La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

L’importanza del metodo di studio dei bambini nell’era dell’intelligenza artificiale

Autrici di importanti sussidiari per la scuola primaria, Bruna Bianco e Rosaria Pulito sono anche due formatrici che, questa volta, hanno voluto proporre un interessante webinar per il Gruppo Editoriale ELi sull’importanza del metodo di studio. Una novità assoluta anche per me, che ho seguito diversi webinar inerenti al mondo della scuola primaria, è l’assunto di partenza, ovvero un interessante parallelismo fra Intelligenza Artificiale e intelligenza umana.

In poche parole, le due autrici mettono a confronto l’intelligenza artificiale, che per sua natura non studia, ma ripropone ciò che le è stato insegnato, e quella dell’essere umano, che è invece caratterizzata da genialità e creatività. Questo grazie al fatto che l’intelligenza umana non è un’unica entità, ma comprende varie forme, come l’intelligenza emotiva, visuo-spaziale, relazionale, verbale, musicale o logico-matematica. È proprio tenendo conto di questi diversi tipi di intelligenza che le due autrici propongono un metodo di studio che tenga conto di ciascuna di esse e delle peculiarità degli alunni.

“Imparare ad imparare” si impara da piccoli

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Dietro questo apparente gioco di parole si nasconde tutta l’essenza del webinar: il metodo di studio è fondamentale per lo sviluppo delle competenze e va imparato il prima possibile, fin dalla scuola primaria. È vero che i bambini, prima o poi durante la loro esistenza, finiranno per usare l’intelligenza artificiale, ma è altrettanto vero che quest’ultima è diventata “intelligente” proprio perché addestrata dall’uomo. Le competenze sono ancora il punto di partenza e di arrivo della razza umana. La particolarità del metodo di studio proposto dalle due formatrici è che mira a mettere in campo le intelligenze multiple, in una sorta di percorso che ora favorisce quella mnemonica, ora quella visuale e così via.

Lo scopo, ovviamente, è il successo scolastico, un obiettivo per cui servono motivazione, abilità cognitive e metacognitive, e, ovviamente, strategie di apprendimento adeguate, in grado di favorire l’acquisizione delle conoscenze, da tramutare, successivamente, in competenze vere e proprie. Ma vediamo concretamente cosa intendono le due autrici quando parlano di metodo di studio.

La motivazione

Prima di introdurre le basi per l’insegnamento del metodo di studio, le due relatrici si soffermano sulla percezione che i bambini hanno dello studiare, dell’apprendere. Ovviamente, tutti sappiamo che i bambini non amano studiare e che fare i compiti risulta sempre essere una gran seccatura, ma per la prima volta ho potuto riflettere su un fatto: come sottolineano le due formatrici, avere successo nella scuola non significa solo prendere dei buoni voti, ma anche trovare il coraggio di provare, acquistare autostima, guadagnare quel senso di gratificazione profondo, che alla fine diventa il motore del cambiamento, ma soprattutto del miglioramento. Un miglioramento non solo scolastico, ma anche come essere umano e, ovviamente, come alunno di scuola primaria. Le due autrici, infatti, suggeriscono che i bambini non debbano vedere la quantità di lavoro da svolgere, ma approcciarvisi con curiosità ed interesse.

Insomma, devono trovare in sé stessi la motivazione giusta, che li spinga ad apprendere senza rendersi conto di farlo. Con una simpatica metafora, le formatrici suggeriscono di tramutare i bambini in tanti piccoli investigatori, che vogliono trovare a tutti i costi una risposta esaustiva a ciò che ha suscitato la loro curiosità. E per poter operare questa trasformazione, suggeriscono un percorso da mettere in pratica fin dalle classi basse.

missione compiuta copertina sviluppare l'intelligenza visiva

MISSIONE COMPIUTA DISCIPLINE

Scopri il nuovo sussidiario di Bruna Bianco e Rosaria Pulito del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica

Strategie per l’apprendimento

Posto che il metodo di studio è alla base del successo scolastico, le due formatrici propongono una strategia racchiusa nell’acronimo PDL, ovvero Prevedere, Domandare, Leggere. In pratica, si tratta di un percorso in 3 step, che i bambini devono compiere stimolati e guidati dall’insegnante:

  1. Prevedere – prima ancora di approcciarsi a dati e informazioni, gli alunni devono prevedere cosa andranno a studiare, anche per avere una panoramica generale di ciò che dovranno apprendere. Lasciandogli dare un’occhiata approfondita alla pagina da affrontare, infatti, i bambini potranno sfruttare l’intelligenza visiva per cercare di intuire fin da subito di cosa si tratta, quali argomenti affronta e da quale punto di vista li approccia.
  2. Domandare – una volta che i bambini si saranno incuriositi, saranno loro stessi a porsi delle domande. Cosa rappresenta questa immagine? Perché si usa questo termine? Come funziona questa cosa? E chi è quel personaggio? In questo modo, la curiosità suscitata in loro fungerà da volano per stimolarli a trovare le risposte alle loro tante domande.
  3. Leggere – leggendo la lezione da studiare, gli alunni troveranno ora le risposte che cercano. In questo modo, le informazioni da apprendere non saranno più calate dall’alto, ma risponderanno alle loro stesse domande, pertanto il processo di apprendimento sarà più rapido ed efficace.

