La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

Togliere i cellulari ai bambini è la mossa vincente per salvare la loro creatività

Rimuovere i dispositivi mobili dalle mani dei bambini è un gesto di amore e attenzione, volto a proteggere la loro creatività e promuovere una crescita sana. Esaminiamo più da vicino i giardini dei bambini, un esempio concreto di strumento che può contribuire positivamente allo sviluppo infantile.

La tecnologia, è importante sottolinearlo, non deve essere vista come un male assoluto. Essa rappresenta un potente strumento comunicativo, al quale i bambini devono abituarsi e al quale devono avere accesso. La conoscenza tecnologica, inclusa quella social, richiede un approfondimento finalizzato allo sviluppo di competenze e alla consapevole gestione dei sistemi che la caratterizzano.

Il web sarà inevitabilmente parte integrante della vita dei nostri figli, sia nelle attività quotidiane che in un futuro contesto lavorativo. In questo quadro, è compito dei genitori, insieme alla scuola, contribuire in maniera positiva all’educazione web dei ragazzi, facilitandone l’accesso razionale e consapevole alla rete.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Tuttavia, la stessa tecnologia che può arricchire la vita dei bambini corre il rischio di invaderla, trasformandosi da rivoluzione culturale a mera invasione tecnologica. Questo fenomeno non è tanto una colpa dei giovani, quanto una mancanza di alternative proposte dagli adulti, che spesso non comprendono i codici comunicativi della nuova generazione o trascurano di dedicare energie alla condivisione.

La velocità della rete, se da un lato garantisce la rapida fruizione di informazioni, dall’altro può creare una distanza significativa tra i bambini e il mondo reale. Mentre la rete offre immediati frutti, i giardini dei bambini richiedono pazienza e tempo per produrre un unico fiore. La velocità della rete, pertanto, potrebbe allontanare i bambini dal ritmo più lento e naturale del mondo fisico, rischiando di generare insoddisfazione.

La necessità di preservare la lentezza e il progresso graduale della natura è evidente anche nella consapevole scelta di evitare l’esposizione dei bambini agli strumenti tecnologici nei primi anni di vita. Proprio come si raccomanda di limitare l’uso della televisione, lo schermo del PC, i videogiochi e i tablet per i bambini tra zero e due anni, è fondamentale garantire che essi conoscano e apprezzino il lento fluire del tempo naturale.

I bambini hanno il diritto di esplorare e sperimentare la tecnologia, ma allo stesso tempo hanno il diritto di comprendere i tempi lenti della natura. I “giardini dei bambini”, una pedagogia introdotta dal pedagogo tedesco Friedrich Fröbel nell’ottocento, conservano ancora oggi un forte valore ideale. Questi giardini, luoghi in cui i bambini curano la natura, maturano responsabilità, realizzano il loro potenziale creativo e imparano l’arte dell’attesa, possono offrire preziose lezioni che vanno oltre il mondo digitale.

LEGGI ANCHE
Crepet striglia i genitori: “Ma spegnete quei cellulari e parlate con i figli”. Poi l’annuncio di dedicarsi alla formazione degli insegnanti

L’era digitale del 1800 era ancora lontana, eppure la necessità dei giardini dei bambini ha resistito al passare del tempo. Nel 1869, l’istituzione del primo giardino dei bambini italiano a Venezia segnò l’inizio di una fase in cui l’educazione stava subendo una trasformazione. Oggi, i bambini vivono una rivoluzione educativa in cui la conoscenza, resa immediata e transnazionale da internet, richiede un approccio bilanciato.

Genitori di oggi, dotati di due compiti fondamentali: educare i propri figli all’uso consapevole della rete, e al contempo concedere loro l’opportunità di mantenere un salutare rapporto con la natura e con i ritmi naturali del mondo. La coltivazione di una pianta, preferibilmente a uso alimentare o in un piccolo orto sul balcone di casa, si presenta come un esperimento pratico che richiama gli obiettivi dei giardini dei bambini. Attraverso l’atto di seminare, annaffiare, attendere, curare e controllare, i bambini possono sviluppare una connessione più profonda con il loro io interiore e apprendere importanti lezioni sulla pazienza, l’attesa e il raggiungimento di obiettivi con determinazione.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Come organizzare l’accoglienza per il primo giorno di scuola nel “Parco dei Divertimenti” di Pepper

