La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Insegnate ai bambini ad aspettare ed annoiarsi, basta con il “tutto e subito” per proteggerli dalle fatiche

“La gratificazione istantanea è un’illusione, così come la ricerca del tutto e subito”. Sono parole del noto psicoterapeuta Alberto Pellai che, ospite della trasmissione Geo su Rai 3 link esterno, ha lanciato un importante appello rivolto a tutti i genitori.

In un’epoca in cui i genitori fanno fatica a comprendere i loro figli, spesso finendo per essere troppo permissivi, è allora importante riflettere sul modo giusto per preparare i giovani ad affrontare le sfide della vita. E per lo specialista la risposta è chiara: servono pazienza e consapevolezza.

gratificazione istantanea

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Il meccanismo alla base della gratificazione istantanea, sostiene Alberto Pellai su Rai 3, si alimenta con la contemporanea cultura dell’immediatezza. I social media, le app per smartphone, la fruizione rapida dei contenuti abitua il cervello a ricevere ricompense senza alcuno sforzo.

Si tratta di una dinamica che colpisce tutti ma in particolare i giovani, che si ritrovano all’interno di un circolo vizioso di richiesta e gratificazione. Queste le parole dello psicoterapeuta:

La gratificazione istantanea è qualcosa che la mente percepisce in tempi velocissimi, facendo credere di stare bene con attività a costo energetico zero. Il cervello, di conseguenza, spinge a ripetere queste attività, intrappolandoci in un circolo vizioso.

Delle ragioni evolutive alla base del meccanismo – la gratificazione a basso costo energetico permette di conservare energie per la sopravvivenza – rimane soltanto il circolo vizioso. Quest’ultimo poi ha conseguenze anche in ambito educativo, dove diventa manifesta l’incapacità di affrontare gli ostacoli più complessi.

proteggere i figli

Alla gratificazione istantanea si collega ovviamente anche il ruolo dei genitori, che spesso cercano di proteggere i loro figli da ansie e piccole delusioni quotidiane. Certo, l’obiettivo è quello di tenere lontana ogni esperienza che possa causare disagio, ma il risultato è diverso: l’eccessiva protezione finisce per privare i ragazzi degli strumenti necessari per affrontare le sfide della vita.

Detto in altri termini, le piccole frustrazioni e delusioni sono essenziali per abituarci a confronto con gli ostacoli presenti nel quotidiano. Se ne siamo perennemente schermati da piccoli, cosa faremo nel momento in cui non avremo più nessuno a fare da barriera?

Molti genitori, ricorda Alberto Pellai, sottraggono i loro figli all’allenamento della vita e così facendo li privano di lezioni fondamentali per lo sviluppo di competenze importantissime. Unita alla gratificazione istantanea, questa tendenza rischia di causare danni sul breve e, soprattutto, sul lungo periodo.

felicità tutta e subito

Un’ulteriore prospettiva riguarda poi la ricerca della felicità, che Pellai lega al ruolo che il desiderio gioca nella crescita dei più giovani:

Il desiderio dovrebbe essere il motore della preadolescenza e dell’adolescenza, un periodo in cui non si agisce più per obbedienza, ma per motivazione personale.

Si tratta di una fase importantissima nella maturazione personale, che tuttavia viene di fatto annullata dalla frenesia del tutto e subito. Come si vede, torna qui la gratificazione istantanea, superficiale e immediata, che però lascia poco nel profondo.

Secondo Alberto Pellai, la risposta va nella direzione opposta: di fronte al tutto e subito, è fondamentale imparare ad attendere, lavorando per ottenere un risultato con i vantaggi e gli svantaggi che questo comporta. Desiderio e frustrazione, ricerca e fatica sono tutti elementi indispensabili nel raggiungimento dei propri obiettivi e nel proprio percorso di crescita. Oltre la superficialità della gratificazione istantanea, insomma, c’è un mondo che ha un significato molto più profondo, e merita di essere scoperto.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Come organizzare l’accoglienza per il primo giorno di scuola nel “Parco dei Divertimenti” di Pepper

accoglienza di Pepper

Prima ancora di chiedere a bambine e bambini di trasferire le conoscenze apprese nella Scuola dell’Infanzia su un foglio, con la matita in mano, sarebbe opportuno far vivere momenti nei quali possano sperimentare alcune attività vivendole con il proprio corpo. Sono proposte caratterizzate dall’approccio laboratoriale di cui alunni e alunne hanno bisogno, soprattutto nella prima fase di esplorazione del nuovo ambiente. Ciò vi consentirà di osservarli/e anche al di fuori…

