Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

La storia di Luca Venturelli per la giornata mondiale della disabilità, da “scappare dalle reazioni” al sogno delle Paralimpiadi

Luca Venturelli è un atleta, frequenta la scuola secondaria di secondo grado ed è sempre molto gentile e accogliente. Tra le sue caratteristiche c’è anche quella di essere autistico e lui spiega con molta dolcezza e chiarezza, i suoi punti di forza e le difficoltà che incontra nella sua vita quotidiana.

La sua passione per l’atletica è nata quando era molto piccolo.

Non riuscendo a comunicare e ad esprimere il suo malessere verso situazioni che lo spaventavano, correva via, il più velocemente possibile.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

“L’unico modo per me, per entrare in relazione, era quello di farmi rincorrere. Così mi sono reso conto di essere molto veloce e resistente”

All’età di undici anni ha cominciato ad andare a correre insieme a sua mamma, Cristiana Del Monte che lo ha sempre supportato e spronato ad approfondire questo suo interesse.

Da quel momento ha iniziato un percorso nell’atletica, fino a diventare l’atleta che è oggi.

“In pista ho le stesse competenze degli altri, anzi forse anche qualcosina in più e sono un atleta come tutti i miei compagni. Vivere le emozioni di una gara, mettere a nudo le proprie fragilità, condividere le fatiche, ti avvicina molto agli altri. L’atletica è uno sport individuale ma al tempo stesso di squadra”

Lo sport ha aiutato Luca a costruire amicizie solide, anche al di fuori della pista.

Sua mamma ci racconta “entrare in relazione attraverso lo sport con tanti altri ragazzi normotopici, ha dato a Luca la possibilità di accrescere la propria fiducia in sé stesso, di sentirsi parte di un gruppo e di capire che anche gli altri possono avere delle difficoltà o subire delle sconfitte”

Mantenere i contatti di amicizia con il gruppo dei pari è molto importante, andare anche solo a fare shopping insieme a coetanei, aiuta l’autonomia personale e la socializzazione, che noi genitori tanto aneliamo per tutti i nostri figli.

Da mamma mi sono ritrovata molto nel racconto e nelle parole di Cristiana.

Si è definita una “ricercatrice” e condivido questa espressione. Come genitore, di fronte ad una diagnosi ci sentiamo impotenti ma abbiamo due opzioni, sempre.

Decidere di fare del nostro meglio per cercare di garantire un futuro il più possibile autonomo ai nostri figli o scegliere di non fare niente e di aspettare che il mondo intorno a noi cambi. Ma dobbiamo essere i primi a cambiare se desideriamo questo.

Ho posto a Cristiana una domanda che avrei voluto sentirmi rivolgere in più occasioni.

Che cosa diresti oggi alla te di tanti anni fa?

“Le direi che sono orgogliosa, della determinazione e della costanza nel cercare tutte le strade possibili per aiutare Luca. A volte ho anche sbagliato ma ci ho sempre provato con tutta me stessa. Ho sempre tenuto duro anche quando mi sono sentita molto sola e ho dovuto abbandonare il mio lavoro di pittrice che amavo molto, per occuparmi integralmente dei miei figli.

La chiave di volta l’ho trovata nella terapia ABA e nei professionisti che ci hanno supportato e ancora ci sostengono nel nostro percorso”

Per la celebrazione della giornata della disabilità, il nostro desiderio è che si guardi a questa giornata come alle risorse che ognuno di noi riesce a trovare in sé stesso di fronte agli ostacoli.

Luca ha un grande sogno nel cassetto che vorrebbe realizzare per lui e per altri ragazzi e ragazze con le sue caratteristiche.

luca venturelli
in foto: Luca Venturelli

Per quella che sembra una beffa del destino, non può gareggiare come atleta alle Paralimpiadi. Le neurodivergenze sono relativamente nuove come disabilità e per un assurdo limite, viene tenuto principalmente in considerazione il QI che deve essere al di sotto del 75 (indica appunto ritardo mentale).

Una persona autistica può avere un QI perfettamente in media (e in alcuni rari casi anche superiore) ma questo non significa che la sua disabilità non sia reale.

“Essere autistico per me significa essere compromesso in molte aree della vita che spesso non hanno niente a che vedere con il QI. Per esempio, posso essere in grado di svolgere un compito di matematica da solo ma non sono in grado di prendere una scala mobile in autonomia. Questa regola va cambiata, perché io sono esattamente uguale nelle mie caratteristiche a tanti miei compagni disabili, anche se il mio QI è di 97”.

Luca Venturelli è stato ricevuto a Roma dal Presidente Luca Pancalli, ha mostrato i test della Vineland per fargli comprendere le difficoltà che un ragazzo autistico vive nel quotidiano. Molti ragazzi vengono esclusi dalle paralimpiadi a causa di questo cavillo e vedono infrangersi il loro sogno.

“Lo sport per noi è come una terapia, ci aiuta ad uscire dalla nostra solitudine e a farci capire che possiamo farcela. Grazie allo sport non siamo isolati, purtroppo ci sono ancora pochissime strutture preparate ad accogliere ragazzi e ragazze con bisogni speciali e spesso le famiglie devono pagare persone preparate e spesso non se lo possono permettere. Lo sport dovrebbe essere un diritto di tutti”.

Abbiamo scelto di raccontare oggi l’esperienza di Luca in collaborazione con la sezione di #altuofiancosostegno, per mantenere vivo il suo sogno di gareggiare come atleta alle paralimpiadi. Non è semplice mettere a nudo le proprie difficoltà e speranze ma lui ci ha dimostrato che è possibile vivere anche la disabilità in modo differente.

il mondo di diegosauro logo

#altuofianco sostegno

Uno spazio creato con l’obiettivo di offrire una vasta gamma di strumenti, materiali e risorse utili per supportare l’insegnamento e l’apprendimento degli studenti con bisogni educativi speciali.

