Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
SCUOLA DIGITALE

Cellulari vietati a scuola anche per scopi didattici, esulta l’associazione dei presidi: “Così ora gli alunni saranno più concentrati”

Dopo l’annuncio delle linee guida del febbraio 2024 link esterno, il Ministro Valditara si prepara a vietare del tutto i cellulari nelle scuole elementari e medie. Come riporta il Corriere della Sera link esterno, non sarà consentito neanche l’uso didattico prima delle scuole superiori, e anzi ci sarà anche un ritorno al diario cartaceo nella scuola primaria. Si trova in accordo con il divieto Attilio Fratta, presidente del sindacato Dirigentiscuola, che propone anche alcune soluzioni per evitare l’abuso dello smartphone a scuola.

la posizione di Fratta di dirigentiscuola

Di fronte alla consapevolezza che l’abuso dello smartphone può creare enormi problemi ai ragazzi, e non solo, il presidente di Dirigentiscuola ha già pronta una soluzione. In un’intervista rilasciata al quotidiano il Messaggero, innanzitutto Fratta sostiene che neanche dovrebbe sussistere la necessità di una norma ad hoc: i rischi dovrebbero essere chiari a tutti. E, alla domanda su come convincere i ragazzi, risponde:

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Con il divieto e con le sanzioni. I ragazzi vengono informati sulle relative punizioni, devono sapere cosa succederà e a che punto dovranno assumersi la loro responsabilità. Chi viene sorpreso al telefono, quando non è concesso, deve essere punito. La parola d’ordine è educazione.

Sarà necessario tanto tempo per cambiare le abitudini dei ragazzi, certo, ma per Fratta non c’è altra soluzione. I giovani d’oggi, continua, sono abituati all’impunità: riportare in auge divieti e sanzioni appare come l’unica soluzione efficace. Ma lo è davvero?

Educare i ragazzi al bello

Al centro della questione affrontata dal presidente di Dirigentiscuola c’è il rapporto fra la scuola e gli studenti. Da una parte, infatti, dare il cellulare ai bambini finisce per rendere quel dispositivo più importante dell’educazione stessa; dall’altra parte, invece, spesso sono gli insegnanti a manifestare quella dipendenza dalla tecnologia che invece critichiamo nei più giovani. Fratta continua:

La scuola serve per crescere e imparare, non per mandare messaggi e chattare. […] I ragazzi hanno bisogno del bello: educhiamoli alla musica, all’arte, alla cultura. Non lasciamoli davanti allo smartphone.

Come traspare dalle sue parole, persino gli adulti hanno una parte di responsabilità per l’abuso dello smartphone da parte dei giovani. Proprio per questa ragione, vedere soltanto nel divieto e nella sanzione la soluzione al problema potrebbe anche costituire un approccio superficiale, diverso rispetto a quello di altri Paesi. E non è detto che sia quello di cui i ragazzi hanno bisogno.

LEGGI ANCHE
Smartphone a scuola, sì o no? In Francia, Inghilterra, Olanda e Finlandia sono vietati senza se e senza ma

Il ruolo delle famiglie

In effetti, lo stesso Fratta concorda nel dire che il problema non risiede esclusivamente negli studenti e nel loro rapporto con lo smartphone. L’abuso della tecnologia sarebbe da intendere, quindi, come parte di un problema più ampio radicato anche nella famiglia, che tende a giustificare i figli invece di collaborare con la scuola. Il mancato controllo a casa tuttavia può portare a ulteriori problemi:

I ragazzini giocano con lo smartphone senza filtri né controlli, e non dobbiamo meravigliarci se poi accadono gesti assurdi, violenti, tutti poi puntualmente ripresi dal video. Ecco tutte le conseguenze di un uso distorto del cellulare. Purtroppo però i genitori hanno da fare e spesso mettono i bambini davanti al cellulare.

Con maggiori divieti e un ruolo più attivo da parte delle famiglie, sostiene Attilio Fratta, dovrebbe essere possibile contrastare l’abuso dello smartphone a scuola. Da questo punto di vista, però, la circolare del Ministro Valditara e l’auspicio del presidente Fratta non possono che rappresentare soltanto dei primi passi. Il rischio è, come spesso accade, che il divieto e le sanzioni rendano più appetibile e desiderabile l’uso dello smartphone a scuola. Lo stesso comportamento, ossia, che vorrebbero vietare.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


L’annuncio di Valditara: in arrivo nuove regole su come i docenti dovranno comportarsi sui social. Richiesta sobrietà e autorevolezza

comportarsi sui social

Da diversi anni ormai i social media sono diventati uno degli strumenti più utilizzati dalle persone, e ciò è valido in particolare anche all’interno del contesto scolastico. Conosciamo tutti l’impatto che il web ha oggi su tantissimi studenti e genitori, per non parlare del numero sempre crescente di insegnanti influencer. E proprio sulla presenza online degli insegnanti, influencer o meno, si è concentrata l’attenzione di Giuseppe Valditara. Secondo il ministro…

Le penna rossa “urla” l’errore mentre quella verde è più gentile. Ma è davvero così?

