La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Verba volant non è più una certezza, le parole hanno un peso e un ruolo: ce lo insegna Paolo Borzacchiello

“…saper usare le parole in modo appropriato ci permette da un lato di stare molto meglio e dall’altro di influenzare in modo positivo le interazioni di cui siamo ogni giorno protagonisti, proprio perché la parola determina di fatto un cambiamento di comportamento”.

Chi è Paolo Borzacchiello

Paolo Borzacchiello è uno studioso dell’interazione umana e in particolare del linguaggio. Il linguaggio, secondo lui, è in grado di plasmare la nostra vita e di cambiarla, a noi o agli altri. Esperto di intelligenza linguistica applicata al business, Borzacchiello è uno dei più grandi formatori e trainer in ambito aziendale e da anni aiuta manager, imprenditori e aziende a migliorare sul piano della comunicazione. Ha fondato la HCE Research Institute.

Ora scontato!

Pronti per la prova Invalsi 2024?

Le Prove Nazionali INVALSI 2024 si svolgeranno da marzo a maggio. L’arco temporale e le date di somministrazione variano in base al grado scolastico e alle materie.

pronti per la prova invalsi 2024

Le parole rendono reale ciò di cui si parla

Secondo Paolo Borzacchiello, parlare di qualcosa lo rende reale. Per questo è necessario usare molta attenzione: “Menzionare qualcosa ne rinforza la presenza. Parlare di una cosa la fa diventare vera nel cervello delle persone”. Se si parla di un animale, per esempio, l’animale compare nell’immaginazione di chi ascolta, e ciò vale anche usando la negazione. La negazione non ha effetto: se diciamo a qualcuno di non pensare a un elefante, l’elefante sarà la prima cosa che verrà in mente a questa persona. L’uso di determinati concetti può cambiare, inoltre, la percezione di chi ascolta e renderla positiva o negativa. Per citare qualche esempio, il termine buio ci fa pensare a qualcosa di negativo, il termine luce a qualcosa di positivo. Anche le parole su e giù possono influenzare molto nel percepire qualcosa come favorevole o sfavorevole.

Linguaggio: complicazione o vantaggio?

La comunicazione è qualcosa che si impara: i bambini la imparano da noi adulti e spesso è proprio l’apprendimento di certe forme a complicarci la vita. Pensiamo al fatto che spesso, quando ci rivolgiamo a qualcuno, siamo tentati dal chiedere scusa perché lo stiamo disturbando: ci viene insegnato che esprimerci e parlare può arrecare un disturbo, ciò ci fa inconsciamente sentire sbagliati e ci distoglie dal voler comunicare. Bisognerebbe, invece, scegliere una frase diversa, per esempio “Ciao, sei libero in questo momento?” diretto alla persona con cui vogliamo parlare. Esprime sempre cortesia nell’approccio ma ha un significato molto più positivo, che non sottintende negatività o “fastidio” legati al nostro intervento.

PARTECIPA ALL’EVENTO EDUCABILITY SULLE SOFT SKILLS PER LA SCUOLA, TRA I RELATORI ANCHE PAOLO BORZACCHIELLO

Le parole per vendere e per abbindolare

Purtroppo, attualmente, pare che gli unici interessati alla comunicazione efficace siano i venditori, anche se pare che questo ambito stia guadagnando terreno anche nel mondo della medicina e della farmacologia. Comunicare con i pazienti può fare davvero la differenza, nell’ambito di un percorso di cura o della scelta di un farmaco. “La scienza del linguaggio andrebbe insegnata a scuola”, secondo Borzacchiello, ma allo stesso tempo non c’è molto interesse affinché questo avvenga e le persone diventino consce dei meccanismi comunicativi in cui sono immersi. Pensiamo alla politica. Se tutti comprendessimo le intenzioni dei politici e dei media saremmo meno manipolabili e abbindolabili.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


L’educazione finanziaria nella scuola primaria, si insegnerà già dalla classe prima

educazione finanziaria nella scuola primaria

Al netto dei (pochi) critici, sempre più persone concordano sull’importanza dell’educazione finanziaria a scuola. Si tratta infatti di un tema che riguarda tutti, dai più giovani ai più anziani, e sul quale l’Italia accusa un ritardo non indifferente rispetto agli altri Paesi europei. Per questa ragione, non stupisce che finalmente l’educazione finanziaria sbarca nella scuola primaria, grazie all’approvazione del Ddl capitali . Ma cos’è di preciso l’educazione finanziaria e come…

Le più belle attività di Pasqua semplici ma di effetto

attività per pasqua

Mancano ormai poche settimane all’arrivo della Santa Pasqua e, come per tutte le festività che si rispettino, si avvicina per gli insegnanti anche quel periodo di assidua ricerca di un’attività manuale affine agli alunni della propria classe. I lavoretti rappresentano per i bambini un momento di allegria, che rafforza ulteriormente il loro sentimento di unione e di collaborazione attiva. Se per alcuni queste attività sembrano rubare del tempo prezioso al…

