Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Maestra va in pensione ma torna ad insegnare gratis: “Insegno per passione e non per i soldi. Mi mancava il sorriso sincero dei bambini”

Insegnare non è soltanto un mestiere bensì una vera e propria vocazione. Lo testimoniano di tanti docenti che, una volta in pensione, non sono riusciti ad allontanarsi da quel mondo a cui hanno dedicato molti anni della loro vita.

Se allora un docente in pensione dal 2015 continua ad insegnare ancora oggi, una storia simile arriva da Salerno. Qui Nadia Pasqualucci ha deciso di tornare ad insegnare dopo essere andata in pensione nella scuola in cui ha passato 25 anni di carriera. E lo ha fatto a titolo gratuito.

Dall’insegnamento alla pensione

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Nadia Pasqualucci, riporta il quotidiano Il Mattino link esterno, ha 65 anni e ha dedicato la sua vita all’insegnamento nella scuola dell’infanzia. Dei suoi 45 anni di carriera, 25 li ha passati al Matteo Mari di Salerno, fino alla pensione.

Non sempre però è facile staccarsi dal mondo al quale si è dedicata ogni energia e passione, né dai bimbi che possono avere bisogno di una figura con la sua esperienza. La docente allora decide di tornare a insegnare, salute permettendo, come lei stessa dirà:

Lo faccio per passione e perché la salute me lo consente ancora. Sono tornata in classe con grande umiltà, come quando si comincia da zero, con discrezione e senza dare suggerimenti alle docenti più giovani.

Per anni Nadia è stata una figura importantissima al Matteo Mari, in cui ha formato generazioni di alunni ormai diventati adulti. Ovviamente, la scelta di tornare a insegnare ha ricevuto la disponibilità della dirigente scolastica, anche perché si tratta di una collaborazione a costo zero dal carattere volontario.

Dalla pensione all’insegnamento

Una volta andata in pensione, Nadia Pasqualucci si è ritrovata a provare una nostalgia per l’ambiente che aveva lasciato, per il sorriso dei bambini e per i colleghi.

Da qui l’idea: tornare a titolo gratuito e curare attività extracurricolari come i laboratori artistici, in modo da arricchire l’offerta formativa della scuola e rimanere in contatto con quel mondo a cui ha dato tanto. E che tanto le ha dato. Continua la docente:

Ho vissuto il lavoro come opportunità di realizzazione professionale ma anche come servizio alla comunità. Ed ora che ho concluso il ciclo lavorativo sono felice di continuare il mio impegno come cittadina attiva.

Dal momento che si occupa di attività extracurricolari a titolo gratuito, Nadia non contribuisce ad aumentare i costi del Matteo Mari. Inoltre, nelle sue stesse parole, non toglie il lavoro a nessuno: al contrario, ha l’opportunità di costituire un valore aggiunto per la comunità, e fare ciò che più le piace. Insegnare ai bambini.

LEGGI ANCHE
Le mancano due anni alla pensione, ma decide di lasciare l’insegnamento: “Questa non è più la mia scuola”

Un legame indissolubile

Non è un mistero che la situazione attuale della scuola non sia fra le più rosee. L’insegnamento è cambiato molto negli ultimi anni, e non è raro leggere le storie di docenti che non riescono più a lavorare a causa dello stress e delle difficoltà crescenti nel fare il proprio lavoro.

La storia di Nadia Pasqualucci è, da questo punto di vista, un’eccezione e un esempio, soprattutto per l’importanza del rapporto con i genitori:

Insegnare è una missione. La scuola è cambiata tantissimo sul piano dell’utenza genitoriale, e per questo è urgente rinsaldare un’alleanza educativa e corresponsabile con i genitori. I docenti vanno supportati sempre.

E proprio sull’importanza che anche i docenti con tanta esperienza possono avere nella scuola di oggi si concentra la dirigente dell’istituto, Maria Ida Chiumento. Secondo la preside, si tratta di un valore inestimabile che contribuisce a rendere la scuola una comunità accogliente e stimolante.

D’altronde, la passione di Nadia Pasqualucci ricorda quanto l’amore per l’insegnamento possa andare oltre il concetto di semplice professione. Ancora oggi, il ruolo dei docenti rimane fondamentale nella crescita dei più giovani, anche in una scuola contemporanea costretta ad affrontare molte più sfide che in passato.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


L’annuncio di Valditara: in arrivo nuove regole su come i docenti dovranno comportarsi sui social. Richiesta sobrietà e autorevolezza

comportarsi sui social

Da diversi anni ormai i social media sono diventati uno degli strumenti più utilizzati dalle persone, e ciò è valido in particolare anche all’interno del contesto scolastico. Conosciamo tutti l’impatto che il web ha oggi su tantissimi studenti e genitori, per non parlare del numero sempre crescente di insegnanti influencer. E proprio sulla presenza online degli insegnanti, influencer o meno, si è concentrata l’attenzione di Giuseppe Valditara. Secondo il ministro…

Le penna rossa “urla” l’errore mentre quella verde è più gentile. Ma è davvero così?