Ci auguriamo che questo porti una riflessione in tutti gli istituti scolastici, soprattutto sulla formazione che diventa sempre di più importante e fondamentale per chi lavora o collabora in campo educativo.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Le penna rossa “urla” l’errore mentre quella verde è più gentile. Ma è davvero così?

penna rossa

Da sempre la penna rossa è associata, in ambito scolastico, alle correzioni dell’insegnante. Che sia su un compito in classe o su un esercizio, è il segno inconfondibile di errori o dimenticanze da parte degli studenti. Eppure, da diverso tempo ormai anche questo (vecchio) pilastro della scuola sta cambiando. Sempre più insegnanti infatti scelgono di usare una penna verde per le loro correzioni e non più una rossa, con un…

Lanciata una petizione per tenere le scuole aperte anche a giugno e luglio ma con pause più lunghe durante l’anno scolastico

pause più lunghe durante l’anno scolastico

In Italia si va a scuola da inizio settembre a inizio giugno, con date che possono variare da regione a regione per ragioni climatiche e sociali. Si tratta di un’organizzazione dell’anno scolastico che ormai è in vigore da tantissimo tempo, e che in molti stanno pensando di cambiare. Dopo il caso dell’Emilia Romagna, in cui la giunta regionale ha proposto una simile modifica al calendario, adesso arriva anche una petizione…

Docenti, insegnanti di sostegno e ricercatori italiani sono forse le persone più maltrattate d’Italia, il professore è visto solo come un nemico

persone più maltrattate d’Italia

“Oggi professori, insegnanti di sostegno e ricercatori sono forse le persone più maltrattate d’Italia”. Queste sono le parole, senza mezzi termini, di Arianna Porcelli Safonov in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera , in cui parla del senso dell’istruzione oggi. Benché le contraddizioni del sistema scolastico italiano siano sotto gli occhi di tutti, l’attrice porta all’attenzione una questione fondamentale. Oggi infatti i bambini vengono visti come essere perfetti e intoccabili,…

Chi scrive a mano pensa meglio, la scrittura a mano è un superpotere per imparare. Lo dimostra uno studio norvegese

Chi scrive a mano pensa meglio

Con il recente aggiornamento delle indicazioni nazionali per il primo ciclo, torna in auge il dibattito sull’importanza del corsivo e, in generale, della scrittura a mano. Si tratta infatti di un’attività la cui importanza è passata in secondo piano, in un’epoca come la nostra, ma che nondimeno risulta fondamentale nel processo di sviluppo dei ragazzi, e non solo. Lo confermano le tante testimonianze di esperti e diversi studi, secondo cui…

ChatGpt ci rende davvero stupidi? La risposta ufficiale arriva da uno studio del MIT

chatgpt ci rende stupidi

L’intelligenza artificiale è oggi parte integrante della nostra vita quotidiana, che sia utile per lavoro, svago o anche come aiuto nei compiti scolastici. Si tratta di uno strumento dalle grandi potenzialità il cui uso va regolato, soprattutto in ambito educativo. Meno spesso si parla invece degli effetti che l’uso dell’intelligenza artificiale può avere sull’attività cerebrale. A farlo è un recente studio del Media Lab del MIT , secondo cui l’uso…

Crepet: “Da quando abbiamo smesso di bocciare, la scuola ha perso autorevolezza. Si può invertire la rotta solo attraverso il merito”

abbiamo smesso di bocciare

La scuola di oggi non sa più formare le nuove generazioni: ha perso autorevolezza e manca di figure adulte capaci di guidare davvero i ragazzi. Questo in breve il duro giudizio di Paolo Crepet sul sistema scolastico italiano, dato in diverse interviste e interventi recenti. Ma non è tutto qui. Secondo il sociologo, infatti, è l’intero modello educativo ad attraversare una fase di profonda crisi, dalla scuola agli studenti, da…

Ora è ufficiale: smartphone vietati alle superiori, Valditara firma la circolare. «È per il benessere degli studenti»

smartphone vietati alle superiori

Dal prossimo anno scolastico, anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dovranno lasciare lo smartphone nello zaino. Come già annunciato in TV, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti firmato la circolare che vieta l’uso del telefono anche nel secondo ciclo. Anche per scopi didattici. La stretta è giustificata, sostiene Giuseppe Valditara, dalla necessità di tutelare l’apprendimento e il benessere degli studenti. Ma, nonostante le molte voci…

Troppi ricorsi contro le pagelle, per l’esperto i genitori sono rimasti immaturi e si comportano da “adultescenti”

Troppi ricorsi contro le pagelle

A nessuno piace ricevere una pagella con voti troppo bassi, soprattutto se inferiori alle aspettative. Rispetto a poco tempo fa, tuttavia, è cambiato il modo in cui essi vengono recepiti dalle famiglie: non più come incentivo a migliorare, ma come un torto a cui porre rimedio. E così, come riporta Il Messaggero , negli ultimi anni sono aumentati i ricorsi contro le pagelle da parte dei genitori, e non è…

La scuola primaria mantiene una parvenza di educazione, poi dalle medie in poi è un disastro

dalle medie in poi è un disastro

Umberto Galimberti non è certo nuovo a opinioni divisive, soprattutto relative al mondo della scuola. Se spesso il filosofo si è concentrato sul declino degli insegnanti, troppo interessati alle nuove tecnologie o troppo innamorati dello stipendio, adesso è il turno dei genitori e del loro ruolo. Durante un recente intervento , infatti, Galimberti ha avuto modo di analizzare la crisi della scuola a partire dal fallimento della famiglia. Con alcune…

Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Hai visto la novità?

X