Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

Sbagliando in classe si inventa, quando i bambini per “errore” danno vita a parole nuove

Chi ha il privilegio di lavorare con i bambini della scuola primaria, da anni o da appena un giorno, si sarà sicuramente imbattuto in parole od espressioni nuove, coniate sul momento e spesso parecchio buffe. Sono termini che i bambini inventano più o meno inconsapevolmente e che, con la loro originalità, creano all’interno della classe veri e propri siparietti di comicità e spunti di divertite riflessioni.

La proverbiale spontaneità e la fiducia verso il mondo e gli altri, consente ai bambini di agire e conversare in modo libero e senza sovrastrutture, anche quando sanno di non sapere o, viceversa, credono di essere un’appendice dell’enciclopedia.

APPRENDERE IL LINGUAGGIO

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Nella fase dell’apprendimento, i bambini imparano ad utilizzare il linguaggio sotto forma di gioco; cercano così di entrare in relazione con le sue regole e le varie sfumature di significato. Inizialmente possono non riconoscere l’efficacia di ciascuna parola,  faticando ad attribuire il nome dell’oggetto alla funzione che ricopre. Da qui nasce il tentativo di fondere oggetto e funzione, inventando parole nuove. L’esempio più noto e che ha visto scendere in campo anche la prestigiosa “Accademia della Crusca”, è di sicuro il termine petaloso link esterno (riferito ai fiori provvisti di petali).

LO SPAZIO IMMAGINARIO

Tutti i bambini sanno, e spesso ce lo ricordano, che l’apprendimento passa inevitabilmente attraverso il gioco. Inventare parole nuove è un modo per divertirsi, ma anche per attirare le attenzioni dell’altro. In classe questo spesso succede e non è difficile identificare il bambino che usa tale strategia per ingraziarsi le simpatie dei compagni o per mettere quel giusto brio durante le lezioni. In entrambi i casi le parole inventate hanno la funzione di delimitare uno spazio immaginario, in cui solo le persone fidate possono accedere. Inoltre, il bambino sviluppa la creatività e libera le proprie emozioni. Possiamo definire questa fase dell’apprendimento come un momento catartico in cui affiorano nuovi stimoli, nuovi significati e nuove emozioni.

“LA GRAMMATICA DELLA FANTASIA”

Anche Gianni Rodari, noto pedagogista e scrittore di storie per bambini, considerava la parola come “atto creativo” e il linguaggio come “base dello sviluppo dei processi mentali sin dalla nascita”. I bambini non temono il giudizio e non hanno preconcetti strutturati… almeno fino a quando qualcuno non glieli instilla!

Ecco perché per Rodari erano banditi limiti e vincoli alla fantasia, in virtù del fatto che la parola, in quanto democratica, fosse scevra da pregiudizi.

In questa sua serie di scritti, confluita poi in un volume, Rodari raccoglie pensieri, riflessioni e spunti nati sul campo, insieme ai bambini. Nasce un vero e proprio manifesto dell’infanzia, intitolato “La grammatica della fantasia” e che sarebbe bene che tutti  tenessimo sul comodino!

Conosco alcuni insegnanti che, senza voler scalzare il primato dell’inarrivabile Rodari, prendono ispirazione dal suo quaderno degli appunti e cristallizzano scene o espressioni coniate dai propri alunni. Qui di seguito alcune delle nuova parole inventate da bambini della classe seconda primaria.

QUADERNO DEGLI APPUNTI CLASSE IIC

Questa è solo una piccola parte di tutte le parole inventate dai bambini durante le lezioni. Sono un ottimo spunto per aprire una conversazione e ragionare sulla sintassi delle parole, creandone magari di nuove.

parole nuove

Attività didattiche in classe con parole nuove

Se vi state chiedendo cosa fare in concreto per stimolare il processo di apprendimento creativo tramite la costruzione di nuove parole e, quindi, sviluppare nel bambino la curiosità verso l’approfondimento della lingua parlata, sono tante le modalità che alcuni testi mettono a disposizione. Rimanendo sempre nell’ambito ludico, possiamo proporre ai nostri alunni giochi linguistici, come anagrammi, mini rebus e crucincroci. Il corso di letture di prima, seconda e terza primaria, chiamato Meraviglioso link esterno, nel volume Riflessione Linguistica contiene molte attività utili a tal fine. Dalla pagina 4 alla pagina 9 sono presenti, infatti, alcuni esercizi da poter svolgere agevolmente in classe.

meraviglioso parole nuove

PROMUOVERE L’INTERDISCIPLINARITÀ

Giocare con le parole e inventarne di nuove non è un’attività settoriale o relegabile esclusivamente a momenti di pausa o di gioco, ma un collante trasversale, interdisciplinare, che può accompagnare ogni tipo di apprendimento e ogni momento della giornata scolastica. Possiamo stimolare la fantasia dei bambini anche quando facciamo storia o scienze ed il testo “Le Monografie” edito da La Spiga è un’ottima risorsa per l’insegnante e un contenitore di attività e schede che uniscono lo studio della disciplina alla “caccia” alle parole. Le pagg. 85-86 e 88 sono molto consigliate perché catturano l’attenzione dei bambini, rendendo più accattivante anche l’argomento maggiormente ostico.

