Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Avevamo davvero bisogno di portare Geolier in cattedra all’Università di Napoli?

“Questo non ha capito un cavolo di niente”, è una frase che non andrebbe mai detta. Perlomeno, un insegnante non dovrebbe mai dirla. Né a un suo allievo, né a un collega, né a un genitore. Perché il ruolo di colui che insegna non è dare giudizi sulla persona o sulle opinioni personali, ma semmai su competenze, conoscenze e abilità. Non scendo nel dettaglio di altre questioni riguardanti la valutazione che ogni professionista della scuola conosce: regole che si imparano e si studiano per i concorsi e le abilitazioni.

Ci si può chiedere: “Ma il professor Vecchioni?”. Ma perché non dare più peso, e lustro, a questo lavoro, potendolo fare? E come si può conciliare una carriera musicale, sicuramente impegnativa, con la scuola? Che non è un ripiego né un secondo lavoro. Non è nemmeno una missione. È una professione impegnativa e talvolta totalizzante.

Evidentemente però si può, e mi piacerebbe molto un giorno conoscere il professor Roberto Vecchioni, e dirgli quanto mi piacevano le sue canzoni: “Luci a San Siro” o, anche, abbastanza , “Samarcanda”. O “Povero ragazzo”, che pochi ricordano, se questo era poi il titolo. Molto meno, “Voglio una donna”:

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Prendila te quella col cervello
Che s’innamori di te quella che fa carriera
Quella col pisello e la bandiera nera
La cantatrice calva e la barricadera
Che non c’è mai la sera…

Voglio una donna – R. Vecchioni

Diciamo, non proprio versi memorabili, tuttavia tanto sentiti e risentiti da rimanere nella memoria indelebili insieme a quelli di Leopardi. Usciti vincitori dal Festivalbar 1992. E ancora tra noi.

Abbiamo ascoltato tante lezioni dal professor Vecchioni. Le hanno ascoltate barricadere, cantatrici calve e meno calve, quelle con qualche altro attributo e donne che non ci sono mai la sera perché forse lavorano. Comprese le sue colleghe di scuola, spesso impegnate in riunioni ad oltranza dopocena. E ritorniamo al dubbio: ma come si può conciliare? Lavoro, carriera, attività artistica o impegno politico, casa e famiglia?

Rimangono le lezioni del maestro: di lessico, di filologia, di didattica, di storia, persino di volo e di atterraggio. Per quanto, si fa sommessamente notare, dopo venticinque anni di pazienza, che non si dice “prendila te”, ma “prendila tu”. Tralasciando altre “imprecisioni di forma e contenuto” come si scrive nei giudizi dei compiti in classe.

Ma tornando all’incipit del componimento, Roberto Vecchioni in “In Altre Parole”, il talk show condotto da Massimo Gramellini su La 7 è intervenuto sul “caso” Geolier. Si innesca il caso e anche una provvidenziale rissa a distanza con Cottarelli. Carlo Cottarelli aveva commentato così l’invito da parte del sindaco di Napoli a Geolier: “Sarò retrogrado, ma proprio non capisco perché l’Università di Napoli abbia invitato Geolier a tenere una lezione nell’ateneo partenopeo. Tutti quelli che arrivano secondi a Sanremo dovrebbero tenere lezioni all’Università? Ben faceva Edoardo Bennato a cantare: ‘sono solo canzonette…'”

In effetti: tra attori, cantanti, fenomeni, forse le università potrebbero essere veramente un po’ meno attente alla spettacolarizzazione. Più all’arte, alla letteratura, ai testi, alla poesia. Alla qualità e alle competenze. Perché è ovvio: la musica, e quella napoletana è meravigliosa, la amiamo tutti, e nemmeno si discute. Di serietà, sì. E comunque, Edoardo Bennato ben faceva, veramente: il suo “Burattino senza fili” ci accompagna dal 1977.

