La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Il 70% dei docenti italiani insegna con la lezione frontale

Come si insegna oggi nella scuola italiana? Si tratta di una domanda ormai ricorrente nelle discussioni sullo stato dell’istruzione nel nostro Paese. Allo stesso tempo, è il titolo di un sondaggio promosso da Ricerca & Sviluppo Erickson per indagare le metodologie di insegnamento prevalenti in Italia.

Nel corso dell’articolo, vedremo che l’indagine non lascia spazio a grandi sorprese, se non per alcuni ambiti che potrebbero aiutare a tracciare una rotta futura per la scuola italiana.

Come si insegna oggi?

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Il sondaggio Come si insegna oggi nella scuola italiana? link esterno è stato promosso da Ricerca & Sviluppo Erickson ed è stato presentato al convegno Didattiche.2024.

L’indagine ha raccolto quasi duemila risposte da parte di insegnanti di ogni ordine e grado, con l’obiettivo di capire su quali metodologie si fonda l’istruzione italiana. Queste alcune delle domande rivolte ai docenti:

  • Davvero la didattica frontale è la metodologia più diffusa?
  • Esistono differenze significative tra docenti giovani e docenti più esperti?
  • Come variano le pratiche educative tra le scuole primarie e secondarie?

Si tratta di un approccio che vuole coinvolgere gli insegnanti all’interno di una riflessione più ampia che riguarda la scuola e il suo rapporto con il mondo. Più in particolare, con le novità.

La prima delle domande lo testimonia, dal momento che è opinione comune che in Italia si faccia didattica frontale. O meglio, didattica tradizionale, con poche novità.

Una scuola che predilige la didattica frontale

E i risultati, come accennato in introduzione, non lasciano il campo a particolari sorprese: in Italia la didattica frontale rimane la metodologia di insegnamento prevalente.

Secondo il sondaggio, oltre il 70% dei docenti continua a utilizzare quotidianamente la tradizionale didattica, un approccio quindi molto diffuso e percepito come il più efficace. Certo, in alcuni contesti e per alcuni ambiti educativi lo è ancora, ma la realtà è molto più complessa. La didattica frontale rischia oggi di non rispondere più alle esigenze di una scuola che ha bisogno di diventare moderna e inclusiva.

Per quanto riguarda le altre metodologie di insegnamento, questi sono i risultati del sondaggio:

  • il 13% degli insegnanti utilizza quotidianamente la didattica aperta;
  • il 21% degli insegnanti non conosce la didattica aperta;
  • il 12% degli insegnanti utilizza frequentemente la didattica in contesti reali.

Se la didattica aperta rappresenta un modo per incentivare lo studente a imparare seguendo i propri interessi, e la didattica in contesti reali costituisce una metodologie che mette al centro l’esperienza concreta, appare estremamente vasto il divario con la didattica frontale. Che pure è la più praticata in Italia.

LEGGI ANCHE
Quando Piero Angela suggerì a tutti gli insegnanti di cambiare e andare oltre la lezione frontale

Un aspetto incoraggiante per il futuro

Nell’indagine condotta da Erickson emerge forte la differenza fra la scuola primaria e la scuola secondaria. La prima è il luogo della sperimentazione, in cui didattica aperta e didattica in contesti reali vengono praticate e proposte. La seconda rappresenta invece il luogo delle pratiche tradizionali.

Eppure, il sondaggio riporta come ci siano diversi aspetti incoraggianti nel rapporto fra scuola italiana e mondo moderno. Dalle risposte emerge infatti come circa un insegnante su due impieghi:

  • la tecnologia in classe;
  • la didattica laboratoriale;
  • il peer tutoring.

Insomma, sembra che pur nella sua proverbiale lentezza la scuola stia iniziando a recepire e declinare alcune delle innovazioni contemporanee relative ai metodi di insegnamento.

Oggi la didattica frontale rimane la più utilizzata, per diverse ragioni: lunga tradizione, gestione più semplice della classe, impossibilità di modificare troppo i programmi scolastici.

La vera domanda è: per quanto tempo lo sarà ancora?

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Un’ottima proposta per il libro delle vacanze estive

libro delle vacanze estive

Maggio è il momento di scegliere i libri per le vacanze della scuola primaria: ma cosa cercano gli insegnanti nei volumi per il ripasso estivo? Innanzitutto, sono uno strumento che serve non solo a non dimenticare ciò che si è svolto durante l’anno, ma anche e soprattutto a consolidare gli apprendimenti. Oltre al ripasso degli argomenti affrontati durante l’anno, è importante che le attività proposte siano avvincenti e divertenti. Come…

Le parole emozionano e anche i miti più antichi possono aiutare i bambini a dare un nome alle emozioni che provano

parole per emozionare

Bisogna parlare ai ragazzi di cose che li riguardano direttamente. Solo così possiamo accendere in loro la voglia di imparare. A pensarlo è Cristina Dell’Acqua, docente e autrice, che quest’anno ha scritto la rubrica “Parole per emozionare”, portando nelle scuole primarie un modo nuovo di comunicare e trasmettere curiosità ai bambini: l’utilizzo dei miti per riflettere sulle emozioni. La sezione realizzata dall’autrice è parte integrante del volume Direzione Letture 4-5…

