La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Non ci sono vincitori se gli studenti sono in competizione fra loro

Le classi in cui c’è collaborazione tra bambini e il clima è sereno si vedono subito. Sono le classi in cui non si compete per i voti e non si cerca di apparire migliori degli altri agli occhi degli insegnanti, in cui non si fa la spia e non si diventa poliziotti dei comportamenti dei compagni, perché si è già consapevoli che il ruolo di sorveglianza è dell’insegnante. Se gli studenti sono in competizione non ci sarà nessun vincitore alla fine dell’anno.

Quando non c’è competizione, se un compagno prende un brutto voto o viene rimproverato, gli altri sono sinceramente dispiaciuti.

Sembra un miracolo, ma le classi così esistono.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Sono le classi in cui gli insegnanti hanno costruito il gruppo e hanno fondato le basi del proprio lavoro sul benessere. Non ci può essere un apprendimento armonico senza il benessere all’interno della classe. Il benessere parte dal gruppo. I bambini che stanno male in classe stanno male perché vivono il gruppo come un pericolo.

Pagina estratta dal corso del primo ciclo MERAVIGLIOSO

Purtroppo ho visto classi in cui i bambini e i ragazzi erano esortati dagli insegnanti stessi a competere tra loro e ad avere come obiettivo l’attenzione degli insegnanti, a qualsiasi costo.

Le scene più dolorose a cui ho assistito, durante alcune supplenze, sono state vedere un bambino sgridato dall’insegnante e i compagni che mettevano il loro carico aggiungendo umiliazioni alla sgridata, oppure bambini che cercavano di primeggiare per compiacere gli insegnanti, disposti a tutto, anche e soprattutto a competere con i compagni.

In una classe non si dovrebbe insegnare a primeggiare ma a collaborare. Se i bambini portano “da casa” comportamenti competitivi o l’intenzione di prevaricare gli altri, ovviamente non si può cambiare la famiglia di origine: si può però insegnare che la classe ha delle regole ben precise che non sempre sono le stesse della propria famiglia.

In classe i conflitti si risolvono comunicando e ci si dispiace per un compagno che viene rimproverato o al quale va male un compito. Ci si dispiace perché viene insegnato che una sgridata o un brutto voto possono capitare veramente a tutti e noi non vorremmo che gli altri ridessero o mettessero il carico su un nostro fallimento.

È necessario scoraggiare tutte le manifestazioni di superiorità in tutti gli ambiti, e far capire che fare sgridare i compagni non fa guadagnare il rispetto e l’amore dell’insegnante.

Cerchiamo di fare in modo che i voti non siano oggetto di discussione tra bambini, che non ci sia competizione tra loro o desiderio di sovrastare gli altri. Un insegnante empatico, a cui interessa la salute del gruppo classe prima ancora dei risultati didattici, preferisce che i bambini siano tutti alleati contro di lui e non gli uni contro gli altri. Anche se loro non lo sapranno mai.

La collaborazione tra bambini si può insegnare in tantissimi modi, ma limitarsi ad assegnare incarichi e far fare lavori di gruppo non è sufficiente: bisogna insegnare con le lodi e con l’esempio quali sono i comportamenti giusti. Osservarli durante momenti liberi, individuare piccoli e spontanei gesti di gentilezza e complimentarsi con loro.

Un gruppo classe felice e affiatato è il primo strumento educativo ed è davvero la base per tutto il resto. Bisogna costruirlo fin da subito e continuare a lavorarci nel corso degli anni, curarlo attraverso dialogo, esempio e rafforzamento.

E tu cosa ne pensi delle classi in cui gli studenti sono in competizione tra di loro? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Le parole emozionano e anche i miti più antichi possono aiutare i bambini a dare un nome alle emozioni che provano

parole per emozionare

Bisogna parlare ai ragazzi di cose che li riguardano direttamente. Solo così possiamo accendere in loro la voglia di imparare. A pensarlo è Cristina Dell’Acqua, docente e autrice, che quest’anno ha scritto la rubrica “Parole per emozionare”, portando nelle scuole primarie un modo nuovo di comunicare e trasmettere curiosità ai bambini: l’utilizzo dei miti per riflettere sulle emozioni. La sezione realizzata dall’autrice è parte integrante del volume Direzione Letture 4-5…

Riconoscersi cittadini e cittadine attraverso la storia e la geografia

storia e la geografia

Parlare di cittadinanza appare oggi molto attuale anche alla luce dei nuovi documenti programmatici per la nostra scuola. Ma la cittadinanza non è soltanto una questione legislativa o normativa; per le nostre alunne e i nostri alunni è soprattutto una questione affettiva, emotiva, personale e familiare. Se, quindi, dobbiamo tener conto che è necessario sostenere alunni e alunni nell’acquisizione della “pratica consapevole della cittadinanza”, come insegnanti dobbiamo operare in modo…