Agli studenti dico di non fare il liceo classico perché a scuola si deve studiare quello che serve non ciò che piace

studiare quello che serve

Che il liceo classico sia uno dei pilastri dell’educazione italiana non è certo un mistero. Dopo anni di cali finalmente le iscrizioni sono tornate a crescere e, in aggiunta, in molti lo ritengono un indirizzo fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli. Eppure non tutti sono d’accordo: l’imprenditore Alberto Forchielli, fondatore dell’associazione Drin Drin, ha un’idea piuttosto diversa dell’educazione. Nelle sue parole, la scuola deve concentrarsi sull’innovazione e sullo sviluppo…

L’insegnante porta il suo cane in classe e l’iniziativa si rivela un successo: “Alunni più attenti, voti più alti e più rispetto e collaborazione tra i compagni”

insegnante porta il suo cane in classe

In provincia di Rieti, nella scuola primaria di Cittaducale e Canetra, da mesi gli alunni seguono le lezioni di matematica insieme ad un’ospite speciale. Si tratta di Aida, il labrador delle docente, che quasi ogni giorno entra in classe, si siede al suo banco e partecipa alla vita di classe insieme ai suoi compagni umani. Il progetto innovativo sta dimostrando quanto la presenza di un cane in aula possa influenzare…

Insegnamento della storia nella scuola primaria, ecco i migliori metodi didattici

insegnamento della storia nella scuola primaria 2025

Esistono fondamentalmente due metodi per insegnare, e dunque imparare, la storia: il metodo tematico, cioè la presentazione di un tema, per esempio la necessità di procurarsi cibo oppure la scrittura, cercando di capire come si è sviluppato nel tempo, in una civiltà o in una popolazione ed il metodo cronologico, cioè la presentazione di fatti in successione, seguendo una sequenza lineare e ordinata, concatenando gli avvenimenti in una prospettiva di…

C’è una libreria che nei giorni di maltempo tiene gratuitamente gli alunni quando le scuole chiudono per allerta rossa

scuole chiudono per allerta rossa

Una libreria indipendente di Bologna è diventata per un giorno un rifugio pronto ad accogliere bambini e ragazzi rimasti a casa per via del maltempo. Con le scuole chiuse, la libreria Attraverso ha aperto le porte alle famiglie in difficoltà, offrendo uno spazio sicuro per i più piccoli. Lì, gli ospiti hanno potuto leggere, giocare e socializzare in quello che rappresenta uno degli esempi più interessanti di socialità e senso…

5 motivi per cui Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

L’acquisizione di solide competenze linguistiche nella scuola primaria rappresenta un investimento cruciale per l’intero percorso formativo degli studenti. Numerose ricerche dimostrano come la capacità di leggere, comprendere e produrre testi complessi fin dai primi anni di scuola sia strettamente connessa al successo scolastico e professionale futuro. Secondo l’indagine PIRLS (Progress in International Reading Literacy Study), condotta ogni cinque anni dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) per…

Nell’immaginario collettivo i docenti che correggono i compiti in classe generano ancora una certa tristezza

docenti che correggono i compiti in classe

La valutazione è senza dubbio uno degli aspetti più complessi e dibattuti in ambito scolastico. Non si tratta soltanto della scelta fra giudizi sintetici e giudizi descrittivi, che ancora oggi tiene banco, o delle reazioni dei genitori di fronte ad un voto più basso rispetto alle aspettative. Al contrario, il punto fondamentale riguarda cosa realmente significa valutare il lavoro di uno studente. Valutare un tema, per esempio, è un processo…

7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Hai visto la novità?

X