accoglienza di Pepper

Prima ancora di chiedere a bambine e bambini di trasferire le conoscenze apprese nella Scuola dell’Infanzia su un foglio, con la matita in mano, sarebbe opportuno far vivere momenti nei quali possano sperimentare alcune attività vivendole con il proprio corpo. Sono proposte caratterizzate dall’approccio laboratoriale di cui alunni e alunne hanno bisogno, soprattutto nella prima fase di esplorazione del nuovo ambiente. Ciò vi consentirà di osservarli/e anche al di fuori…

Agli studenti dico di non fare il liceo classico perché a scuola si deve studiare quello che serve non ciò che piace

studiare quello che serve

Che il liceo classico sia uno dei pilastri dell’educazione italiana non è certo un mistero. Dopo anni di cali finalmente le iscrizioni sono tornate a crescere e, in aggiunta, in molti lo ritengono un indirizzo fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli. Eppure non tutti sono d’accordo: l’imprenditore Alberto Forchielli, fondatore dell’associazione Drin Drin, ha un’idea piuttosto diversa dell’educazione. Nelle sue parole, la scuola deve concentrarsi sull’innovazione e sullo sviluppo…

L’insegnante porta il suo cane in classe e l’iniziativa si rivela un successo: “Alunni più attenti, voti più alti e più rispetto e collaborazione tra i compagni”

insegnante porta il suo cane in classe

In provincia di Rieti, nella scuola primaria di Cittaducale e Canetra, da mesi gli alunni seguono le lezioni di matematica insieme ad un’ospite speciale. Si tratta di Aida, il labrador delle docente, che quasi ogni giorno entra in classe, si siede al suo banco e partecipa alla vita di classe insieme ai suoi compagni umani. Il progetto innovativo sta dimostrando quanto la presenza di un cane in aula possa influenzare…

Insegnamento della storia nella scuola primaria, ecco i migliori metodi didattici

insegnamento della storia nella scuola primaria 2025

Esistono fondamentalmente due metodi per insegnare, e dunque imparare, la storia: il metodo tematico, cioè la presentazione di un tema, per esempio la necessità di procurarsi cibo oppure la scrittura, cercando di capire come si è sviluppato nel tempo, in una civiltà o in una popolazione ed il metodo cronologico, cioè la presentazione di fatti in successione, seguendo una sequenza lineare e ordinata, concatenando gli avvenimenti in una prospettiva di…

C’è una libreria che nei giorni di maltempo tiene gratuitamente gli alunni quando le scuole chiudono per allerta rossa

scuole chiudono per allerta rossa

Una libreria indipendente di Bologna è diventata per un giorno un rifugio pronto ad accogliere bambini e ragazzi rimasti a casa per via del maltempo. Con le scuole chiuse, la libreria Attraverso ha aperto le porte alle famiglie in difficoltà, offrendo uno spazio sicuro per i più piccoli. Lì, gli ospiti hanno potuto leggere, giocare e socializzare in quello che rappresenta uno degli esempi più interessanti di socialità e senso…

5 motivi per cui Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

L’acquisizione di solide competenze linguistiche nella scuola primaria rappresenta un investimento cruciale per l’intero percorso formativo degli studenti. Numerose ricerche dimostrano come la capacità di leggere, comprendere e produrre testi complessi fin dai primi anni di scuola sia strettamente connessa al successo scolastico e professionale futuro. Secondo l’indagine PIRLS (Progress in International Reading Literacy Study), condotta ogni cinque anni dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) per…

Nell’immaginario collettivo i docenti che correggono i compiti in classe generano ancora una certa tristezza

docenti che correggono i compiti in classe

La valutazione è senza dubbio uno degli aspetti più complessi e dibattuti in ambito scolastico. Non si tratta soltanto della scelta fra giudizi sintetici e giudizi descrittivi, che ancora oggi tiene banco, o delle reazioni dei genitori di fronte ad un voto più basso rispetto alle aspettative. Al contrario, il punto fondamentale riguarda cosa realmente significa valutare il lavoro di uno studente. Valutare un tema, per esempio, è un processo…

7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Hai visto la novità?

X