Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
COMPITI

Maestra smette di assegnare compiti ai suoi alunni perché li ritiene inutili: “A casa si sta con la famiglia”

Il dibattito sul fatto che sia giusto o sbagliato dare i compiti a casa ormai lo conosciamo. Negli ultimi anni ha assunto dei toni ancora più accesi: sembra infatti che chi adesso è adulto, quando era bambino svolgesse i compiti in autonomia, ma non sia la stessa cosa per chi è bambino o adolescente adesso, epoca in cui pare invece che i compiti del fine settimana siano diventati un affare di famiglia.

Genitori perfezionisti e oberati sentono, inspiegabilmente, di loro competenza i compiti dei pargoli, denunciando loro stessi di non avere più tempo libero, quasi che i compiti non siano più una responsabilità dei figli. Anche quando sono gli insegnanti stessi a raccomandarsi di lasciarli svolgere i compiti in autonomia, non importa il risultato.

Non si può accontentare tutti

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Personalmente, come insegnante, non sono una fan dei carichi elevati di compiti. Negli anni mi sono trovata ad avere a che fare con tantissimi tipi di genitori, e credo che i miei colleghi possano confermare. Come prevedibile ci sono moltissimi genitori che abolirebbero completamente i compiti a casa, ma ce ne sono altri, allo stesso tempo, che ne vorrebbero sempre di più. È veramente impossibile accontentare tutti e a volte bisogna prendere decisioni poco democratiche o, molto più semplicemente, attenersi alla policy della scuola in cui si insegna, consapevoli che in ogni caso, comunque, qualcuno sarà infelice.

L’insegnante/mamma che su TikTok si è espressa contraria ai compiti

In questi giorni ha fatto discutere e ha destato scalpore un’insegnante/mamma di TikTok (potete trovarla sulla piattaforma con il nickname survivingfive) che ha dichiarato link esterno che in passato solitamente assegnava molti compiti ma, da quando è diventata mamma, ha capito che il tempo familiare è troppo prezioso e quindi ha deciso di non assegnarne proprio più. La tiktoker ha affermato, infatti, che “i bambini dovrebbero godersi il tempo in famiglia, al fine di rafforzare il legame con i genitori e svolgere altri tipi di attività ricreative che non hanno a che fare con l’ambiente scolastico”.

assegnare compiti survivingfive

Cosa ne pensano le famiglie?

Come si può immaginare, la sua dichiarazione ha diviso il popolo degli insegnanti e dei genitori, i quali hanno preso posizioni molto differenti. Ci sono genitori completamente d’accordo con la decisione di non assegnare più compiti a casa in quanto i compiti mettono troppa pressione ai bambini e alle famiglie, e il tempo da dedicare alle attività extrascolastiche e alle attività in famiglia finisce per essere sacrificato. Altri genitori hanno dichiarato che i compiti sono importanti per rinforzare gli apprendimenti acquisiti a scuola. Allo stesso tempo svariati insegnanti affermano che sono le famiglie stesse a richiedere i compiti e in momenti in cui, per varie ragioni, non sono stati assegnati, le famiglie hanno mostrato un forte disappunto.

Il sondaggio

Al contrario di come si può immaginare il tema dei compiti è veramente molto divisivo e, diversamente da come ci si aspetta, non sono poi così tante le famiglie che li abolirebbero. Tuttavia, gli esperti Ocse affermano che i compiti sono una grande difficoltà per molte famiglie e poter seguire i figli durante lo svolgimento dei compiti e dello studio è appannaggio solo di famiglie economicamente privilegiate e che godono di molto tempo libero. Un sondaggio di Orizzonte Scuola a cui hanno aderito 815 partecipanti ha evidenziato invece come il 48,47% circa sia d’accordo con il mantenere i compiti in una quantità ragionevole. Il 21,60% vorrebbe conservarli come sempre e, infine, solo il 29,94% desidererebbe eliminarli del tutto, al massimo avere come compito alcune letture. Voi insegnanti cosa ne pensate? Genitori, siete favorevoli o contrari ai compiti?

