La rivista per la scuola e per la didattica
MATEMATICA

Esempi di didattica laboratoriale di matematica per la classe prima in Festa a sorpresa

In Festa a sorpresa i numeri vengono presentati sempre con collegamenti a esperienze reali, mentre la continua presenza della linea dei numeri ha lo scopo di far interiorizzare il loro carattere ordinale.

È consigliabile avviare fin da subito lo studio della matematica con attività che prevedono la collaborazione di tutti i compagni: le situazioni di gioco sono particolarmente utili quando si tratta di introdurre i concetti di addizione e sottrazione.

Si possono dividere gli alunni in squadre secondo i colori sociali delle squadre di calcio o di pallacanestro: i bianconeri, i nerazzurri, i giallorossi ecc. All’interno della squadra, i bambini avranno palline bianche e nere, mentre gli avversari gialle e rosse: ogni squadra ha però un solo cestino. I membri di ogni squadra le tireranno a turno ognuno nel proprio cestino e alla fine si conteranno i punti totalizzati dalle palline bianche insieme con quelle nere, e quelli totalizzati dalle palline gialle insieme con quelle rosse, “sommando” appunto le palline dei diversi colori “alleati”. Il “concetto-ponte” da utilizzare in questo caso è quello del mettere insieme e del contare quanto si accumula.

Se per l’addizione si possono dunque utilizzare tutti i giochi che prevedono il “mettere insieme”, per la sottrazione si possono usare i giochi che sono basati su una quantità di partenza sulla quale agire per diminuzione: per esempio, portare su un vassoio 10 bicchieri di plastica, compiendo un percorso in giro per la classe e cercando di farne cadere il meno possibile. Il “concetto-ponte” è, in questo caso, la riflessione sul togliere e sul contare quanto rimane.

Un’altra attività su cui è consigliabile insistere in più lezioni successive è quella dell’azione diretta sulla linea dei numeri, per cui ci si sposta in avanti o indietro a seconda che si debbano “aggiungere” o “togliere” dei passi sul percorso che essa rappresenta.

È molto utile e divertente per i bambini passare poi allo studio della decina tramite attività di manipolazione che possano rafforzare il “concetto-ponte” del raggruppare: per esempio, fornire alla classe una grande quantità di cannucce di plastica da radunare in mazzetti da 10, fermati da un elastico. Alla fine del lavoro si avrà l’esatto conteggio di tutte le cannucce, ivi comprese quelle poche che “rimangono fuori” perché non raggiungono la decina: già a questo punto dello sviluppo del curricolo l’insegnante percepirà l’evoluzione del linguaggio degli alunni, per cui la realtà viene raccontata e rappresentata tramite il linguaggio matematico.

A metà strada tra il laboratorio didattico manipolativo e il “compito di realtà”, lo studio della moneta consente di consolidare le capacità di calcolo e anche di introdurre concetti parzialmente nuovi. Con l’utilizzo degli euro infatti i bambini si avvicinano al concetto di “valore”, che non è di facile comprensione, poiché bisogna compiere quel salto concettuale per cui possedere un numero maggiore di monete non vuol dire necessariamente possedere più denaro. In secondo luogo, si sfruttano le conoscenze acquisite con le addizioni per effettuare delle equivalenze tutt’altro che banali: per esempio, per pagare un oggetto del costo di 10 euro, quali combinazioni di monete e banconote si possono usare?

festa a sorpresa metodo

FESTA A SORPRESA

Scopri il nuovo sussidiario del primo ciclo della scuola primaria di Liliana e Maria Loretta Giraldo

Infine, un ulteriore tassello nel cammino di “astrazione” della realtà è quello compiuto verso la geometria: i bambini verranno invogliati a trovare le forme geometriche nei più disparati oggetti reali, “classificandoli” e “schematizzandoli”.

Le forme, una volta “astratte” dagli oggetti reali, possono poi essere manipolate e modificate: attività divertenti e conosciute per gli alunni di classe prima sono i puzzle, di cui l’insegnante può fornire degli esempi anche ritagliando immagini precedentemente stampate su cartoncino. Un esempio specifico e che riscuote da anni particolare successo tra i più piccoli è il tangram, un gioco di puzzle di origine asiatica che comprende due triangoli rettangoli grandi, un triangolo rettangolo medio e due piccoli, un quadrato e un parallelogramma.

tangram festa a sorpresa

Il tangram, la matrice è scaricabile qui, può essere incollato su cartoncino: ogni tassello dovrebbe essere colorato con colori diversi e poi ritagliato. Rimescolandoli (i pezzi uniti nella posizione iniziale formano un grande quadrato), con essi si possono ottenere immagini di oggetti e soprattutto di animali. Anche in questo caso è la libertà di rielaborazione a guidare l’insegnante, che permetterà ai bambini di dar sfogo alla loro fantasia costruttiva, per poi guidarli, in un secondo momento, attraverso attività collettive: per esempio, osservare alla LIM dei modelli di tangram già realizzati e replicarli tutti insieme.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Ma l’educazione finanziaria si dovrebbe insegnare a scuola, sì o no?

educazione finanziaria si dovrebbe insegnare a scuola

Quello dell’educazione finanziaria a scuola è un tema che ciclicamente torna al centro del dibattito pubblico. Da anni ormai i temi legati al risparmio e all’economia sono sempre più importanti per gli italiani, e molte persone ritengono che competenze di questo tipo siano essenziali per i ragazzi. Ma davvero è necessario introdurre l’educazione finanziaria già alla scuola primaria, come previsto dalle ultime normative, oppure si rischia di togliere spazio ad…

