La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

La prof tiktoker: “Il linguaggio semplificato dei cartoni e dei reels ha causato difficoltà a molti ragazzi nel capire le domande”

In un’Italia in cui ancora il 70% degli insegnanti fa ricorso alla lezione frontale, c’è anche chi sperimenta metodi alternativi. Fra questo risulta senza dubbio interessante l’esempio di Claudia Fumagalli, docente di lettere in un istituto comprensivo della provincia di Lecco, nonché insegnante famosa su TikTok.

Come riporta una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera link esterno, edizione di Milano, Fumagalli usa i film e i giochi di gruppo per insegnare la grammatica e la geografia. Alla base del suo metodo, una nuova consapevolezza sui tempi moderni: gli studenti vanno prima interessati, altrimenti non impareranno nulla.

Catturare l’interesse

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Nell’intervista al Corriere, Claudia Fumagalli si mostra consapevole del cambiamento generazionale dei ragazzi. Se fino a dieci o quindici anni fa erano più concentrati a scuola, adesso diventa necessario catturare il loro interesse, e soltanto in seguito procedere con l’insegnamento.

Per far fronte a questa nuova realtà, la docente ha iniziato a utilizzare i film nel corso della didattica, ma in modo piuttosto innovativo. Queste le sue parole:

Il cinema l’ho sempre usato perché quando dici agli alunni che guarderanno un film, prima ancora di sapere qual è, esultano di gioia. Quindi, con il film li catturi e poi li porti dove vuoi: nel mio caso, ad affrontare la grammatica, a scrivere un testo.

In un contesto in cui i giovani scrivono poco, sia a mano che in generale, le novità apportate da Fumagalli funzionano. Una breve scena può quindi diventare spunto per un testo descrittivo, un dialogo una base per un ripasso dei verbi, un film d’azione utile per familiarizzare con la geografia, e così via. Ogni attività porta competenze e arricchisce sia il lessico sia le capacità degli studenti ma, soprattutto, non li annoia.

Un lessico impoverito

Gli sforzi di Claudia Fumagalli sono la risposta ad un lessico sempre più impoverito, ad una ridotta capacità di scrivere, ad una scarsa capacità di esprimersi da parte degli studenti. Ma quali sono le ragioni di questo cambiamento? Continua la docente:

Nel mondo in cui viviamo oggi tutto è breve: i cartoni animati durano pochi minuti e prevedono dialoghi banali. Le canzoni dei rapper e dei trapper usano parole facili e ricorrenti. E i ragazzi anche su YouTube guardano più spesso gli “shorts”, gli “highlights” (i riassunti) piuttosto che le puntate intere di qualsiasi cosa gli interessi.

Si tratta di una tendenza sempre più diffusa che rende più difficile insegnare ai ragazzi. Gli studenti hanno serie difficoltà ad affrontare l’apprendimento e la scrittura, per esempio dei temi di italiano: di conseguenza, per Fumagalli diventa fondamentale adottare un nuovo metodo didattico.

La questione torna ad una scuola che, da lenta e noiosa, deve avvicinarsi di più ai ragazzi e ai loro ritmi, magari sacrificando la lezione frontale per stimolare la loro curiosità.

Come rinnovare la scuola

Claudia Fumagalli è piuttosto chiara sul percorso che la scuola dovrebbe seguire per rinnovarsi e tornare a parlare ai suoi studenti. Meno lezioni frontali e più inventiva, certo, ma anche meno compiti per casa che invece vanno preparati con l’obiettivo di stimolare la mente dei ragazzi. Meno quantità e più qualità, per così dire. E per quanto riguarda i voti, così osteggiati da alcuni, invece:

Servono eccome, perché valutano la “prestazione”, non la persona. La scuola senza voti non ha senso, così come una partita di calcio senza punteggio non piacerebbe a nessuno: prima o poi i giovani dovranno cimentarsi con i voti nella loro vita. Ma le valutazioni vanno sempre accompagnate con la motivazione.

Il segreto per mantenere attenti gli studenti sembra quindi essere un particolare equilibrio fra innovazione e tradizione che già tanti hanno tentato di raggiungere, spesso senza successo. Un compromesso che passa anche da TikTok, il social oggi più immediato, in cui Fumagalli conta oltre 100 mila follower per i suoi video.

Da questo punto di vista, le nuove tecnologie non vengono trattate come la soluzione a tutti i mali della scuola. Al contrario, la modernità viene messa al servizio della didattica, come uno strumento che permette di svolgere al meglio il proprio lavoro. E aiutare gli studenti a farsi strada nel mondo.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Insegnamento della storia nella scuola primaria, ecco i migliori metodi didattici

insegnamento della storia nella scuola primaria 2025

Esistono fondamentalmente due metodi per insegnare, e dunque imparare, la storia: il metodo tematico, cioè la presentazione di un tema, per esempio la necessità di procurarsi cibo oppure la scrittura, cercando di capire come si è sviluppato nel tempo, in una civiltà o in una popolazione ed il metodo cronologico, cioè la presentazione di fatti in successione, seguendo una sequenza lineare e ordinata, concatenando gli avvenimenti in una prospettiva di…

C’è una libreria che nei giorni di maltempo tiene gratuitamente gli alunni quando le scuole chiudono per allerta rossa

scuole chiudono per allerta rossa

Una libreria indipendente di Bologna è diventata per un giorno un rifugio pronto ad accogliere bambini e ragazzi rimasti a casa per via del maltempo. Con le scuole chiuse, la libreria Attraverso ha aperto le porte alle famiglie in difficoltà, offrendo uno spazio sicuro per i più piccoli. Lì, gli ospiti hanno potuto leggere, giocare e socializzare in quello che rappresenta uno degli esempi più interessanti di socialità e senso…

5 motivi per cui Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

L’acquisizione di solide competenze linguistiche nella scuola primaria rappresenta un investimento cruciale per l’intero percorso formativo degli studenti. Numerose ricerche dimostrano come la capacità di leggere, comprendere e produrre testi complessi fin dai primi anni di scuola sia strettamente connessa al successo scolastico e professionale futuro. Secondo l’indagine PIRLS (Progress in International Reading Literacy Study), condotta ogni cinque anni dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) per…

Nell’immaginario collettivo i docenti che correggono i compiti in classe generano ancora una certa tristezza

docenti che correggono i compiti in classe

La valutazione è senza dubbio uno degli aspetti più complessi e dibattuti in ambito scolastico. Non si tratta soltanto della scelta fra giudizi sintetici e giudizi descrittivi, che ancora oggi tiene banco, o delle reazioni dei genitori di fronte ad un voto più basso rispetto alle aspettative. Al contrario, il punto fondamentale riguarda cosa realmente significa valutare il lavoro di uno studente. Valutare un tema, per esempio, è un processo…

7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Hai visto la novità?

X