La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Galimberti chiede di espellere i genitori dalle scuole perché sono troppo opprimenti nelle questioni didattiche dei figli

Secondo il filosofo Umberto Galimberti i genitori sarebbero eccessivamente presenti all’interno della vita scolastica dei propri figli. Creerebbero un sistema in cui essi fungono da mediatori tra studenti e insegnanti, privando i ragazzi dell’autonomia e i docenti del rispetto. Ed è per questo che vorrebbe espellere i genitori dalle scuole.

UN GRANDE OSTACOLO

Galimberti sostiene che questa invadenza da parte dei genitori rappresenti un grande ostacolo nella vita scolastica quotidiana esprimendosi in questo modo: “espellerei i genitori dalle scuole, a loro non interessa quasi mai della formazione dei loro figli, il loro scopo è la promozione del ragazzo a costo di fare un ricorso al Tar”.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Il filosofo quando parla di invadenza si riferisce soprattutto a quella dei genitori degli studenti delle scuole secondarie. Non è sbagliato, infatti, partecipare alla vita scolastica dei propri figli quando sono ancora piccoli e hanno bisogno anche del supporto genitoriale. Tuttavia una volta raggiunto un livello maggiore di indipendenza, questo dovrebbe verificarsi anche nell’ambiente scolastico.

Alle superiori i ragazzi vanno lasciati andare a scuola senza protezioni, lo scenario è diverso, devono imparare a vedere che cosa sanno fare senza protezione.” Una protezione eccessiva non rappresenterebbe alcun vantaggio nello studente, bensì un ostacolo nella sua maturazione. Afferma: “se la protezione è prolungata negli anni, come vedo, essa porta a quell’indolenza che vediamo in età adulta”.

LA LETTERATURA AIUTA A CRESCERE

Il filosofo vede con occhio critico anche l’alternanza scuola-lavoro. Secondo lui la scuola non dovrebbe essere un luogo in cui inserire il lavoro, bensì più ore di letteratura. Egli sostiene: “La letteratura è il luogo in cui impari cose come l’amore, la disperazione, la tragedia, l’ironia, il suicidio. E noi riempiamo le scuole di tecnologia digitale invece che di letteratura?”.

A detta di Galimberti la tecnologia rappresenterebbe un fattore negativo nell’apprendimento degli studenti e non permetterebbe loro di creare un vocabolario voluminoso. Ecco le sue parole a riguardo: “Oggi i ragazzi conoscono duecento parole, ma come si può formulare un pensiero se ti mancano le parole? Non si pensa o si pensa poco se non si hanno le parole.

UN’OCCASIONE SPRECATA

L’emergenza Covid-19 sarebbe stata l’occasione perfetta per abituare i ragazzi a quell’indipendenza e a quell’autonomia di cui necessitano per proseguire il proprio percorso di studi nel modo più corretto. Tuttavia i genitori hanno continuato a mantenere quella posizione di controllo e di sorveglianza eccessiva.

Lo scopo della scuola, secondo Galimberti, non sarebbe solo quello di istruire gli studenti, ma di insegnare loro l’educazione. Anche dal punto di vista emotivo e sentimentale. La scuola italiana, in questo, è molto indietro rispetto ad altre realtà e questo si ripercuote sull’intera cultura del paese. Basti pensare al fatto che sui treni i giovani degli altri paesi leggono i libri, mentre gli italiani giocano con lo smartphone.

E tu cosa ne pensi nell’affermazione di Galimberti di espellere i genitori dalle scuole? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie 

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Gli alunni plusdotati ci insegnano che la scuola non dovrebbe ostinarsi a proporre lezioni frontali per alunni “standard” che non esistono

alunni standard

Quando si sentono apprezzati, i bambini sono felici all’idea di imparare qualcosa e di condividere quello che ha imparato. Ciò è vero in particolar modo per gli alunni plusdotati, spesso non valorizzati da una scuola che fatica a offrire un’educazione adeguata. Ne ha parlato di recente la pedagogista e docente universitaria Anna Granata in un’intervista al giornale Fanpage . Secondo l’esperta, una scuola che usa lo stesso metodo per tutti…

Una preside a Repubblica: “I genitori sono fissati con i voti, ma non si chiedono se i figli abbiano davvero imparato. Contestano ogni insufficienza”

genitori sono fissati con i voti

Che la scuola fatichi a svolgere la propria funzione educativa non è certo un mistero. Da un lato, ci sono i rapporti sempre più complessi con i genitori che tendono a intervenire nella vita scolastica, spesso a sproposito. Dall’altro, c’è il rapporto degli studenti e delle famiglie con il voto, strumento necessario ma spesso criticato. Ne parla in un’intervista a Repubblica la preside Maria Grazia Lancellotti, che ritiene sia necessario…

