La rivista per la scuola e per la didattica
GEOGRAFIA

La geografia sta scomparendo dalla scuola, si rischiano generazioni di ignoranti. Il mappamondo è solo un soprammobile

Gli ultimi anni hanno visto una progressiva riduzione del ruolo della geografia nel sistema educativo italiano. Se è vero che i programmi scolastici riservano alla materia un ruolo marginale, è altrettanto giusto ricordare quali sono i rischi dovuti alla scomparsa della geografia.

Lo fa il docente di Geografia dell’Università di Padova Mauro Varotto, in un’intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica link esterno. Le sue parole confermano una situazione ormai allarmante: la progressiva marginalizzazione della geografia può avere effetti devastanti sulla nostra comprensione del mondo.

Un declino inarrestabile

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Lungi dall’occuparsi esclusivamente di mappe e confini, la geografia svolge un ruolo fondamentale nella capacità di analizzare fenomeni globali e locali in modo critico. In altri termini: conoscere la geografia, studiarla a scuola e metterne in pratica i principi permette di interpretare meglio la realtà. Di conseguenza, secondo Mauro Varotto la sua scomparsa può portare a effetti devastanti:

Non sappiamo più cosa è vicino e cosa lontano. Pensiamo che il dove sia un punto, non un fascio di traiettorie nello spazio. La sorgente dei sovranismi è l’ignoranza del fuori e dell’estraneo. L’inconsapevolezza geografica collettiva comporta le conseguenze politiche ed economiche che oggi subiamo.

Insomma, non studiare la geografia in modo adeguato già a scuola impedisce di conoscere lo spazio in cui si vive. E non conoscere lo spazio in cui si vive non permette di comprendere appieno il rapporto fra l’uomo e l’ambiente che lo circonda né quello fra l’uomo e gli altri uomini che quell’ambiente lo vivono.

La geografia a scuola

Secondo Mauro Varotto, la progressiva scomparsa della geografia è ben esemplificata dal modo in cui viene trattata nella scuola italiana. Di fronte a una materia fondamentale per pratiche quotidiane come la geolocalizzazione, i viaggi turistici, la comprensione degli altri, il risultato è invece del tutto opposto:

La geografia a scuola non è più una materia, con un proprio insegnante e un voto. L’attuale governo vuole inoltre circoscrivere le scarne nozioni alla dimensione locale, massimo nazionale. Capire la nostra forma di appartenenza al mondo, la complessità delle relazioni fra i luoghi, sarà impossibile.

Se per alcuni la geografia può sembrare una materia secondaria, certamente meno importante rispetto all’italiano e alla matematica, o alle materie di indirizzo, la verità è molto più complessa. E il rischio è, secondo il docente, quello di crescere generazioni di ignoranti: non si tratta soltanto di conoscere un confine.

La geografia, infatti, come leggiamo dalla guida didattica del nuovo sussidiario per la scuola primaria DIREZIONE discipline link esterno, non è solo un elenco di fiumi, montagne e confini, ma una materia che collega diversi ambiti del sapere e aiuta a capire il mondo. Le Indicazioni Nazionali la chiamano “disciplina di cerniera” perché mette insieme storia, scienze, antropologia e ambiente. Insomma, grazie alla geografia impariamo a leggere il territorio, a capirne l’evoluzione e a vedere come natura e attività umane si influenzano a vicenda.

DIREZIONE DISCIPLINE

Un sussidiario innovativo che guida gli alunni di quarta e quinta primaria nello studio delle discipline con metodo, logica e inclusività.

Un altro aspetto importante è il senso dello spazio: la geografia ci dà gli strumenti per orientarci e per analizzare il mondo che ci circonda. Se insegnata nel modo giusto, aiuta a guardare la realtà con occhi diversi, a confrontare il nostro territorio con altri e a sviluppare una consapevolezza globale. Questo è fondamentale per rispettare le differenze culturali e ambientali e per capire che ogni luogo è connesso agli altri.

