Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo, culturale e perfino sociale: vediamo insieme perché.
Secondo i risultati delle Prove INVALSI 2024 , una percentuale significativa di alunni della scuola primaria presenta carenze in italiano. I bambini di seconda elementare, in particolare, faticano a raggiungere il livello base nella materia: ci riesce il 67% degli studenti, una percentuale in calo rispetto agli anni precedenti. Nel 2023 era il 69%, nel 2022 addirittura il 73%. Si tratta di un segnale preoccupante, che evidenzia una tendenza negativa proprio nella lettura e nella comprensione del testo.
In quinta primaria la situazione appare più stabile, ma ancora lontana dall’essere soddisfacente. Il 75% degli studenti raggiunge il livello base in italiano: un dato pressoché identico a quello dell’anno precedente (74%), ma inferiore rispetto al 2022, quando si attestava all’80%. In altre parole, non si è ancora registrato un pieno recupero rispetto ai livelli pre-pandemia, e queste carenze rischiano di riflettersi sul rendimento scolastico in tutte le discipline.
Le ricerche in ambito pedagogico sottolineano, d’altronde, come la capacità di leggere e scrivere non sia separabile dallo sviluppo delle cosiddette life skills: pensiero critico, empatia, gestione delle emozioni, collaborazione. La parola, scritta e orale, è la via maestra per crescere come persone, prima ancora che come studenti.
Come ricordano anche le Nazioni Unite , chi presenta difficoltà nella lettura, nella comprensione dei testi e nella scrittura è più esposto a fragilità nella gestione degli aspetti essenziali della vita quotidiana: dal lavoro alla salute, dalla partecipazione sociale alla capacità di compiere scelte consapevoli. La mancanza di queste competenze aumenta il rischio di vivere in condizioni di precarietà. Al contrario, un buon livello di alfabetizzazione, oltre a costituire la base del diritto all’istruzione, rappresenta il primo passo per migliorare la propria condizione e ridurre le disuguaglianze.
Anche l’UNESCO evidenzia come l’alfabetizzazione migliori la vita, ampliando le capacità individuali, riducendo la povertà, favorendo l’accesso al mercato del lavoro, con ricadute positive sulla salute e sullo sviluppo sostenibile. L’OCSE, attraverso il Programma per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti
(PIAAC), ha rilevato che livelli più elevati di competenze alfabetiche sono associati a migliori risultati economici e sociali, inclusi tassi di occupazione più alti e una maggiore partecipazione civica. È per questo che rafforzare le competenze di lettura e scrittura fin dai primi anni di scuola è essenziale.
In questo scenario, il sussidiario DIREZIONE Letture per le classi quarta e quinta primaria, pubblicato dal Gruppo Editoriale ELi, si distingue per una proposta chiara, coerente e aggiornata. Sviluppato dal Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica, è un progetto articolato che mette al centro la lingua come strumento di pensiero e relazione, integrando lettura, scrittura, riflessione grammaticale, educazione emotiva e civica.
Ecco 7 motivi per cui adottare questo sussidiario dei linguaggi significa scegliere un percorso di crescita autentica per gli alunni e un supporto concreto per gli insegnanti.
1. Letture organizzate per tipologie testuali
Narrativi, descrittivi, espositivi, regolativi, poetici: i testi selezionati offrono una panoramica completa delle principali tipologie testuali, con percorsi integrati che collegano la lettura alla produzione scritta. La gradualità è garantita, così come la varietà di generi, tematiche e registri.
2. Scrittura e riassunto in un percorso guidato
La scrittura non è lasciata al caso, ma affrontata passo dopo passo: dal riassunto alla produzione creativa, gli alunni sono accompagnati in un cammino strutturato, che promuove autonomia e fantasia, senza mai perdere di vista le competenze grammaticali e testuali.
3. Educazione all’ascolto e alla concentrazione
Ogni attività è pensata per potenziare la capacità di ascolto attivo, fondamentale non solo per migliorare la comprensione ma anche per sviluppare empatia e attenzione verso l’altro. In un mondo ricco di stimoli, imparare ad ascoltare diventa una vera e propria competenza trasversale.
4. “Parole per emozionare”: i miti e le emozioni spiegati ai bambini
Le pagine speciali a cura di Cristina Dell’Acqua mettono in dialogo la mitologia classica con il mondo emotivo dei bambini. Un viaggio tra parole antiche e sentimenti attuali, che aiuta gli alunni a nominare ciò che provano, riconoscere le emozioni altrui e imparare a esprimerle con consapevolezza.
5. Attenzione alle competenze non cognitive e all’Educazione Civica
DIREZIONE letture intreccia il lavoro sui testi con attività legate alle life skills (cooperazione, empatia, problem solving) e all’Educazione Civica, ponendo al centro il valore delle relazioni, del rispetto e del dialogo. Un approccio che mette in pratica l’educazione alla cittadinanza fin dai primi anni.
6. Grammatica valenziale e strumenti visivi
La grammatica è affrontata con chiarezza grazie all’approccio valenziale, che aiuta i bambini a comprendere la struttura delle frasi in modo intuitivo e funzionale. L’uso di fumetti, mappe visive e schede operative rende la riflessione linguistica accessibile, divertente e adatta a diversi stili cognitivi.
7. Un’impostazione inclusiva e laboratoriale
Il corso è pensato per includere tutti gli alunni, grazie a un’impostazione operativa e laboratoriale. Le schede di verifica e autovalutazione permettono a ciascun bambino di monitorare i propri progressi e individuare i punti di forza su cui costruire la propria crescita personale.