La rivista per la scuola e per la didattica
DIDATTICA A DISTANZA

Iniziamo a considerare una Backdoor for education

Ciò che rende un gruppo di persone capace di risolvere comunitariamente un problema è il fondamento stesso del concetto di società. Il vantaggio evolutivo che l’uomo ha avuto rispetto ad altre specie animali è stato proprio quello di far diventare complessa e organizzata l’interazione tra coloro che partecipavano alla stessa comunità, facendo sì che il contributo dei singoli si tramutasse in un vantaggio strategico per l’intero gruppo.

Questa evidenza del resto non è del tutto estranea neanche al mondo animale che con l’organizzazione in gruppi strutturati e organici realizzano una serie di vantaggi che difficilmente potrebbero raggiungere in maniera singolare.

Queste constatazioni di carattere evolutivo sono centrali nel considerare il ruolo che esercitano nei processi formativi le cosiddette “comunità di apprendimento“; esse sono formate da gruppi omogenei per alcune caratteristiche che cooperano al fine di raggiungere i medesimi obiettivi formativi. Lo fanno spesso condividendo lo stesso linguaggio, i valori, gli obiettivi e gli interessi. Non sono estranee a questa “natura” tutte le comunità formative tra cui la scuola.

Nuovo!

Back to School, siete pronti?

Riparti con i materiali indispensabili per affrontare al meglio il nuovo anno scolastico.

back to school 2023
altuofianco-ads-cta

Le comunità scolastiche sono dunque una moltitudine organica di comunità di apprendimento entro cui il soggetto interagisce, comunica, condivide, raccorda e organizza la propria prospettiva formativa in una somma di relazioni che assolvono sia ad una funzione utilitaristica (accedere più facilmente a contenuti che da solo farei più fatica a reperire) sia di tipo culturalista (riconoscermi e definire la mia identità all’interno di un gruppo di cui condivido i valori).

Queste caratteristiche proprie e originali delle comunità di apprendimento non si determinano soltanto nelle situazioni educative “in presenza” ma possono realizzarsi anche all’interno di quella che definiamo realtà digitale.

Un esempio in cui si esplicita in maniera sempre più evidente il ruolo e la forza della comunità nel digitale è rappresentato dalle piattaforme di gioco multiplayer onLine, in cui si partecipa attraverso personaggi di fantasia, avatar, oggetti virtuali. All’interno di questi mondi digitali l’interazione tra i partecipanti è fondamentale per risolvere battaglie comunitarie, affrontare sfide mediante la possibilità di comunicare tramite chat o tramite microfono con gli altri partecipanti alla sfida offerta dal gioco, così da stabilire strategie, indicare soluzioni, tenere insieme i vari personaggi del gioco. La comunità di apprendimento dunque si nutre e si rafforza con gli atti comunicativi, i rituali, il gergo, le convenzioni specifiche di quel gruppo.

Nella DaD questa condizione non è stata tenuta in opportuna considerazione. Ci si sta limitando a portare in presenza una versione edulcorata e infedele della presenza, non riconoscendo l’assoluta diversità dei “mondi” entro cui le dinamiche apprenditive vanno realizzandosi.

backdoor for education dad

Nel linguaggio informatico c’è un concetto molto affascinante e curioso che è quello definito della Backdoor, letteralmente una retro porta nascosta con cui alcuni programmatori sono in grado di aggirare i sistemi informatici. Noi dovremmo pensare che la comunità di apprendimento in digitale ha bisogno di una “Backdoor for education“, una porta secondaria in cui i ragazzi possano continuare a sperimentare vocalmente e tramite chat interazioni reciproche senza la presenza costante dei propri insegnanti.

Si tratterebbe di un atto di fiducia verso i ragazzi ma soprattutto di una strategia per continuare a strutturare i principi che reggono ogni comunità di apprendimento.

Anche nei multiplayer le interazioni dirette tra giocatori della stessa squadra non sono infinite e non sono prive di regole, questo significa che la nostra “Backdoor for education” possa essere impostata secondo regole precise stabilite dall’educatore, è evidente che il vantaggio formativo sarebbe significativo.

Se continuiamo a pensare alla DaD come ad un sistema fatto di direzioni lineari docente-discente senza immaginare che debba essercene un’altra altrettanto fondamentale discente-discente rischiamo di perdere il valore formativo sostanziale esercitato dal gruppo. Il mio invito è dunque quello di portare la forza della comunità di apprendimento all’interno della DaD.

E tu cosa ne pensi della Backdoor for education? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Come celebrare a scuola la Festa dei Nonni del 2 Ottobre

festa dei nonni

Come festeggiare la festa dei nonni? Indubbiamente omaggiandoli con un piccolo dono, semplice e che viene dal cuore. Scopriamo gli stampabili per la festa dei nonni e scegliamo quello più adatto alla nostra classe e ai nostri bambini. La festa dei nonni a scuola A partire dal 2005, in Italia ogni 2 ottobre si festeggia la giornata dei nonni. È stato scelto proprio questo giorno perché il 2 ottobre è…

Guida Menù, le nuove risorse didattiche per la scuola primaria in cui Chef Ada, Bruno, Cinzia e Danilo “saziano” tutti gli alunni: da chi è in difficoltà fino al gifted

guida menù

Guida menù è il nuovo schedario del Gruppo ELI che offre schede operative per tutte le discipline e per tutte le classi di scuola primaria, dalla prima alla quinta, e una guida a cui fare riferimento. Una potentissima risorsa per tutti gli insegnanti. Ma Guida menù non è il solito schedario: permette davvero di costruire una didattica personalizzata e inclusiva grazie alle schede divise in quattro livelli di difficoltà. Esistono…

