La rivista per la scuola e per la didattica
CORSIVO

Finlandia e Stati Uniti hanno detto addio al corsivo nella primaria, ma possiamo fare davvero a meno del suo insegnamento?

In un precedente articolo abbiamo già affrontato il tema del corsivo nella primaria, dibattendo su come e quando presentarlo agli alunni di prima. Non c’è stata una risposta univoca: c’è chi lo presenta in maniera graduale successivamente allo stampato e chi invece presenta tutti e 4 i caratteri nello stesso momento.

Con la diffusione di Internet, è sempre più difficile trovare dei documenti o delle pagine web scritti in corsivo, tanto che già da qualche anno si discute sull’abolizione dell’insegnamento del corsivo nelle scuole.

In Finlandia, questa svolta è avvenuta circa cinque anni fa, seguita dagli Stati Uniti. In Italia, invece, sembra che siamo ancora legati a questa elegante calligrafia. Tuttavia, sempre meno persone scrivono in corsivo, preferendo lo stampatello minuscolo, più comprensibile e facile da apprendere.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Ha fatto parecchio discutere, in tema di educazione e competenze in ambito internazionale, la recente dichiarazione della presidente Minna Harmanen della Finish National Board of Education link esterno

Minna Harmanen
in foto: Minna Harmanen

Gli studenti oggi non hanno tempo a sufficienza per imparare a scrivere in modo veloce in corsivo, per questo non pensiamo sia utile per loro. Poi non è facile da scrivere per i bambini e per i professori da leggere. Mentre la scrittura su computer è molto più chiara ed è qualcosa che il mondo del mercato richiede

LEGGI ANCHE: METODO GRADUALE O QUATTRO CARATTERI DA SUBITO, QUALE LA SOLUZIONE PIÙ EFFICACE PER GLI ALUNNI DI PRIMA

È GIUSTO ABOLIRE IL CORSIVO DALLA LINGUA SCRITTA?

È necessario imparare a scrivere in corsivo in un’epoca in cui si legge la lingua scritta su supporti digitali che utilizzano più che altro lo stampatello?

Imparare il corsivo, inoltre, sembra una tappa dura da raggiungere per i piccoli alunni della scuola primaria, quindi tra gli addetti ai lavori inizia a diffondersi l’idea di abolirlo.

C’è chi si oppone, in quanto ritiene il corsivo un elemento imprescindibile della nostra scrittura. Altri, invece, vogliono ritardare l’apprendimento del corsivo alla fine delle elementari.

IL CORSIVO SVILUPPA LE SINAPSI

La scrittura a mano è necessaria per lo sviluppo cognitivo. Questo per via della stretta relazione tra la mano, occhi e cervello: quando si scrive a mano si attivano sinapsi link esterno che favorirebbero anche la lettura, la memorizzazione, la comunicazione.

C’è differenza se si scrive in stampatello piuttosto che in corsivo? Ai cultori del corsivo dispiacerà sapere che, a livello cognitivo, non c’è differenza tra scrivere a mano in corsivo o in stampatello.

Tuttavia bisognerebbe considerare il corsivo come un insegnamento di valore. Scrivere in corsivo è un’abilità che da adulti diventa via via sempre più rara, ma anche preziosa. È un elemento della nostra storia e cultura che andrebbe custodito con gelosia, superando i dubbi sul suo effettivo valore in relazione all’evoluzione digitale.

E tu cosa ne pensi degli stati che hanno fatto a meno del corsivo nella primaria? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI

6 commenti su “Finlandia e Stati Uniti hanno detto addio al corsivo nella primaria, ma possiamo fare davvero a meno del suo insegnamento?”

