Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Galli della Loggia: “Il declino della scuola? Dal 1969, quando chiunque poteva iscriversi all’università”

Del declino della scuola si parla ormai da tanto tempo, e forse non si è mai smesso. Una serie interminabile di riforme, il cambiamento dei costumi e una mutata percezione del ruolo dell’insegnante hanno rappresentato una sfida continua per il mondo scolastico. Contrariamente ad alcune tendenze contemporanee, lo storico ed editorialista del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia, vuole rintracciare l’origine di questo declino addirittura al 1969, all’indomani delle contestazioni studentesche.

Galli della Loggia non è nuovo ad affermazioni divisive sul mondo scolastico, soprattutto in relazione alla figura del docente e al concetto di inclusione. Proprio sulla questione dell’inclusione scolastica, alcune prese di posizione dello storico italiano hanno portato a forti critiche da più parti. Secondo Galli della Loggia, infatti, “la scuola italiana è il regno della menzogna e finché resterà tale non potrà che peggiorare”. L’esempio è quello dell’inclusione, un vero e proprio “mito” per il quale nelle classi italiane convivono allievi senza disturbi dell’apprendimento, disabili, con bisogni educativi speciali, titolari di piani didattici personalizzati e stranieri. Tutto funziona sulla carta, sostiene lo storico, e alla fine tutti vengono promossi, ma il problema rimane.

Le affermazioni di Ernesto Galli della Loggia hanno portato a una polemica che, per la verità, era facilmente prevedibile. Da più parti sono arrivate le condanne a queste “posizioni discriminatorie” e in difesa del sistema di inclusione della scuola italiana. Le polemiche hanno condotto poi ad alcune rettifiche da parte dello storico link esterno, che ha chiarito come il bersaglio della sua critica non fosse tanto l’inclusione, quanto l’apparenza dietro il sistema dell’inclusione scolastica.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Da dove inizia il declino della scuola italiana?

Insomma, le modalità con cui si persegue l’inclusione sarebbero un ulteriore sintomo del declino della scuola, tema sul quale l’editorialista è tornato a margine della presentazione del suo ultimo libro “Insegnare l’Italia”. Come riporta Il Messaggero link esterno, Galli della Loggia ha tracciato un filo diretto che parte dalle contestazioni studentesche del 1968 e arriva fino a oggi. Insomma, il declino della scuola inizia nel 1969 e ha portato a scelte sbagliate reiterate nel tempo. Queste le sue parole:

Per dare una sorta di contentino e sperare di placare le proteste, si decise di liberalizzare l’accesso all’università. Da quel momento qualunque diplomato poté iscriversi a qualunque facoltà. Ne conseguì che le aule si riempirono di centinaia di studenti sprovvisti delle basi necessarie per affrontare determinati argomenti.

Ernesto Galli della Loggia

Come si può notare, le argomentazioni di Ernesto Galli della Loggia colpiscono gli studenti soltanto a margine, ma si concentrano sul sistema scolastico. Un po’ come avvenuto con la questione dell’inclusione. Aprire la scuola a tutti senza un’adeguata preparazione avrebbe peggiorato la situazione, e portato al declino di cui oggi tutti sono testimoni. Un declino sostanziale, più che formale, e che per questo non è facilmente risolvibile.

Cosa non va nella scuola italiana

Non che il resto del quadro dipinto da Galli della Loggia sia meno desolante. Per lo storico italiano l’istituzione scolastica ha smarrito il suo ruolo educativo e sociale, ritrovandosi oggi completamente svuotata. Contribuiscono al declino, secondo la sua ricostruzione, un sistema farraginoso di reclutamento e il business delle università telematiche, frutto entrambi di interventi fallimentari sulla scuola dell’obbligo. In più, il cambiamento della società e degli studenti più che evidenziare il bisogno di istruzione evidenzia lo scollamento fra l’istituzione stessa e la realtà.

Ora, nelle parole di Ernesto Galli della Loggia non è difficile scorgere del pessimismo e anche un po’ della classica lettura secondo cui “prima si stava meglio”. Come spesso accade, tuttavia, la verità sta nel mezzo, e per un sistema che non va ci sono persone e studenti che cercano di farlo funzionare nel migliore dei modi. Certo, l’inclusione va migliorata e la scuola ha un forte bisogno di cambiare per ritrovare la propria funzione. Ma siamo sicuri che sia necessario tornare al 1969 per capirlo?

