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Stop ai cellulari in classe, per il Ministro è opportuno evitare l’utilizzo anche per scopo didattico

Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato una decisione che sta già suscitando dibattiti e polemiche: l’ulteriore stretta sull’uso dei cellulari nelle scuole italiane. Questa iniziativa si aggiunge alla crociata già avviata dal ministro fin dall’inizio del suo mandato, con l’obiettivo di ridurre le distrazioni e preservare l’autorità del corpo docente.

Fin dall’insediamento, avvenuto a dicembre 2022, il Ministro Valditara ha adottato una serie di misure per limitare l’utilizzo dei dispositivi digitali durante le lezioni, salvo che per scopi didattici.

La nuova stretta riguarderà anche le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, vietando completamente l’uso dei cellulari persino a fini formativi. Inoltre, sarà consentito l’utilizzo del tablet nelle scuole primarie solo per scopo didattico.

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Nelle nuove ‘Linee guida sulla educazione alla cittadinanza’ di prossima pubblicazione, in coerenza con quanto sta emergendo da diversi studi anche internazionali, è sconsigliato l’utilizzo anche a fini didattici dello smartphone dalle scuole d’infanzia alle scuole secondarie di primo grado. Per le scuole primarie è raccomandato invece l’utilizzo del tablet esclusivamente per finalità didattiche e inclusive

NOTA STAMPA MIM DEL 22/02/2024

In un’intervista rilasciata al Foglio, il Ministro Valditara ha spiegato che l’uso dei cellulari e dei tablet può essere fonte di distrazione durante le lezioni e può compromettere il rapporto tra studenti e docenti, arrivando perfino all’aggressione del personale scolastico. Pertanto, la priorità deve essere la difesa del corpo docente e il mantenimento dell’autorità all’interno delle aule.

Questa nuova direttiva si inserisce in continuità con le precedenti misure adottate dal Ministero dell’Istruzione. Già a dicembre 2022, una circolare aveva ribadito il divieto di utilizzare i cellulari durante le lezioni, definendoli “un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti”. Era consentito l’uso dei dispositivi digitali per finalità didattiche, previa autorizzazione del docente e in conformità con i regolamenti di istituto.

La decisione del Ministro Valditara viene presa anche alla luce delle restrizioni adottate da altri paesi europei, come l’Olanda, che hanno vietato l’uso di tablet e cellulari nelle scuole. Inoltre, il Ministro ha sottolineato che l’uso esclusivo del tablet per scopi didattici, consentito solo nella scuola primaria, deve avvenire sotto la supervisione dell’insegnante, al fine di garantire un’appropriata gestione della tecnologia all’interno dell’ambiente scolastico.

L’interesse delle studentesse e degli studenti, che noi dobbiamo tutelare, è stare in classe per imparare. Distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni in modo proficuo ed è inoltre una mancanza di rispetto verso la figura del docente, a cui è prioritario restituire autorevolezza

Giuseppe Valditara

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La nuova stretta sull’uso dei dispositivi digitali nelle scuole italiane mira a promuovere un ambiente di apprendimento più concentrato e a preservare l’autorità del corpo docente. Tuttavia, resta aperto il dibattito su come trovare un equilibrio tra l’integrazione della tecnologia e il mantenimento di un ambiente di apprendimento efficace e rispettoso, anche in chiave di didattica inclusiva e di sviluppo della competenza digitale, troppo spesso screditata.

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