L’Italia ha il record europeo di ore passate sui compiti per casa

ore passate sui compiti per casa

I compiti per casa rappresentano una parte importante dell’impegno scolastico degli studenti italiani, oltre ad un argomento di discussione sempre attuale. Secondo Nicola Gratteri, per esempio, se un insegnante ne assegna pochi allora non vuole il bene dei propri alunni. Certo, ma quanti? Il nostro sistema scolastico è infatti caratterizzato da un primato piuttosto particolare in ambito europeo: in pratica, gli studenti italiani passano in media più ore a fare…

“Bocciate mia figlia in quinto superiore, è autistica e sta facendo progressi miracolosi”: l’appello di una madre diventa virale

bocciate mia figlia

La scuola italiana ha fatto molti passi avanti per l’inclusione degli studenti con disturbi dello spettro autistico. A volte si tratta di iniziative portate avanti da singoli docenti e dirigenti, educatori e famiglie. A volte, sono le stesse case editrici a proporre materiali e attività inclusive: è il caso del progetto #altuofiancoSostegno , nato in collaborazione con Il mondo di Diegosauro. Eppure, l’inclusione non è un processo lineare: spesso i…

Come organizzare l’accoglienza per il primo giorno di scuola nel “Parco dei Divertimenti” di Pepper

accoglienza di Pepper

Prima ancora di chiedere a bambine e bambini di trasferire le conoscenze apprese nella Scuola dell’Infanzia su un foglio, con la matita in mano, sarebbe opportuno far vivere momenti nei quali possano sperimentare alcune attività vivendole con il proprio corpo. Sono proposte caratterizzate dall’approccio laboratoriale di cui alunni e alunne hanno bisogno, soprattutto nella prima fase di esplorazione del nuovo ambiente. Ciò vi consentirà di osservarli/e anche al di fuori…

Agli studenti dico di non fare il liceo classico perché a scuola si deve studiare quello che serve non ciò che piace

studiare quello che serve

Che il liceo classico sia uno dei pilastri dell’educazione italiana non è certo un mistero. Dopo anni di cali finalmente le iscrizioni sono tornate a crescere e, in aggiunta, in molti lo ritengono un indirizzo fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli. Eppure non tutti sono d’accordo: l’imprenditore Alberto Forchielli, fondatore dell’associazione Drin Drin, ha un’idea piuttosto diversa dell’educazione. Nelle sue parole, la scuola deve concentrarsi sull’innovazione e sullo sviluppo…

L’insegnante porta il suo cane in classe e l’iniziativa si rivela un successo: “Alunni più attenti, voti più alti e più rispetto e collaborazione tra i compagni”

insegnante porta il suo cane in classe

In provincia di Rieti, nella scuola primaria di Cittaducale e Canetra, da mesi gli alunni seguono le lezioni di matematica insieme ad un’ospite speciale. Si tratta di Aida, il labrador delle docente, che quasi ogni giorno entra in classe, si siede al suo banco e partecipa alla vita di classe insieme ai suoi compagni umani. Il progetto innovativo sta dimostrando quanto la presenza di un cane in aula possa influenzare…

Insegnamento della storia nella scuola primaria, ecco i migliori metodi didattici

insegnamento della storia nella scuola primaria 2025

Esistono fondamentalmente due metodi per insegnare, e dunque imparare, la storia: il metodo tematico, cioè la presentazione di un tema, per esempio la necessità di procurarsi cibo oppure la scrittura, cercando di capire come si è sviluppato nel tempo, in una civiltà o in una popolazione ed il metodo cronologico, cioè la presentazione di fatti in successione, seguendo una sequenza lineare e ordinata, concatenando gli avvenimenti in una prospettiva di…

C’è una libreria che nei giorni di maltempo tiene gratuitamente gli alunni quando le scuole chiudono per allerta rossa

scuole chiudono per allerta rossa

Una libreria indipendente di Bologna è diventata per un giorno un rifugio pronto ad accogliere bambini e ragazzi rimasti a casa per via del maltempo. Con le scuole chiuse, la libreria Attraverso ha aperto le porte alle famiglie in difficoltà, offrendo uno spazio sicuro per i più piccoli. Lì, gli ospiti hanno potuto leggere, giocare e socializzare in quello che rappresenta uno degli esempi più interessanti di socialità e senso…

5 motivi per cui Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

L’acquisizione di solide competenze linguistiche nella scuola primaria rappresenta un investimento cruciale per l’intero percorso formativo degli studenti. Numerose ricerche dimostrano come la capacità di leggere, comprendere e produrre testi complessi fin dai primi anni di scuola sia strettamente connessa al successo scolastico e professionale futuro. Secondo l’indagine PIRLS (Progress in International Reading Literacy Study), condotta ogni cinque anni dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) per…

Hai visto la novità?

X