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Maestra va in pensione ma torna ad insegnare gratis: “Insegno per passione e non per i soldi. Mi mancava il sorriso sincero dei bambini”

Insegnare non è soltanto un mestiere bensì una vera e propria vocazione. Lo testimoniano di tanti docenti che, una volta in pensione, non sono riusciti ad allontanarsi da quel mondo a cui hanno dedicato molti anni della loro vita.

Se allora un docente in pensione dal 2015 continua ad insegnare ancora oggi, una storia simile arriva da Salerno. Qui Nadia Pasqualucci ha deciso di tornare ad insegnare dopo essere andata in pensione nella scuola in cui ha passato 25 anni di carriera. E lo ha fatto a titolo gratuito.

Dall’insegnamento alla pensione

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Nadia Pasqualucci, riporta il quotidiano Il Mattino link esterno, ha 65 anni e ha dedicato la sua vita all’insegnamento nella scuola dell’infanzia. Dei suoi 45 anni di carriera, 25 li ha passati al Matteo Mari di Salerno, fino alla pensione.

Non sempre però è facile staccarsi dal mondo al quale si è dedicata ogni energia e passione, né dai bimbi che possono avere bisogno di una figura con la sua esperienza. La docente allora decide di tornare a insegnare, salute permettendo, come lei stessa dirà:

Lo faccio per passione e perché la salute me lo consente ancora. Sono tornata in classe con grande umiltà, come quando si comincia da zero, con discrezione e senza dare suggerimenti alle docenti più giovani.

Per anni Nadia è stata una figura importantissima al Matteo Mari, in cui ha formato generazioni di alunni ormai diventati adulti. Ovviamente, la scelta di tornare a insegnare ha ricevuto la disponibilità della dirigente scolastica, anche perché si tratta di una collaborazione a costo zero dal carattere volontario.

Dalla pensione all’insegnamento

Una volta andata in pensione, Nadia Pasqualucci si è ritrovata a provare una nostalgia per l’ambiente che aveva lasciato, per il sorriso dei bambini e per i colleghi.

Da qui l’idea: tornare a titolo gratuito e curare attività extracurricolari come i laboratori artistici, in modo da arricchire l’offerta formativa della scuola e rimanere in contatto con quel mondo a cui ha dato tanto. E che tanto le ha dato. Continua la docente:

Ho vissuto il lavoro come opportunità di realizzazione professionale ma anche come servizio alla comunità. Ed ora che ho concluso il ciclo lavorativo sono felice di continuare il mio impegno come cittadina attiva.

Dal momento che si occupa di attività extracurricolari a titolo gratuito, Nadia non contribuisce ad aumentare i costi del Matteo Mari. Inoltre, nelle sue stesse parole, non toglie il lavoro a nessuno: al contrario, ha l’opportunità di costituire un valore aggiunto per la comunità, e fare ciò che più le piace. Insegnare ai bambini.

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Un legame indissolubile

Non è un mistero che la situazione attuale della scuola non sia fra le più rosee. L’insegnamento è cambiato molto negli ultimi anni, e non è raro leggere le storie di docenti che non riescono più a lavorare a causa dello stress e delle difficoltà crescenti nel fare il proprio lavoro.

La storia di Nadia Pasqualucci è, da questo punto di vista, un’eccezione e un esempio, soprattutto per l’importanza del rapporto con i genitori:

Insegnare è una missione. La scuola è cambiata tantissimo sul piano dell’utenza genitoriale, e per questo è urgente rinsaldare un’alleanza educativa e corresponsabile con i genitori. I docenti vanno supportati sempre.

E proprio sull’importanza che anche i docenti con tanta esperienza possono avere nella scuola di oggi si concentra la dirigente dell’istituto, Maria Ida Chiumento. Secondo la preside, si tratta di un valore inestimabile che contribuisce a rendere la scuola una comunità accogliente e stimolante.

D’altronde, la passione di Nadia Pasqualucci ricorda quanto l’amore per l’insegnamento possa andare oltre il concetto di semplice professione. Ancora oggi, il ruolo dei docenti rimane fondamentale nella crescita dei più giovani, anche in una scuola contemporanea costretta ad affrontare molte più sfide che in passato.

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