Insegnate ai bambini ad aspettare ed annoiarsi, basta con il “tutto e subito” per proteggerli dalle fatiche

tutto e subito

“La gratificazione istantanea è un’illusione, così come la ricerca del tutto e subito”. Sono parole del noto psicoterapeuta Alberto Pellai che, ospite della trasmissione Geo su Rai 3 , ha lanciato un importante appello rivolto a tutti i genitori. In un’epoca in cui i genitori fanno fatica a comprendere i loro figli, spesso finendo per essere troppo permissivi, è allora importante riflettere sul modo giusto per preparare i giovani ad…

Troppi compiti per casa, nonno Fulvio non ci sta e apre un gazebo fuori da scuola per la raccolta firme

troppi compiti per casa

Una delle immagini più evocative e senza tempo è quella di un nonno che aiuta il nipotino a fare i compiti per casa lasciati dall’insegnante. Persino oggi, con tutti i cambiamenti della società moderna, sono moltissimi i nonni che svolgono un ruolo importante nella vita dei loro nipotini. E ne prendono a cuore le sorti. Ne rappresenta un recente esempio la battaglia di nonno Fulvio, un anziano signore di Robbiate…

Che cos’è il Social Emotional Learning

social emotional learning

Il Social Emotional Learning (SEL) è un modo di apprendere basato sulle emozioni e sulla consapevolezza di sé, il cui scopo è quello di aiutare gli alunni e le alunne (non solo alla scuola primaria) a costruire le abilità sociali ed emotive (social and emotional skills) fondamentali per affrontare la vita e le sue sfide. Queste competenze affiancano quelle cognitive, che la scuola da sempre costruisce, in modo da fornire…

Ragazzi, gustatevi la noia senza prendere il telefono in mano. Compensate leggendo, scrivendo, suonando

la noia senza prendere il telefono

Vincenzo Schettini, docente di fisica e divulgatore scientifico, è di recente intervenuto all’evento “Scienza in Piazza” tenutosi a Battipaglia, in Provincia di Salerno. Come spesso accade, anche questa è stata un’occasione per raccontare l’importanza della scienza nella vita di tutti giorni, e in particolare nella vita dei giovani. Durante un’intervista con Sud TV , il fondatore del progetto La Fisica Che Ci Piace ha infatti ricordato come, in un mondo…

Poche persone sanno che prima di raccontare le emozioni dello sport Bruno Pizzul è stato un insegnante, un professore di scuola media

Bruno Pizzul è stato un insegnante

A pochi giorni dal suo 87° compleanno si è spento a Gorizia Bruno Pizzul, celebre telecronista la cui voce è indissolubilmente legata alle vicende dell’Italia del calcio. Il mondo dello sport piange una figura che ha raccontato le emozioni, la gioia e la delusione delle “notti magiche”, e non solo. Conosciuto per una narrazione sobria ed elegante, mai sopra le righe ma non per questo meno iconica, Bruno Pizzul ha…

Dopo due anni di calo continuo, le iscrizioni al liceo classico tornano a crescere. Più scelto dagli studenti del sud.

iscrizioni al liceo classico

Nonostante sia considerato una delle migliori scuole secondarie di secondo grado, gli ultimi tempi hanno visto il liceo classico attraversare una profonda crisi. Una crisi di iscrizioni, certo, ma soprattutto una crisi riguardante la percezione stessa di questo indirizzo. Ecco, dopo due anni di calo continuo, le iscrizioni al liceo classico sono tornate a crescere. Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito , infatti, c’è stato un piccolo…

La preside ai genitori: “Non fate drammi per i voti dei vostri figli, tra loro c’è un artista che non ama la matematica e uno sportivo che non parla bene l’inglese”

drammi per i voti

Come ogni anno, la consegna delle pagelle vede studenti speranzosi, o rassegnati, e genitori in trepidante attesa. Anche quando si tratta del primo quadrimestre, l’arrivo delle valutazioni segna l’inizio di un periodo di bilanci e conclusioni, in cui i voti rischiano tuttavia di diventare l’unico metro di giudizio dei ragazzi. Per questa ragione, una dirigente scolastica di Modena ha deciso di scrivere una lettera ai genitori, invitandoli a non scoraggiarsi…

La prof tiktoker: “Il linguaggio semplificato dei cartoni e dei reels ha causato difficoltà a molti ragazzi nel capire le domande”

linguaggio semplificato

In un’Italia in cui ancora il 70% degli insegnanti fa ricorso alla lezione frontale, c’è anche chi sperimenta metodi alternativi. Fra questo risulta senza dubbio interessante l’esempio di Claudia Fumagalli, docente di lettere in un istituto comprensivo della provincia di Lecco, nonché insegnante famosa su TikTok. Come riporta una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera , edizione di Milano, Fumagalli usa i film e i giochi di gruppo per…

È stato scientificamente provato che vietare i cellulari a scuola non migliora né i voti né il benessere mentale

vietare i cellulari a scuola

Continua il dibattito sull’uso dello smartphone a scuola, una tendenza diffusa ormai da diversi anni ma ultimamente oggetto di norme e divieti da parte delle istituzioni. Da un lato, infatti, sono molte le voci da parte della società civile che mettono in guardia contro il ricorso alla tecnologia in classe, una fra tutti quella di Umberto Galimberti. Dall’altro, invece, c’è un nuovo studio scientifico che sembra ribaltare la situazione: vietare…

Novità Invalsi 2025

X