Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

L’importanza delle emozioni nell’apprendimento di uno studente

In che modo le emozioni influenzano le capacità di apprendimento negli studenti? Per molti anni, la relazione tra stato umorale di un individuo e la sua prestazione scolastica è stata spesso ignorata, ma questa tendenza, specialmente in tempi recenti, è diminuita drasticamente in seguito a ricerche di natura pedagogica e psicologica che, in realtà, ne hanno confermato l’importanza.

Si può dire, in poche parole, che un individuo dalla competenza emotiva e sociale più sviluppata è anche possessore di una capacità di apprendimento nettamente migliore rispetto a quella dei suoi pari con competenze emotive e sociali meno sviluppate.

Per poter spiegare questa affermazione è necessario andare con ordine.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Il concetto di “emozione” possiede diverse definizioni, ma in generale si può definire come “uno stato (una persona arrabbiata è in stato di collera), come processo (dinamica complessa di interazione tra cognizione, fisiologia e eventi sociali) ed infine come indiretta fonte di conoscenza (indiretta, in quanto non richiede informazioni)”.

In ambito interpersonale, le nostre emozioni caratterizzano quella che è chiamata competenza emotiva e sociale, poiché esse sono i mezzi attraverso le quali siamo in grado di gestire le relazioni sociali. I bambini iniziano a controllare le proprie emozioni già in età prescolare, quando diventano in grado di discernere le proprie emozioni da quelle degli altri, di parlarne in modo scorrevole e di direzionarle a seconda dell’obiettivo che vogliono raggiungere.

LEGGI ANCHE: Empatia, pazienza e senso dell’umorismo: le tre qualità che ogni insegnante dovrebbe avere

In generale, un bambino che a scuola non fa fatica a instaurare e mantenere rapporti sociali con compagni ed insegnanti, percepisce più emozioni positive rispetto ad un suo pari che, dall’altra parte, ha seri problemi ad integrarsi. Il secondo risulterà, nel lungo periodo, più propenso del primo ad avere serie difficoltà scolastiche, oltre che a cadere in comportamenti nocivi come la delinquenza o l’abuso di sostanze dannose (fonte link esterno).

L’apprendimento è definito come “un processo mediante il quale si acquisiscono nuove conoscenze ed in cui confluiscono diversi aspetti: strategie cognitive personali, stili di apprendimento, esperienze individuali e collettive, fenomeni dell’ambiente circostante, informazioni e stimoli provenienti dalla realtà esterna, modelli, etc.”

Secondo questa definizione, quindi, è chiaro che l’apprendimento sia direttamente influenzato dalle emozioni che l’individuo prova nel corso della vita. Questo perché apprendere significa essere in grado di elaborare pensieri, e questa abilità deriva anche da come si è vissuti fino ad allora, dalle decisioni che si sono prese, dalla percezione degli eventi e delle relazioni circostanti.

Inserto del corso di inglese della primaria GREAT!

Ciò significa che stati di ansia, depressione, rabbia o frustrazione possono avere serie conseguenze sul processo di apprendimento, creando disadattamento.

È stato infatti dimostrato che la disfunzione della memoria del lavoro, ovvero la memoria che sfrutta l’utilizzo dell’informazione ricevuta nel qui ed ora, può essere dovuta anche ad esperienze negative come traumi, disagi, emotivi, inibizioni, tendenze alla depressione infantile, iperattività secondaria etc., in modo similare a quanto fanno i disturbi neuropsicologici; tutti questi fattori, potenzialmente, possono fungere da base per la formazione di disturbi come il DAA (disturbo di apprendimento aspecifico) e DSA (disturbo di apprendimento specifico).

E tu cosa ne pensi delle emozioni nel percorso di apprendimento scolastico? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


L’annuncio di Valditara: in arrivo nuove regole su come i docenti dovranno comportarsi sui social. Richiesta sobrietà e autorevolezza

comportarsi sui social

Da diversi anni ormai i social media sono diventati uno degli strumenti più utilizzati dalle persone, e ciò è valido in particolare anche all’interno del contesto scolastico. Conosciamo tutti l’impatto che il web ha oggi su tantissimi studenti e genitori, per non parlare del numero sempre crescente di insegnanti influencer. E proprio sulla presenza online degli insegnanti, influencer o meno, si è concentrata l’attenzione di Giuseppe Valditara. Secondo il ministro…

Le penna rossa “urla” l’errore mentre quella verde è più gentile. Ma è davvero così?

penna rossa

Da sempre la penna rossa è associata, in ambito scolastico, alle correzioni dell’insegnante. Che sia su un compito in classe o su un esercizio, è il segno inconfondibile di errori o dimenticanze da parte degli studenti. Eppure, da diverso tempo ormai anche questo (vecchio) pilastro della scuola sta cambiando. Sempre più insegnanti infatti scelgono di usare una penna verde per le loro correzioni e non più una rossa, con un…

