Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCABILITY

EducAbility, l’evento formativo sulle soft skills al quale tutti gli insegnanti dovrebbero partecipare

Le soft skills, insegnate e praticate a scuola, sono ciò che prepara i bambini e i ragazzi alla futura vita fuori dalla scuola. Con soft skills si intende tutto quell’insieme di competenze non didattiche ma necessarie alla formazione di futuri cittadini consapevoli e coscienziosi, esseri umani adulti empatici, sensibili, flessibili e adatti alle sfide che il mondo propone continuamente.

Quali sono le soft skills?

Per avere un’idea di cosa siano le soft skills, dette anche competenze trasversali, pensiamo a cosa viene richiesto ai propri dipendenti da ogni azienda, al di là della formazione tecnica inerente alla professione: capacità di lavorare in gruppo, flessibilità, capacità di gestire il proprio tempo, pensiero creativo, capacità di risolvere i conflitti, resistenza allo stress, abilità nel problem solving. Ma le soft skills non sono solo funzionali alla professione che si sceglierà. Sono anche e soprattutto doti umane e relazionali come l’empatia, la capacità di ascolto, l’etica, la capacità di guardarsi dentro e decodificare le proprie emozioni, l’essere in grado di guardare un problema da più prospettive… insomma, quelle abilità che migliorano la vita nostra e di coloro che ci stanno intorno. E, perché no, del nostro pianeta.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Quando insegnare le soft skills a scuola?

Non è mai troppo presto per insegnare le soft skills, anzi, è necessario introdurle il più presto possibile, fin dalla scuola dell’infanzia per poi proseguire. Sempre più testi scolastici propongono letture e attività per lavorare sulle soft skills ma esse possono essere sviluppate anche attraverso il dialogo, il confronto, il gioco. Anche la trasversalità delle discipline insegnate contribuisce a creare e consolidare le soft skills, aiutando a guardare un tema da più punti di vista per coglierne le diverse sfumature, sfaccettature, utilità nella vita “concreta” e quotidiana… insomma, a scuola ogni occasione, didattica o no, è un momento formativo importantissimo.

LEGGI ANCHE: Soft skills a scuola, approvata la legge per insegnare competenze non cognitive agli alunni

EducAbility: il più grande evento sulle soft skills per la scuola

È, quindi, sempre più forte la necessità di aumentare le competenze non cognitive negli alunni della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Per questo, l’evento EducAbility, destinato a insegnanti e dirigenti di scuole di ogni ordine e grado ed erogato dal Gruppo Editoriale ELI, si propone come fonte di formazione e aggiornamento sulle soft skills, tema sempre più importante e irrinunciabile. Durante EducAbility verranno affrontati dagli esperti temi come la valorizzazione della sfera emotiva negli studenti, la costruzione di una relazione efficace ed educativa con i genitori dei nostri alunni, l’impatto della comunicazione verbale e non verbale, come dirigere l’energia generata dalle emozioni verso i propri obiettivi e molto altro. Acquistabile anche con la Carta del Docente, al termine dell’evento viene rilasciato un attestato.

EducAbility: dove e quando

L’evento avrà luogo in tre date e luoghi diversi, per permettere a tutti di trovare l’occasione per partecipare. In ogni data l’orario sarà indicativamente dalle 10 alle 17.

  • Venerdì 24 febbraio presso il The Nicolaus Hotel a Bari;
  • Venerdì 3 marzo presso Unahotels, Expo Fiera Milano oppure via streaming online;
  • Venerdì 17 marzo a Roma in un luogo ancora da stabilire.

EducAbility: gli esperti

I relatori sono Paolo Borzacchiello, formatore in comunicazione strategica e intelligenza linguistica, Stefania Andreoli, formatrice, psicologa, psicoterapeuta e analista nell’ambito familiare, scolastico e giovanile e Umberto Galimberti, filosofo, psicanalista e professore di Psicologia Dinamica e Filosofia della Storia all’Università Ca’ Foscari.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Un post su facebook: “L’insegnante non è più fonte di sapere ma esecutore materiale di precise richieste”

fonte di sapere

Che negli ultimi anni la figura dell’insegnante sia cambiata in modo radicale, e non sempre in meglio, non è certo un mistero. A confermarlo sono spesso le parole di docenti come Salvo Amato, molto seguito sui social per lo sguardo critico sul mondo della scuola. Secondo l’insegnante, oggi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio declino del ruolo dell’insegnante. Lungi dal costituire una fonte di sapere, si limita…