La scuola di oggi è arretrata e anacronistica, si parla di istruzione 4.0 quando a stento arriviamo all’1.0

scuola di oggi è arretrata

L’Italia ha un sistema scolastico arretrato, ancora intrappolato nella rigida divisione tra materie scientifiche e materie umanistiche. Si tratta di una riflessione che Piergiorgio Odifreddi ha condiviso con l’Huffington Post nel corso di un’intervista. Secondo il matematico e divulgatore, è fondamentale rinnovare la scuola e riportarla alla sua funzione primaria: preparare gli strumenti al mondo reale. Proprio questo tema, oggi vivo più che mai, sarà al centro dell’intervento di Piergiorgio…

Fuori i genitori dalla scuola?

Fuori i genitori dalla scuola

La questione del rapporto fra genitori e scuola è oggi più importante che mai, e per diverse ragioni. Da un lato, infatti, sempre più spesso i genitori intervengono per criticare le decisioni degli insegnanti o della scuola stessa; dall’altro, i genitori tendono a trasformarsi in amici dei propri figli e a dare loro tutto ciò che desiderano, tranne un’educazione. In uno scenario così delicato, due visioni si contrappongono: c’è chi…

Accettare le diversità attraverso l’abbattimento degli stereotipi, Roberta Bruzzone si dedica agli insegnanti e diventa relatrice di Educability

roberta bruzzone

Nonostante gli enormi passi avanti fatti negli ultimi anni, ancora oggi gli stereotipi di genere condizionano tantissimi aspetti della nostra società. Lungi dall’essere la semplice imposizione di una categoria su un’altra, si tratta di idee interiorizzate da tutti, e che quindi necessitano di un lavoro profondo e consapevole per essere riconosciute e affrontate. A parlarne è la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone, che al tema di come abbattere gli…

A Modena una docente in pensione lascia libri sulle panchine dei parchi per regalarli ai passanti: “Saggi e romanzi devono circolare, come le idee”

libri sulle panchine

Si dice che quello dell’insegnante non sia un mestiere, quanto una vera e propria missione di vita. Molti docenti infatti continuano a svolgere un ruolo attivo nella formazione culturale dei giovani, anche dopo essere andati in pensione. C’è chi continua a insegnare, o chi regala la propria pensione agli alunni più bravi, o ancora chi ha deciso di donare i suoi libri a chiunque voglia leggerli. Quest’ultimo è il caso…

Il latino è una scienza, non meno della matematica o della biologia. Per lo scrittore Gardini “va esteso in tutte le scuole”

latino è una scienza

Da anni ormai c’è un dibattito sull’insegnamento del latino a scuola. Per alcuni è un residuo del passato, una materia priva di utilità nel mondo contemporaneo che dovrebbe cedere il passo a discipline più moderne. Per altri invece il latino è fondamentale per la formazione intellettuale degli studenti , al netto dei pregiudizi sul suo insegnamento. Fra questi ultimi spicca la posizione dello scrittore Nicola Gardini, secondo cui il latino…

D’Avenia, Bruzzone, Odifreddi: tutti i relatori con gli argomenti affrontanti di Educability 2024

relatori educability 2024

La nuova edizione di EducAbility, che si terrà in tre città italiane nel mese di novembre 2024, vedrà la partecipazione di diversi relatori con prospettive differenti ma un obiettivo unico: discutere di didattica e gestione della classe tra inclusione e valorizzazione delle differenze. Dedicato a docenti e dirigenti scolastici, EducAbility 2024 costituisce il luogo ideale per migliorare la comprensione delle life skills e quindi l’insegnamento a scuola delle competenze non…

Le nuove linee guida per l’Educazione Civica 2024: “Patriottismo, cultura del dovere e impresa privata”

educazione civica 2024

L’anno scolastico 2024/2025 vedrà una novità per quanto riguarda l’insegnamento dell’educazione civica, con le nuove linee guida pubblicate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Si tratta di una serie di indicazioni che riguardano la figura della persona e il concetto di patria, il contrasto alle mafie e la crescita economica, il benessere individuale e l’attenzione alla salute. Le nuove linee guida sostituiscono quelle precedenti e definiscono nuovi traguardi di apprendimento…

6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno

un libro all'anno

Fanno discutere i risultati dell’indagine ISTAT Noi Italia 2023 , in particolare quelli che riguardano il rapporto fra gli italiani e la lettura. Nel 2022 infatti, la percentuale di italiani che hanno letto almeno un libro nel tempo libero è diminuita ancora rispetto ai livelli, già bassi, degli anni precedenti. In Italia si legge poco, anche considerando i giovani, e si delinea una nuova divisione fra nord e sud. Guardiamo…

great

Hai visto la novità?

X

invalsi 2025