  1. Il corsivo credo aiuti il bambino a conoscere l’eleganza di uno scritto, lo induce alla creatività utile per creare queste lettere artisticamente belle. Almeno all’inizio, gli fa impiegare tempo per comprendere come eseguire la forma di una lettera. Rosveglia il lato artistico del bambino, che in tal modo fin da subito può scoprire la sua “vena artistica” e proseguire in attività simili. E poi l’area digitale non è tutto nella vita, lo dico io che sono nata con i computer. C’è infatti un mondo di vita alternativa a quella digitale: attività, eventi, corsi, feste ecc… per cui il corsivo lo si ritrova. Per dire: gli inviti a matrimoni/feste molto spesso sono scritti in corsivo per dare eleganza al messaggio. Anche molti professionisti scrivono in corsivo ad es. in prescrizioni o consulenze mediche/infermieristiche. Perché privare i bambini della possibilità di capire queste e tante altre cose, tra l’altro senza il loro consenso e senza aver chiesto il loro parere? Loro ritengono così complesso l’apprendimento del corsivo, oppure è un attivita per loro interessante, originale e divertente?

  2. Ma non sono convinto da chi dice che i bambininon hanno tempo di imparare il corsivo. E una balla immane. I bambini devono avere il tempo, serve anch al loro cervello per sviluppare uno stile proprio. E poi non sono d’accordo che si debba fare sempre quelle che le aziende richiedono. La formazione deve essere indipendente all’inizio dalle mode del momento.

  3. Lo stavo per dire io, ma lo hai spiegato meglio di come avrei fatto io. Complimenti. Voglio solo aggiungere che il corsivo è il padre dell’arte. Chi ben scrive in corsivo sarà un bravo disegnatore.

  4. Il corsivo è importantissimo rappresenta la nostra personalità, oltre a far sviluppare una zona del cervello che diversamente non sviluppa, io ABOLIREI lo stampato maiuscolo e minuscolo assolutamente destrutturato come scrittura fa staccare la penna dal foglio in continuazione e non Da capacità di collegare le lettere e di conseguenza i pensieri … io sono una grafologa e lavoro con bambini DSA vi assicuro che scrivere in corsivo è una capacità che aiuta il bambino a livello didattico ed emozionale
    Dott.ssa Anna Zaccaria

    • Sono assolutamente d’accordo.
      Lavoro da trent’anni alla scuola primaria e dunque ho conosciuto molti bambini. Anche con i bambini con DSA e con gli stranieri, assai numerosi nella mia scuola, inizio da subito con il corsivo e vi assicuro che non esiste questa grande difficoltà d’apprendimento. L’importante è scegliere solo quel carattere e non fare confusione nella loro testa.
      Una volta appreso si può passare allo stampato minuscolo come lettura e vi assicuro che diventa tutto più semplice. La confusione nasce dal fatto che invece di iniziare con il corsivo la gran parte dei docenti mescola tutti i caratteri.
      Abolire il corsivo è come abolire una parte della nostra anima.

  5. I primi caratteri che ho imparato a scrivere sono stati lo stampatello maiuscolo e lo stampatello minuscolo. L’alfabeto corsivo me l’hanno insegnato in 3ª elementare. Poi, proprio alla fine di quell’anno, ho cambiato scuola e, sebbene i miei nuovi compagni scrivessero già correntemente in corsivo, io ho proseguito a usare lo stampatello minuscolo, come faccio ancora oggi. In conclusione: il corsivo lo conosco, ma l’ho sempre trovato scomodo e di conseguenza l’ho abbandonato (come peraltro tante altre nozioni scolastiche).

I commenti sono chiusi.


7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Ma quindi, geometria in classe prima alla primaria si può fare, sì o no?

geometria in classe prima

La geometria è una di quelle parole che, quando si affaccia tra i banchi della prima primaria, genera subito qualche dubbio. “Ma si fa geometria in prima?”, ci si chiede spesso. Altre volte il dubbio si ripresenta, a distanza di tempo, con un altro volto: “Ma quando si comincia, davvero, con la geometria?” La verità è che la geometria non ha un punto di partenza ufficiale. Non comincia con una…

Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Hai visto la novità?

X