Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

L’idea del preside, far sfidare le classi a mantenere l’aula pulita: “Giocando e vincendo premi, imparano a rispettare l’ambiente scolastico”

Il ruolo della scuola nell’educazione dei più giovani è spesso argomento di dibattito. Tutti sono d’accordo sulla funzione che l’istruzione ricopre nella crescita degli studenti, certo, ma non tutti concordano sulle modalità da adottare. Di fronte a questi interminabili dibattiti, alcune iniziative concrete colpiscono per la loro semplicità e per la loro profondità. Una scuola secondaria di primo grado di Prato, infatti, vuole coinvolgere gli studenti nella cura e nella pulizia dei loro spazi, con tanto di votazioni e premio finale.

Educare gli studenti all’ordine e alla pulizia

Coinvolgere gli studenti nella pulizia dei loro spazi scolastici può sembrare in apparenza un’iniziativa banale. D’altronde, ci sono già i collaboratori scolastici per questo, no? Ecco, non proprio, perché il Dirigente Scolastico del Convitto Cicognini Tiziano Nincheri ha ideato un progetto che ha l’obiettivo di educare gli studenti di scuola secondaria al rispetto dell’ambiente e alla pulizia. Lo ha spiegato al quotidiano La Nazione link esterno:

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Responsabilizzare gli studenti vuol dire quindi insegnare loro qual è il valore dei propri spazi con un impegno concreto. Nelle intenzioni del dirigente, la pulizia delle classi diventa un vero e proprio “concorso”. Le diverse sezioni competono per stabilire quale sia la classe più pulita, con i collaboratori scolastici a fungere da giuria e valutare tanto l’ordine quanto la pulizia ottenuti. Non ci sono voti tradizionali, ovviamente, ma sono previsti sia la classifica sia un premio finale: un gelato per gli studenti più meritevoli.

La classe è il luogo dove gli studenti trascorrono la maggior parte della giornata, ed è importante che imparino a prendersene cura come se fosse la loro casa.

I benefici dell’iniziativa

Certo, la classifica serve a dare qualcosa su cui competere, ma l’iniziativa di pulizia in classe ha la stessa importanza delle materie curricolari. Il progetto si inserisce infatti nel più ampio ambito dell’educazione civica e vuole sensibilizzare gli studenti al rispetto dell’ambiente, oltre che dei propri spazi.

Sin da quando il Dirigente Scolastico ha proposto alle classi di rimanere a fine lezione per rimettere in ordine l’aula, gli studenti del Convitto Cicognini hanno risposto con entusiasmo, decretando il successo dell’iniziativa. D’altronde, responsabilizzare gli studenti vuol dire – appunto – renderli protagonisti attivi del cambiamento.

Oggi è la pulizia della classe per un gelato, domani è il rispetto dell’ambiente, in futuro è una generazione più consapevole e responsabile. Si parte con poco, insomma, ma si semina bene. Questa è peraltro un’interpretazione confermata dallo stesso dirigente che ha ideato il progetto. Spesso i ragazzi non hanno idea del lavoro che c’è dietro una scuola pulita: coinvolgerli attivamente può renderli molto più consapevoli.

Un esempio di narrativa

L’iniziativa del Convitto Cicognini parte forse come strumento di sensibilizzazione, ma diventa strada facendo un mezzo per responsabilizzare gli studenti. Il rispetto per l’ambiente, la cura dei propri spazi e il corretto uso dei beni pubblici si inseriscono in un quadro più ampio, che intende insegnare ai ragazzi l’importanza di rispettare le regole. Soprattutto in ambito scolastico, un contesto più mediato rispetto al mondo esterno, il rispetto per le regole può infatti diventare rispetto per gli altri e, in fondo, anche per se stessi.

Da questo punto di vista, una risorsa scolastica che ben si lega al percorso appena delineato è il libro di narrativa Belli e Ribelli link esterno, scritto da Carmen Scarpelli ed edito dal Gruppo Editoriale ELI. Il libro narra la storia di alcuni ragazzi che vivono ribellandosi alle regole e chiudendosi nella solitudine quando si confrontano con il controllo da parte degli adulti. Si tratta di un viaggio interiore, ma non solo, che li porterà a scoprire come le regole siano essenziali per la convivenza civile.

NON PARLO PIÙ

Leggere questo romanzo e riflettere sulla trama può aiutare gli adolescenti a diventare adulti

Se rispettare le regole porta a risultati positivi, aiutando gli adolescenti a diventare adulti responsabili, lo stesso si può dire per iniziative come quelle del Convitto Cicognini. La domanda è in fondo semplice: come aiutare dei ragazzi a diventare responsabili, a capire quando e come seguire le regole? Secondo la scuola secondaria di primo grado di Prato, è possibile soltanto responsabilizzandoli, rendendoli protagonisti attivi di un cambiamento concreto, al quale potranno guardare per dirsi “questo è merito mio”. E trarne le dovute conclusioni.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Un post su facebook: “L’insegnante non è più fonte di sapere ma esecutore materiale di precise richieste”

fonte di sapere

Che negli ultimi anni la figura dell’insegnante sia cambiata in modo radicale, e non sempre in meglio, non è certo un mistero. A confermarlo sono spesso le parole di docenti come Salvo Amato, molto seguito sui social per lo sguardo critico sul mondo della scuola. Secondo l’insegnante, oggi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio declino del ruolo dell’insegnante. Lungi dal costituire una fonte di sapere, si limita…

