna studiare: fare un percorso scolastico serio, prendere il diploma e magari la laurea, così da avere più possibilità nel mondo del lavoro. Si tratta di un processo abbastanza semplice nella sua linearità, che tuttavia viene messo in dubbio da storie che sembrano andare in direzioni opposte. È il caso di Leonardo Trapani, ragazzo milanese di 19 anni, che si è maturato con 71 ma…

Insultato nella chat di classe, 16enne denuncia 6 compagni. Loro si scusano davanti al giudice e lui ritira la denuncia

Insultato nella chat di classe

Quando si parla di bullismo, di solito si rende a raccontare la sua parte più drammatica: insulti ed esclusioni, violenze fisiche o digitali. Ed è normale, perché ci si trova spesso nella posizione di poter sensibilizzare i giovani (e meno giovani) su questo fenomeno e sui suoi pericoli. Allo stesso tempo, però, a volte è possibile anche raccontare una storia che parte dal confronto e porta alla riconciliazione, come avvenuto…

In tutta la Francia è vietato esporre agli schermi i bambini degli asili nido. Si discute anche di vietarli in casa

vietato esporre agli schermi i bambini degli asili nido

È finalmente diventato ufficiale, in Francia, il divieto di esporre i bambini fino a 3 anni agli schermi di smartphone e tablet, televisori e computer, negli asili nido. Lo stabilisce un decreto del Ministero della Salute firmato dalla ministra Catherine Vautrin e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento adotta un approccio molto più deciso rispetto al passato, in cui vigeva soltanto la raccomandazione, e promette di essere soltanto il primo…

La scuola è come un ubriaco, ha i riflessi lenti davanti ai progressi. Noi docenti dovremmo insegnare il valore di una vita normale

filippo caccamo

La scuola ha da sempre il compito di formare i cittadini di domani, ma spesso fatica a tenere il passo con i cambiamenti della società. Fra strumenti ormai superati e una burocrazia asfissiante, è come se la scuola viaggiasse con il freno a mano tirato. A sottolinearlo è Filippo Caccamo, comico e insegnante precario, che in un’intervista a Domani ha raccontato dello stato attuale della scuola italiana. Non si tratta…

Ancora con questa storia dei tre mesi di ferie degli insegnanti? Non vanno in vacanza, agonizzano in convalescenza

tre mesi di ferie degli insegnanti

Molti pensano che, quando per gli alunni finisce la scuola, anche per i docenti cominci un periodo di vacanza molto lungo, che dura fino all’inizio del successivo anno scolastico. L’idea che gli insegnanti abbiano tre mesi di vacanza è così diffusa da essere ormai radicata, eppure non potrebbe essere più sbagliata. Il supposto “privilegio” delle ferie lunghe di cui godrebbero i docenti è in realtà una credenza popolare, ben lontana…

Rispetto delle regole, stop al bullismo e lotta alle dipendenze, anche digitali. Le sfide educative della scuola per il nuovo anno scolastico

sfide educative della scuola

Sono in arrivo novità per la scuola e, in particolar modo, per la valutazione del comportamento degli studenti alle scuole secondarie di secondo grado. Dopo l’approvazione della Legge n. 150 del 2024 , infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato alcuni dei cambiamenti più discussi negli ultimi mesi. A partire dal primo settembre, in pratica, ci saranno modifiche al voto in condotta e alle sospensioni degli studenti, senza dimenticare il…

Vorrei scuole aperte tutto il giorno tutti i giorni per prevenire la sofferenza psicologica dei ragazzi con la formazione continua di docenti e genitori

scuole aperte tutto il giorno

La scuola non è soltanto un luogo in cui si imparano nozioni: al contrario è, o dovrebbe essere, il primo spazio di ascolto e crescita per i giovani. Prima ancora di trasmettere conoscenze, infatti, la scuola è fondamentale nel prevenire il disagio giovanile e favorire relazioni sane. A sostenerlo è la psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi, intervenuta alla Settimana della Cultura Classica organizzata dal Liceo Marymount di Roma, secondo…

Hai visto la novità?

X