Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
UNCATEGORIZED

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico link esterno in una scuola di Casola, in provincia di Napoli.

Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro futuro giorno dopo giorno.

Insegnamento serio e responsabile

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Nicola Gratteri non è nuovo a opinioni divisive che riguardano la scuola. In passato il procuratore ha criticato l’atteggiamento dei genitori, che credono di fare il bene dei loro figli attaccando i docenti dopo un voto basso, ma anche gli studenti, che dovrebbero rispettare i docenti.

In un nuovo intervento, all’apertura dell’anno scolastico in una scuola di Casola, si è invece concentrato sulla figura degli insegnanti. A questi ultimi si deve il rispetto, come regola generale, ma:

Non tutti gli insegnanti vanno seguiti. Quelli che usano sempre il certificato medico e che vi danno pochi compiti non vi vogliono bene.

Il concetto è chiaro: un insegnante che si assenta o che lascia pochi compiti non fa il bene degli studenti. Nel primo caso, non interpreta il suo ruolo con la serietà e la dedizione necessarie per il percorso dei ragazzi; nel secondo caso, non lasciare i compiti vuol dire impedire agli studenti di esercitarsi.

Da questo punto di vista, serve un insegnamento serio e responsabile, in cui la passione per il proprio lavoro si unisca al rigore nei contenuti.

LEGGI ANCHE
Gratteri: “Gli alunni imparino a rispettare gli insegnanti, fare i compiti, studiare ed essere ordinati. Io lo facevo grazie ai miei genitori”

I pericoli della rete

L’intervento di Nicola Gratteri ha tuttavia toccato anche i pericoli della rete, sempre più frequentata dai giovani e sempre più ricca di insidie. In particolare, sono gli influencer l’obiettivo della sua critica:

Gli influencer sono degli scappati di casa che vi usano come mucche da mungere. Quando comprate una cosa non è la marca che fa la differenza. Sono i cafoni a mostrare l’etichetta.

Ma non si tratta solo di questo. Internet è apparenza, soprattutto nel caso dei moderni social media. Il procuratore della Repubblica parla dell’aumento di fenomeni come il cyberbullismo e la maggiore presenza di maniaci online.

Allo stesso tempo, i social media propongono modelli irraggiungibili e quindi contribuiscono ad un malessere che non è più soltanto personale, bensì generazionale. E che nella scuola dovrebbe trovare un porto sicuro e un luogo dove imparare a diventare cittadini consapevoli.

Costruire il futuro a partire dalla scuola

Con un tono paterno, Nicola Gratteri parla anche di alcune sue esperienze personali che riguardano il mondo della scuola, o meglio il ruolo che dovrebbe avere. Il procuratore racconta infatti di aver visto professionisti che non conoscono la geografia e per queste lacune vengono bocciati ai concorsi pubblici. Per non parlare di chi anche a 50 anni fa errori grammaticali che un alunno delle elementari potrebbe benissimo evitare.

Tutto sta, continua Gratteri, nella costruzione del proprio futuro a partire dagli anni della scuola. E ciò vale sia per le passioni che si hanno sia per le decisioni da prendere in modo razionale, come l’assenza di tatuaggi per chi aspira alla carriera nelle forze dell’ordine.

Insomma, il discorso di Nicola Gratteri ai ragazzi di Casola ha toccato temi diversi ma tutti accomunati da un unico fil rouge. La scuola diventa quindi il luogo in cui imparare a scegliere con consapevolezza, e con consapevolezza essere se stessi.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Le penna rossa “urla” l’errore mentre quella verde è più gentile. Ma è davvero così?

penna rossa

Da sempre la penna rossa è associata, in ambito scolastico, alle correzioni dell’insegnante. Che sia su un compito in classe o su un esercizio, è il segno inconfondibile di errori o dimenticanze da parte degli studenti. Eppure, da diverso tempo ormai anche questo (vecchio) pilastro della scuola sta cambiando. Sempre più insegnanti infatti scelgono di usare una penna verde per le loro correzioni e non più una rossa, con un…

Lanciata una petizione per tenere le scuole aperte anche a giugno e luglio ma con pause più lunghe durante l’anno scolastico

pause più lunghe durante l’anno scolastico

In Italia si va a scuola da inizio settembre a inizio giugno, con date che possono variare da regione a regione per ragioni climatiche e sociali. Si tratta di un’organizzazione dell’anno scolastico che ormai è in vigore da tantissimo tempo, e che in molti stanno pensando di cambiare. Dopo il caso dell’Emilia Romagna, in cui la giunta regionale ha proposto una simile modifica al calendario, adesso arriva anche una petizione…