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Un post su facebook: “L’insegnante non è più fonte di sapere ma esecutore materiale di precise richieste”

fonte di sapere

Che negli ultimi anni la figura dell’insegnante sia cambiata in modo radicale, e non sempre in meglio, non è certo un mistero. A confermarlo sono spesso le parole di docenti come Salvo Amato, molto seguito sui social per lo sguardo critico sul mondo della scuola. Secondo l’insegnante, oggi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio declino del ruolo dell’insegnante. Lungi dal costituire una fonte di sapere, si limita…

Sono considerati “gli sport della mente”: dama e scacchi a scuola possono insegnare più di quanto si pensi

dama e scacchi a scuola

Il gioco è da sempre uno strumento utile per imparare, soprattutto quando ben integrato nella didattica. Che si tratti di un nuovo modo per insegnare la matematica o le competenze digitali, spesso sono gli studenti più giovani a beneficiare di questo approccio. A Cesena, per esempio, un’iniziativa interessante ha coinvolto un’intera scuola media grazie al progetto “Dama a scuola”. L’idea? Usare la dama, tradizionale gioco da tavolo per due giocatori,…

Un prof precario ha scritto a mano 204 bigliettini di addio per tutti i suoi alunni, alcuni sono scoppiati in lacrime

bigliettini di addio

Il rapporto fra insegnante e alunni è uno dei più importanti nella vita di un adolescente e nel suo percorso di crescita a scuola. Spesso tuttavia sono i momenti fuori dall’ordinario a lasciare un segno profondo, come avvenuto a Palermo durante gli ultimi giorni di scuola. In una scuola secondaria di primo grado del capoluogo siciliano, infatti, un giovane insegnante ha voluto rendere indimenticabile la fine dell’anno scolastico. Il docente…

La matematica, in estate, non può andare in vacanza

andare in vacanza 2025

Quando si avvicinano le vacanze estive, la raccomandazione di molti insegnanti è molto spesso sempre la stessa: che i bambini trascorrano l’estate dedicandosi il più possibile alla lettura. Molto spesso si assegnano come compito anche diari di bordo dell’estate, in cui raccontare i momenti più belli e significativi da riportare a settembre, i primi giorni di scuola. Ma che fine fa la matematica in estate? Alcuni insegnanti, infatti, decidono di…

Uno studente 15enne è andato in crisi di astinenza dopo che i genitori gli avevano impedito l’uso del cellulare. Ricoverato in ospedale

crisi di astinenza

Oggi è molto difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza uno smartphone, dispositivo che utilizziamo per lavoro e per svago, per comunicare e per interagire con gli altri. Proprio per questa ragione, spesso l’abuso del telefono comporta una vera e propria dipendenza, soprattutto fra i giovani. E proprio un giovane di 15 anni è al centro di quanto avvenuto a Orbassano, in provincia di Torino. Il ragazzo è infatti finito…

Uno studente su due non è partito per la gita scolastica

gita scolastica 2025

Parte integrante di un percorso scolastico, i viaggi d’istruzione sono l’occasione per vivere un’esperienza di gruppo e allo stesso tempo imparare sul campo. Eppure, oggi sono sempre di più gli studenti e gli istituti che rinunciano alle gite, limitandosi a organizzare uscite di un solo giorno e comunque entro i confini nazionali. A certificare questa tendenza è un’indagine condotta dall’Osservatorio sulle gite scolastiche 2025 di Skuola.net, il portale dedicato agli…

Più di un milione di studenti non vuole l’ora di religione

ora di religione

L’insegnamento della religione cattolica è da tantissimo tempo parte integrante dei percorsi scolastici, ma gli studenti possono scegliere se avvalersene o meno. Ecco, secondo i dati diffusi dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti , sono sempre di più quelli che scelgono un’attività alternativa. Si tratta di una tendenza diffusa soprattutto in alcune aree del territorio italiano ma comune ai vari gradi di istruzione, con alcune differenze. Vediamo allora più…

Nuove Indicazioni Nazionali, si parte da settembre 2026. Tutti i libri di testo dovranno essere aggiornati

Nuove Indicazioni Nazionali

Si è tanto parlato delle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola primaria e il primo ciclo di istruzione volute da Giuseppe Valditara. Se il dibattito pubblico si è più concentrato su questioni come il ritorno del latino alle medie o la lettura della Bibbia alla primaria, il cambiamento si preannuncia ancora più profondo di così. Ne ha parlato lo stesso ministro dell’istruzione e del merito durante un’interrogazione parlamentare, in cui…

Meno alunni, più classi a rischio. L’Italia tocca il minimo storico di nascite

minimo storico di nascite

Non sono incoraggianti i segnali che emergono dal rapporto ISTAT sugli indicatori demografici per il 2024. I dati raccolti dall’istituto italiano di statistica, infatti, fotografano una situazione demografica estremamente complessa, con un nuovo minimo storico per la natalità e famiglie sempre più ristrette. Oltre a rappresentare una sfida per l’intera società, la crisi demografica delinea uno scenario altrettanto complesso per la scuola, che già deve far fronte a diversi problemi…

Hai visto la novità?

X