Riconoscersi cittadini e cittadine attraverso la storia e la geografia

storia e la geografia

Parlare di cittadinanza appare oggi molto attuale anche alla luce dei nuovi documenti programmatici per la nostra scuola. Ma la cittadinanza non è soltanto una questione legislativa o normativa; per le nostre alunne e i nostri alunni è soprattutto una questione affettiva, emotiva, personale e familiare. Se, quindi, dobbiamo tener conto che è necessario sostenere alunni e alunni nell’acquisizione della “pratica consapevole della cittadinanza”, come insegnanti dobbiamo operare in modo…

L’Italia ha il record europeo di ore passate sui compiti per casa

ore passate sui compiti per casa

I compiti per casa rappresentano una parte importante dell’impegno scolastico degli studenti italiani, oltre ad un argomento di discussione sempre attuale. Secondo Nicola Gratteri, per esempio, se un insegnante ne assegna pochi allora non vuole il bene dei propri alunni. Certo, ma quanti? Il nostro sistema scolastico è infatti caratterizzato da un primato piuttosto particolare in ambito europeo: in pratica, gli studenti italiani passano in media più ore a fare…

“Bocciate mia figlia in quinto superiore, è autistica e sta facendo progressi miracolosi”: l’appello di una madre diventa virale

bocciate mia figlia

La scuola italiana ha fatto molti passi avanti per l’inclusione degli studenti con disturbi dello spettro autistico. A volte si tratta di iniziative portate avanti da singoli docenti e dirigenti, educatori e famiglie. A volte, sono le stesse case editrici a proporre materiali e attività inclusive: è il caso del progetto #altuofiancoSostegno , nato in collaborazione con Il mondo di Diegosauro. Eppure, l’inclusione non è un processo lineare: spesso i…

Come organizzare l’accoglienza per il primo giorno di scuola nel “Parco dei Divertimenti” di Pepper

accoglienza di Pepper

Prima ancora di chiedere a bambine e bambini di trasferire le conoscenze apprese nella Scuola dell’Infanzia su un foglio, con la matita in mano, sarebbe opportuno far vivere momenti nei quali possano sperimentare alcune attività vivendole con il proprio corpo. Sono proposte caratterizzate dall’approccio laboratoriale di cui alunni e alunne hanno bisogno, soprattutto nella prima fase di esplorazione del nuovo ambiente. Ciò vi consentirà di osservarli/e anche al di fuori…

Agli studenti dico di non fare il liceo classico perché a scuola si deve studiare quello che serve non ciò che piace

studiare quello che serve

Che il liceo classico sia uno dei pilastri dell’educazione italiana non è certo un mistero. Dopo anni di cali finalmente le iscrizioni sono tornate a crescere e, in aggiunta, in molti lo ritengono un indirizzo fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli. Eppure non tutti sono d’accordo: l’imprenditore Alberto Forchielli, fondatore dell’associazione Drin Drin, ha un’idea piuttosto diversa dell’educazione. Nelle sue parole, la scuola deve concentrarsi sull’innovazione e sullo sviluppo…

L’insegnante porta il suo cane in classe e l’iniziativa si rivela un successo: “Alunni più attenti, voti più alti e più rispetto e collaborazione tra i compagni”

insegnante porta il suo cane in classe

In provincia di Rieti, nella scuola primaria di Cittaducale e Canetra, da mesi gli alunni seguono le lezioni di matematica insieme ad un’ospite speciale. Si tratta di Aida, il labrador delle docente, che quasi ogni giorno entra in classe, si siede al suo banco e partecipa alla vita di classe insieme ai suoi compagni umani. Il progetto innovativo sta dimostrando quanto la presenza di un cane in aula possa influenzare…

Insegnamento della storia nella scuola primaria, ecco i migliori metodi didattici

insegnamento della storia nella scuola primaria 2025

Esistono fondamentalmente due metodi per insegnare, e dunque imparare, la storia: il metodo tematico, cioè la presentazione di un tema, per esempio la necessità di procurarsi cibo oppure la scrittura, cercando di capire come si è sviluppato nel tempo, in una civiltà o in una popolazione ed il metodo cronologico, cioè la presentazione di fatti in successione, seguendo una sequenza lineare e ordinata, concatenando gli avvenimenti in una prospettiva di…

C’è una libreria che nei giorni di maltempo tiene gratuitamente gli alunni quando le scuole chiudono per allerta rossa

scuole chiudono per allerta rossa

Una libreria indipendente di Bologna è diventata per un giorno un rifugio pronto ad accogliere bambini e ragazzi rimasti a casa per via del maltempo. Con le scuole chiuse, la libreria Attraverso ha aperto le porte alle famiglie in difficoltà, offrendo uno spazio sicuro per i più piccoli. Lì, gli ospiti hanno potuto leggere, giocare e socializzare in quello che rappresenta uno degli esempi più interessanti di socialità e senso…

Hai visto la novità?

X