Sono considerati “gli sport della mente”: dama e scacchi a scuola possono insegnare più di quanto si pensi

dama e scacchi a scuola

Il gioco è da sempre uno strumento utile per imparare, soprattutto quando ben integrato nella didattica. Che si tratti di un nuovo modo per insegnare la matematica o le competenze digitali, spesso sono gli studenti più giovani a beneficiare di questo approccio. A Cesena, per esempio, un’iniziativa interessante ha coinvolto un’intera scuola media grazie al progetto “Dama a scuola”. L’idea? Usare la dama, tradizionale gioco da tavolo per due giocatori,…

Un prof precario ha scritto a mano 204 bigliettini di addio per tutti i suoi alunni, alcuni sono scoppiati in lacrime

bigliettini di addio

Il rapporto fra insegnante e alunni è uno dei più importanti nella vita di un adolescente e nel suo percorso di crescita a scuola. Spesso tuttavia sono i momenti fuori dall’ordinario a lasciare un segno profondo, come avvenuto a Palermo durante gli ultimi giorni di scuola. In una scuola secondaria di primo grado del capoluogo siciliano, infatti, un giovane insegnante ha voluto rendere indimenticabile la fine dell’anno scolastico. Il docente…

La matematica, in estate, non può andare in vacanza

andare in vacanza 2025

Quando si avvicinano le vacanze estive, la raccomandazione di molti insegnanti è molto spesso sempre la stessa: che i bambini trascorrano l’estate dedicandosi il più possibile alla lettura. Molto spesso si assegnano come compito anche diari di bordo dell’estate, in cui raccontare i momenti più belli e significativi da riportare a settembre, i primi giorni di scuola. Ma che fine fa la matematica in estate? Alcuni insegnanti, infatti, decidono di…

Uno studente 15enne è andato in crisi di astinenza dopo che i genitori gli avevano impedito l’uso del cellulare. Ricoverato in ospedale

crisi di astinenza

Oggi è molto difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza uno smartphone, dispositivo che utilizziamo per lavoro e per svago, per comunicare e per interagire con gli altri. Proprio per questa ragione, spesso l’abuso del telefono comporta una vera e propria dipendenza, soprattutto fra i giovani. E proprio un giovane di 15 anni è al centro di quanto avvenuto a Orbassano, in provincia di Torino. Il ragazzo è infatti finito…

Uno studente su due non è partito per la gita scolastica

gita scolastica 2025

Parte integrante di un percorso scolastico, i viaggi d’istruzione sono l’occasione per vivere un’esperienza di gruppo e allo stesso tempo imparare sul campo. Eppure, oggi sono sempre di più gli studenti e gli istituti che rinunciano alle gite, limitandosi a organizzare uscite di un solo giorno e comunque entro i confini nazionali. A certificare questa tendenza è un’indagine condotta dall’Osservatorio sulle gite scolastiche 2025 di Skuola.net, il portale dedicato agli…

Più di un milione di studenti non vuole l’ora di religione

ora di religione

L’insegnamento della religione cattolica è da tantissimo tempo parte integrante dei percorsi scolastici, ma gli studenti possono scegliere se avvalersene o meno. Ecco, secondo i dati diffusi dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti , sono sempre di più quelli che scelgono un’attività alternativa. Si tratta di una tendenza diffusa soprattutto in alcune aree del territorio italiano ma comune ai vari gradi di istruzione, con alcune differenze. Vediamo allora più…

Nuove Indicazioni Nazionali, si parte da settembre 2026. Tutti i libri di testo dovranno essere aggiornati

Nuove Indicazioni Nazionali

Si è tanto parlato delle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola primaria e il primo ciclo di istruzione volute da Giuseppe Valditara. Se il dibattito pubblico si è più concentrato su questioni come il ritorno del latino alle medie o la lettura della Bibbia alla primaria, il cambiamento si preannuncia ancora più profondo di così. Ne ha parlato lo stesso ministro dell’istruzione e del merito durante un’interrogazione parlamentare, in cui…

Meno alunni, più classi a rischio. L’Italia tocca il minimo storico di nascite

minimo storico di nascite

Non sono incoraggianti i segnali che emergono dal rapporto ISTAT sugli indicatori demografici per il 2024. I dati raccolti dall’istituto italiano di statistica, infatti, fotografano una situazione demografica estremamente complessa, con un nuovo minimo storico per la natalità e famiglie sempre più ristrette. Oltre a rappresentare una sfida per l’intera società, la crisi demografica delinea uno scenario altrettanto complesso per la scuola, che già deve far fronte a diversi problemi…

Hai visto la novità?

X