penna rossa

Da sempre la penna rossa è associata, in ambito scolastico, alle correzioni dell’insegnante. Che sia su un compito in classe o su un esercizio, è il segno inconfondibile di errori o dimenticanze da parte degli studenti. Eppure, da diverso tempo ormai anche questo (vecchio) pilastro della scuola sta cambiando. Sempre più insegnanti infatti scelgono di usare una penna verde per le loro correzioni e non più una rossa, con un…

Lanciata una petizione per tenere le scuole aperte anche a giugno e luglio ma con pause più lunghe durante l’anno scolastico

pause più lunghe durante l’anno scolastico

In Italia si va a scuola da inizio settembre a inizio giugno, con date che possono variare da regione a regione per ragioni climatiche e sociali. Si tratta di un’organizzazione dell’anno scolastico che ormai è in vigore da tantissimo tempo, e che in molti stanno pensando di cambiare. Dopo il caso dell’Emilia Romagna, in cui la giunta regionale ha proposto una simile modifica al calendario, adesso arriva anche una petizione…

Docenti, insegnanti di sostegno e ricercatori italiani sono forse le persone più maltrattate d’Italia, il professore è visto solo come un nemico

persone più maltrattate d’Italia

“Oggi professori, insegnanti di sostegno e ricercatori sono forse le persone più maltrattate d’Italia”. Queste sono le parole, senza mezzi termini, di Arianna Porcelli Safonov in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera , in cui parla del senso dell’istruzione oggi. Benché le contraddizioni del sistema scolastico italiano siano sotto gli occhi di tutti, l’attrice porta all’attenzione una questione fondamentale. Oggi infatti i bambini vengono visti come essere perfetti e intoccabili,…

Chi scrive a mano pensa meglio, la scrittura a mano è un superpotere per imparare. Lo dimostra uno studio norvegese

Chi scrive a mano pensa meglio

Con il recente aggiornamento delle indicazioni nazionali per il primo ciclo, torna in auge il dibattito sull’importanza del corsivo e, in generale, della scrittura a mano. Si tratta infatti di un’attività la cui importanza è passata in secondo piano, in un’epoca come la nostra, ma che nondimeno risulta fondamentale nel processo di sviluppo dei ragazzi, e non solo. Lo confermano le tante testimonianze di esperti e diversi studi, secondo cui…

ChatGpt ci rende davvero stupidi? La risposta ufficiale arriva da uno studio del MIT

chatgpt ci rende stupidi

L’intelligenza artificiale è oggi parte integrante della nostra vita quotidiana, che sia utile per lavoro, svago o anche come aiuto nei compiti scolastici. Si tratta di uno strumento dalle grandi potenzialità il cui uso va regolato, soprattutto in ambito educativo. Meno spesso si parla invece degli effetti che l’uso dell’intelligenza artificiale può avere sull’attività cerebrale. A farlo è un recente studio del Media Lab del MIT , secondo cui l’uso…

Crepet: “Da quando abbiamo smesso di bocciare, la scuola ha perso autorevolezza. Si può invertire la rotta solo attraverso il merito”

abbiamo smesso di bocciare

La scuola di oggi non sa più formare le nuove generazioni: ha perso autorevolezza e manca di figure adulte capaci di guidare davvero i ragazzi. Questo in breve il duro giudizio di Paolo Crepet sul sistema scolastico italiano, dato in diverse interviste e interventi recenti. Ma non è tutto qui. Secondo il sociologo, infatti, è l’intero modello educativo ad attraversare una fase di profonda crisi, dalla scuola agli studenti, da…

Ora è ufficiale: smartphone vietati alle superiori, Valditara firma la circolare. «È per il benessere degli studenti»

smartphone vietati alle superiori

Dal prossimo anno scolastico, anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dovranno lasciare lo smartphone nello zaino. Come già annunciato in TV, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti firmato la circolare che vieta l’uso del telefono anche nel secondo ciclo. Anche per scopi didattici. La stretta è giustificata, sostiene Giuseppe Valditara, dalla necessità di tutelare l’apprendimento e il benessere degli studenti. Ma, nonostante le molte voci…

Troppi ricorsi contro le pagelle, per l’esperto i genitori sono rimasti immaturi e si comportano da “adultescenti”

Troppi ricorsi contro le pagelle

A nessuno piace ricevere una pagella con voti troppo bassi, soprattutto se inferiori alle aspettative. Rispetto a poco tempo fa, tuttavia, è cambiato il modo in cui essi vengono recepiti dalle famiglie: non più come incentivo a migliorare, ma come un torto a cui porre rimedio. E così, come riporta Il Messaggero , negli ultimi anni sono aumentati i ricorsi contro le pagelle da parte dei genitori, e non è…

La scuola primaria mantiene una parvenza di educazione, poi dalle medie in poi è un disastro

dalle medie in poi è un disastro

Umberto Galimberti non è certo nuovo a opinioni divisive, soprattutto relative al mondo della scuola. Se spesso il filosofo si è concentrato sul declino degli insegnanti, troppo interessati alle nuove tecnologie o troppo innamorati dello stipendio, adesso è il turno dei genitori e del loro ruolo. Durante un recente intervento , infatti, Galimberti ha avuto modo di analizzare la crisi della scuola a partire dal fallimento della famiglia. Con alcune…

Hai visto la novità?

X