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LATINO

Abolire il latino a scuola? Macché, insegnarlo di più e meglio

Per alcuni è la materia più odiata o addirittura inutile, ma studiare latino resta fondamentale nelle classi scolastiche italiane. Andiamo a vedere in questo articolo perché pensiamo che lo studio del latino a scuola non debba essere cancellato dalle secondarie di secondo grado italiane.

AIUTA A CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ

La lingua latina è alla base di una quantità innumerevole di aspetti nella nostra vita quotidiana. Studiare latino, per questo motivo, può dare agli studenti il modo di vedere le cose da una nuova prospettiva e comprenderle meglio.

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SVILUPPA LA LOGICA

Studiare una lingua antica, che si basa su meccanismi differenti dalle lingue moderne a cui siamo abituati, come l’italiano o l’inglese, è un ottimo modo per metterci alla prova. Lo studio delle regole e la loro messa in pratica in occasione dello svolgimento delle versioni latine ci aiuta a sviluppare la logica. Un altro buon motivo per cui continuare a studiare latino nelle scuole.

UN SALTO ALLE NOSTRE RADICI

Se ci pensiamo, il latino è la lingua da cui l’italiano si è sviluppato, perciò studiarlo ci permette di conoscere le nostre radici link esterno. Permette di comprendere ciò che accomuna l’uomo moderno con quello antico e di avere un’idea più dettagliata del periodo storico in cui il latino costituiva la lingua standard di comunicazione.

ARRICCHISCE IL LINGUAGGIO

La maggior parte dei termini italiani è di derivazione latina. Studiare la terminologia latina permette di arricchire il nostro vocabolario attraverso l’utilizzo di parole meno popolari al giorno d’oggi ma ugualmente efficaci rispetto ai sinonimi più moderni, magari di derivazione anglosassone.

PERMETTE DI CONOSCERE I GRANDI AUTORI LATINI

I grandi autori del passato hanno ancora molto da insegnarci link esterno. Studiare latino ci permette di scoprire una quantità infinita di storie e racconti saggi che possono avere riscontri positivi anche nella vita moderna. Si tratta di una materia che, nonostante sia rappresentata da una lingua differente dall’italiano, ha più aspetti in comune con lo studio della storia che con lo studio dell’inglese, per fare un esempio.

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