La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

Crepet striglia i genitori: “Ma spegnete quei cellulari e parlate con i figli”. Poi l’annuncio di dedicarsi alla formazione degli insegnanti

Sono trascorsi venti anni dalla nascita dei social media, che ormai fanno parte integrante delle nostre vite, ribaltando i paradigmi della comunicazione e cambiandoci profondamente. Al fine di indagare su questo cambiamento e comprendere appieno la sua portata, è stato creato Schemi Futuri, il primo osservatorio volto a comprendere la relazione tra le persone e la tecnologia. Questa ricerca è stata prodotta da Unieuro, leader del mercato italiano dell’elettronica di consumo, in collaborazione con Ipsos e sotto la direzione scientifica di Paolo Crepet.

Per cominciare, forniamo alcuni dati di base: lo studio ha coinvolto un campione di 1.200 ragazzi tra i 14 e i 19 anni, appartenenti alla cosiddetta Generazione Z o zeddler, analizzando i loro comportamenti sia online che offline. Gli esperti sottolineano l’importante premessa che i ragazzi non possono essere ricondotti a un unico gruppo e che le community of sentiment non si concentrano esclusivamente sui social media. Esiste sicuramente una grande percentuale di giovani “desiderosi di ammirazione”, che potremmo definire come ragazzi e ragazze insicuri alla ricerca di approvazione, ma vi è anche una significativa percentuale di giovani “calmi e riflessivi”, dotati di un senso critico che spesso li porta ad avere opinioni discordanti dalla massa.

La tecnologia ha contribuito a livellare le differenze tra Nord e Sud, mentre i ragazzi hanno sempre meno percezione delle differenze di genere. Nonostante siano molto “svegli online” e in grado di muoversi tra i social media e i motori di ricerca fin dalla più tenera età, spesso si trovano impreparati di fronte ai pericoli del mondo virtuale o non sanno sfruttare appieno il “potenziale positivo” della rete, ovvero la conoscenza e l’abbondanza di informazioni utili che possono arricchire le loro vite.

Nuovo!

Back to School, siete pronti?

Riparti con i materiali indispensabili per affrontare al meglio il nuovo anno scolastico.

back to school 2023

Durante una conferenza stampa tenutasi presso il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, la soluzione proposta è stata l’istituzione scolastica. La scuola dovrebbe insegnare ai ragazzi a difendere la propria privacy online e ad essere in grado di verificare le fonti al fine di evitare le fake news. Il dottor Paolo Crepet, noto psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista, dopo aver preso la parola, ha affermato che la risorsa più importante per i ragazzi di oggi è il loro distacco dal mondo online, un aspetto che le persone di quarant’anni faticano ad avere. Questo rappresenta un problema educativo, in quanto genitori e figli spesso fanno le stesse cose.

“Purtroppo, ci sono molte donne e uomini che non vedono l’ora di essere più giovani dei loro figli, gareggiando con loro per essere più alla moda, quasi sfidandoli. Personalmente, non riesco a capire cosa ci sia di divertente nel vedere un genitore travestito da adolescente. Francamente, mi fa ridere. Ma mi preoccupa di più quando vedo gli effetti negativi che ciò ha sui ragazzi”, afferma Crepet.

IN ALTRE PAROLE, QUAL È IL PROBLEMA?

“Se hai una madre che cerca di essere più giovane di te, è evidente che non crescerai. Non avrai più un istruttore di volo, ma qualcuno che ti abbassa al suo livello. Il risultato è sotto i nostri occhi: generazioni bloccate. I genitori devono essere i capitani dei propri figli.”

Quando gli viene chiesto a proposito della generazione dei quarantenni, Crepet risponde: “I quarantenni non sono nati nell’era digitale, ma hanno ricevuto il digitale come un dono divino e lo considerano una sorta di divinità. Lo trattano come un modello, un modello di cui dipendono. In realtà, sono molto più dipendenti rispetto ai nativi digitali, che invece guardano ai social media con uno sguardo più critico. Questo è un bene, perché può portare a un cambiamento.”

SE PER I GIOVANI LA RISPOSTA È LA SCUOLA, PER GLI ADULTI?

“Per i giovani, la scuola rappresenta una guida; per gli adulti, la risposta dovrebbe essere la consapevolezza. Tuttavia, la consapevolezza non può essere insegnata. Non posso certo dire al signor Rossi cosa fare questa sera”, spiega Crepet.

