La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Basta con gli insegnanti seduti in cattedra arroccati dietro un programma da finire

Oggi, molto più che in passato, si parla di malessere giovanile in relazione alla scuola. Di recente hanno fatto discutere le parole dello psicoanalista Massimo Ammaniti, secondo cui i giovani sono cambiati e la scuola è rimasta indietro. Di fronte al disagio psicologico degli studenti, infatti, la scuola costituisce un ulteriore ostacolo da superare e non un luogo sicuro. Qual è la soluzione? E soprattutto: ne esiste una?

disagio generazionale

Le parole di Massimo Ammaniti si riferiscono ad alcune interviste rilasciate dagli studenti a Repubblica link esterno, e che fanno emergere alcune delle problematiche psicologiche frequenti nell’ambiente scolastico. Dalle loro parole, emerge un quadro in cui la scuola contribuisce all’ansia degli studenti. Crisi emotive, attacchi di panico e disturbi alimentari sono molto più frequenti che in passato, e si legano ad altri aspetti del contesto scolastico.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Ci sono insegnanti empatici e comprensivi ma anche insegnanti poco propensi al dialogo. Allo stesso tempo, la valutazione avviene esclusivamente sulle competenze scolastiche e non prende in considerazione la personalità degli studenti. In più, a scuola manca una vera e propria formazione “di vita”, programmi scolastici e mondo reale sono distanti, non c’è un supporto psicologico efficace.

Da una parte abbiamo insomma un’istituzione scolastica che si vuole rinnovata e innovativa: c’è lo psicologo a scuola, ci sono i progetti dedicati, c’è l’attenzione alle nuove tematiche. Dall’altra parte, però, possiamo rintracciare nella scuola criticità profonde che permangono anche oggi. I giovani esprimono quindi un malessere che non dipende da questa o quella iniziativa, quanto da un’impostazione di fondo.

l’analisi dello psicoanalista Ammaniti

Proprio sulle dichiarazioni dei giovani si concentrano le parole di Massimo Ammaniti in un’intervista a Repubblica link esterno. Le testimonianze dei ragazzi che vedono nella scuola un luogo che provoca ansia e malessere, sostiene lo psicoanalista, rappresentano una richiesta d’aiuto: ignorarla vorrebbe dire rinunciare al futuro. Allo stesso tempo, non sorprende che i giovani abbiano un livello di attenzione molto più basso rispetto al passato: la fruizione dei contenuti attraverso lo smartphone ha trasformato la mente degli studenti, e non in meglio. Continua Ammaniti:

I ragazzi sono cambiati, anche da un punto di vista neurobiologico, ma la scuola è rimasta indietro, antiquata, anzi alla grande crisi esistenziale dei giovanissimi risponde tornando ai voti, alla disciplina, a una meritocrazia che non si sa bene cosa sia.

Massimo Ammaniti

Insomma i giovani sono cambiati e la scuola è rimasta indietro, un cambiamento che fatica a rendere conto dei loro problemi attuali. Gli smartphone in particolare, sostiene lo psicoanalista, sono strumenti di grande utilità ma dai rischi enormi quando regalati prima dell’adolescenza. D’altronde, non è un caso che molti Paesi abbiano deciso di vietarli in classe, nonostante le loro potenzialità.

LEGGI ANCHE
Nella scuola primaria non si può essere “indietro con il programma” semplicemente perché il programma non esiste più

Ripensare i metodi di insegnamento

Per Massimo Ammaniti, la scuola dovrebbe ripensare i metodi di insegnamento e rimettere gli studenti al centro del progetto scolastico. In alternativa, i docenti continueranno a parlare in aule che mortificano il desiderio di muoversi e ad una platea che non li segue più. Con tutta la frustrazione che ne consegue e che si aggiunge ad un’ulteriore questione.

Infatti, oggi i giovani sono per lo più figli unici che crescono in famiglie iperprotettive e si scontrano con una scuola in cui vengono valutati con metodi tradizionali. Non sono più persone ma giudizi e numeri, in una società sempre più atomizzata e immediata, riflesso della vita sui social media.