Il metodo di studio

Tutto quanto finora esposto riguarda le strategie da mettere in atto per facilitare l’apprendimento nei bambini della scuola primaria. Per quanto riguarda il metodo di studio, invece, le relatrici sostengono, giustamente, che ogni alunno debba trovare il proprio, quello che meglio si adatta alle proprie intelligenze. Per questa ragione, in classe è necessario esplorarli tutti, al fine di insegnare ai bambini ad imparare, seguendo le loro personalissime inclinazioni. Ovviamente, consigliano di partire dalla sottolineatura, che va insegnata fin dalla prima classe.

Appena i bambini imparano a leggere, sarà dunque l’insegnante ad indicargli cosa sottolineare, ma con il tempo, si dovrà insegnare loro a farlo autonomamente, stimolandoli con delle domande e suggerendogli di sottolineare la risposta nel testo. Rimane inteso che tutti gli altri metodi di studio sono altrettanto validi: mappe mentali, mappe concettuali, immagini, testi da completare, esercizi per favorire la memorizzazione delle informazioni sono tutti strumenti validissimi per l’apprendimento, a patto che siano coerenti e che seguano sempre uno stesso schema, nel quale il bambino possa trovare un proprio metodo. Infine, ribadiscono l’importanza dei collegamenti. Le informazioni, quando chiuse in compartimenti stagni nelle singole discipline, vanno inevitabilmente dimenticate nel tempo.

Al contrario, se studiando una lezione di storia si riesce a collegarla ad una di geografia, di scienze, addirittura di matematica o geometria, ecco che il bambino acquisisce una visone di insieme, più difficile da dimenticare per il semplice fatto che diventa patrimonio delle sue conoscenze.

I bambini imparano giocando

Verso la fine del webinar, le due formatrici pongono l’accento su qualcosa che, seppur sia nella consapevolezza di tutti noi docenti, troppo spesso viene dimenticato: i bambini imparano soprattutto giocando. Per questa ragione, suggeriscono alcune strategie di apprendimento che vanno al di là della mera memorizzazione, perché coinvolgono la drammatizzazione, i lavori di gruppo, i quiz, l’interpretazione di ruoli, come quello del divulgatore scientifico, che impone l’esplicitazione degli apprendimenti. Insomma, una vasta gamma di attività che, divertendo gli alunni, permettano loro di recuperare, rielaborare e restituire quanto appreso in classe.

missione compiuta copertina sviluppare l'intelligenza visiva

MISSIONE COMPIUTA DISCIPLINE

Scopri il nuovo sussidiario di Bruna Bianco e Rosaria Pulito del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica

In conclusione, il metodo di studio è tutto e sta a noi insegnanti formare “teste pensanti” che, al contrario dell’IA, sappiano pensare e trovare soluzioni. Per quanto l’intelligenza artificiale possa creare grandi cose, ci sarà sempre bisogno di un essere umano, che con la sua creatività, insegni a realizzarle.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Un’ottima proposta per il libro delle vacanze estive

libro delle vacanze estive

Maggio è il momento di scegliere i libri per le vacanze della scuola primaria: ma cosa cercano gli insegnanti nei volumi per il ripasso estivo? Innanzitutto, sono uno strumento che serve non solo a non dimenticare ciò che si è svolto durante l’anno, ma anche e soprattutto a consolidare gli apprendimenti. Oltre al ripasso degli argomenti affrontati durante l’anno, è importante che le attività proposte siano avvincenti e divertenti. Come…

Le parole emozionano e anche i miti più antichi possono aiutare i bambini a dare un nome alle emozioni che provano

parole per emozionare

Bisogna parlare ai ragazzi di cose che li riguardano direttamente. Solo così possiamo accendere in loro la voglia di imparare. A pensarlo è Cristina Dell’Acqua, docente e autrice, che quest’anno ha scritto la rubrica “Parole per emozionare”, portando nelle scuole primarie un modo nuovo di comunicare e trasmettere curiosità ai bambini: l’utilizzo dei miti per riflettere sulle emozioni. La sezione realizzata dall’autrice è parte integrante del volume Direzione Letture 4-5…