Docenti, insegnanti di sostegno e ricercatori italiani sono forse le persone più maltrattate d’Italia, il professore è visto solo come un nemico

persone più maltrattate d’Italia

“Oggi professori, insegnanti di sostegno e ricercatori sono forse le persone più maltrattate d’Italia”. Queste sono le parole, senza mezzi termini, di Arianna Porcelli Safonov in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera , in cui parla del senso dell’istruzione oggi. Benché le contraddizioni del sistema scolastico italiano siano sotto gli occhi di tutti, l’attrice porta all’attenzione una questione fondamentale. Oggi infatti i bambini vengono visti come essere perfetti e intoccabili,…

Chi scrive a mano pensa meglio, la scrittura a mano è un superpotere per imparare. Lo dimostra uno studio norvegese

Chi scrive a mano pensa meglio

Con il recente aggiornamento delle indicazioni nazionali per il primo ciclo, torna in auge il dibattito sull’importanza del corsivo e, in generale, della scrittura a mano. Si tratta infatti di un’attività la cui importanza è passata in secondo piano, in un’epoca come la nostra, ma che nondimeno risulta fondamentale nel processo di sviluppo dei ragazzi, e non solo. Lo confermano le tante testimonianze di esperti e diversi studi, secondo cui…

ChatGpt ci rende davvero stupidi? La risposta ufficiale arriva da uno studio del MIT

chatgpt ci rende stupidi

L’intelligenza artificiale è oggi parte integrante della nostra vita quotidiana, che sia utile per lavoro, svago o anche come aiuto nei compiti scolastici. Si tratta di uno strumento dalle grandi potenzialità il cui uso va regolato, soprattutto in ambito educativo. Meno spesso si parla invece degli effetti che l’uso dell’intelligenza artificiale può avere sull’attività cerebrale. A farlo è un recente studio del Media Lab del MIT , secondo cui l’uso…

Crepet: “Da quando abbiamo smesso di bocciare, la scuola ha perso autorevolezza. Si può invertire la rotta solo attraverso il merito”

abbiamo smesso di bocciare

La scuola di oggi non sa più formare le nuove generazioni: ha perso autorevolezza e manca di figure adulte capaci di guidare davvero i ragazzi. Questo in breve il duro giudizio di Paolo Crepet sul sistema scolastico italiano, dato in diverse interviste e interventi recenti. Ma non è tutto qui. Secondo il sociologo, infatti, è l’intero modello educativo ad attraversare una fase di profonda crisi, dalla scuola agli studenti, da…

Ora è ufficiale: smartphone vietati alle superiori, Valditara firma la circolare. «È per il benessere degli studenti»

smartphone vietati alle superiori

Dal prossimo anno scolastico, anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dovranno lasciare lo smartphone nello zaino. Come già annunciato in TV, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti firmato la circolare che vieta l’uso del telefono anche nel secondo ciclo. Anche per scopi didattici. La stretta è giustificata, sostiene Giuseppe Valditara, dalla necessità di tutelare l’apprendimento e il benessere degli studenti. Ma, nonostante le molte voci…

Troppi ricorsi contro le pagelle, per l’esperto i genitori sono rimasti immaturi e si comportano da “adultescenti”

Troppi ricorsi contro le pagelle

A nessuno piace ricevere una pagella con voti troppo bassi, soprattutto se inferiori alle aspettative. Rispetto a poco tempo fa, tuttavia, è cambiato il modo in cui essi vengono recepiti dalle famiglie: non più come incentivo a migliorare, ma come un torto a cui porre rimedio. E così, come riporta Il Messaggero , negli ultimi anni sono aumentati i ricorsi contro le pagelle da parte dei genitori, e non è…

La scuola primaria mantiene una parvenza di educazione, poi dalle medie in poi è un disastro

dalle medie in poi è un disastro

Umberto Galimberti non è certo nuovo a opinioni divisive, soprattutto relative al mondo della scuola. Se spesso il filosofo si è concentrato sul declino degli insegnanti, troppo interessati alle nuove tecnologie o troppo innamorati dello stipendio, adesso è il turno dei genitori e del loro ruolo. Durante un recente intervento , infatti, Galimberti ha avuto modo di analizzare la crisi della scuola a partire dal fallimento della famiglia. Con alcune…

Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Hai visto la novità?

X