Sono considerati “gli sport della mente”: dama e scacchi a scuola possono insegnare più di quanto si pensi

dama e scacchi a scuola

Il gioco è da sempre uno strumento utile per imparare, soprattutto quando ben integrato nella didattica. Che si tratti di un nuovo modo per insegnare la matematica o le competenze digitali, spesso sono gli studenti più giovani a beneficiare di questo approccio. A Cesena, per esempio, un’iniziativa interessante ha coinvolto un’intera scuola media grazie al progetto “Dama a scuola”. L’idea? Usare la dama, tradizionale gioco da tavolo per due giocatori,…

Un prof precario ha scritto a mano 204 bigliettini di addio per tutti i suoi alunni, alcuni sono scoppiati in lacrime

bigliettini di addio

Il rapporto fra insegnante e alunni è uno dei più importanti nella vita di un adolescente e nel suo percorso di crescita a scuola. Spesso tuttavia sono i momenti fuori dall’ordinario a lasciare un segno profondo, come avvenuto a Palermo durante gli ultimi giorni di scuola. In una scuola secondaria di primo grado del capoluogo siciliano, infatti, un giovane insegnante ha voluto rendere indimenticabile la fine dell’anno scolastico. Il docente…

La matematica, in estate, non può andare in vacanza

andare in vacanza 2025

Quando si avvicinano le vacanze estive, la raccomandazione di molti insegnanti è molto spesso sempre la stessa: che i bambini trascorrano l’estate dedicandosi il più possibile alla lettura. Molto spesso si assegnano come compito anche diari di bordo dell’estate, in cui raccontare i momenti più belli e significativi da riportare a settembre, i primi giorni di scuola. Ma che fine fa la matematica in estate? Alcuni insegnanti, infatti, decidono di…

Uno studente 15enne è andato in crisi di astinenza dopo che i genitori gli avevano impedito l’uso del cellulare. Ricoverato in ospedale

crisi di astinenza

Oggi è molto difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza uno smartphone, dispositivo che utilizziamo per lavoro e per svago, per comunicare e per interagire con gli altri. Proprio per questa ragione, spesso l’abuso del telefono comporta una vera e propria dipendenza, soprattutto fra i giovani. E proprio un giovane di 15 anni è al centro di quanto avvenuto a Orbassano, in provincia di Torino. Il ragazzo è infatti finito…

Uno studente su due non è partito per la gita scolastica

gita scolastica 2025

Parte integrante di un percorso scolastico, i viaggi d’istruzione sono l’occasione per vivere un’esperienza di gruppo e allo stesso tempo imparare sul campo. Eppure, oggi sono sempre di più gli studenti e gli istituti che rinunciano alle gite, limitandosi a organizzare uscite di un solo giorno e comunque entro i confini nazionali. A certificare questa tendenza è un’indagine condotta dall’Osservatorio sulle gite scolastiche 2025 di Skuola.net, il portale dedicato agli…

Più di un milione di studenti non vuole l’ora di religione

ora di religione

L’insegnamento della religione cattolica è da tantissimo tempo parte integrante dei percorsi scolastici, ma gli studenti possono scegliere se avvalersene o meno. Ecco, secondo i dati diffusi dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti , sono sempre di più quelli che scelgono un’attività alternativa. Si tratta di una tendenza diffusa soprattutto in alcune aree del territorio italiano ma comune ai vari gradi di istruzione, con alcune differenze. Vediamo allora più…

Nuove Indicazioni Nazionali, si parte da settembre 2026. Tutti i libri di testo dovranno essere aggiornati

Nuove Indicazioni Nazionali

Si è tanto parlato delle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola primaria e il primo ciclo di istruzione volute da Giuseppe Valditara. Se il dibattito pubblico si è più concentrato su questioni come il ritorno del latino alle medie o la lettura della Bibbia alla primaria, il cambiamento si preannuncia ancora più profondo di così. Ne ha parlato lo stesso ministro dell’istruzione e del merito durante un’interrogazione parlamentare, in cui…

Meno alunni, più classi a rischio. L’Italia tocca il minimo storico di nascite

minimo storico di nascite

Non sono incoraggianti i segnali che emergono dal rapporto ISTAT sugli indicatori demografici per il 2024. I dati raccolti dall’istituto italiano di statistica, infatti, fotografano una situazione demografica estremamente complessa, con un nuovo minimo storico per la natalità e famiglie sempre più ristrette. Oltre a rappresentare una sfida per l’intera società, la crisi demografica delinea uno scenario altrettanto complesso per la scuola, che già deve far fronte a diversi problemi…

Hai visto la novità?

X