Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
LETTERE IN REDAZIONE

La solitudine dell’insegnante tra responsabilità sconvolgenti e decisioni senza conforto

Un aspetto poco conosciuto del mondo dell’istruzione, un argomento che solitamente sfugge all’attenzione dei riflettori. Parliamo dell’enorme fatica e del peso della responsabilità che gli insegnanti devono affrontare quotidianamente nell’affrontare le richieste incessanti degli alunni e nel garantire una sorveglianza costante.

L’insegnamento è una professione che offre molte sfide e momenti in cui gli insegnanti si trovano a gestire situazioni complesse. Ogni studente ha esigenze diverse e spesso manifestano richieste continue, mettendo alla prova la pazienza e l’energia degli educatori. In aggiunta, l’obbligo di mantenere una costante sorveglianza durante le lezioni e negli ambienti scolastici può aumentare ulteriormente la stanchezza e lo stress degli insegnanti.

Quando si è stanchi, prendere decisioni disciplinari diventa ancora più difficile. Gli insegnanti si trovano a dover affrontare comportamenti inappropriati o problemi di disciplina e devono trovare il modo più efficace per gestirli. Queste decisioni possono avere un impatto significativo sulla vita degli alunni e richiedono un delicato equilibrio tra giustizia, comprensione e imposizione di limiti.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Ma cosa accade quando gli insegnanti devono affrontare queste decisioni da soli? La sfida di prendere decisioni disciplinari può diventare un peso opprimente. Non solo devono affrontare la situazione specifica, ma devono anche considerare le possibili conseguenze e le reazioni degli studenti, dei genitori e dell’intera scuola. La paura di prendere la decisione sbagliata o di essere giudicati negativamente aggiunge ulteriore stress e pressione agli insegnanti.

È fondamentale che gli insegnanti abbiano il sostegno e le risorse necessarie per affrontare queste situazioni. La condivisione delle responsabilità con i colleghi, la consulenza da parte della dirigenza scolastica o la formazione sulla gestione dei comportamenti possono rappresentare strumenti utili per alleviare parte del peso e prendere decisioni più informate.

Lavorare nel campo dell’educazione richiede un impegno costante e una grande dose di resilienza. Gli insegnanti devono trovare modi per prendersi cura di sé stessi e gestire lo stress, in modo da affrontare le sfide quotidiane con maggiore equilibrio ed efficacia. Solo così potranno continuare a fornire un’educazione di qualità e affrontare adeguatamente le richieste e le decisioni disciplinari.

È necessario porre l’attenzione su questo aspetto spesso trascurato dell’insegnamento, al fine di garantire che gli insegnanti ricevano il supporto di cui hanno bisogno per affrontare questa sfida in modo efficace. Sostenere gli insegnanti significa investire nel futuro delle nostre giovani menti e nella qualità dell’educazione che offriamo loro.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Crepet: “Da quando abbiamo smesso di bocciare, la scuola ha perso autorevolezza. Si può invertire la rotta solo attraverso il merito”

abbiamo smesso di bocciare

La scuola di oggi non sa più formare le nuove generazioni: ha perso autorevolezza e manca di figure adulte capaci di guidare davvero i ragazzi. Questo in breve il duro giudizio di Paolo Crepet sul sistema scolastico italiano, dato in diverse interviste e interventi recenti. Ma non è tutto qui. Secondo il sociologo, infatti, è l’intero modello educativo ad attraversare una fase di profonda crisi, dalla scuola agli studenti, da…

Ora è ufficiale: smartphone vietati alle superiori, Valditara firma la circolare. «È per il benessere degli studenti»

smartphone vietati alle superiori

Dal prossimo anno scolastico, anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dovranno lasciare lo smartphone nello zaino. Come già annunciato in TV, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti firmato la circolare che vieta l’uso del telefono anche nel secondo ciclo. Anche per scopi didattici. La stretta è giustificata, sostiene Giuseppe Valditara, dalla necessità di tutelare l’apprendimento e il benessere degli studenti. Ma, nonostante le molte voci…

