Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
MATEMATICA

Uno studio rivela che se odi la matematica, molto probabilmente lo faranno anche i tuoi figli

Il rapporto fra gli studenti e la matematica non è sempre idilliaco: molti bambini e ragazzi faticano ad affrontare questa materia, e spesso il problema non è legato soltanto alla sua complessità. Per esempio, un recente studio ha cercato di comprendere il legame fra uno stile di vita sano e i buoni risultati in matematica.

Di diverso avviso è invece una ricerca pubblicata link esterno sul Journal of Experimental Child Psychology, secondo cui esiste un rapporto fra le preoccupazioni dei genitori legate alla matematica e le difficoltà dei figli nella materia. Vediamo com’è possibile, e cosa vuol dire.

Lo studio

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Realizzata da un team di ricercatori italiani e britannici, la ricerca analizza l’impatto che l’ansia matematica dei genitori ha sull’apprendimento dei figli. Nonché sui loro risultati nella materia.

Per cinque anni, gli studiosi hanno seguito un campione di circa 130 bambini italiani, monitorando lo sviluppo delle loro abilità matematiche nel passaggio dai tre anni di età agli otto anni. Particolare importanza hanno avuto anche i livelli di ansia espressa dai genitori, come confermato dai risultati.

In effetti, l’analisi ha rivelato che non esiste una trasmissione diretta dell’ansia matematica dai genitori ai figli. Detto in altre parole: non esiste la certezza  che gli atteggiamenti dei genitori possano influenzare l’apprendimento dei figli in matematica.

Basta questo quindi?

Non proprio, perché i ricercatori hanno scoperto una correlazione significativa fra le emozioni negative espresse dai genitori legate alla matematica e il rendimento scolastico dei bambini. In particolare, i figli delle persone che manifestavano ansia, paura o frustrazione verso la matematica avevano voti inferiori rispetto ai coetanei i cui genitori avevano un atteggiamento più sereno.

Le conseguenze

La differenza di rendimento, sostengono i ricercatori, non si attenua neanche con la crescita dei bambini. Le difficoltà nell’acquisizione di competenze matematiche hanno infatti ripercussioni a lungo termine tanto sulle prestazioni a scuola quanto sul benessere psicologico.

Da questo punto di vista, la matematica non è soltanto una materia scolastica, ma uno strumento fondamentale nella vita quotidiana. Che sia per il calcolo delle spese o per la gestione del tempo, per la comprensione dei concetti logici o per i suoi utilizzi più avanzati, la matematica è necessaria nella vita.

Se quindi un rapporto conflittuale con la materia può rappresentare un problema serio sia nelle prime fasi di crescita sia dopo, diventa importantissimo costruire un rapporto positivo con la matematica sin dalla prima infanzia. E nessuno sforzo in tal senso, per esempio a scuola, può prescindere dal ruolo dei genitori.

LEGGI ANCHE
Se non fate silenzio, facciamo matematica

superare l’ansia matematica

Come dicevamo, la scuola gioca un ruolo fondamentale nell’aiutare i bambini a superare l’ansia legata alla matematica, ma questo percorso non può prescindere dalla collaborazione attiva dei genitori. La matematica, come mostrato nel sussidiario DIREZIONE discipline link esterno, non è solo una materia scolastica che si studia sui libri, ma è una scienza che ci aiuta a comprendere e rappresentare la realtà che ci circonda, basandosi su un approccio deduttivo con spiegazioni chiare, esercizi progressivi e box di Intelligenza Visiva. Ogni giorno, infatti, facciamo esperienza della matematica, anche senza rendercene conto, sia nei giochi, nei videogiochi, nell’uso del computer, che nelle azioni più semplici, come misurare il peso dei dolci in una pasticceria o calcolare i soldi da pagare alla cassa. L’idea che la matematica non sia qualcosa di lontano dalla nostra quotidianità è fondamentale, e questo può aiutare i bambini a sentirsi più motivati a impararla.

DIREZIONE DISCIPLINE

Un sussidiario innovativo che guida gli alunni di quarta e quinta primaria nello studio delle discipline con metodo, logica e inclusività.

La collaborazione tra scuola e famiglia è essenziale per far capire ai bambini che la matematica non è solo una serie di numeri e formule, ma uno strumento utile e naturale per risolvere i problemi della vita di ogni giorno. Per esempio, i genitori possono accompagnare i figli in attività quotidiane dove la matematica è in gioco, come misurare il tempo, calcolare distanze, o osservare le forme e le grandezze degli oggetti che li circondano. Questo approccio pratico, insieme alla riflessione sulle situazioni e alla strategia per risolverle, può rendere la matematica meno astratta e più facilmente comprensibile. In questo modo, il bambino non solo impara la matematica, ma comincia a riconoscere l’importanza di questa scienza nella sua vita quotidiana.

Per supportare ancora meglio l’apprendimento della matematica, i genitori potrebbero:

  • evitare di esprimere frustrazione o negatività nei confronti della matematica, come frasi tipo “è troppo difficile” o “non ci capisco nulla”. Questi commenti potrebbero influenzare la percezione che i bambini hanno della materia.
  • creare un ambiente che stimoli la curiosità, proponendo giochi matematici, sfide o attività pratiche che rendano l’apprendimento divertente e coinvolgente.
  • dimostrare pazienza e interesse anche quando i bambini incontrano difficoltà, in modo che comprendano che la matematica è una materia che può essere affrontata con impegno e costanza.