Studiare geografia significa anche riflettere su come cambia il territorio nel tempo, sia per l’azione dell’uomo che per i fenomeni naturali. Guardare immagini satellitari, usare carte geografiche e strumenti digitali permette di analizzare questi cambiamenti e di comprendere il rapporto tra l’ambiente e la società.

Ma la geografia non è solo teoria: serve a formare cittadini consapevoli e responsabili. Conoscere il territorio e il suo funzionamento aiuta a capire le conseguenze delle attività umane sull’ambiente e a trovare soluzioni per proteggerlo e valorizzarlo. Ridurre o eliminare questa materia significa togliere ai ragazzi una chiave di lettura essenziale per orientarsi nel presente e costruire il futuro.

Perché la geografia è indispensabile

In un’epoca caratterizzata da globalizzazione, crisi ambientali e migrazioni, lo studio della geografia è più importante che mai. E di norma basterebbe questo per rendere la materia una delle più interessanti nell’attuale panorama scolastico italiano. Così tuttavia non è, come testimonia la sua progressiva scomparsa denunciata dal docente universitario Mauro Varotto.

Un’eccezione positiva è rappresentata dalla scuola primaria, dove l’insegnamento della geografia permette agli alunni di acquisire solide competenze spaziali e temporali. Purtroppo, anche qui la base viene progressivamente erosa nel corso degli anni successivi, dove l’insegnamento diventa spesso un mero trasferimento di nozioni o poco altro, quando presente.

Cosa fare allora? Sarebbe necessario un ripensamento della geografia non come materia secondaria ma in quanto elemento chiave per la formazione di cittadini preparati. Soltanto in questo modo è possibile investire sulla capacità critica degli studenti e aiutarli a interpretare il mondo in modo consapevole. Ricordando il valore dello spazio ed il senso del tempo in cui viviamo, impossibile senza la geografia.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Insegnamento della storia nella scuola primaria, ecco i migliori metodi didattici

insegnamento della storia nella scuola primaria 2025

Esistono fondamentalmente due metodi per insegnare, e dunque imparare, la storia: il metodo tematico, cioè la presentazione di un tema, per esempio la necessità di procurarsi cibo oppure la scrittura, cercando di capire come si è sviluppato nel tempo, in una civiltà o in una popolazione ed il metodo cronologico, cioè la presentazione di fatti in successione, seguendo una sequenza lineare e ordinata, concatenando gli avvenimenti in una prospettiva di…

C’è una libreria che nei giorni di maltempo tiene gratuitamente gli alunni quando le scuole chiudono per allerta rossa

scuole chiudono per allerta rossa

Una libreria indipendente di Bologna è diventata per un giorno un rifugio pronto ad accogliere bambini e ragazzi rimasti a casa per via del maltempo. Con le scuole chiuse, la libreria Attraverso ha aperto le porte alle famiglie in difficoltà, offrendo uno spazio sicuro per i più piccoli. Lì, gli ospiti hanno potuto leggere, giocare e socializzare in quello che rappresenta uno degli esempi più interessanti di socialità e senso…

5 motivi per cui Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

L’acquisizione di solide competenze linguistiche nella scuola primaria rappresenta un investimento cruciale per l’intero percorso formativo degli studenti. Numerose ricerche dimostrano come la capacità di leggere, comprendere e produrre testi complessi fin dai primi anni di scuola sia strettamente connessa al successo scolastico e professionale futuro. Secondo l’indagine PIRLS (Progress in International Reading Literacy Study), condotta ogni cinque anni dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) per…

Nell’immaginario collettivo i docenti che correggono i compiti in classe generano ancora una certa tristezza

docenti che correggono i compiti in classe

La valutazione è senza dubbio uno degli aspetti più complessi e dibattuti in ambito scolastico. Non si tratta soltanto della scelta fra giudizi sintetici e giudizi descrittivi, che ancora oggi tiene banco, o delle reazioni dei genitori di fronte ad un voto più basso rispetto alle aspettative. Al contrario, il punto fondamentale riguarda cosa realmente significa valutare il lavoro di uno studente. Valutare un tema, per esempio, è un processo…

7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Hai visto la novità?

X