Riconoscersi cittadini e cittadine attraverso la storia e la geografia

storia e la geografia

Parlare di cittadinanza appare oggi molto attuale anche alla luce dei nuovi documenti programmatici per la nostra scuola. Ma la cittadinanza non è soltanto una questione legislativa o normativa; per le nostre alunne e i nostri alunni è soprattutto una questione affettiva, emotiva, personale e familiare. Se, quindi, dobbiamo tener conto che è necessario sostenere alunni e alunni nell’acquisizione della “pratica consapevole della cittadinanza”, come insegnanti dobbiamo operare in modo…

Dal prossimo anno scolastico la Cina introdurrà ufficialmente l’ora di intelligenza artificiale

ora di intelligenza artificiale

Da diversi anni ormai quando si parla di innovazione ci si riferisce soprattutto all’intelligenza artificiale e al suo uso nel quotidiano. Il discorso è valido anche in ambito scolastico, dove ancora oggi la questione delle IA è dibattuta dentro e fuori le aule, e si interseca con l’abuso della tecnologia in classe. Dove invece la prospettiva sull’intelligenza artificiale sembra il frutto di un investimento nel futuro è la Cina. Di…

L’Italia ha il record europeo di ore passate sui compiti per casa

ore passate sui compiti per casa

I compiti per casa rappresentano una parte importante dell’impegno scolastico degli studenti italiani, oltre ad un argomento di discussione sempre attuale. Secondo Nicola Gratteri, per esempio, se un insegnante ne assegna pochi allora non vuole il bene dei propri alunni. Certo, ma quanti? Il nostro sistema scolastico è infatti caratterizzato da un primato piuttosto particolare in ambito europeo: in pratica, gli studenti italiani passano in media più ore a fare…

“Bocciate mia figlia in quinto superiore, è autistica e sta facendo progressi miracolosi”: l’appello di una madre diventa virale

bocciate mia figlia

La scuola italiana ha fatto molti passi avanti per l’inclusione degli studenti con disturbi dello spettro autistico. A volte si tratta di iniziative portate avanti da singoli docenti e dirigenti, educatori e famiglie. A volte, sono le stesse case editrici a proporre materiali e attività inclusive: è il caso del progetto #altuofiancoSostegno , nato in collaborazione con Il mondo di Diegosauro. Eppure, l’inclusione non è un processo lineare: spesso i…

Come organizzare l’accoglienza per il primo giorno di scuola nel “Parco dei Divertimenti” di Pepper

accoglienza di Pepper

Prima ancora di chiedere a bambine e bambini di trasferire le conoscenze apprese nella Scuola dell’Infanzia su un foglio, con la matita in mano, sarebbe opportuno far vivere momenti nei quali possano sperimentare alcune attività vivendole con il proprio corpo. Sono proposte caratterizzate dall’approccio laboratoriale di cui alunni e alunne hanno bisogno, soprattutto nella prima fase di esplorazione del nuovo ambiente. Ciò vi consentirà di osservarli/e anche al di fuori…

Agli studenti dico di non fare il liceo classico perché a scuola si deve studiare quello che serve non ciò che piace

studiare quello che serve

Che il liceo classico sia uno dei pilastri dell’educazione italiana non è certo un mistero. Dopo anni di cali finalmente le iscrizioni sono tornate a crescere e, in aggiunta, in molti lo ritengono un indirizzo fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli. Eppure non tutti sono d’accordo: l’imprenditore Alberto Forchielli, fondatore dell’associazione Drin Drin, ha un’idea piuttosto diversa dell’educazione. Nelle sue parole, la scuola deve concentrarsi sull’innovazione e sullo sviluppo…

L’insegnante porta il suo cane in classe e l’iniziativa si rivela un successo: “Alunni più attenti, voti più alti e più rispetto e collaborazione tra i compagni”

insegnante porta il suo cane in classe

In provincia di Rieti, nella scuola primaria di Cittaducale e Canetra, da mesi gli alunni seguono le lezioni di matematica insieme ad un’ospite speciale. Si tratta di Aida, il labrador delle docente, che quasi ogni giorno entra in classe, si siede al suo banco e partecipa alla vita di classe insieme ai suoi compagni umani. Il progetto innovativo sta dimostrando quanto la presenza di un cane in aula possa influenzare…

Insegnamento della storia nella scuola primaria, ecco i migliori metodi didattici

insegnamento della storia nella scuola primaria 2025

Esistono fondamentalmente due metodi per insegnare, e dunque imparare, la storia: il metodo tematico, cioè la presentazione di un tema, per esempio la necessità di procurarsi cibo oppure la scrittura, cercando di capire come si è sviluppato nel tempo, in una civiltà o in una popolazione ed il metodo cronologico, cioè la presentazione di fatti in successione, seguendo una sequenza lineare e ordinata, concatenando gli avvenimenti in una prospettiva di…

Hai visto la novità?

X