Troppi ricorsi contro le pagelle, per l’esperto i genitori sono rimasti immaturi e si comportano da “adultescenti”

Troppi ricorsi contro le pagelle

A nessuno piace ricevere una pagella con voti troppo bassi, soprattutto se inferiori alle aspettative. Rispetto a poco tempo fa, tuttavia, è cambiato il modo in cui essi vengono recepiti dalle famiglie: non più come incentivo a migliorare, ma come un torto a cui porre rimedio. E così, come riporta Il Messaggero , negli ultimi anni sono aumentati i ricorsi contro le pagelle da parte dei genitori, e non è…

La scuola primaria mantiene una parvenza di educazione, poi dalle medie in poi è un disastro

dalle medie in poi è un disastro

Umberto Galimberti non è certo nuovo a opinioni divisive, soprattutto relative al mondo della scuola. Se spesso il filosofo si è concentrato sul declino degli insegnanti, troppo interessati alle nuove tecnologie o troppo innamorati dello stipendio, adesso è il turno dei genitori e del loro ruolo. Durante un recente intervento , infatti, Galimberti ha avuto modo di analizzare la crisi della scuola a partire dal fallimento della famiglia. Con alcune…

Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Un post su facebook: “L’insegnante non è più fonte di sapere ma esecutore materiale di precise richieste”

fonte di sapere

Che negli ultimi anni la figura dell’insegnante sia cambiata in modo radicale, e non sempre in meglio, non è certo un mistero. A confermarlo sono spesso le parole di docenti come Salvo Amato, molto seguito sui social per lo sguardo critico sul mondo della scuola. Secondo l’insegnante, oggi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio declino del ruolo dell’insegnante. Lungi dal costituire una fonte di sapere, si limita…

Sono considerati “gli sport della mente”: dama e scacchi a scuola possono insegnare più di quanto si pensi

dama e scacchi a scuola

Il gioco è da sempre uno strumento utile per imparare, soprattutto quando ben integrato nella didattica. Che si tratti di un nuovo modo per insegnare la matematica o le competenze digitali, spesso sono gli studenti più giovani a beneficiare di questo approccio. A Cesena, per esempio, un’iniziativa interessante ha coinvolto un’intera scuola media grazie al progetto “Dama a scuola”. L’idea? Usare la dama, tradizionale gioco da tavolo per due giocatori,…

Un prof precario ha scritto a mano 204 bigliettini di addio per tutti i suoi alunni, alcuni sono scoppiati in lacrime

bigliettini di addio

Il rapporto fra insegnante e alunni è uno dei più importanti nella vita di un adolescente e nel suo percorso di crescita a scuola. Spesso tuttavia sono i momenti fuori dall’ordinario a lasciare un segno profondo, come avvenuto a Palermo durante gli ultimi giorni di scuola. In una scuola secondaria di primo grado del capoluogo siciliano, infatti, un giovane insegnante ha voluto rendere indimenticabile la fine dell’anno scolastico. Il docente…

La matematica, in estate, non può andare in vacanza

andare in vacanza 2025

Quando si avvicinano le vacanze estive, la raccomandazione di molti insegnanti è molto spesso sempre la stessa: che i bambini trascorrano l’estate dedicandosi il più possibile alla lettura. Molto spesso si assegnano come compito anche diari di bordo dell’estate, in cui raccontare i momenti più belli e significativi da riportare a settembre, i primi giorni di scuola. Ma che fine fa la matematica in estate? Alcuni insegnanti, infatti, decidono di…

Uno studente 15enne è andato in crisi di astinenza dopo che i genitori gli avevano impedito l’uso del cellulare. Ricoverato in ospedale

crisi di astinenza

Oggi è molto difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza uno smartphone, dispositivo che utilizziamo per lavoro e per svago, per comunicare e per interagire con gli altri. Proprio per questa ragione, spesso l’abuso del telefono comporta una vera e propria dipendenza, soprattutto fra i giovani. E proprio un giovane di 15 anni è al centro di quanto avvenuto a Orbassano, in provincia di Torino. Il ragazzo è infatti finito…

Hai visto la novità?

X