In classe ci sono 21 alunni che parlano 20 lingue diverse: “Imparano in fretta, in italiano siamo sopra la media”

21 alunni e 20 lingue parlate

Quando si parla di inclusione scolastica, alunni con bisogni educativi speciali, classi con alunni stranieri, disabilità a scuola, spesso si tende a dimenticare un aspetto fondamentale. Stiamo parlando sempre di bambini e ragazzi, ciascuno con una propria storia, delle aspettative, un approccio diverso all’apprendimento, soprattutto nella scuola primaria o nella scuola secondaria di primo grado. Proprio in una scuola media, a Padova, vediamo questo aspetto in una classe con 21…

L’Intelligenza Artificiale a scuola non può sostituire le potenzialità e le opportunità che offre il cervello umano

Intelligenza Artificiale a scuola

Imparare a imparare rappresenta una delle otto competenze chiave europee, note anche come competenze chiave di cittadinanza, che ogni individuo dovrebbe sviluppare, e che l’educazione è incaricata di facilitare. Questa competenza implica diventare protagonisti del proprio percorso di apprendimento lungo l’intera vita, non limitatamente al periodo scolastico, ma estendendosi alla vita personale e professionale. Si tratta della capacità di utilizzare le informazioni già acquisite per generare nuova conoscenza e di…

La teoria dei sei cappelli per gestire al meglio le emozioni degli alunni

teoria dei sei cappelli

A volte, di fronte a un problema che sembra insormontabile, l’unica strada possibile è cambiare prospettiva. Spesso infatti serve soltanto un diverso punto di vista per accorgersi dei dettagli inosservati o delle soluzioni inaspettate. Parla proprio di questo la teoria dei sei cappelli, una tecnica che serve per migliorare la capacità di pensare e che trova applicazioni in tantissimi ambiti, compresa la scuola. Vediamo di cosa si tratta e perché…

Che cos’è il Cooperative Learning

cooperative learning

L’uomo ha da sempre appreso, in modo più o meno informale, attraverso sistemi semplici e complessi di cooperazione con i suoi simili. L’efficacia di questo approccio è facilmente immaginabile: laddove le mie carenze sono sopperite dal tuo intervento, il nostro risultato sarà senza dubbio garantito. Naturalmente lavorare “insieme” non significa lavorare in modo “cooperativo”, in altre parole: mettere delle persone attorno ad un tavolo con una consegna da perfezionare non…

Matematica basata sul gioco con attività laboratoriali: la chiave del successo di Sottosopra

Il sistema scolastico finlandese basa le sue attività su una delle più naturali attitudini dei bambini, e ciò lo rende il paese numero uno in Europa per qualità scolastica. Scopriamo cos’è e con quali strumenti possiamo rendere la nostra didattica simile a quella finlandese. Una didattica emozionante Una didattica efficace è una didattica che si poggia su emozioni positive: benessere, serenità, divertimento. In classe è necessario creare un clima di…

Con il “fare” si comprende meglio, le scienze in pratica: la cellula

cellula

Cerco sempre, nei limiti delle ore che corrono e che non bastano mai, di impostare il lavoro in classe in modo laboratoriale o, almeno, il più pratico e concreto possibile. Per ogni disciplina a me affidata, ma soprattutto per le scienze. Spesso propongo esperienze con materiali vari per osservarne le caratteristiche, le interazioni, provare a fare ipotesi e verificarne l’esattezza o meno. Negli anni ho provato che il “fare” è,…

Per Crepet il registro elettronico è una delle cose più abominevoli che abbiamo inventanto: “Qual è il bisogno di sapere dov’è tua figlia alle dieci del mattino?”

registro elettronico

In un’intervista a Sky Tg24 , lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet parla dei giovani e del complicato rapporto con due concetti estremamente moderni. Da una parte c’è l’ansia, dietro la quale ci sarebbe un mercato, dall’altra c’è il controllo da parte dei genitori. In mezzo, una generazione senza più alcun riferimento che può tutto, ma non fa nulla se non lasciarsi trascinare. Ma c’è speranza dopo un’analisi del genere?…

Le illustrazioni accattivanti e la grafica chiara di un sussidiario facilitano una didattica inclusiva

illustrazioni accattivanti

Nella mia esperienza come insegnante, ho visto il modo in cui l’aula può trasformarsi, passando da un semplice spazio fisico a un luogo vivo di idee e scoperte, un terreno fertile dove piantare i semi della conoscenza e vederli germogliare. Trovare il modo di coinvolgere ogni studente, di parlare il loro linguaggio e accendere quella scintilla di curiosità che li porta ad amare l’apprendimento per sempre è una delle sfide…

great

Hai visto le novità?

X