Insomma, per lo psicoanalista i ragazzi vogliono molto di più. Non hanno bisogno di insegnanti che sembrano venire dal passato ma di educatori nel senso più ampio del termine. Di maestri di vita, come direbbe Vincenzo Schettini, che conoscano la differenza fra preparazione accademica e benessere psicologico. E che capiscano quando concentrarsi sull’una, e quando dedicare loro stessi all’altro.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Come organizzare l’accoglienza per il primo giorno di scuola nel “Parco dei Divertimenti” di Pepper

accoglienza di Pepper

Prima ancora di chiedere a bambine e bambini di trasferire le conoscenze apprese nella Scuola dell’Infanzia su un foglio, con la matita in mano, sarebbe opportuno far vivere momenti nei quali possano sperimentare alcune attività vivendole con il proprio corpo. Sono proposte caratterizzate dall’approccio laboratoriale di cui alunni e alunne hanno bisogno, soprattutto nella prima fase di esplorazione del nuovo ambiente. Ciò vi consentirà di osservarli/e anche al di fuori…

Agli studenti dico di non fare il liceo classico perché a scuola si deve studiare quello che serve non ciò che piace

studiare quello che serve

Che il liceo classico sia uno dei pilastri dell’educazione italiana non è certo un mistero. Dopo anni di cali finalmente le iscrizioni sono tornate a crescere e, in aggiunta, in molti lo ritengono un indirizzo fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli. Eppure non tutti sono d’accordo: l’imprenditore Alberto Forchielli, fondatore dell’associazione Drin Drin, ha un’idea piuttosto diversa dell’educazione. Nelle sue parole, la scuola deve concentrarsi sull’innovazione e sullo sviluppo…

L’insegnante porta il suo cane in classe e l’iniziativa si rivela un successo: “Alunni più attenti, voti più alti e più rispetto e collaborazione tra i compagni”

insegnante porta il suo cane in classe

In provincia di Rieti, nella scuola primaria di Cittaducale e Canetra, da mesi gli alunni seguono le lezioni di matematica insieme ad un’ospite speciale. Si tratta di Aida, il labrador delle docente, che quasi ogni giorno entra in classe, si siede al suo banco e partecipa alla vita di classe insieme ai suoi compagni umani. Il progetto innovativo sta dimostrando quanto la presenza di un cane in aula possa influenzare…

Insegnamento della storia nella scuola primaria, ecco i migliori metodi didattici

insegnamento della storia nella scuola primaria 2025

Esistono fondamentalmente due metodi per insegnare, e dunque imparare, la storia: il metodo tematico, cioè la presentazione di un tema, per esempio la necessità di procurarsi cibo oppure la scrittura, cercando di capire come si è sviluppato nel tempo, in una civiltà o in una popolazione ed il metodo cronologico, cioè la presentazione di fatti in successione, seguendo una sequenza lineare e ordinata, concatenando gli avvenimenti in una prospettiva di…

C’è una libreria che nei giorni di maltempo tiene gratuitamente gli alunni quando le scuole chiudono per allerta rossa

scuole chiudono per allerta rossa

Una libreria indipendente di Bologna è diventata per un giorno un rifugio pronto ad accogliere bambini e ragazzi rimasti a casa per via del maltempo. Con le scuole chiuse, la libreria Attraverso ha aperto le porte alle famiglie in difficoltà, offrendo uno spazio sicuro per i più piccoli. Lì, gli ospiti hanno potuto leggere, giocare e socializzare in quello che rappresenta uno degli esempi più interessanti di socialità e senso…

5 motivi per cui Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

L’acquisizione di solide competenze linguistiche nella scuola primaria rappresenta un investimento cruciale per l’intero percorso formativo degli studenti. Numerose ricerche dimostrano come la capacità di leggere, comprendere e produrre testi complessi fin dai primi anni di scuola sia strettamente connessa al successo scolastico e professionale futuro. Secondo l’indagine PIRLS (Progress in International Reading Literacy Study), condotta ogni cinque anni dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) per…

Nell’immaginario collettivo i docenti che correggono i compiti in classe generano ancora una certa tristezza

docenti che correggono i compiti in classe

La valutazione è senza dubbio uno degli aspetti più complessi e dibattuti in ambito scolastico. Non si tratta soltanto della scelta fra giudizi sintetici e giudizi descrittivi, che ancora oggi tiene banco, o delle reazioni dei genitori di fronte ad un voto più basso rispetto alle aspettative. Al contrario, il punto fondamentale riguarda cosa realmente significa valutare il lavoro di uno studente. Valutare un tema, per esempio, è un processo…

7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Hai visto la novità?

X