Lanciata una petizione per tenere le scuole aperte anche a giugno e luglio ma con pause più lunghe durante l’anno scolastico

pause più lunghe durante l’anno scolastico

In Italia si va a scuola da inizio settembre a inizio giugno, con date che possono variare da regione a regione per ragioni climatiche e sociali. Si tratta di un’organizzazione dell’anno scolastico che ormai è in vigore da tantissimo tempo, e che in molti stanno pensando di cambiare. Dopo il caso dell’Emilia Romagna, in cui la giunta regionale ha proposto una simile modifica al calendario, adesso arriva anche una petizione…

Docenti, insegnanti di sostegno e ricercatori italiani sono forse le persone più maltrattate d’Italia, il professore è visto solo come un nemico

persone più maltrattate d’Italia

“Oggi professori, insegnanti di sostegno e ricercatori sono forse le persone più maltrattate d’Italia”. Queste sono le parole, senza mezzi termini, di Arianna Porcelli Safonov in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera , in cui parla del senso dell’istruzione oggi. Benché le contraddizioni del sistema scolastico italiano siano sotto gli occhi di tutti, l’attrice porta all’attenzione una questione fondamentale. Oggi infatti i bambini vengono visti come essere perfetti e intoccabili,…

Chi scrive a mano pensa meglio, la scrittura a mano è un superpotere per imparare. Lo dimostra uno studio norvegese

Chi scrive a mano pensa meglio

Con il recente aggiornamento delle indicazioni nazionali per il primo ciclo, torna in auge il dibattito sull’importanza del corsivo e, in generale, della scrittura a mano. Si tratta infatti di un’attività la cui importanza è passata in secondo piano, in un’epoca come la nostra, ma che nondimeno risulta fondamentale nel processo di sviluppo dei ragazzi, e non solo. Lo confermano le tante testimonianze di esperti e diversi studi, secondo cui…

ChatGpt ci rende davvero stupidi? La risposta ufficiale arriva da uno studio del MIT

chatgpt ci rende stupidi

L’intelligenza artificiale è oggi parte integrante della nostra vita quotidiana, che sia utile per lavoro, svago o anche come aiuto nei compiti scolastici. Si tratta di uno strumento dalle grandi potenzialità il cui uso va regolato, soprattutto in ambito educativo. Meno spesso si parla invece degli effetti che l’uso dell’intelligenza artificiale può avere sull’attività cerebrale. A farlo è un recente studio del Media Lab del MIT , secondo cui l’uso…

Crepet: “Da quando abbiamo smesso di bocciare, la scuola ha perso autorevolezza. Si può invertire la rotta solo attraverso il merito”

abbiamo smesso di bocciare

La scuola di oggi non sa più formare le nuove generazioni: ha perso autorevolezza e manca di figure adulte capaci di guidare davvero i ragazzi. Questo in breve il duro giudizio di Paolo Crepet sul sistema scolastico italiano, dato in diverse interviste e interventi recenti. Ma non è tutto qui. Secondo il sociologo, infatti, è l’intero modello educativo ad attraversare una fase di profonda crisi, dalla scuola agli studenti, da…

Ora è ufficiale: smartphone vietati alle superiori, Valditara firma la circolare. «È per il benessere degli studenti»

smartphone vietati alle superiori

Dal prossimo anno scolastico, anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dovranno lasciare lo smartphone nello zaino. Come già annunciato in TV, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti firmato la circolare che vieta l’uso del telefono anche nel secondo ciclo. Anche per scopi didattici. La stretta è giustificata, sostiene Giuseppe Valditara, dalla necessità di tutelare l’apprendimento e il benessere degli studenti. Ma, nonostante le molte voci…

Troppi ricorsi contro le pagelle, per l’esperto i genitori sono rimasti immaturi e si comportano da “adultescenti”

Troppi ricorsi contro le pagelle

A nessuno piace ricevere una pagella con voti troppo bassi, soprattutto se inferiori alle aspettative. Rispetto a poco tempo fa, tuttavia, è cambiato il modo in cui essi vengono recepiti dalle famiglie: non più come incentivo a migliorare, ma come un torto a cui porre rimedio. E così, come riporta Il Messaggero , negli ultimi anni sono aumentati i ricorsi contro le pagelle da parte dei genitori, e non è…

La scuola primaria mantiene una parvenza di educazione, poi dalle medie in poi è un disastro

dalle medie in poi è un disastro

Umberto Galimberti non è certo nuovo a opinioni divisive, soprattutto relative al mondo della scuola. Se spesso il filosofo si è concentrato sul declino degli insegnanti, troppo interessati alle nuove tecnologie o troppo innamorati dello stipendio, adesso è il turno dei genitori e del loro ruolo. Durante un recente intervento , infatti, Galimberti ha avuto modo di analizzare la crisi della scuola a partire dal fallimento della famiglia. Con alcune…

Hai visto la novità?

X