monografie

Se, invece, vogliamo giocare con i nostri alunni, ma anche con i nostri figli, possiamo utilizzare un gioco che, oltre alle parole, ha lo scopo di inventare nuove storie, impersonando ruoli e caratteristiche diversi, mettendosi nei panni di… Un gioco di ruolo che sviluppa l’ empatia e le emozioni, oltre a immergere il bambino in mondi immaginari dove può essere tutto ciò che vuole e anche capire chi non vorrebbe assolutamente essere. “Il Creastorie”, del Gruppo Editoriale ELI, racchiude parole, immagini, emozioni che fanno parte del mondo interiore del bambino e che imparerà a conoscere.

creastorie parole nuove

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Un post su facebook: “L’insegnante non è più fonte di sapere ma esecutore materiale di precise richieste”

fonte di sapere

Che negli ultimi anni la figura dell’insegnante sia cambiata in modo radicale, e non sempre in meglio, non è certo un mistero. A confermarlo sono spesso le parole di docenti come Salvo Amato, molto seguito sui social per lo sguardo critico sul mondo della scuola. Secondo l’insegnante, oggi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio declino del ruolo dell’insegnante. Lungi dal costituire una fonte di sapere, si limita…

Sono considerati “gli sport della mente”: dama e scacchi a scuola possono insegnare più di quanto si pensi

dama e scacchi a scuola

Il gioco è da sempre uno strumento utile per imparare, soprattutto quando ben integrato nella didattica. Che si tratti di un nuovo modo per insegnare la matematica o le competenze digitali, spesso sono gli studenti più giovani a beneficiare di questo approccio. A Cesena, per esempio, un’iniziativa interessante ha coinvolto un’intera scuola media grazie al progetto “Dama a scuola”. L’idea? Usare la dama, tradizionale gioco da tavolo per due giocatori,…

Un prof precario ha scritto a mano 204 bigliettini di addio per tutti i suoi alunni, alcuni sono scoppiati in lacrime

bigliettini di addio

Il rapporto fra insegnante e alunni è uno dei più importanti nella vita di un adolescente e nel suo percorso di crescita a scuola. Spesso tuttavia sono i momenti fuori dall’ordinario a lasciare un segno profondo, come avvenuto a Palermo durante gli ultimi giorni di scuola. In una scuola secondaria di primo grado del capoluogo siciliano, infatti, un giovane insegnante ha voluto rendere indimenticabile la fine dell’anno scolastico. Il docente…

La matematica, in estate, non può andare in vacanza

andare in vacanza 2025

Quando si avvicinano le vacanze estive, la raccomandazione di molti insegnanti è molto spesso sempre la stessa: che i bambini trascorrano l’estate dedicandosi il più possibile alla lettura. Molto spesso si assegnano come compito anche diari di bordo dell’estate, in cui raccontare i momenti più belli e significativi da riportare a settembre, i primi giorni di scuola. Ma che fine fa la matematica in estate? Alcuni insegnanti, infatti, decidono di…

Uno studente 15enne è andato in crisi di astinenza dopo che i genitori gli avevano impedito l’uso del cellulare. Ricoverato in ospedale

crisi di astinenza

Oggi è molto difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza uno smartphone, dispositivo che utilizziamo per lavoro e per svago, per comunicare e per interagire con gli altri. Proprio per questa ragione, spesso l’abuso del telefono comporta una vera e propria dipendenza, soprattutto fra i giovani. E proprio un giovane di 15 anni è al centro di quanto avvenuto a Orbassano, in provincia di Torino. Il ragazzo è infatti finito…

Uno studente su due non è partito per la gita scolastica

gita scolastica 2025

Parte integrante di un percorso scolastico, i viaggi d’istruzione sono l’occasione per vivere un’esperienza di gruppo e allo stesso tempo imparare sul campo. Eppure, oggi sono sempre di più gli studenti e gli istituti che rinunciano alle gite, limitandosi a organizzare uscite di un solo giorno e comunque entro i confini nazionali. A certificare questa tendenza è un’indagine condotta dall’Osservatorio sulle gite scolastiche 2025 di Skuola.net, il portale dedicato agli…

Più di un milione di studenti non vuole l’ora di religione

ora di religione

L’insegnamento della religione cattolica è da tantissimo tempo parte integrante dei percorsi scolastici, ma gli studenti possono scegliere se avvalersene o meno. Ecco, secondo i dati diffusi dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti , sono sempre di più quelli che scelgono un’attività alternativa. Si tratta di una tendenza diffusa soprattutto in alcune aree del territorio italiano ma comune ai vari gradi di istruzione, con alcune differenze. Vediamo allora più…

Nuove Indicazioni Nazionali, si parte da settembre 2026. Tutti i libri di testo dovranno essere aggiornati

Nuove Indicazioni Nazionali

Si è tanto parlato delle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola primaria e il primo ciclo di istruzione volute da Giuseppe Valditara. Se il dibattito pubblico si è più concentrato su questioni come il ritorno del latino alle medie o la lettura della Bibbia alla primaria, il cambiamento si preannuncia ancora più profondo di così. Ne ha parlato lo stesso ministro dell’istruzione e del merito durante un’interrogazione parlamentare, in cui…

Meno alunni, più classi a rischio. L’Italia tocca il minimo storico di nascite

minimo storico di nascite

Non sono incoraggianti i segnali che emergono dal rapporto ISTAT sugli indicatori demografici per il 2024. I dati raccolti dall’istituto italiano di statistica, infatti, fotografano una situazione demografica estremamente complessa, con un nuovo minimo storico per la natalità e famiglie sempre più ristrette. Oltre a rappresentare una sfida per l’intera società, la crisi demografica delinea uno scenario altrettanto complesso per la scuola, che già deve far fronte a diversi problemi…

Hai visto la novità?

X