Questo, davvero, immortale.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Un post su facebook: “L’insegnante non è più fonte di sapere ma esecutore materiale di precise richieste”

fonte di sapere

Che negli ultimi anni la figura dell’insegnante sia cambiata in modo radicale, e non sempre in meglio, non è certo un mistero. A confermarlo sono spesso le parole di docenti come Salvo Amato, molto seguito sui social per lo sguardo critico sul mondo della scuola. Secondo l’insegnante, oggi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio declino del ruolo dell’insegnante. Lungi dal costituire una fonte di sapere, si limita…

Sono considerati “gli sport della mente”: dama e scacchi a scuola possono insegnare più di quanto si pensi

dama e scacchi a scuola

Il gioco è da sempre uno strumento utile per imparare, soprattutto quando ben integrato nella didattica. Che si tratti di un nuovo modo per insegnare la matematica o le competenze digitali, spesso sono gli studenti più giovani a beneficiare di questo approccio. A Cesena, per esempio, un’iniziativa interessante ha coinvolto un’intera scuola media grazie al progetto “Dama a scuola”. L’idea? Usare la dama, tradizionale gioco da tavolo per due giocatori,…

Un prof precario ha scritto a mano 204 bigliettini di addio per tutti i suoi alunni, alcuni sono scoppiati in lacrime

bigliettini di addio

Il rapporto fra insegnante e alunni è uno dei più importanti nella vita di un adolescente e nel suo percorso di crescita a scuola. Spesso tuttavia sono i momenti fuori dall’ordinario a lasciare un segno profondo, come avvenuto a Palermo durante gli ultimi giorni di scuola. In una scuola secondaria di primo grado del capoluogo siciliano, infatti, un giovane insegnante ha voluto rendere indimenticabile la fine dell’anno scolastico. Il docente…

La matematica, in estate, non può andare in vacanza

andare in vacanza 2025

Quando si avvicinano le vacanze estive, la raccomandazione di molti insegnanti è molto spesso sempre la stessa: che i bambini trascorrano l’estate dedicandosi il più possibile alla lettura. Molto spesso si assegnano come compito anche diari di bordo dell’estate, in cui raccontare i momenti più belli e significativi da riportare a settembre, i primi giorni di scuola. Ma che fine fa la matematica in estate? Alcuni insegnanti, infatti, decidono di…

Uno studente 15enne è andato in crisi di astinenza dopo che i genitori gli avevano impedito l’uso del cellulare. Ricoverato in ospedale

crisi di astinenza

Oggi è molto difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza uno smartphone, dispositivo che utilizziamo per lavoro e per svago, per comunicare e per interagire con gli altri. Proprio per questa ragione, spesso l’abuso del telefono comporta una vera e propria dipendenza, soprattutto fra i giovani. E proprio un giovane di 15 anni è al centro di quanto avvenuto a Orbassano, in provincia di Torino. Il ragazzo è infatti finito…

Uno studente su due non è partito per la gita scolastica

gita scolastica 2025

Parte integrante di un percorso scolastico, i viaggi d’istruzione sono l’occasione per vivere un’esperienza di gruppo e allo stesso tempo imparare sul campo. Eppure, oggi sono sempre di più gli studenti e gli istituti che rinunciano alle gite, limitandosi a organizzare uscite di un solo giorno e comunque entro i confini nazionali. A certificare questa tendenza è un’indagine condotta dall’Osservatorio sulle gite scolastiche 2025 di Skuola.net, il portale dedicato agli…

Più di un milione di studenti non vuole l’ora di religione

ora di religione

L’insegnamento della religione cattolica è da tantissimo tempo parte integrante dei percorsi scolastici, ma gli studenti possono scegliere se avvalersene o meno. Ecco, secondo i dati diffusi dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti , sono sempre di più quelli che scelgono un’attività alternativa. Si tratta di una tendenza diffusa soprattutto in alcune aree del territorio italiano ma comune ai vari gradi di istruzione, con alcune differenze. Vediamo allora più…

Nuove Indicazioni Nazionali, si parte da settembre 2026. Tutti i libri di testo dovranno essere aggiornati

Nuove Indicazioni Nazionali

Si è tanto parlato delle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola primaria e il primo ciclo di istruzione volute da Giuseppe Valditara. Se il dibattito pubblico si è più concentrato su questioni come il ritorno del latino alle medie o la lettura della Bibbia alla primaria, il cambiamento si preannuncia ancora più profondo di così. Ne ha parlato lo stesso ministro dell’istruzione e del merito durante un’interrogazione parlamentare, in cui…

Meno alunni, più classi a rischio. L’Italia tocca il minimo storico di nascite

minimo storico di nascite

Non sono incoraggianti i segnali che emergono dal rapporto ISTAT sugli indicatori demografici per il 2024. I dati raccolti dall’istituto italiano di statistica, infatti, fotografano una situazione demografica estremamente complessa, con un nuovo minimo storico per la natalità e famiglie sempre più ristrette. Oltre a rappresentare una sfida per l’intera società, la crisi demografica delinea uno scenario altrettanto complesso per la scuola, che già deve far fronte a diversi problemi…

Hai visto la novità?

X