Per fare ciò, i genitori possono ricorrere a risorse educative moderne come app per smartphone, giochi didattici, corsi online e così via, tutti strumenti fondamentali per migliorare il rapporto dei figli con la matematica. Focalizzato su questo punto, lo studio dei ricercatori britannici e italiani non aiuta soltanto a comprendere dove possa originarsi l’ansia matematica dei bambini.

In aggiunta, indica una strada da seguire che permetta di ritrovare un atteggiamento positivo verso la materia, dai genitori ai figli.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Un post su facebook: “L’insegnante non è più fonte di sapere ma esecutore materiale di precise richieste”

fonte di sapere

Che negli ultimi anni la figura dell’insegnante sia cambiata in modo radicale, e non sempre in meglio, non è certo un mistero. A confermarlo sono spesso le parole di docenti come Salvo Amato, molto seguito sui social per lo sguardo critico sul mondo della scuola. Secondo l’insegnante, oggi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio declino del ruolo dell’insegnante. Lungi dal costituire una fonte di sapere, si limita…

Sono considerati “gli sport della mente”: dama e scacchi a scuola possono insegnare più di quanto si pensi

dama e scacchi a scuola

Il gioco è da sempre uno strumento utile per imparare, soprattutto quando ben integrato nella didattica. Che si tratti di un nuovo modo per insegnare la matematica o le competenze digitali, spesso sono gli studenti più giovani a beneficiare di questo approccio. A Cesena, per esempio, un’iniziativa interessante ha coinvolto un’intera scuola media grazie al progetto “Dama a scuola”. L’idea? Usare la dama, tradizionale gioco da tavolo per due giocatori,…

Un prof precario ha scritto a mano 204 bigliettini di addio per tutti i suoi alunni, alcuni sono scoppiati in lacrime

bigliettini di addio

Il rapporto fra insegnante e alunni è uno dei più importanti nella vita di un adolescente e nel suo percorso di crescita a scuola. Spesso tuttavia sono i momenti fuori dall’ordinario a lasciare un segno profondo, come avvenuto a Palermo durante gli ultimi giorni di scuola. In una scuola secondaria di primo grado del capoluogo siciliano, infatti, un giovane insegnante ha voluto rendere indimenticabile la fine dell’anno scolastico. Il docente…

La matematica, in estate, non può andare in vacanza

andare in vacanza 2025

Quando si avvicinano le vacanze estive, la raccomandazione di molti insegnanti è molto spesso sempre la stessa: che i bambini trascorrano l’estate dedicandosi il più possibile alla lettura. Molto spesso si assegnano come compito anche diari di bordo dell’estate, in cui raccontare i momenti più belli e significativi da riportare a settembre, i primi giorni di scuola. Ma che fine fa la matematica in estate? Alcuni insegnanti, infatti, decidono di…

Uno studente 15enne è andato in crisi di astinenza dopo che i genitori gli avevano impedito l’uso del cellulare. Ricoverato in ospedale

crisi di astinenza

Oggi è molto difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza uno smartphone, dispositivo che utilizziamo per lavoro e per svago, per comunicare e per interagire con gli altri. Proprio per questa ragione, spesso l’abuso del telefono comporta una vera e propria dipendenza, soprattutto fra i giovani. E proprio un giovane di 15 anni è al centro di quanto avvenuto a Orbassano, in provincia di Torino. Il ragazzo è infatti finito…

Uno studente su due non è partito per la gita scolastica

gita scolastica 2025

Parte integrante di un percorso scolastico, i viaggi d’istruzione sono l’occasione per vivere un’esperienza di gruppo e allo stesso tempo imparare sul campo. Eppure, oggi sono sempre di più gli studenti e gli istituti che rinunciano alle gite, limitandosi a organizzare uscite di un solo giorno e comunque entro i confini nazionali. A certificare questa tendenza è un’indagine condotta dall’Osservatorio sulle gite scolastiche 2025 di Skuola.net, il portale dedicato agli…

Più di un milione di studenti non vuole l’ora di religione

ora di religione

L’insegnamento della religione cattolica è da tantissimo tempo parte integrante dei percorsi scolastici, ma gli studenti possono scegliere se avvalersene o meno. Ecco, secondo i dati diffusi dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti , sono sempre di più quelli che scelgono un’attività alternativa. Si tratta di una tendenza diffusa soprattutto in alcune aree del territorio italiano ma comune ai vari gradi di istruzione, con alcune differenze. Vediamo allora più…

Nuove Indicazioni Nazionali, si parte da settembre 2026. Tutti i libri di testo dovranno essere aggiornati

Nuove Indicazioni Nazionali

Si è tanto parlato delle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola primaria e il primo ciclo di istruzione volute da Giuseppe Valditara. Se il dibattito pubblico si è più concentrato su questioni come il ritorno del latino alle medie o la lettura della Bibbia alla primaria, il cambiamento si preannuncia ancora più profondo di così. Ne ha parlato lo stesso ministro dell’istruzione e del merito durante un’interrogazione parlamentare, in cui…

Meno alunni, più classi a rischio. L’Italia tocca il minimo storico di nascite

minimo storico di nascite

Non sono incoraggianti i segnali che emergono dal rapporto ISTAT sugli indicatori demografici per il 2024. I dati raccolti dall’istituto italiano di statistica, infatti, fotografano una situazione demografica estremamente complessa, con un nuovo minimo storico per la natalità e famiglie sempre più ristrette. Oltre a rappresentare una sfida per l’intera società, la crisi demografica delinea uno scenario altrettanto complesso per la scuola, che già deve far fronte a diversi problemi…

Hai visto la novità?

X