La rivista per la scuola e per la didattica
BULLISMO

Con la letteratura si combatte il bullismo

Il 7 febbraio si celebra la Giornata Mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, per offrire a noi tutti l’occasione di interrogarci su un fenomeno ancora troppo diffuso e in crescita costante. Un modo per approfondire questi argomenti ce lo offre il filosofo Umberto Galimberti, tramite il suo libro “La parola ai giovani”.

La letteratura narra storie per farci conoscere cos’è l’amore, il dolore, la noia, il senso della vita… Ma, quando non si conoscono i sentimenti, il terribile è già accaduto

Umberto Galimberti

All’interno della sua opera, Galimberti analizza più di settanta lettere che raccolgono le testimonianze di ragazzi tra i 18 e i 30 anni di età, al fine di rintracciare il filo rosso che legherebbe i loro casi al tema e ai motivi scatenanti del bullismo. Nelle sue deduzioni, il professore riconosce come costanti uno sfondo di generica povertà culturale e la diffusa rassegnazione circa l’incertezza per il futuro. Sarebbe proprio la condizione di precarietà a indurre i ragazzi a sfogare le loro insicurezze attraverso atti di bullismo, determinando una evidente carenza di “educazione emotiva” nel loro patrimonio educativo.

Nuovo!

Pronti per la prova Invalsi 2024?

Le Prove Nazionali INVALSI 2024 si svolgeranno da marzo a maggio. L’arco temporale e le date di somministrazione variano in base al grado scolastico e alle materie.

pronti per la prova invalsi 2024

Il gruppo come porto sicuro per i giovani

Concluse le contestazioni del ’68, i ragazzi hanno messo da parte il concetto di gruppo per esaltare l’idea dell’io, promuovendola al punto da farne scaturire le sfumature più estreme. La realtà sociale di aggregazione, che fosse quella dei partiti, della scuola o altro, si è sfibrata fino a ridursi al concetto primitivo, e un po’ tribale, di banda. Per Galimberti, l’unico paradigma semantico che permette ai ragazzi di associarsi nell’idea di un “noi” è al giorno d’oggi, per l’appunto, la banda.

Ed è attraverso atti di bullismo che confermano la loro appartenenza a una banda, che ciò avvenga negli ambienti scolastici, allo stadio o fuori dai locali alla fine di un’uscita serale. Il leitmotiv risalta nella violenza con cui il gruppo schiaccia i più deboli e nella radicale esaltazione di una sessualità precoce, nel bisogno di esibire le imprese di cui ci si è resi protagonisti tramite i cellulari e sul web, affinché emerga come un vanto.

Il compito delle famiglie

Se da un lato è facile associare a un bullo il background di un contesto famigliare disagiato, è altrettanto vero che l’assenza dei genitori nei ceti alto-borghesi contribuisce a insinuare lo spettro del bullismo anche negli ambienti economicamente più agiati. Galimberti afferma che il dialogo con i giovani rappresenta una delle chiavi di volta per affrontare e risolvere il problema.

Il diffondersi delle baby-gang è, infatti, spesso correlato all’assenza di un canale di comunicazione con i genitori e, più in generale, con gli adulti e con la scuola. Nei confronti con gli adolescenti, occorre che gli adulti si dimostrino fermi e stabili, poiché i ragazzi sono “figli” dei genitori, non loro amici. Il concetto riferisce a un meccanismo psicologico collegato al complesso di Edipo: se il ragazzo non supera la naturale predisposizione alla competizione psicologica con i propri genitori, egli riverserà lo spirito della lotta nel mondo che lo circonda.

Per questa ragione, Galimberti sottolinea l’importanza di non interrompere mai il dialogo con i giovani.

La letteratura come strumento di educazione ai sentimenti

I sentimenti non sono una costruzione emotiva naturale: sono frutto di un approccio culturale, o di una risonanza, che devono essere insegnati. Un tempo erano le fiabe ad avvicinarci a ciò che è bene e ciò che è male, ed è per questa ragione che le scuole assumono un ruolo rilevante nella lotta al bullismo. L’autore pone l’attenzione sul bisogno di educare i ragazzi, più che riconoscere agli ambienti scolastici un semplice, e limitante, scopo istruttivo: sta agli insegnanti permettere agli studenti di distinguere le pulsioni dalle emozioni, e di tracciare linee nette e precise nelle differenze tra il corteggiamento e la violenza, tra lo scherzo e l’umiliazione, anche con sfumature crude e rabbiose, ai danni di qualcun altro.

“Eppure tutti sappiamo che il sentimento – a differenza dell’impulso (stadio a cui si arresta la psiche dei bulli) e dell’emozione – non ci è dato per natura, ma si acquisisce per cultura, come ci insegna la storia”. Perché ciò si renda possibile, occorre far sì che la persona dietro l’allievo emerga, al punto da renderla conscia della

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


La storia di Luca Venturelli per la giornata mondiale della disabilità, da “scappare dalle reazioni” al sogno delle Paralimpiadi

luca venturelli

Luca Venturelli è un atleta, frequenta la scuola secondaria di secondo grado ed è sempre molto gentile e accogliente. Tra le sue caratteristiche c’è anche quella di essere autistico e lui spiega con molta dolcezza e chiarezza, i suoi punti di forza e le difficoltà che incontra nella sua vita quotidiana. La sua passione per l’atletica è nata quando era molto piccolo. Non riuscendo a comunicare e ad esprimere il…

