Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

Fare teatro a scuola dovrebbe essere una materia scolastica

Svolgere attività di drammatizzazione è positivo per i risultati scolastici ma non solo, anche per la socialità e la comunicazione. Ecco, in questo articolo, alcuni motivi per cui fare teatro a scuola dovrebbe essere irrinunciabile, l’opinione di alcuni esponenti del mondo dello spettacolo e come i testi scolastici stanno iniziando a rendersi conto del potenziale di questa attività.

Perché fare teatro a scuola fa bene allo studio?

Sono stati svolti numerosi studi e osservazioni che hanno evidenziato e sottolineato l’importanza dell’attività teatrale a scuola come motore di numerosi benefici:

  • gli studenti coinvolti in attività di laboratorio teatrale condotte a scuola hanno mostrato di avere probabilità significativamente più basse di abbandono scolastico.
  • I ragazzi che svolgono attività teatrali hanno livelli più alti nelle prestazioni riguardanti la matematica, la lettura e la scrittura e non solo, migliorano anche nell’efficacia della comunicazione verbale e non verbale.
  • Il teatro e le attività artistiche connesse a esso sono di grande aiuto anche per i bambini e i ragazzi con disabilità, disturbi dell’apprendimento e difficoltà socioeconomiche.

Benefici non solo scolastici

Ma oltre ai benefici accademici e cognitivi, le attività di teatro sono ciò che davvero contribuisce alla formazione, all’esercizio e al miglioramento della capacità di empatia. Le esperienze teatrali “costringono” a mettersi nei panni dell’altro, interpretare le emozioni altrui, spesso di personaggi che non hanno nulla a che fare col proprio vissuto, con i quali non si ha nulla in comune, ma che per esigenze di copione è necessario conoscere e fare propri.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

L’opinione di attori e registi

Diverse figure del mondo dello spettacolo italiano, in questi giorni, hanno proposto al Ministero dell’Istruzione di introdurre attività teatrali a scuola, non come laboratorio di “svago” pomeridiano bensì come materie scolastiche vere e proprie. Dal regista Pupi Avati all’attore Pierfrancesco Favino, sono molte le personalità che evidenziano l’importanza della recitazione. Mai come oggi, infatti, è necessario imparare a calarsi nei panni degli altri per affinare le proprie doti empatiche, che rischiano di essere trascurate e perdersi in una società come la nostra, permeata da individualismo e frammentazione sociale.

I testi scolastici e il teatro a scuola

Anche i testi scolastici iniziano a introdurre suggerimenti di attività teatrali tra gli esercizi e i compiti presenti. Letture in viaggio 4-5 link esterno , per esempio, propone, come lavoro di elaborazione di una lettura, la drammatizzazione e la messa in scena di ciò che si è letto, con particolare attenzione ai dialoghi e alle gestualità fisiche. La maestra Giovanna è una lettura in cui l’intera classe può divertirsi a entrare nei panni della maestra protagonista, delle sue colleghe stupite dal suo comportamento e dei bambini: è necessario che le attività di recitazione e drammatizzazione non siano svolte solo dai ragazzi più grandi ma che entrino a scuola fin dalle più tenere età, per costruire le personalità del domani, empatiche e attente a comprendere e capire l’Altro.

teatro a scuola

Il teatro ha sempre fatto sognare grandi e piccini, con la sua magia. È importantissimo che sin dalla scuola dell’infanzia, fino alle scuole di grado più alto, i bambini e i ragazzi conoscano la magia del fare teatro e, perché no, anche dell’andare a teatro.

Il teatro non è il paese della realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di cartapesta, diamanti di vetro, oro di carta stagnola, il rosso sulla guancia, un sole che esce da sottoterra. Ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco. (Victor Hugo)

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Un post su facebook: “L’insegnante non è più fonte di sapere ma esecutore materiale di precise richieste”

fonte di sapere

Che negli ultimi anni la figura dell’insegnante sia cambiata in modo radicale, e non sempre in meglio, non è certo un mistero. A confermarlo sono spesso le parole di docenti come Salvo Amato, molto seguito sui social per lo sguardo critico sul mondo della scuola. Secondo l’insegnante, oggi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio declino del ruolo dell’insegnante. Lungi dal costituire una fonte di sapere, si limita…