Accogliere gli alunni in classe con un sorriso fa la differenza

Accogliere gli alunni

Tutti noi ricordiamo con più o meno affetto la nostra vita scolastica. Abbiamo avuto insegnanti più severi, insegnanti più “tolleranti” ma tra tutti loro, nel nostro cuore, ci è rimasta in modo particolare una categoria: quelli che ci hanno donato i loro sorrisi e la loro accoglienza nelle difficili giornate in cui, noi bambini, sentivamo nostalgia di casa e paura della nuova esperienza. Essere accolti con un sorriso può davvero…

Un buon percorso sul riassunto è di grande aiuto per imparare a costruire un metodo di studio personale

percorso sul riassunto

Riassumere uno scritto significa “togliere” alcune parti al testo originale: con il riassunto si perde qualcosa, ma si conservano le caratteristiche e il contenuto del brano originale che viene “smontato e rimontato” in modo semplice e sintetico. Cogliere i punti essenziali di un brano e organizzarli in forma propria non rappresenta un esercizio di semplice riproduzione. Per essere capaci di fare un riassunto, infatti, occorre possedere diverse abilità che a…

Come utilizzare i video didattici presenti nel libro digitale di Grillo e la Luna per un insegnamento completo ed efficace

video didattici

Un sussidiario per il primo ciclo della scuola primaria completo perché contiene tutti i materiali extra che solitamente gli insegnanti sono costretti a cercare altrove: con Il Grillo e la Luna non c’è bisogno! Materiali didattici, video interattivi, schede operative e molto altro sono già inclusi nel pacchetto di adozione. Il progetto dietro la nascita di Il Grillo e la Luna è l’intenzione di costruire un percorso caratterizzato da inclusività,…

Alfabetiere ritagliabile di Si Può Fare, è arrivato il momento di usarlo. Ecco cosa farò con i miei alunni di prima

Alfabetiere ritagliabile di Si Può Fare

Gli insegnanti che lo hanno conosciuto ne sono entusiasti: chi lo ha visionato e ha avuto modo di conoscerlo ha deciso di adottarlo. Scopriamo il magico alfabetiere ritagliabile del sussidiario Si Può Fare, con il quale divertirsi a proporre tante attività divertenti. Un progetto frutto di esperti Si può fare è un progetto a cui hanno lavorato esperti di didattica tra cui uno psicoterapeuta e uno psicologo scolastico. Si può…

L’alfabeto delle emozioni, l’importanza di esplorarle e riconoscerle già con i bambini di classe prima della scuola primaria

alfabeto delle emozioni

La gestione delle emozioni è una delle dieci competenze che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce “life skills”, ovvero abilità sociali, cognitive e personali per affrontare con positività le sfide che la vita ci propone. Ma per gestire le emozioni è necessario riconoscerle e governarle. Le emozioni hanno implicita la parola movimento (dal latino “moveo”), cioè una tendenza ad agire e, come sostengono i sociobiologi a partire dagli anni ’70, ci…

Crepet: “Basta al genitore immaturo che diventa l’amicone dei figli perché non sa dire di no, la felicità non si raggiunge solo con i sì”

genitore immaturo

Paolo Crepet non è sorpreso dalle ultime scoperte dell’Istituto Superiore di Sanità riguardo alla salute degli adolescenti italiani. Secondo il rapporto basato su 90.000 giovani, ci sono alcune abitudini preoccupanti, come passare troppe ore davanti agli schermi, essere sedentari, mangiare in modo non corretto e fare un uso eccessivo di alcol e droghe. In un’intervista a L’Arena, Crepet ha commentato che queste statistiche riflettono semplicemente le conseguenze degli errori degli…

Accoglienza e rilevazioni delle abilità iniziali in classe terza, kit didattico completo da scaricare

rilevazioni delle abilità iniziali in classe terza

L’accoglienza fa bene non solo a chi viene accolto, ma anche a chi accoglie. Un lavoro ben impostato sull’accoglienza aiuterà ad affrontare più serenamente il nuovo anno scolastico. È dunque importante, nel momento in cui si ritorna in classe, dimostrare che ci si ritrova ancora una volta “insieme”, pronti a percorrere un altro pezzo di strada. STARE BENE INSIEME L’insegnante inviterà gli alunni ad “accogliersi” tra loro, perché un’atmosfera di…

Come organizzare l’accoglienza in classe seconda con Il Grillo e La Luna, con matrici da scaricare

accoglienza in classe seconda con Il Grillo e La Luna

Accoglienza vuol dire “far entrare”. L’accoglienza è disponibilità, è apertura verso le persone, gli apprendimenti, le esperienze, la crescita. Accogliere vuol dire anche mettere in gioco se stessi dimostrandosi disponibili a ricevere e a dare. Questo è il messaggio che è necessario trasmettere agli alunni fin dai primi giorni di scuola e insegnare loro che l”accoglienza” dura per tutto l’anno. Accoglienza è accogliere ed essere accolti. OBIETTIVI ATTIVITÀ E STRUMENTI…

great

Hai il materiale docente?

X