Un dato allarmante emerso dallo studio è che la durata media di una cena in famiglia è di soli 13 minuti, un periodo troppo breve per scambiarsi delle parole: “Dovremmo sperimentare. Sarebbe divertente se una famiglia dicesse: stasera, invece dei soliti 13 minuti, faremo una cena di 20 minuti. E quei 20 minuti dovrebbero essere privi di telefoni cellulari e televisione, liberi da distrazioni in generale. È un modo per dire: siamo qui tutti insieme intorno a un tavolo, godiamoci questa bella opportunità”, suggerisce Crepet.

In conclusione gli viene chiesto se ha qualche consiglio per trovare un punto di contatto tra genitori e figli: “Fare una passeggiata in un bosco, dove non arriva il segnale del telefono. Lì si potranno condividere esperienze, parlare di ciò che sta succedendo nella vita di ognuno. La natura è un ottimo catalizzatore di dialogo e connessione”

Quest’intervista di Paolo Crepet ci ha fornito preziose riflessioni sull’importanza di educare i giovani alla consapevolezza digitale e sull’importanza di creare spazi di connessione reale nella vita quotidiana.

PAOLO CREPET SI DEDICA AGLI INSEGNANTI

A tal proposito, è doveroso segnalare che Paolo Crepet ha deciso di dedicarsi alla formazione degli insegnanti. Parteciperà, infatti, a Educability link esterno, l’evento che si focalizza sulle competenze non cognitive (soft skills) nella gestione della classe, delle emozioni e delle relazioni, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito con rilascio di attestato digitale valido ai fini della formazione e dell’esonero a scuola. Durante questo corso, Crepet affronterà tematiche cruciali come la tutela della funzione dell’insegnante e il patto di corresponsabilità tra docenti e genitori. Si concentrerà anche sulla definizione dei ruoli e sulle opportunità di collaborazione a supporto della crescita umana e del processo di apprendimento degli studenti.

Questa iniziativa mira a fornire agli insegnanti gli strumenti necessari per affrontare le sfide del mondo digitale e guidare gli studenti in modo responsabile. La partecipazione di Crepet a Educability rappresenta un passo importante verso una formazione di qualità nel mondo didattico, considerando l’importanza e l’urgenza di bilanciare l’utilizzo della tecnologia in classe promuovendo una corretta gestione della classe basata sulla comunicazione attiva tra insegnanti e studenti.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Come utilizzare i video didattici presenti nel libro digitale di Grillo e la Luna per un insegnamento completo ed efficace

video didattici

Un sussidiario per il primo ciclo della scuola primaria completo perché contiene tutti i materiali extra che solitamente gli insegnanti sono costretti a cercare altrove: con Il Grillo e la Luna non c’è bisogno! Materiali didattici, video interattivi, schede operative e molto altro sono già inclusi nel pacchetto di adozione. Il progetto dietro la nascita di Il Grillo e la Luna è l’intenzione di costruire un percorso caratterizzato da inclusività,…

Alfabetiere ritagliabile di Si Può Fare, è arrivato il momento di usarlo. Ecco cosa farò con i miei alunni di prima

Alfabetiere ritagliabile di Si Può Fare

Gli insegnanti che lo hanno conosciuto ne sono entusiasti: chi lo ha visionato e ha avuto modo di conoscerlo ha deciso di adottarlo. Scopriamo il magico alfabetiere ritagliabile del sussidiario Si Può Fare, con il quale divertirsi a proporre tante attività divertenti. Un progetto frutto di esperti Si può fare è un progetto a cui hanno lavorato esperti di didattica tra cui uno psicoterapeuta e uno psicologo scolastico. Si può…

L’alfabeto delle emozioni, l’importanza di esplorarle e riconoscerle già con i bambini di classe prima della scuola primaria

alfabeto delle emozioni

La gestione delle emozioni è una delle dieci competenze che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce “life skills”, ovvero abilità sociali, cognitive e personali per affrontare con positività le sfide che la vita ci propone. Ma per gestire le emozioni è necessario riconoscerle e governarle. Le emozioni hanno implicita la parola movimento (dal latino “moveo”), cioè una tendenza ad agire e, come sostengono i sociobiologi a partire dagli anni ’70, ci…

