La rivista per la scuola e per la didattica
BULLISMO

Il bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 link esterno che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria.

Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di bullismo e l’incidenza di genere nel fenomeno. Vediamo di cosa si tratta, con particolare attenzione alle strategie e agli interventi possibili.

Il bullismo inizia presto

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Il rapporto ESPAD Italia 2023 conferma come il bullismo e la violenza fra adolescenti siano fenomeni piuttosto diffusi e radicati. Stando all’indagine, infatti, il 46% degli studenti e il 34% delle studentesse con età compresa fra i 15 e i 19 anni ha preso parte a scontri fisici o risse. Si potrebbe pensare che il fenomeno emerga con l’adolescenza, e pertanto nel contesto della scuola secondaria di secondo grado. Così non è.

Secondo i dati del rapporto Health Behaviour in School-aged Children Italia 2022 link esterno, il bullismo inizia a presentarsi abbastanza presto nel percorso scolastico dei giovani italiani. In particolare, emerge nella fascia d’età fra 11 e 13 anni, praticamente durante la scuola secondaria di primo grado.

Basterebbe soltanto questo a sottolineare l’urgenza di interventi precoci già nella scuola primaria, con l’obiettivo di prevenire i comportamenti violenti e sensibilizzare le famiglie. Ma la situazione è più complessa.

problematica di genere?

Il titolo del paragrafo è provocatorio, anche perché abbiamo visto come l’incidenza non sia poi così diversa fra studenti e studentesse. Eppure, anche il bullismo può essere considerato una problematica di genere, come emerge dai dati dell’indagine INVALSI link esterno.

Il 25% dei bambini infatti dichiara di essere stato vittima di prepotenze almeno una volta a settimana, contro il 17% delle bambine. Allo stesso modo, il 10% degli studenti ammette di aver insultato, escluso o anche soltanto deriso un compagno con regolarità, di contro al 4% delle studentesse.

Un risultato simile si ha prendendo in considerazione le classi con un’alta percentuale di studenti maschi: in questi casi c’è una maggiore incidenza di bullismo, soprattutto verso le compagne. Queste ultime tendono inoltre ad avere maggiori difficoltà a stringere amicizie e nella crescita emotiva.

Strategie e interventi

Nel Rapporto ESPAD Italia 2023 trovano spazio anche i dati sulla violenza giovanile e sul cyberbullismo. Rispetto agli anni precedenti, i numeri sono in aumento e pertanto è ancora più necessario avviare strategie e interventi per contrastare il bullismo.

Sulla questione sono intervenuti in tantissimi, come Umberto Galimberti che ricorda l’importanza della letteratura o il recente esempio di Lucio Corsi, con la sua canzone “Volevo essere un duro”. In verità, contrastare il bullismo non è semplice perché il fenomeno coinvolge cultura, società, famiglia, tecnologia e molto altro ancora. Eppure, per contribuire a limitare la sua portata è possibile:

  • educare i bambini e i ragazzi all’empatia e alla gestione delle emozioni, in modo da favorire l’immedesimazione e prevenire gli atteggiamenti aggressivi;
  • ridurre il divario fra studenti e studentesse all’interno delle classi, in modo da portare ad un maggiore equilibrio di genere;
  • favorire interventi precoci che permettano di identificare il disagio dei bambini e, come dicevamo, intervenire già dalla scuola primaria;
  • coinvolgere gli insegnanti, i genitori e gli stessi studenti in campagne di sensibilizzazione e contrasto al bullismo;
  • regolamentare l’uso della tecnologia, così da evitare l’abuso che porta al cyberbullismo.

Per arginare il fenomeno del bullismo è fondamentale che la scuola lavori in sinergia con le famiglie e con la società. Soltanto in questo modo sarà possibile dare un senso a dati onestamente sconfortanti, come quelli dei vari rapporti, che tuttavia possono fungere da base solida per azioni concrete. Ed efficaci.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Insegnamento della storia nella scuola primaria, ecco i migliori metodi didattici

insegnamento della storia nella scuola primaria 2025

Esistono fondamentalmente due metodi per insegnare, e dunque imparare, la storia: il metodo tematico, cioè la presentazione di un tema, per esempio la necessità di procurarsi cibo oppure la scrittura, cercando di capire come si è sviluppato nel tempo, in una civiltà o in una popolazione ed il metodo cronologico, cioè la presentazione di fatti in successione, seguendo una sequenza lineare e ordinata, concatenando gli avvenimenti in una prospettiva di…

C’è una libreria che nei giorni di maltempo tiene gratuitamente gli alunni quando le scuole chiudono per allerta rossa

scuole chiudono per allerta rossa

Una libreria indipendente di Bologna è diventata per un giorno un rifugio pronto ad accogliere bambini e ragazzi rimasti a casa per via del maltempo. Con le scuole chiuse, la libreria Attraverso ha aperto le porte alle famiglie in difficoltà, offrendo uno spazio sicuro per i più piccoli. Lì, gli ospiti hanno potuto leggere, giocare e socializzare in quello che rappresenta uno degli esempi più interessanti di socialità e senso…

5 motivi per cui Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

L’acquisizione di solide competenze linguistiche nella scuola primaria rappresenta un investimento cruciale per l’intero percorso formativo degli studenti. Numerose ricerche dimostrano come la capacità di leggere, comprendere e produrre testi complessi fin dai primi anni di scuola sia strettamente connessa al successo scolastico e professionale futuro. Secondo l’indagine PIRLS (Progress in International Reading Literacy Study), condotta ogni cinque anni dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) per…

Nell’immaginario collettivo i docenti che correggono i compiti in classe generano ancora una certa tristezza

docenti che correggono i compiti in classe

La valutazione è senza dubbio uno degli aspetti più complessi e dibattuti in ambito scolastico. Non si tratta soltanto della scelta fra giudizi sintetici e giudizi descrittivi, che ancora oggi tiene banco, o delle reazioni dei genitori di fronte ad un voto più basso rispetto alle aspettative. Al contrario, il punto fondamentale riguarda cosa realmente significa valutare il lavoro di uno studente. Valutare un tema, per esempio, è un processo…

7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Hai visto la novità?

X