La reazione di un’insegnante a un’umiliazione da parte di un genitore spopola sul web e diventa virale

reazione di un'insegnante 2023

Un’insegnante ha subito un’umiliazione da parte di un genitore, ma la sua reazione sul web in poco tempo spopola e diventa virale. Non è una notizia del tutto nuova che uno studente manchi di rispetto a un docente e che, spesso, questo comportamento porti i genitori a prendere le parti dei loro figli a discapito degli sforzi educativi profusi da chi lavora nell’ambiente scolastico. Questa è la storia di Julie…

L’importanza della valutazione in itinere che la pedagogia contemporanea vorrebbe abolire

valutazione in itinere

Lo scopo della valutazione non è quello di classificare gli alunni, ma quello di capirli e aiutarli nel percorso della loro formazione, attraverso esperienze di apprendimento significative, per permettere a tutti di sviluppare nel miglior modo possibile le loro capacità, intelligenze e attitudini. Quando valutare: prima, durante, dopo Valutazione e rapporti con le famiglie Nuovo! Pronti per la prova Invalsi 2024? Le Prove Nazionali INVALSI 2024 si svolgeranno da marzo…

Essere uno studente disabile non vuol dire essere uno studente di serie B, c’è bisogno di più educatori dedicati

studente disabile

Nico Acampora, ideatore e presidente di PizzAut, catena di pizzerie gestite da ragazzi autistici, mette in luce il problema che, da anni, lamentano anche molte altre famiglie: nella scuola italiana c’è carenza di educatori. A causa della mancanza di fondi, molti studenti disabili si trovano senza assistenza educativa o comunque con ore assegnate decisamente insufficienti. “Essere uno studente disabile non significa essere uno studente di serie B”, dichiara Acampora il…

La preside dice stop ai tablet: “Meglio gli appunti su carta, sfruttate la creatività generata dall’uso della mano”

stop ai tablet

Il tablet come strumento per prendere appunti a scuola è stato oggetto di un chiaro “no” da parte della dirigente scolastica del liceo artistico Melotti di Cantù, Anna Proserpio. In una recente comunicazione diretta agli studenti, la dirigente si è espressa in modo deciso a favore dell’appunto a mano, entrando così nel dibattito in corso anche in altre istituzioni scolastiche riguardo all’utilizzo dei mezzi tecnologici nell’apprendimento. Pur riconoscendo eccezioni per…

Esempi di didattica laboratoriale di matematica per la classe prima in Festa a sorpresa

didattica laboratoriale di matematica per la classe prima

In Festa a sorpresa i numeri vengono presentati sempre con collegamenti a esperienze reali, mentre la continua presenza della linea dei numeri ha lo scopo di far interiorizzare il loro carattere ordinale. È consigliabile avviare fin da subito lo studio della matematica con attività che prevedono la collaborazione di tutti i compagni: le situazioni di gioco sono particolarmente utili quando si tratta di introdurre i concetti di addizione e sottrazione….

Le caratteristiche di una didattica STEAM

steam

STEAM è un acronimo composto dalle iniziali di alcune discipline: Science ➜ Scienze, lo studio del mondo e dei fenomeni della natura. Technology ➜ Tecnologia, non solo digitale, che comprende qualsiasi artefatto o opera che derivi da un processo trasformativo intenzionale da parte dell’uomo. Per questo motivo, ogni prodotto creato dai ragazzi per la risoluzione di un problema è tecnologia. Tecnologia comprende il Coding. Engineering ➜ Ingegneria, il processo di…

L’affettività e i sentimenti non possono diventare materia scolastica perché si imparano meglio per strada, in famiglia, ovunque

affettività

Dopo la tragica morte di Giulia Cecchettin, Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, esamina le possibili cause del gesto estremo attribuito a Filippo Turetta. Secondo Crepet, il problema principale risiede nella gestione della frustrazione da parte dei giovani, un apprendimento che, a suo avviso, è stato insufficiente a causa di un’eccessiva protezione genitoriale. Il tentativo dei genitori di preservare i propri figli da sofferenze e frustrazioni finisce per renderli incapaci di…

Le soft skills non sono da considerare un ulteriore carico a danno degli insegnanti ma uno strumento anche in grado di valorizzare l’azione didattica quotidiana

soft skills

Le soft skills, come precisione, resistenza allo stress e problem solving, sono molto importanti nel lavoro di oggi. Queste sono abilità che aiutano a fare bene nel mondo del lavoro. Gli insegnanti stanno cercando di preparare gli studenti ad affrontare il lavoro per la prima volta. Le soft skills per l’efficacia personale aiutano a sviluppare la creatività e l’equilibrio. Queste sono importanti anche quando si affrontano compiti noiosi. Le competenze…

L’educazione all’affettività si studia in 10 paesi europei su 25, l’Italia non è tra questi

educazione all'affettività

Non solo l’analisi della struttura linguistica delle lingue, ma sempre più frequentemente, la scuola italiana viene chiamata a insegnare le grammatiche della vita, specialmente in risposta agli eventi emotivamente intensi di cronaca nera che coinvolgono i giovani. Nei recenti mesi, gli episodi di violenza e tragedia che hanno scosso l’Italia, da Casalpalocco a Caivano, passando per Palermo fino a Vigonovo, hanno spinto sempre più a preparare preventivamente gli studenti di…

great

È nato #altuofianco Sostegno

X