Crepet: “Basta al genitore immaturo che diventa l’amicone dei figli perché non sa dire di no, la felicità non si raggiunge solo con i sì”

genitore immaturo

Paolo Crepet non è sorpreso dalle ultime scoperte dell’Istituto Superiore di Sanità riguardo alla salute degli adolescenti italiani. Secondo il rapporto basato su 90.000 giovani, ci sono alcune abitudini preoccupanti, come passare troppe ore davanti agli schermi, essere sedentari, mangiare in modo non corretto e fare un uso eccessivo di alcol e droghe. In un’intervista a L’Arena, Crepet ha commentato che queste statistiche riflettono semplicemente le conseguenze degli errori degli…

Accoglienza e rilevazioni delle abilità iniziali in classe terza, kit didattico completo da scaricare

rilevazioni delle abilità iniziali in classe terza

L’accoglienza fa bene non solo a chi viene accolto, ma anche a chi accoglie. Un lavoro ben impostato sull’accoglienza aiuterà ad affrontare più serenamente il nuovo anno scolastico. È dunque importante, nel momento in cui si ritorna in classe, dimostrare che ci si ritrova ancora una volta “insieme”, pronti a percorrere un altro pezzo di strada. STARE BENE INSIEME L’insegnante inviterà gli alunni ad “accogliersi” tra loro, perché un’atmosfera di…

Come organizzare l’accoglienza in classe seconda con Il Grillo e La Luna, con matrici da scaricare

accoglienza in classe seconda con Il Grillo e La Luna

Accoglienza vuol dire “far entrare”. L’accoglienza è disponibilità, è apertura verso le persone, gli apprendimenti, le esperienze, la crescita. Accogliere vuol dire anche mettere in gioco se stessi dimostrandosi disponibili a ricevere e a dare. Questo è il messaggio che è necessario trasmettere agli alunni fin dai primi giorni di scuola e insegnare loro che l”accoglienza” dura per tutto l’anno. Accoglienza è accogliere ed essere accolti. OBIETTIVI ATTIVITÀ E STRUMENTI…

Mappe, schede e tabelle “zippate”, Grammazip richiama alla mente in modo rapido regole e particolarità della grammatica italiana

grammazip

Grammazip è il manuale di ortografia e grammatica più completo per la scuola primaria, compreso nella configurazione del sussidiario dei linguaggi “Letture in Viaggio 4-5”. Preciso, schematico ma allo stesso tempo divertente: scopriamo perché i bambini e i ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola primaria dovrebbero possederlo. Perché è inclusivo Prima di tutto, scorrendone le pagine, colpisce il fatto che sia scritto con un carattere ad alta leggibilità,…

Le 10 regole per fare matematica secondo il Piccolo Friedrich

regole per fare matematica

In un angolo virtuale della rete, si nasconde un tesoro per chiunque desideri scoprire il lato coinvolgente ed accessibile della matematica e delle scienze. “Il Piccolo Friedrich”, il blog creato con passione da Cristina Sperlari, si presenta come un ambiente digitale per avventure educative: una finestra aperta su esperienze didattiche innovative e percorsi formativi che mirano a costruire basi solide per gli apprendimenti permanenti. La maestra Cristina condivide l’energia dei…

Laboratorio attivo di arte e immagine in seconda, attività e consigli per l’insegnante con schede da scaricare

Laboratorio attivo di arte e immagine in seconda

Gli obiettivi di apprendimento del laboratorio attivo di arte e immagine in seconda sono: acquisire capacità manuali, sviluppare la motricità fine, comprendere, acquisire e padroneggiare tecniche operative, sviluppare la creatività personale, educare al senso estetico, sviluppare la capacità di esprimersi attraverso linguaggi non verbali, entrare in relazione con gli altri attraverso il lavoro di gruppo, realizzare un prodotto seguendo un progetto e un itinerario di lavoro. ATTIVITà E CONSIGLI PER…

Vecchioni: “La scuola deve trasformare gli alunni in persone per i valori, poi per un mestiere”

trasformare gli alunni in persone

Il rinomato cantautore nonché ex docente, Roberto Vecchioni, ha recentemente concesso un’intervista a La Repubblica, in un periodo segnato da una dolorosa perdita: la morte di uno dei suoi figli. In questa conversazione, Vecchioni ha affrontato i suoi temi prediletti: cultura, educazione e giovani. “Nel contesto scolastico, ho sempre sottolineato che diventare persone di valore deve precedere l’acquisizione della professione” ha iniziato Vecchioni. Ha poi ribadito quanto sia rilevante la…

great

Hai il materiale docente?

X