Sono considerati “gli sport della mente”: dama e scacchi a scuola possono insegnare più di quanto si pensi

dama e scacchi a scuola

Il gioco è da sempre uno strumento utile per imparare, soprattutto quando ben integrato nella didattica. Che si tratti di un nuovo modo per insegnare la matematica o le competenze digitali, spesso sono gli studenti più giovani a beneficiare di questo approccio. A Cesena, per esempio, un’iniziativa interessante ha coinvolto un’intera scuola media grazie al progetto “Dama a scuola”. L’idea? Usare la dama, tradizionale gioco da tavolo per due giocatori,…

Un prof precario ha scritto a mano 204 bigliettini di addio per tutti i suoi alunni, alcuni sono scoppiati in lacrime

bigliettini di addio

Il rapporto fra insegnante e alunni è uno dei più importanti nella vita di un adolescente e nel suo percorso di crescita a scuola. Spesso tuttavia sono i momenti fuori dall’ordinario a lasciare un segno profondo, come avvenuto a Palermo durante gli ultimi giorni di scuola. In una scuola secondaria di primo grado del capoluogo siciliano, infatti, un giovane insegnante ha voluto rendere indimenticabile la fine dell’anno scolastico. Il docente…

La matematica, in estate, non può andare in vacanza

andare in vacanza 2025

Quando si avvicinano le vacanze estive, la raccomandazione di molti insegnanti è molto spesso sempre la stessa: che i bambini trascorrano l’estate dedicandosi il più possibile alla lettura. Molto spesso si assegnano come compito anche diari di bordo dell’estate, in cui raccontare i momenti più belli e significativi da riportare a settembre, i primi giorni di scuola. Ma che fine fa la matematica in estate? Alcuni insegnanti, infatti, decidono di…

Uno studente 15enne è andato in crisi di astinenza dopo che i genitori gli avevano impedito l’uso del cellulare. Ricoverato in ospedale

crisi di astinenza

Oggi è molto difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza uno smartphone, dispositivo che utilizziamo per lavoro e per svago, per comunicare e per interagire con gli altri. Proprio per questa ragione, spesso l’abuso del telefono comporta una vera e propria dipendenza, soprattutto fra i giovani. E proprio un giovane di 15 anni è al centro di quanto avvenuto a Orbassano, in provincia di Torino. Il ragazzo è infatti finito…

Uno studente su due non è partito per la gita scolastica

gita scolastica 2025

Parte integrante di un percorso scolastico, i viaggi d’istruzione sono l’occasione per vivere un’esperienza di gruppo e allo stesso tempo imparare sul campo. Eppure, oggi sono sempre di più gli studenti e gli istituti che rinunciano alle gite, limitandosi a organizzare uscite di un solo giorno e comunque entro i confini nazionali. A certificare questa tendenza è un’indagine condotta dall’Osservatorio sulle gite scolastiche 2025 di Skuola.net, il portale dedicato agli…

Più di un milione di studenti non vuole l’ora di religione

ora di religione

L’insegnamento della religione cattolica è da tantissimo tempo parte integrante dei percorsi scolastici, ma gli studenti possono scegliere se avvalersene o meno. Ecco, secondo i dati diffusi dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti , sono sempre di più quelli che scelgono un’attività alternativa. Si tratta di una tendenza diffusa soprattutto in alcune aree del territorio italiano ma comune ai vari gradi di istruzione, con alcune differenze. Vediamo allora più…

Nuove Indicazioni Nazionali, si parte da settembre 2026. Tutti i libri di testo dovranno essere aggiornati

Nuove Indicazioni Nazionali

Si è tanto parlato delle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola primaria e il primo ciclo di istruzione volute da Giuseppe Valditara. Se il dibattito pubblico si è più concentrato su questioni come il ritorno del latino alle medie o la lettura della Bibbia alla primaria, il cambiamento si preannuncia ancora più profondo di così. Ne ha parlato lo stesso ministro dell’istruzione e del merito durante un’interrogazione parlamentare, in cui…

Meno alunni, più classi a rischio. L’Italia tocca il minimo storico di nascite

minimo storico di nascite

Non sono incoraggianti i segnali che emergono dal rapporto ISTAT sugli indicatori demografici per il 2024. I dati raccolti dall’istituto italiano di statistica, infatti, fotografano una situazione demografica estremamente complessa, con un nuovo minimo storico per la natalità e famiglie sempre più ristrette. Oltre a rappresentare una sfida per l’intera società, la crisi demografica delinea uno scenario altrettanto complesso per la scuola, che già deve far fronte a diversi problemi…

Hai visto la novità?

X