penna rossa

Da sempre la penna rossa è associata, in ambito scolastico, alle correzioni dell’insegnante. Che sia su un compito in classe o su un esercizio, è il segno inconfondibile di errori o dimenticanze da parte degli studenti. Eppure, da diverso tempo ormai anche questo (vecchio) pilastro della scuola sta cambiando. Sempre più insegnanti infatti scelgono di usare una penna verde per le loro correzioni e non più una rossa, con un…

Lanciata una petizione per tenere le scuole aperte anche a giugno e luglio ma con pause più lunghe durante l’anno scolastico

pause più lunghe durante l’anno scolastico

In Italia si va a scuola da inizio settembre a inizio giugno, con date che possono variare da regione a regione per ragioni climatiche e sociali. Si tratta di un’organizzazione dell’anno scolastico che ormai è in vigore da tantissimo tempo, e che in molti stanno pensando di cambiare. Dopo il caso dell’Emilia Romagna, in cui la giunta regionale ha proposto una simile modifica al calendario, adesso arriva anche una petizione…

Docenti, insegnanti di sostegno e ricercatori italiani sono forse le persone più maltrattate d’Italia, il professore è visto solo come un nemico

persone più maltrattate d’Italia

“Oggi professori, insegnanti di sostegno e ricercatori sono forse le persone più maltrattate d’Italia”. Queste sono le parole, senza mezzi termini, di Arianna Porcelli Safonov in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera , in cui parla del senso dell’istruzione oggi. Benché le contraddizioni del sistema scolastico italiano siano sotto gli occhi di tutti, l’attrice porta all’attenzione una questione fondamentale. Oggi infatti i bambini vengono visti come essere perfetti e intoccabili,…

Chi scrive a mano pensa meglio, la scrittura a mano è un superpotere per imparare. Lo dimostra uno studio norvegese

Chi scrive a mano pensa meglio

Con il recente aggiornamento delle indicazioni nazionali per il primo ciclo, torna in auge il dibattito sull’importanza del corsivo e, in generale, della scrittura a mano. Si tratta infatti di un’attività la cui importanza è passata in secondo piano, in un’epoca come la nostra, ma che nondimeno risulta fondamentale nel processo di sviluppo dei ragazzi, e non solo. Lo confermano le tante testimonianze di esperti e diversi studi, secondo cui…

ChatGpt ci rende davvero stupidi? La risposta ufficiale arriva da uno studio del MIT

chatgpt ci rende stupidi

L’intelligenza artificiale è oggi parte integrante della nostra vita quotidiana, che sia utile per lavoro, svago o anche come aiuto nei compiti scolastici. Si tratta di uno strumento dalle grandi potenzialità il cui uso va regolato, soprattutto in ambito educativo. Meno spesso si parla invece degli effetti che l’uso dell’intelligenza artificiale può avere sull’attività cerebrale. A farlo è un recente studio del Media Lab del MIT , secondo cui l’uso…

Crepet: “Da quando abbiamo smesso di bocciare, la scuola ha perso autorevolezza. Si può invertire la rotta solo attraverso il merito”

abbiamo smesso di bocciare

La scuola di oggi non sa più formare le nuove generazioni: ha perso autorevolezza e manca di figure adulte capaci di guidare davvero i ragazzi. Questo in breve il duro giudizio di Paolo Crepet sul sistema scolastico italiano, dato in diverse interviste e interventi recenti. Ma non è tutto qui. Secondo il sociologo, infatti, è l’intero modello educativo ad attraversare una fase di profonda crisi, dalla scuola agli studenti, da…

Ora è ufficiale: smartphone vietati alle superiori, Valditara firma la circolare. «È per il benessere degli studenti»

smartphone vietati alle superiori

Dal prossimo anno scolastico, anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dovranno lasciare lo smartphone nello zaino. Come già annunciato in TV, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti firmato la circolare che vieta l’uso del telefono anche nel secondo ciclo. Anche per scopi didattici. La stretta è giustificata, sostiene Giuseppe Valditara, dalla necessità di tutelare l’apprendimento e il benessere degli studenti. Ma, nonostante le molte voci…

Troppi ricorsi contro le pagelle, per l’esperto i genitori sono rimasti immaturi e si comportano da “adultescenti”

Troppi ricorsi contro le pagelle

A nessuno piace ricevere una pagella con voti troppo bassi, soprattutto se inferiori alle aspettative. Rispetto a poco tempo fa, tuttavia, è cambiato il modo in cui essi vengono recepiti dalle famiglie: non più come incentivo a migliorare, ma come un torto a cui porre rimedio. E così, come riporta Il Messaggero , negli ultimi anni sono aumentati i ricorsi contro le pagelle da parte dei genitori, e non è…

La scuola primaria mantiene una parvenza di educazione, poi dalle medie in poi è un disastro

dalle medie in poi è un disastro

Umberto Galimberti non è certo nuovo a opinioni divisive, soprattutto relative al mondo della scuola. Se spesso il filosofo si è concentrato sul declino degli insegnanti, troppo interessati alle nuove tecnologie o troppo innamorati dello stipendio, adesso è il turno dei genitori e del loro ruolo. Durante un recente intervento , infatti, Galimberti ha avuto modo di analizzare la crisi della scuola a partire dal fallimento della famiglia. Con alcune…

Hai visto la novità?

X