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Un post su facebook: “L’insegnante non è più fonte di sapere ma esecutore materiale di precise richieste”

fonte di sapere

Che negli ultimi anni la figura dell’insegnante sia cambiata in modo radicale, e non sempre in meglio, non è certo un mistero. A confermarlo sono spesso le parole di docenti come Salvo Amato, molto seguito sui social per lo sguardo critico sul mondo della scuola. Secondo l’insegnante, oggi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio declino del ruolo dell’insegnante. Lungi dal costituire una fonte di sapere, si limita…

Sono considerati “gli sport della mente”: dama e scacchi a scuola possono insegnare più di quanto si pensi

dama e scacchi a scuola

Il gioco è da sempre uno strumento utile per imparare, soprattutto quando ben integrato nella didattica. Che si tratti di un nuovo modo per insegnare la matematica o le competenze digitali, spesso sono gli studenti più giovani a beneficiare di questo approccio. A Cesena, per esempio, un’iniziativa interessante ha coinvolto un’intera scuola media grazie al progetto “Dama a scuola”. L’idea? Usare la dama, tradizionale gioco da tavolo per due giocatori,…

Un prof precario ha scritto a mano 204 bigliettini di addio per tutti i suoi alunni, alcuni sono scoppiati in lacrime

bigliettini di addio

Il rapporto fra insegnante e alunni è uno dei più importanti nella vita di un adolescente e nel suo percorso di crescita a scuola. Spesso tuttavia sono i momenti fuori dall’ordinario a lasciare un segno profondo, come avvenuto a Palermo durante gli ultimi giorni di scuola. In una scuola secondaria di primo grado del capoluogo siciliano, infatti, un giovane insegnante ha voluto rendere indimenticabile la fine dell’anno scolastico. Il docente…

La matematica, in estate, non può andare in vacanza

andare in vacanza 2025

Quando si avvicinano le vacanze estive, la raccomandazione di molti insegnanti è molto spesso sempre la stessa: che i bambini trascorrano l’estate dedicandosi il più possibile alla lettura. Molto spesso si assegnano come compito anche diari di bordo dell’estate, in cui raccontare i momenti più belli e significativi da riportare a settembre, i primi giorni di scuola. Ma che fine fa la matematica in estate? Alcuni insegnanti, infatti, decidono di…

Uno studente 15enne è andato in crisi di astinenza dopo che i genitori gli avevano impedito l’uso del cellulare. Ricoverato in ospedale

crisi di astinenza

Oggi è molto difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza uno smartphone, dispositivo che utilizziamo per lavoro e per svago, per comunicare e per interagire con gli altri. Proprio per questa ragione, spesso l’abuso del telefono comporta una vera e propria dipendenza, soprattutto fra i giovani. E proprio un giovane di 15 anni è al centro di quanto avvenuto a Orbassano, in provincia di Torino. Il ragazzo è infatti finito…

Uno studente su due non è partito per la gita scolastica

gita scolastica 2025

Parte integrante di un percorso scolastico, i viaggi d’istruzione sono l’occasione per vivere un’esperienza di gruppo e allo stesso tempo imparare sul campo. Eppure, oggi sono sempre di più gli studenti e gli istituti che rinunciano alle gite, limitandosi a organizzare uscite di un solo giorno e comunque entro i confini nazionali. A certificare questa tendenza è un’indagine condotta dall’Osservatorio sulle gite scolastiche 2025 di Skuola.net, il portale dedicato agli…

Più di un milione di studenti non vuole l’ora di religione

ora di religione

L’insegnamento della religione cattolica è da tantissimo tempo parte integrante dei percorsi scolastici, ma gli studenti possono scegliere se avvalersene o meno. Ecco, secondo i dati diffusi dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti , sono sempre di più quelli che scelgono un’attività alternativa. Si tratta di una tendenza diffusa soprattutto in alcune aree del territorio italiano ma comune ai vari gradi di istruzione, con alcune differenze. Vediamo allora più…

Nuove Indicazioni Nazionali, si parte da settembre 2026. Tutti i libri di testo dovranno essere aggiornati

Nuove Indicazioni Nazionali

Si è tanto parlato delle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola primaria e il primo ciclo di istruzione volute da Giuseppe Valditara. Se il dibattito pubblico si è più concentrato su questioni come il ritorno del latino alle medie o la lettura della Bibbia alla primaria, il cambiamento si preannuncia ancora più profondo di così. Ne ha parlato lo stesso ministro dell’istruzione e del merito durante un’interrogazione parlamentare, in cui…

Meno alunni, più classi a rischio. L’Italia tocca il minimo storico di nascite

minimo storico di nascite

Non sono incoraggianti i segnali che emergono dal rapporto ISTAT sugli indicatori demografici per il 2024. I dati raccolti dall’istituto italiano di statistica, infatti, fotografano una situazione demografica estremamente complessa, con un nuovo minimo storico per la natalità e famiglie sempre più ristrette. Oltre a rappresentare una sfida per l’intera società, la crisi demografica delinea uno scenario altrettanto complesso per la scuola, che già deve far fronte a diversi problemi…

Hai visto la novità?

X